HERCEPTIN
1 flaconcino contiene 150 mg di trastuzumab, anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato, prodotto da linee cellulari di mammifero (cellule ovariche di criceto cinese, CHO), tramite infusione continua.
Una volta ricostituita la soluzione di Herceptin contiene 21 mg/ml di trastuzumab.
Per gli eccipienti, vedere 6.1.
Polvere per concentrato per soluzione per infusione endovenosa.
Herceptin è una polvere liofilizzata di colore da bianco a giallo chiaro.
Organismo in Generale: |
dolore addominale, astenia, dolore al torace, brividi, febbre, cefalea, dolore |
Apparato Digestivo: |
diarrea, nausea, vomito |
Apparato Muscolo-Scheletrico: |
artralgia, mialgia |
Cute ed Annessi: |
rash |
Le reazioni avverse attribuite ad Herceptin in più dell’1�% e in meno del 10�% dei pazienti nei due studi clinici registrativi sono state le seguenti:
Organismo in Generale: |
sindrome influenzale, mal di schiena, infezione, dolore al collo, malessere, reazione allergica, mastite, perdita di peso |
Apparato Cardiovascolare: |
vasodilatazione, tachicardia, ipotensione, insufficienza cardiaca, miocardiopatia, palpitazioni |
Apparato Digestivo: |
anoressia, costipazione, dispepsia, dolorabilità epatica, secchezza della bocca, disturbi rettali (emorroidi) |
Sistema Emopoietico e Linfatico: |
leucopenia, ecchimosi |
Metabolismo: |
edema periferico, edema |
Apparato Muscolo-Scheletrico: |
dolore osseo, crampi alle gambe, artrite |
Sistema Nervoso: |
ansietà, depressione, capogiri, insonnia, parestesie, sonnolenza, ipertonia, neuropatia, tremore |
Apparato Respiratorio: |
asma, aumento della tosse, dispnea, epistassi, disturbi polmonari, faringite, rinite, sinusite |
Apparato Urogenitale: |
infezioni delle vie urinarie |
Cute ed Annessi: |
prurito, sudorazione, onicopatie, secchezza della pelle, alopecia, acne, rash maculopapuloso |
Organi Sensoriali: |
alterazione del gusto |
Reazioni Avverse Gravi
Almeno una delle seguenti reazioni avverse gravi si è verificata in almeno un paziente trattato con Herceptin in monoterapia o in associazione a chemioterapia durante il corso di studi clinici, o è stata riportata durante l’esperienza successiva alla commercializzazione:
Organismo in generale: |
reazione allergica, anafilassi e shock anafilattico, angioedema, atassia, sepsi, brividi e febbre, astenia, febbre, rigidità, cefalea, paresi, dolore toracico, affaticamento, sintomi correlati all’infusione, edema periferico, dolore osseo, coma, meningite, edema cerebrale, alterazione della capacità di pensiero, progressione della neoplasia |
Apparato Cardiovascolare: |
miocardiopatia, insufficienza cardiaca congestizia, aumento della insufficienza cardiaca congestizia, diminuzione della frazione di eiezione, ipotensione, versamento del pericardio,� bradicardia, disturbi cerebrovascolari, insufficienza cardiaca, shock cardiogeno, pericardite |
Apparato Digestivo: |
epatite, dolorabilità epatica, diarrea, nausea e vomito, pancreatite, insufficienza epatica, ittero |
Sistema Emopoietico e Linfatico: |
leucemia, neutropenia febbrile, neutropenia, trombocitopenia, anemia, diminuzione dei livelli della protrombina |
Metabolismo: |
ipercalemia |
Apparato Muscolo-Scheletrico: |
mialgia |
Sistema Nervoso: |
degenerazione cerebellare paraneoplastica |
Apparato Urinario: |
glomerulonefrite membranosa, glomerulopatia, insufficienza renale |
Apparato Respiratorio: |
broncospasmo, sofferenza respiratoria, edema polmonare acuto, insufficienza respiratoria, dispnea, ipossia, edema laringeo, sofferenza respiratoria acuta, sindrome da sofferenza respiratoria acuta, respiro di Cheyne-Stokes, infiltrati polmonari, polmonite |
Cute ed Annessi: |
rash, dermatite, orticaria |
Organi Sensoriali: |
papilloedema, alterazione della lacrimazione, emorragia della retina, sordità |
Sintomi associati all’infusione
Durante la prima infusione di Herceptin è stata comunemente osservata nei pazienti la comparsa di brividi e/o febbre. Possono essere osservati altri segni e/o sintomi quali nausea, ipertensione, vomito, dolori, rigidità, cefalea, tosse, capogiri, rash e astenia. Questi sintomi sono generalmente di gravità da lieve a moderata e si verificano meno frequentemente in seguito alle infusioni successive di Herceptin. I sintomi possono essere trattati con analgesici/antipiretici come per esempio la meperidina o il paracetamolo, o con antistaminici come per esempio la difenidramina (vedere 4.2 Posologia e modo di somministrazione). Alcune reazioni avverse alla infusione di Herceptin come dispnea, ipotensione, respiro affannoso, broncospasmo, tachicardia, ridotta saturazione dell’ossigeno e sofferenza respiratoria possono essere gravi e potenzialmente fatali (vedere 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).
