GONAL-F 600 UI/ml, polvere e solvente per
soluzione iniettabile in siringa pre-riempita.
Un flaconcino contiene 1.200 UI (600 UI/ml) di follitropina
alfa, ormone follicolostimolante ricombinante umano (FSH).�
Per gli eccipienti, vedere 6.1.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile in siringa
pre-riempita.
- [Vedi Indice]
Anovulazione (inclusa la Sindrome dell’Ovaio Policistico
PCOD) in donne che non rispondono al trattamento con clomifene
citrato.
Stimolazione dello sviluppo follicolare multiplo in donne
sottoposte a tecniche di riproduzione assistita (ART), come la
fertilizzazioneinvitro(IVF), trasferimento di
gameti all’interno delle tube (GIFT) o trasferimento di
zigoti all’interno delle tube (ZIFT).
GONAL-F, in associazione ad una preparazione a base di ormone
luteinizzante, (LH) è raccomandato per la stimolazione
dello sviluppo follicolare e dell’ovulazione in donne con
grave insufficienza di LH ed FSH. Negli studi clinici tali
pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH
endogeno < 1,2 UI/l.
GONAL-F è indicato, in associazione alla Gonadotropina
Corionica umana (hCG), nella induzione della spermatogenesi in
uomini affetti da ipogonadismo ipogonadotropo congenito o
acquisito.
�
Il trattamento con GONAL-F deve essere iniziato sotto la
supervisione di un medico esperto nel trattamento di problemi di
fertilità.
GONAL-F deve essere somministrato per via sottocutanea. La
polvere va ricostituita al momento della prima somministrazione
con il solvente fornito. La preparazione di GONAL-F 600 UI/ml non
deve essere ricostituita con GONAL-F 37,5 UI, 75 UI o 150 UI.
I dosaggi raccomandati per il GONAL-F sono quelli utilizzati
per l’FSH urinario. Evidenze cliniche del GONAL-F indicano
che le sue dosi giornaliere, i regimi di somministrazione e i
metodi di monitoraggio del trattamento non dovrebbero essere
diversi da quelli normalmente usati per le preparazioni
contenenti FSH urinario. Tuttavia, quando queste dosi sono state
usate in uno studio clinico comparativo tra GONAL-F e FSH
urinario, GONAL-F è risultato più efficace
dell’FSH urinario in termini di dose totale più
bassa e di periodo di trattamento più breve necessari per
ottenere condizioni pre-ovulatorie. E’ stata dimostrata la
bioequivalenza tra la formulazione multidose di GONAL-F e dosaggi
equivalenti della formulazione monodose. Si consiglia di seguire
le dosi iniziali raccomandate sotto indicate.
�
Donne con anovulazione (inclusa la Sindrome
dell’Ovaio Policistico PCOD):
�
L’obiettivo del trattamento con GONAL-F è quello
di stimolare la maturazione di un singolo follicolo di Graaf che
andrà incontro ad ovulazione dopo somministrazione di
hCG.
Il trattamento con GONAL-F può essere effettuato con
iniezioni giornaliere e la terapia deve iniziare entro i primi 7
giorni del ciclo mestruale.
La posologia va adattata in base alla risposta individuale che
va valutata attraverso il monitoraggio ecografico delle
dimensioni del follicolo e/o mediante il dosaggio degli
estrogeni.� Lo schema posologico più comune prevede
iniezioni giornaliere di 75-150 UI di FSH che possono essere
aumentate, se necessario, di 37,5 UI o 75 UI ad intervalli di 7 o
14 giorni per ottenere una risposta adeguata ma non eccessiva. La
dose massima giornaliera� non supera generalmente le 225 UI di
FSH. Se la paziente non risponde adeguatamente dopo 4 settimane
di trattamento il ciclo di terapia deve essere interrotto; il
ciclo terapeutico seguente dovrà iniziare con una dose
più elevata rispetto alla dose iniziale del ciclo
precedente.
Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo
l’ultima iniezione di GONAL-F è necessario
somministare da 5000 a 10000 UI di hCG in unica somministrazione.
E’ preferibile che la paziente abbia rapporti sessuali a
scopo procreativo sia il giorno della somministrazione di hCG che
quello successivo. In alternativa, potrà essere eseguita
una inseminazione intrauterina (IUI).
Se si ottiene una risposta eccessiva, si deve interrompere il
trattamento con GONAL-F e rinunciare alla somministrazione di hCG
(vedere avvertenze). Nel ciclo successivo il trattamento deve
essere ripreso con un dosaggio più basso.
�
Donne sottoposte a stimolazione ovarica per lo sviluppo
follicolare multiplo che precede la fertilizzazionein
vitro o altre tecniche di riproduzione assistita:
�
Il regime comunemente adottato nella superovulazione prevede
la somministrazione di 150-225 UI di GONAL-F al giorno
iniziando il 2° o 3° giorno del ciclo.
Il trattamento viene continuato finchè non viene
raggiunto un adeguato sviluppo follicolare (valutato mediante
monitoraggio della concentrazione degli estrogeni e/o mediante
monitoraggio ecografico) adattando la dose in base alla risposta
della paziente fino ad un massimo generalmente di 450 UI al
giorno.� In genere un adeguato sviluppo follicolare viene
raggiunto intorno al 10° giorno di trattamento (range
compreso tra 5 e 20 giorni).
Per indurre la maturazione follicolare finale devono essere
somministrate fino a 10.000 UI di gonadotropina corionica (HCG),
in unica somministrazione, 24-48 ore dopo l'ultima
somministrazione di GONAL-F.
Comunemente si provoca una down-regulation con un agonista
dell’ormone che rilascia la gonadotropina (GnRH) al fine di
sopprimere il picco dell'LH endogeno e di controllarne la
secrezione tonica.
Lo schema di trattamento più comune prevede l'utilizzo
del GONAL-F circa 2 settimane dopo l'inizio della
terapia con l’agonista; entrambi i trattamenti vengono
continuati fino a quando si raggiunge un adeguato sviluppo
follicolare.
Per esempio dopo 2 settimane di trattamento con
l’agonista, somministrare 150-225 UI di GONAL-F
per i primi 7 giorni. La dose viene poi aggiustata
secondo la risposta ovarica.
�
L'esperienza acquisita� nella IVF indica che in genere la
percentuale di successi rimane stabile durante i primi quattro
tentativi, per poi diminuire successivamente in maniera
graduale.
�
Donne con anovulazione dovuta a grave insufficienza di LH
ed FSH
�
Nelle donne carenti di LH ed FSH (ipogonadismo
ipogonadotropo), l’obiettivo della terapia con GONAL-F in
associazione alla lutropina alfa è lo sviluppo di un
singolo follicolo di Graaf maturo dal quale verrà liberato
l’ovocita dopo la somministrazione di gonadotropina
corionica umana (hCG). GONAL-F deve essere somministrato con
iniezioni giornaliere contemporaneamente a lutropina alfa.
Poichè tali pazienti sono amenorroiche ed hanno una bassa
secrezione endogena di estrogeni, il trattamento può
iniziare in qualsiasi giorno.
Il trattamento deve essere adattato in base alla risposta
individuale della paziente che va valutata� attraverso il
monitoraggio ecografico delle dimensioni del follicolo e mediante
il dosaggio degli estrogeni. Uno schema posologico raccomandato
comincia con 75 UI di lutropina alfa al giorno e 75-150 UI di
FSH.
Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH,
l’adattamento del dosaggio dovrà essere effettuato
preferibilmente con incrementi di 37,5 UI-75 UI ad intervalli di
7-14 giorni.
La durata della stimolazione di un ciclo può essere
estesa fino a 5 settimane.�
Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo
l’ultima iniezione di GONAL-F e lutropina alfa, è
necessario somministrare da 5000 a 10000 UI di hCG in dose unica.
Si raccomanda alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi
procreativi il giorno della somministrazione dell’hCG e il
giorno successivo.
