Soluzione iniettabile per uso intramuscolare.
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Leishmaniosi viscerale (Kala-azar) e cutanea.
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Sia negli adulti che nei bambini (di peso superiore ai 10 kg):
100 mg/0,3 ml della soluzione/kg/die per via i.m. profonda.
Si consiglia un ciclo di trattamento di 12-15 giorni, che
può essere ripetuto come terapia di consolidamento, dopo
un periodo di riposo di 15 giorni. Nel trattamento della
Leishmaniosi cutanea si è fatto anche ricorso ogni 3-4
giorni all’infiltrazione locale di Glucantim, praticando
una o più infiltrazioni per seduta nell’area del
tessuto granulomatoso.
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Glucantim è controindicato in caso di polmoniti,
miocarditi, epatiti, nefriti e nei casi di accertata
ipersensibilità al prodotto.
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E’ opportuno saggiare la tollerabilità del
prodotto da parte del paziente impiegando dosi più basse
nei primi due giorni di terapia.
E’ raccomandabile evitare di trattare i bambini di peso
inferiore a 10 kg , perchè nei piccoli pazienti il
medicamento può portare a un certo grado di astenia o una
transitoria modica eccitazione nervosa. Trattando pazienti con
Leishmaniosi cutanea si può osservare una reazione locale
anche intensa, che non controindica la prosecuzione della
cura.
Il prodotto contiene sodio bisolfito e potassio metabisolfito;
tali sostanze possono provocare, in soggetti sensibili e
particolarmente negli asmatici, reazioni di tipo allergico ed
attacchi asmatici gravi.
Dato il rischio di intolleranza all’antimonio, è
consigliabile iniziare il trattamento con dosi più
ridotte, raggiungendo progressivamente la dose piena. In corso di
trattamento va tenuta sotto controllo la funzionalità
epatica, renale e cardiaca.
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Non sono note interazioni con altri farmaci
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In assenza di segnalazioni sulla tossicità del farmaco,
se ne sconsiglia l’uso in gravidanza, salvo diversa
prescrizione medica.
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Non risultano particolari effetti da parte del farmaco.
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Gli effetti collaterali dei derivati pentavalenti
dell’antimonio, meno frequenti e gravi di quelli
riscontrabili con i derivati trivalenti, comprendono: anoressia,
tosse, diarrea, nausea, vomito, malessere generale, cefalea,
dispnea, eruzione cutanea, edema del volto, dolori addominali,
toracici, articolari, alterazioni della funzionalità
epatica e renale. All’inizio del trattamento possono
osservarsi: reazione febbrile transitoria accompagnata da brividi
o sensazione di debolezza e sudorazione, tosse antimoniale e
vomito, questi fenomeni non controindicano il proseguimento,
mentre la comparsa di una marcata bradicardia comporta la
sospensione del trattamento.
Raramente sono stati riportati altri effetti indesiderati come
pancreatite, fenomeni cardiotossici (alterazioni ECG, aritmie,
ischemia cardiaca); collasso vascolare acuto.
Modificazioni dell’ECG sono dipendenti dalla dose
assunta e sono generalmente reversibili: nella maggior parte dei
casi, l’inversione dell’onda T e l’estensione
dell’intervallo QT, precedono l’insorgenza di aritmia
acuta.
Si possono anche osservare modificazioni dell’ECG,
soprattutto nella fase di ripolarizzazione, non associate a
sintomi cardiovascolari, che scompaiono poco tempo dopo la
sospensione del trattamento.
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Se dovesse essere assunta un’eccessiva dose di farmaco,
potrebbero insorgere effetti epatici (itterizia acuta), renali
(insufficienza renale acuta), cardiaci (bradicardia, allungamento
dell’intervallo QT, onda T piatta o invertita), emopoietici
(anemia, granulocitosi) e neurologici (polineurite): ricorrere a
una lavanda gastrica e, nei casi gravi, con somministrazione di
dimercaprolo.
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L’antimoniato di N-Metilglucamina è un derivato
pentavalente di antimonio che si è rivelato
particolarmente attivo contro le infezioni protozoarie da
Leishmania. L’attività del prodotto è stata
studiata in vitro sullo spermofilo infettato con L-donovani e in
vivo nel cane. Pur non essendo stata osservata una
sterilizzazione completa in tutti i casi trattati, è
risultata comunque evidente l’attività del preparato
sulle infezioni sperimentali.
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Dopo singola somministrazione il Glucantim raggiunge elevate
concentrazioni nel fegato e nella milza e viene eliminato per via
renale quasi totalmente entro 24 ore; dopo 48 ore risultano
assenti nelle urine anche le ultime tracce di antimonio.
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La tossicità del prodotto è bassa ed è
inferiore a quella di altri composti antimoniali (trivalenti).
Nel topo trattato con 100 mg per via e.v. e nel cane, trattato
con 40 g/20 kg per via i.m. e s.c., le dosi sono state
perfettamente tollerate.
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Potassio metabisolfito, Sodio solfito, Acqua per preparazioni
iniettabili.
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Non sono segnalate incompatibilità.
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A confezionamento integro: 4 anni.
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Nessuna.
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Astuccio di cartone litografato, contenente 5 fiale da 5 ml di
una soluzione acquosa al 30% di N-Metilglucamina antimoniato
(=1,5 g).
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Nessuna istruzione particolare.
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Prima Autorizzazione: 18.06.1949
Rinnovo dell’Autorizzazione: 31.05.2000
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Marzo 2002
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