Reazioni simil-allergiche e di ipersensibilità
Reazioni allergiche, anafilassi e shock anafilattico, orticaria e angioedema si sono verificate raramente durante la somministrazione della prima infusione di Herceptin. In oltre un terzo dei pazienti queste reazioni si sono risolte senza necessità di interrompere l’assunzione di Herceptin. Alcune di queste reazioni possono essere gravi e potenzialmente fatali (vedere 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego).
Eventi polmonari gravi
Raramente si sono verificati singoli casi di infiltrati polmonari, polmonite, versamento pleurico, sofferenza respiratoria, edema polmonare acuto e insufficienza respiratoria. La sindrome da sofferenza respiratoria acuta (ARDS) è stata riportata raramente con esito fatale (vedere 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego).
Tossicità cardiaca
Nei pazienti trattati con Herceptin sono stati osservati riduzione della frazione di eiezione e segni e sintomi di insufficienza cardiaca, come dispnea, ortopnea, aumento della tosse, edema polmonare e comparsa di terzo tono (vedere 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).
La tabella qui di seguito riportata indica l’incidenza di eventi avversi cardiaci ricavati dall’analisi retrospettiva di dati relativi a studi di terapia di combinazione (Herceptin più paclitaxel [H+P] verso paclitaxel in monoterapia [P da solo]) e relativi a studi di Herceptin in monoterapia [H da solo]:
Incidenza di eventi avversi cardiaci; n,% [limite di confidenza del 95�%]
P+H N=91 |
P da solo N=95 |
H da solo N=213 |
|
Insufficienza cardiaca sintomatica |
8, 8,8�% [3,9-16,6] |
4, 4,2�% [1,2-10,4] |
18, 8,5�% [5,1-13,0] |
Diagnosi cardiaca diversa dall’insufficenza cardiaca |
4, 4,4�% [1,2-10,9] |
7, 7,4�% [3,0-14,6] |
7, 3,3�% [1,3-6,7] |
Tossicità ematologica
Raramente si è verificata tossicità ematologica in seguito a somministrazione di Herceptin in monoterapia; leucopenia di grado III secondo la WHO, trombocitopenia e anemia si sono verificate in meno dell’1�% dei pazienti. Non sono state osservate tossicità di grado IV secondo la WHO.
Si è verificato un aumento dell’incidenza di tossicità ematologica di grado III o IV secondo la WHO nei pazienti trattati con Herceptin in associazione a paclitaxel in confronto ai pazienti trattati con paclitaxel da solo (34�% verso 21�%). Questo risultato può essere dovuto alla maggiore esposizione al paclitaxel nel braccio di trattamento con Herceptin più paclitaxel, considerato l’aumentato tempo alla progressione della malattia in questo gruppo in confronto a quello trattato con paclitaxel da solo (vedere sezione 5.1 Proprietà farmacodinamiche,Dati clinici).�
Tossicità epatica e renale
Tossicità epatica di grado III o IV secondo la WHO è stata osservata nel 12�% dei pazienti dopo somministrazione di Herceptin come singolo agente. Nel 60�% di questi pazienti tale tossicità era associata a progressione della malattia nel fegato. Tossicità epatica di grado III o IV secondo la WHO era meno frequentemente osservata tra i pazienti che avevano ricevuto Herceptin e paclitaxel che tra quelli che avevano ricevuto paclitaxel (7�% in confronto a 15�%). Non è stato osservato nessun grado III o IV di tossicità renale nei pazienti trattati con Herceptin.