In alternativa, può essere eseguita una inseminazione
intrauterina (IUI).
Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo
dopo l’ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad
attività luteotropa (LH/hCG), deve essere valutata
l’opportunità di un supporto della fase luteale.
In caso di risposta eccessiva, il trattamento deve essere
interrotto e l’hCG non deve essere somministrato. Nel ciclo
successivo il trattamento deve essere ripreso con dosaggi di FSH
più bassi rispetto al ciclo precedente.
�
Uomini con ipogonadismo ipogonadotropo:
�
GONAL-F deve essere somministrato ad un dosaggio di 150 UI tre
volte la settimana, in associazione con hCG, per almeno 4
mesi.
Se dopo tale periodo il paziente non risponde, il trattamento
combinato può ulteriormente continuare; l’esperienza
clinica corrente indica che il trattamento per almeno 18 mesi
può essere necessario per indurre la spermatogenesi.
�
GONAL-F non deve essere usato in caso di:
� ipersensibilità all’FSH o ad uno degli
eccipienti
� tumori dell’ipotalamo e della ghiandola ipofisaria
�
e nelle donne:
ingrossamento ovarico o cisti non dovute alla sindrome
dell’ovaio policistico
emorragie ginecologiche ad eziologia sconosciuta
carcinoma dell’ovaio, dell’utero o della
mammella
�
GONAL-F non dovrebbe essere usato anche quando non possa
essere ottenuta una risposta efficace a causa di:
nelle donne:
insufficienza ovarica primitiva
malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la
gravidanza
fibromi dell’utero incompatibili con la gravidanza
�
Negli uomini:
in caso di insufficienza testicolare primaria
�
Gonal-F è una potente gonadotropina in grado di causare
reazioni avverse da lievi a severe e dovrebbe essere usato solo
da medici esperti nei problemi di infertilità e nel loro
trattamento.
La terapia con gonadotropine richiede un certo impegno da
parte del medico, il supporto di personale infermieristico e la
disponibilità di adeguate attrezzature per il
monitoraggio. Nelle donne, l’uso sicuro ed efficace di
Gonal-F prevede il monitoraggio della risposta ovarica tramite
ecografia, associata preferibilmente al dosaggio dei livelli
sierici di estradiolo, eseguiti regolarmente. Può
verificarsi un certo grado di variabilità individuale
nella risposta all’FSH, e in alcuni pazienti la riposta
può essere scarsa.� Sia nelle donne che negli uomini
dovrebbe essere utilizzata la dose minima efficace in relazione
agli obiettivi del trattamento.�
L’auto-somministrazione di GONAL-F dovrebbe essere fatta
da pazienti ben motivati, adeguatamente istruiti e che possano
consultarsi con un esperto. Nell’insegnare ai pazienti
l’autosomministrazione, si deve fare particolare attenzione
nel dare le informazioni specifiche per l’utilizzo della
formulazione multidose e/o la formulazione monodose.
In considerazione della reattività locale
all’alcool benzilico, non deve essere utilizzato lo stesso
sito di iniezione in giorni consecutivi.
La prima iniezione di Gonal-F deve essere eseguita sotto la
diretta supervisione medica.
�
Trattamento nelle donne
Prima di iniziare il trattamento dovrebbe essere adeguatamente
verificata l'infertilità di coppia e dovrebbero essere
valutate eventuali controindicazioni per la gravidanza. In
particolare le pazienti dovrebbero essere esaminate per
verificare l’eventuale presenza di ipotiroidismo,
insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia, tumori
ipotalamici o ipofisari ed effettuare la terapia del caso.
Le pazienti che si sottopongono a stimolazione della crescita
follicolare nell’ambito del trattamento
dell’infertilità anovulatoria o di tecniche di
riproduzione assistita, possono sviluppare ingrossamento ovarico
o iperstimolazione. L’aderenza ai dosaggi di Gonal-F
raccomandati, alle modalità di somministrazione ed un
attento monitoraggio della terapia minimizzeranno
l’incidenza di tali eventi. L’interpretazione esatta
degli indici dello sviluppo e della maturazione follicolare
richiede l’esperienza di un medico specializzato nella loro
interpretazione.