Diarrea
La diarrea si è manifestata nel 27�% dei pazienti trattati con Herceptin come singolo agente. Un aumento dell’incidenza di diarrea, primariamente di gravità da lieve a moderata, è stato osservato anche nei pazienti che assumevano Herceptin in associazione a paclitaxel, rispetto ai pazienti che assumevano il solo paclitaxel.
Infezioni
Un aumento dell’incidenza di infezioni, primariamente infezioni lievi delle vie respiratorie superiori di significato clinico minore o infezioni da catetere, è stato osservato primariamente nei pazienti trattati con Herceptin più paclitaxel, rispetto ai pazienti che assumevano il solo paclitaxel.
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio negli studi clinici effettuati nell’uomo. Dosi singole di Herceptin, usato da solo, superiori a 10�mg/kg non sono state somministrate durante gli studi clinici. Fino a questo livello i dosaggi sono stati ben tollerati.
Categoria farmacoterapeutica: Agenti antineoplastici, codice ATC: L01XC03
Il trastuzumab è un anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato ricombinante contro il recettore 2 del fattore di crescita epiteliale umano (HER2). L’iperespressione di HER2 è osservata nel 20�%-30�% dei tumori mammari primari. Studi svolti indicano che i pazienti affetti da tumore con iperespressione di HER2 hanno una sopravvivenza libera da malattia più breve rispetto ai pazienti affetti da tumore senza iperespressione di HER2. Il dominio extracellulare del recettore (ECD, p105) può essere rilasciato nel flusso sanguigno e misurato nei campioni di siero.
Il trastuzumab ha dimostrato, sia in vitro che nell’animale, di essere in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali umane che iperesprimono HER2. Inoltre il trastuzumab è un potente mediatore della citotossicità anticorpo dipendente cellulo-mediata (ADCC). In vitro la ADCC mediata da trastuzumab ha dimostrato di essere esercitata in maniera preferenziale sulle cellule tumorali con iperespressione di HER2, rispetto alle cellule tumorali che non iperesprimono HER2.
Individuazione dell’iperespressione di HER2
Herceptin deve essere utilizzato soltanto nei pazienti affetti da tumore con iperespressione di HER2. L’iperespressione di HER2 deve essere individuata tramite un esame immuno-istochimico (IHC) di sezioni tumorali fissate (vedere 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego). Sono candidati al trattamento con Herceptin i pazienti che mostrino marcata iperespressione di HER2 con indicazione di punteggio IHC pari a 3+.
Per assicurare risultati accurati e riproducibili, gli esami devono essere effettuati in laboratori specializzati e in grado di garantire la validazione delle procedure adottate.
Sistema raccomandato per l’assegnazione del punteggio ai modelli di marcatura IHC:
Punteggio di intensità della marcatura |
Modello di marcatura |
Valutazione della iperespressione di HER2 |
0 |
Nessuna marcatura o marcatura di membrana osservata in <10�% delle cellule tumorali. |
Negativo |
1+ |
Debole/appena percettibile marcatura della membrata individuata in >10�% delle cellule tumorali. Le cellule sono marcate soltanto in una parte della membrana. |
Negativo |
2+ |
Da lieve a moderata marcatura completa della membrana individuata in >10�% delle cellule tumorali. |
Iperespressione da lieve a moderata |
3+ |
Da moderata a forte marcatura completa della membrana individuata in >10�% dele cellule tumorali. |
Iperespressione da moderata a forte |
Dati clinici
Herceptin è stato usato in studi clinici come agente singolo nel trattamento di pazienti con carcinoma mammario metastatico con tumori che iperesprimono HER2 e che non hanno risposto a uno o più regimi di chemioterapia per la malattia metastatica (H da solo).