Negli studi clinici si manifestava un incremento della
sensibilità ovarica al GONAL-F quando veniva somministrato
in associazione a lutropina alfa. Se si ritiene opportuno un
aumento della dose di FSH, l’adattamento del dosaggio
dovrà essere effettuato preferibilmente con incrementi di
37,5-75 UI ad intervalli di 7-14 giorni.
Non è stata eseguita una comparazione diretta tra
GONAL-F/LH e gonadotropina umana menopausale (hMG). Un confronto
eseguito su dati storici indica che il tasso di ovulazione
ottenuto con GONAL-F/LH sia simile a quello ottenibile con
hMG.
�
Sindrome da Iperstimolazione Ovarica (OHSS)
OHSS è un evento medico distinto
dall’ingrossamento ovarico privo di complicazioni. OHSS
è una sindrome che può manifestarsi con diversi
gradi di severità. Essa comprende un ingrossamento ovarico
marcato, alti livelli sierici di ormoni steroidei e un incremento
della permeabilità vascolare che può evolversi in
un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleure e, raramente,
nelle cavità pericardiche.
In casi gravi di OHSS può essere osservata la seguente
sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale,
ingrossamento ovarico di grado severo, aumento di peso, dispnea,
oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e
diarrea. La valutazione clinica può rivelare ipovolemia,
emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo,
versamenti pleurici, idrotorace, insufficienza polmonare acuta ed
eventi tromboembolici.
Un'eccessiva risposta ovarica dà raramente luogo a OHSS
se si evita la somministrazione di� hCG per indurre l'ovulazione.
Pertanto nei casi di iperstimolazione ovarica è prudente
non somministrare hCG e consigliare la paziente di astenersi dai
rapporti sessuali o di usare metodi barriera di contraccezione
per almeno 4 giorni. La OHSS può evolversi rapidamente
(nell’arco delle 24 ore e per diversi giorni) e diventare
un evento clinico serio, pertanto le pazienti dovrebbero essere
tenute sotto controllo per almeno due settimane dopo la
somministrazione di hCG.
Si raccomanda l’esecuzione di ecografie pelviche ed il
dosaggio dei livelli sierici di estradiolo al fine di ridurre i
rischi di OHSS o di gravidanze multiple. I principali fattori di
rischio di OHSS e di gravidanza multipla nelle pazienti
anovulatorie sono rappresentati da livelli di estradiolo maggiori
di 900 pg/ml (3300 pmol/l) e dalla presenza di più di tre
follicoli di diametro uguale o superiore a 14 mm. Nelle tecniche
di riproduzione assistita (ART) i principali fattori di rischio
sono rappresentati da livelli di estradiolo maggiori di 3000
pg/ml (11000 pmol/l) e dalla presenza di 20 o più
follicoli di diametro uguale o superiore a 12�mm. Quando i
livelli di estradiolo superano 5500 pg/ml (20200 pmol/l) e in
presenza di 40 o più follicoli, é opportuno evitare
la somministrazione della hCG.
L’aderenza ai dosaggi raccomandati, alle modalità
di somministrazione ed un attento monitoraggio della terapia
possono minimizzare l’incidenza di iperstimolazione ovarica
e gravidanze multiple
(vedere punti 4.2 “Posologia e modo di
somministrazione” e 4.8 “Effetti
indesiderati”).
Nella ART, l’aspirazione di tutti i follicoli prima
dell’ovulazione può evitare il verificarsi di
iperstimolazione.
La OHSS potrebbe divenire più severa e più
protratta se si instaura la gravidanza. Molto spesso la OHSS si
verifica dopo la sospensione del trattamento e raggiunge i suoi
massimi livelli circa sette/dieci giorni dopo il trattamento.
Generalmente si risolve spontaneamente con l’inizio delle
mestruazioni.