Herceptin è stato utilizzato anche in associazione a paclitaxel per il trattamento di pazienti affetti da malattia metastatica non precedentemente trattati con chemioterapia. Pazienti cui era stata precedentemente somministrata chemioterapia adiuvante con antracicline, sono stati trattati con paclitaxel (175�mg/m2 tramite infusione di 3 ore), con Herceptin (H+P) o senza Herceptin (P da solo). I pazienti potevano essere trattati con Herceptin fino alla progressione della malattia.
L’efficacia di Herceptin in associazione a paclitaxel in pazienti non precedentemente trattati con AC non è stata dimostrata.
Efficacia in pazienti con iperespressione di HER2 (IHC 3+)
Il test per l’iperespressione di HER2 usato per determinare l’eligibilità dei pazienti negli studi clinici è stato effettuato tramite colorazione immunoistochimica per HER2 di materiale fissato proveniente da tumori mammari, utilizzando gli anticorpi monoclonali murini CB11 e 4D5. I tessuti venivano fissati in formalina o fissante di Bouin. Questo esame clinico investigativo è stato effettuato presso un laboratorio centrale utilizzando una scala da 0 a 3+. I pazienti classificati con marcatura 2+ o 3+ erano inclusi nello studio, mentre quelli con marcatura 0 o 1+ ne erano esclusi. Oltre il 70�% dei pazienti arruolati riportavano iperespressione 3+. I dati indicano che i pazienti con livelli superiori di iperespressione di HER2 (3+) hanno riportato effetti positivi maggiori.
Nella tabella che segue sono riassunti i dati di efficacia relativi a studi condotti in monoterapia e in terapia di associazione:
Efficacia in pazienti con iperespressione di HER2 (IHC 3+): Mediana (95�%IC)
Parametro |
Terapia di Associazione |
Monoterapia |
|
H+P N=68 |
P N=77 |
H N=172 |
|
Durata mediana della risposta� (mesi) |
8,3 (7,3-8,8) |
4,6 (3,7-7,4) |
9,1 (5,6-10,3) |
TTP Mediano (mesi) |
7,1 (6,2-12,0) |
3,0 (2,0-4,4) |
3,2 (2,6-3,5) |
Sopravvivenza Mediana (mesi) |
24,8 (18,6-33,7) |
17,9 (11,2-23,8) |
16,4 (12,3-n.a.) |
Percentuale di Risposta (%) |
49�% (36 - 61) |
17�% (9 - 27) |
18�% (13 - 25) |
TTP = tempo alla progressione; "n.a." indica che non è stato possibile valutarlo o che non è stato ancora raggiunto
Immunogenicità
Tutti i pazienti, tranne due, che hanno partecipato ai due studi registrativi sono stati valutati per la produzione di anticorpi. Gli anticorpi umani anti-trastuzumab sono stati individuati in un paziente, che non aveva manifestazioni allergiche.
Siti di progressione
Qui di seguito sono riportati i siti nei quali è stata riscontrata progressione della malattia in seguito alla terapia con Herceptin e paclitaxel, nel trattamento di pazienti affetti da tumore metastatico della mammella nel corso dello studio registrativo:
Sito* |
H+P (N=87) % |
P da solo (N=92) % |
Valore di p |
Qualsiasi sito |
70,1 |
95,7 |
|
Addome |
0 |
0 |
- |
Ossa |
17,2 |
16,3 |
0,986 |
Torace |
5,7 |
13,0 |
0,250 |
Fegato |
21,8 |
45,7 |
0,004 |
Polmone |
16,1 |
18,5 |
0,915 |
Linfonodo Dist. |
3,4 |
6,5 |
0,643 |
Mediastino |
4,6 |
2,2 |
0,667 |
SNC |
12,6 |
6,5 |
0,377 |
Altro |
4,6 |
9,8 |
0,410 |
*I pazienti possono aver riportato molteplici siti di progressione della malattia
La frequenza della progressione a livello epatico era significativamente ridotta nei pazienti trattati con l’associazione di Herceptin e paclitaxel. Un maggior numero di pazienti trattati con Herceptin e paclitaxel ha riportato progressione a livello del sistema nervoso centrale rispetto ai pazienti trattati con paclitaxel da solo.
La farmacocinetica del trastuzumab è stata studiata in pazienti con carcinoma mammario metastatico. La somministrazione di infusioni di breve durata per via endovenosa di 10, 50, 100, 250 e 500 mg di trastuzumab, una volta alla settimana, ha mostrato una farmacocinetica dosaggio-dipendente. Non sono stati eseguiti con Herceptin studi sull’interazione farmacologica.
Emivita
Usando la dose raccomandata, l’emivita è di circa 28,5 giorni (intervallo di confidenza 95%, 25,5 - 32,8 giorni). Il periodo di eliminazione è fino a 24 settimane (intervallo di confidenza 95%, 18 - 24 settimane).
Concentrazione allo stato stazionario e massima (picco)
La farmacocinetica allo stato stazionario dovrebbe essere raggiunta entro 20 settimane circa (intervallo di confidenza 95%, 18 - 24 settimane). L'AUC media stimata era di 578�mg die/l e il picco medio stimato e la concentrazione minima (valle) erano rispettivamente di 110�mg/l e 66�mg/l.
Clearance
La clearance è diminuita all’aumentare del dosaggio. In studi clinici con dose di attacco pari a 4�mg/kg di trastuzumab, seguiti da una dose successiva settimanale di 2�mg/kg, la clearance media è stata di 0,225�l/die.
Sono stati valutati gli effetti delle caratteristiche dei pazienti (come per esempio l’età o la creatinina sierica) sulla disponibilità del trastuzumab. I dati indicano che la disponibilità del trastuzumab non è alterata in nessun gruppo di pazienti (vedere 4.2 Posologia e modo di somministrazione); tuttavia, gli studi non erano stati disegnati in maniera specifica per la valutazione dell’influenza della insufficienza renale sulla farmacocinetica.
Volume di distribuzione
In tutti gli studi clinici, il volume di distribuzione è stato all’incirca pari al volume sierico, 2,95�l.
Antigene solubile circolante
Nel siero di alcuni pazienti con carcinoma mammario con iperespressione di HER2 si trovano concentrazioni misurabili del dominio extracellulare circolante del recettore HER2 (antigene solubile). La determinazione dell’antigene solubile nei campioni di siero basale ha rivelato che il 64�% dei pazienti (286 su 447) aveva una quantità misurabile di antigene solubile, il cui valore massimo è stato di 1880�ng/ml (mediana = 11�ng/ml). I pazienti con livelli basali di antigene solubile più elevati, di norma mostravano concentrazioni minime di trastuzumab inferiori. Tuttavia, con il dosaggio settimanale, la maggior parte dei pazienti con livelli elevati di antigene solubile raggiungevano le concentrazioni sieriche ottimali di trastuzumab entro la sesta settimana e non si è osservata alcuna relazione significativa tra l’antigene solubile basale e la risposta clinica.�
Non si è avuta alcuna evidenza di tossicità correlata alle dosi singole o ripetute, in studi di durata fino a sei mesi, né di tossicità della riproduzione in studi sulla teratologia, sulla fecondità femminile o sulla tossicità nell’ultimo periodo di gestazione/passaggio placentare. Herceptin non è genotossico. Uno studio sul trealoso, uno dei principali eccipienti della formulazione, non ha evidenziato alcuna tossicità.
Non sono stati effettuati studi a lungo termine nell’animale per la determinazione del potenziale carcinogenico di Herceptin, o per determinare i suoi effetti sulla fertilità maschile.
L-istidina cloridrato
L-istidina
diidrato di a,a-trealoso
polisorbato 20
Non diluire con soluzioni di glucosio in quanto queste provocano aggregazione della proteina.
Herceptin non deve essere miscelato o diluito con altri prodotti diversi da quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
2 anni
Dopo ricostistuzione con acqua sterile per preparazioni iniettabili la soluzione ricostituita rimane fisicamente e chimicamente stabile per 48 ore a temperature comprese tra 2°C e 8°C. I residui di soluzione ricostituita devono essere eliminati.