Se si verifica una OHSS grave, il trattamento con
gonadotropine, se ancora in corso, deve essere sospeso, la
paziente ospedalizzata, e iniziata la terapia specifica per la
OHSS.
Questa sindrome si verifica con una più alta incidenza
nelle pazienti affette da ovaio policistico.
�
Gravidanza multipla
La gravidanza multipla, specie plurigemellare, porta ad un
rischio aumentato di esiti materni e perinatali sfavorevoli.
Nelle pazienti che si sottopongono ad induzione
dell’ovulazione con Gonal-F, l’incidenza di
gravidanze multiple è aumentata rispetto ai concepimenti
naturali. La maggioranza dei concepimenti multipli sono
gemellari. Per minimizzare il rischio di gravidanze multiple, si
raccomanda un attento monitoraggio della risposta ovarica.
Nelle pazienti sottoposte a tecniche di riproduzione assistita
il rischio di gravidanze multiple è correlato
principalmente al numero di embrioni trasferiti, alla loro
qualità e all’età della paziente.
Prima di iniziare il trattamento le pazienti dovrebbero essere
informate del rischio potenziale di nascite multiple.
�
Interruzione della gravidanza
L’incidenza di interruzione della gravidanza per aborto
spontaneo prima o dopo il primo trimestre è maggiore nelle
pazienti che si sottopongono a stimolazione dello sviluppo
follicolare per indurre l’ovulazione o per le ART rispetto
alla popolazione normale.
�
Gravidanze ectopiche
Le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a
rischio di gravidanze ectopiche, sia se la gravidanza è
ottenuta con concepimento spontaneo che con trattamenti per
l’infertilità. Dopo IVF è stata riportata una
prevalenza di gravidanze ectopiche pari al 2-5% rispetto al
1-1,5% della popolazione generale.
�
Neoplasie del sistema riproduttivo
Sono stati segnalati casi di neoplasie, sia benigne che
maligne, dell’ovaio o altre neoplasie dell’apparato
riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti cicli di terapia per
il trattamento dell’infertilità. Non è stato
ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o
meno il rischio di base di questi tumori nelle donne
infertili.
�
Malformazioni congenite
La prevelenza di malformazioni congenite a seguito di ART
può essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti
naturali. Ciò si pensa sia dovuto a differenti
caratteristiche dei genitori (es. età materna,
caratteristiche del liquido seminale) ed alle gravidanze
multiple.
�
Eventi tromboembolici
Nelle donne� che presentano fattori di rischio per eventi
trombo-embolici generalmente riconosciuti, sia personali che
familiari, il trattamento con gonadotropine può
ulteriormente aumentare tale rischio. In tali pazienti deve
essere valutato il beneficio della somministrazione di
gonadotropine in rapporto al rischio. Tuttavia va notato che la
gravidanza stessa induce un incremeto del rischio di eventi
tromboembolici.
�
Trattamento negli uomini
Tassi endogeni elevati di FSH sono indicativi di insufficienza
testicolare primitiva. Tali pazienti non rispondono alla terapia
con Gonal-F/hCG.
Per valutare la risposta, si raccomanda l’analisi del
liquido seminale 4-6 mesi dopo l’inizio del
trattamento.
�
L'uso concomitante di GONAL-F con altri farmaci
stimolanti l'ovulazione (es. hCG, clomifene citrato) può
determinare un potenziamento della risposta follicolare, mentre
l’uso concomitante di un farmaco GnRH agonista,
determinando desensibilizzazione ipofisaria, può
richiedere un aumento del dosaggio di� GONAL-F �
necessario per ottenere una adeguata risposta ovarica.� Non sono
state segnalate altre interazioni clinicamente significative con
altri farmaci durante la terapia con GONAL-F.
GONAL-F� non deve essere somministrato con altri farmaci nella
stessa siringa.
�
Uso durante la gravidanza
Non vi è indicazione all’uso di GONAL-F�� durante
la gravidanza. Non è stato riportato alcun rischio
teratogenico a seguito di iperstimolazione ovarica controllata
nell’uso clinico con gonadotropine. In caso di esposizione
durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per
escludere un effetto teratogeno del r-hFSH. Tuttavia, ad oggi,
non sono stati riportati effetti malformativi. In studi su
animali non è stato osservato alcun effetto
teratogeno.
�
Uso durante l’allattamento
GONAL-F� non� è indicato in fase di allattamento. La
secrezione di prolattina durante l’allattamento può
comportare una scarsa risposta alla stimolazione ovarica.
�
Non sono stati eseguiti studi� sulla capacità di
guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
�
Trattamento nelle donne
�
Molto comuni (>1/10)
Cisti ovariche;
Reazioni al sito di iniezione di grado lieve o moderato
(dolore, rossore, ematoma, gonfiore e/o irritazione al sito di
iniezione);
Cefalea.
�
Comuni (1/100-1/10)
OHSS di grado lieve o moderato (vedere punto 4.4);
Dolore addominale e sintomi gastrointestinali come nausea,
vomito, diarrea, crampi e distensione addominale.
�
Non Comuni (1/1000-1/100)
OHSS di grado severo (vedi paragrafo 4.4).
�
Rare (1/10000-1/1000)
Torsione ovarica come complicazione della OHSS.
�
Molto rare (1/10000-1/1000)
Tromboembolismo, solitamente associato a OHSS di grado
severo;
Reazioni allergiche sistemiche di grado moderato (eritema,
rash o gonfiore facciale).
�
Trattamento negli uomini
Comuni� (1/100-1/10)
Ginecomastia, acne e aumento di peso.
�
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio dovuti a
GONAL-F, tuttavia potrebbe verificarsi una sindrome da
iperstimolazione così come descritto nel capitolo:
Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego.
�
Categoria farmacoterapeutica: gonadotropine, codice ATC:
G03G
GONAL-F è un ormone follicolostimolante umano ottenuto
con tecniche di ingegneria genetica in cellule di mammifero
Chinese Hamster Ovary (CHO).
Nelle donne il principale effetto della somministrazione
parenterale dell'FSH è lo sviluppo di follicoli di Graaf
maturi.
Negli studi clinici le pazienti con grave insufficienza di LH
ed FSH venivano identificate in base a livelli sierici di LH
endogeno < 1,2 UI/l dosati da un laboratorio centrale.
Tuttavia è opportuno tenere conto della variabilità
della misurazione dell’LH eseguita da differenti
laboratori.
Negli uomini con deficit di FSH, GONAL-F, somministrato in
associazione con hCG per almeno 4 mesi, induce la spermatogenesi
.
�
Dopo somministrazione per via endovenosa, GONAL-F si
distribuisce nello spazio liquido extracellulare con un'emivita
iniziale di circa 2 ore e viene eliminato con una emivita
terminale di circa 1 giorno.
Il volume di distribuzione allo stadio stazionario è di
10 litri e la clearance totale è di 0,6 l/ora. Un ottavo
della dose somministrata viene eliminata con le urine.
Dopo somministrazione per via sottocutanea, la
biodisponibilità assoluta è di circa il 70%. Dopo
somministrazioni ripetute l’accumulo di GONAL-F è 3
volte maggiore raggiungendo la fase di equilibrio entro 3-4
giorni.�
GONAL-F stimola efficacemente lo sviluppo follicolare e la
steroidogenesi anche nelle donne con soppressa secrezione delle
gonadotropine endogene, nonostante livelli non misurabili di
LH.
�
In un ampio spettro di studi di tossicologia e di mutagenesi
acuta e cronica (fino a 13 e 52 settimane) negli animali (cani,
gatti, scimmie) non sono stati riscontrati effetti degni di
rilievo.
Nel coniglio, sia la formulazione ricostitiuta con alcool
benzilico allo 0,9 % che il solo alcool benzilico allo 0,9%, per
iniezione singola sottocutanea provocavano lieve emorragia e
infiammazione subacuta e per somministrazione singola
intramuscolare inducevano lieve infiammazione e cambiamenti
degenerativi.