Le soluzioni di Herceptin per infusione in sacche di polivinilcloruro o di polietilene contenenti 0,9�% di cloruro di sodio rimangono fisicamente e chimicamente stabili per 24�ore a temperature non superiori ai 30°C.
Da un punto di vista microbiologico la soluzione ricostituita e la soluzione per infusione di Herceptin devono essere usate immediatamente. Il prodotto non deve essere conservato una volta ricostituito e diluito, a meno che ciò sia avvenuto in condizioni di asepsi controllate e validate. Se il prodotto non viene usato immediatamente, il periodo e le condizioni di conservazione durante l’uso sono sotto la responsabilità dell’utilizzatore.
Conservare a temperatura compresa tra 2°C e 8°C (in frigorifero).
Non congelare la soluzione ricostituita.
Flaconcino di Herceptin:
1 flaconcino da 15 ml di vetro trasparente tipo I con chiusura di gomma butilica laminata con film di fluoro-resina.
Ogni confezione contiene un flaconcino.
Preparazione della somministrazione
Attenersi alle idonee tecniche di asepsi. Ogni flaconcino di Herceptin è ricostituito con 7,2�ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili (non fornita). Evitare l’uso di altri solventi per ricostituzione. Si ottengono così 7,4 ml di soluzione per dose singola, contenente circa 21 mg/ml di trastuzumab, con un pH pari a circa 6,0. Una eccedenza di volume pari a 4�% garantisce l’aspirazione dal flaconcino della dose programmata di 150 mg.
Herceptin deve essere maneggiato con attenzione durante il procedimento di ricostituzione. L’eccessiva formazione di schiuma provocata durante la ricostituzione o l’agitazione della soluzione ricostituita di Herceptin può determinare problemi in termini di quantità di Herceptin che può essere prelevata dal flaconcino.
Istruzioni per la Ricostistuzione:
1) Utilizzando una siringa sterile, iniettare lentamente 7,2 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili nel flaconcino contenente Herceptin liofilizzato, dirigendo il getto verso la sostanza liofilizzata.
2) Fare roteare lentamente il flaconcino in modo da facilitare la ricostituzione. NON AGITARE!
La lieve formazione di schiuma durante la ricostituzione non è insolita. Lasciare riposare il flaconcino in posizione verticale per circa 5 minuti. Una volta ricostituito, Herceptin assume l’aspetto di una soluzione trasparente, da incolore a giallo chiaro, con totale assenza di particelle visibili.
Determinare il volume della soluzione necessaria in base a una dose di attacco di 4�mg di trastuzumab/kg di peso corporeo, o a una dose successiva settimanale di 2 mg di trastuzumab/kg di peso corporeo:
Volume (ml) = Peso Corporeo(kg) x dosaggio (4 mg/kg per la dose di attacco o 2 mg/kg per la dose di mantenimento)
�������������������������������� 21 (mg/ml, concentrazione di soluzione ricostituita)
Aspirare dal flaconcino la quantità di soluzione necessaria e aggiungerla nella sacca per infusione contenente 250�ml di soluzione di cloruro di sodio 0,9�%. Non utilizzare soluzioni contenenti glucosio (vedere 6.2 Incompatibilità). La sacca deve essere capovolta con cautela per miscelare la soluzione al fine di evitare la formazione di schiuma. Le soluzioni per somministrazione parenterale devono essere ispezionate a vista per la presenza di eventuali particelle o alterazione della colorazione prima di essere somministrate. Una volta preparata, l’infusione deve essere somministrata immediatamente. Se diluita secondo i metodi di asepsi, può essere conservata per 24 ore (conservare a temperature non superiori ai 30°C).
Non sono state osservate incompatibilità tra Herceptin e le sacche di polivinilcloruro o di polietilene.
Roche Registration Limited, 40 Broadwater Road, Welwyn Garden City, Hertfordshire, AL7 3AY, Regno Unito
EU/1/00/145/001
AIC N. 034949014
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28 agosto 2000
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Maggio 2002