In ratti esposti a dosi farmacologiche di follitropina alfa
(³40 UI/Kg/al giorno) per periodi prolungati è stata
osservata una compromissione della fertilità ridotta.
Somministrata a dosi elevate (³ 5 UI/Kg/al giorno)
follitropina alfa ha causato la diminuzione nel numero di feti
vivi, senza peraltro essere teratogeno, e distocia simile a
quella osservata con hMG di origine urinaria. Tuttavia, dal
momento che GONAL-F non è indicato in gravidanza, questi
dati sono di scarsa rilevanza clinica.
�
Polvere:
Saccarosio
Sodio diidrogeno fosfato monoidrato
Disodio fosfato biidrato
Acido fosforico concentrato
Sodio idrossido
�
Solvente:
Acqua per preparazioni iniettabili
Alcool benzilico
�
In assenza di studi di incompatibilità, il medicinale
non deve essere miscelato con altri prodotti.
�
2 anni.
La soluzione ricostituita è stabile per 28 giorni.
Conservare a temperatura non superiore ai 25°C. Non
congelare.
�
Prima della ricostituzione, conservare a temperatura non
superiore ai 25 °C. Conservare nella confezione
originale.
Dopo la ricostituzione, conservare a temperatura� non
superiore ai 25°C. Non congelare. Conservare nel contenitore
originale.
�
La polvere è confezionata in flaconcini da 3 ml in
vetro neutro incolore (tipo I). I flaconcini sono chiusi
ermeticamente con tappo in bromobutile protetto da ghiera in
alluminio e copertura removibile. I 2 ml di solvente sono
confezionati in siringhe pre-riempite in vetro neutro incolore
(tipo I) con ago in acciaio inossidabile. Le siringhe per la
somministrazione sono in polipropilene con ago pre-fissato in
acciaio inossidabile. Il serbatoio della siringa è
graduato in unità di FSH.
Il prodotto è fornito in confezione da 1 flaconcino di
polvere con 1 siringa pre-riempita di solvente per la
ricostituzione e 15 siringhe monouso, graduate in unità di
FSH, per la somministrazione..
�
GONAL-F deve essere ricostituito con i 2 ml di solvente prima
dell’uso.
La preparazione di GONAL-F 600 UI/ml non deve essere
ricostituita con GONAL-F 37,5 UI, 75 UI o 150 UI.
La siringa pre-riempita di solvente deve essere utilizzata
solo per la ricostituzione e poi smaltita in conformità ai
requisiti di legge locali. Nella confezione è incluso un
set di siringhe graduate per la somministrazione. In alternativa,
possono essere utilizzate delle siringhe graduate con ago
pre-fissato per iniezioni sottocutanee da 1 ml. Ciascun ml di
soluzione ricostituita contiene 600 UI di r-hFSH.
La seguente tabella specifica il volume che deve essere
somministrato per rilasciare la dose prescritta:
�
Dose (UI)
|
Volume da iniettare (ml)
|
75
|
0,13
|
150
|
0,25
|
225
|
0,38
|
300
|
0,50
|
375
|
0,63
|
450
|
0,75
|
�
Ciascun flaconcino ricostituito deve essere utilizzato da un
solo paziente. Il prodotto dovrebbe essere ricostituito e
iniettato dal paziente immediatamente. L’iniezione seguente
dovrebbe essere eseguita il giorno successivo alla stessa
ora.
La soluzione ricostituita non deve essere somministrata se
contiene particelle o se non è limpida.
�
SERONO EUROPE LIMITED
56 Marsh Wall,
Londra E14 9TP
Regno Unito
�
EU/1/95/001/021
�
600 UI/ml 1 flaconcino polvere + 1 siringa preriempita
solvente 2 ml + 15 siringhe monouso��� � 032392211/E
�
|
�
-----
�
20 ottobre 1995
29 Gennaio 2001
�
-----
�
11 Ottobre 2001
