Polisaccaride dell’Haemophilusinfluenzae
di tipo b (poliribosilribitol fosfato) 12�microgrammi coniugato
con il tossoide tetanico (24�microgrammi)
*.... Limite inferiore dell’intervallo di confidenza (p
= 0,95).
**��� Antigene di superficie del virus dell’epatite B
prodotto da un ceppo ricombinante 2150-2-3 del lievito
Saccharomyces cerevisiae.
^..... Quantità di antigene nel bulk finale del
prodotto, in accordo con l’O.M.S. (TRS 673, 1992)
Sospensione iniettabile in siringa pre-riempita.
HEXAVAC è una sospensione bianca leggermente opaca.
- [Vedi Indice]
Questo vaccino combinato è indicato per la vaccinazione
primaria e per la vaccinazione di richiamo dei bambini,contro
difterite, tetano, pertosse, epatite B causata da tutti i
sottotipi di virus conosciuti, poliomielite ed infezioni invasive
sostenute daHaemophilusinfluenzae di tipo b.
�
Vaccinazione primaria:
La schedula di vaccinazione primaria consiste in due o tre
dosi da 0,5 ml da somministrare entro il primo anno di vita in
accordo con le raccomandazioni ufficiali. L’intervallo tra
una dose e la successiva deve essere di almeno 1 mese: ad
esempio, 2, 3, 4 mesi; 2, 4, 6 mesi; 3, 5 mesi.
�
Richiamo:
Dopo un ciclo di vaccinazione primaria comprendente 2 dosi di
HEXAVAC (ad esempio, 3, 5 mesi),� una dose di richiamo deve
essere somministrata tra l’11° ed il 13° mese di
età; dopo un ciclo di vaccinazione primaria comprendente 3
dosi di HEXAVAC (ad esempio, 2, 3, 4 mesi; 2, 4, 6 mesi), una
dose di richiamo deve essere somministrata tra il 12° ed il
18° mese di età, in accordo con le raccomandazioni
ufficiali.
HEXAVAC può essere utilizzato per la vaccinazione di
richiamo a condizione che il bambino abbia ricevuto un ciclo
completo di vaccinazione primaria di ciascuno degli antigeni
contenuti in HEXAVAC� indipendentemente dall’essere stati
somministrati come vaccini monovalenti o in combinazione,
prodotti dall’Aventis Pasteur MSD.
�
Metodo di somministrazione
HEXAVAC deve essere somministrato per via intramuscolare nel
quadricipite o nel deltoide, preferibilmente alternando i siti di
somministrazione, per iniezioni successive.
Questo vaccino non deve essere impiegato nei neonati, negli
adolescenti o negli adulti.
�
Ipersensibilità accertata verso uno o più
componenti del vaccino o grave reazione a seguito di una
precedente somministrazione del vaccino.
Encefalopatia nei 7 giorni successivi alla somministrazione di
una precedente dose di un qualsiasi vaccino contenente antigeni
pertussici (a cellule intere o vaccini pertussici acellulari)
In questi casi, il ciclo di vaccinazione deve essere
proseguito con un vaccino che non contenga il componente
antipertussico.
La vaccinazione deve essere rimandata in caso di febbre o di
malattia in fase acuta.
�
Questo vaccino non deve essere impiegato nei
neonati, negli adolescenti o negli adulti.
I lattanti nati da madri positive per
l’antigene di superficie del virus dell’epatite B
(HBsAg) devono ricevere le ImmunoGlobuline anti-Epatite B (HBIG)
ed il vaccino anti-Epatite B (ricombinante) alla nascita e devono
completare la serie della vaccinazione anti-epatite B. Non
è stata studiata la somministrazione successiva di HEXAVAC
per il completamento del ciclo di vaccinazione anti-epatite B,
nei lattanti nati da madri HBsAg positive e che hanno ricevuto
HBIG, o nei lattanti nati da madri non testate per HBsAg. Ai
bambini nati da madri HbsAg-positive, non deve essere
somministrata né la prima dose di HEXAVAC alla nascita
né le dosi successive, nel corso del primo anno di
vita.
HEXAVAC deve essere somministrato con cautela nei
soggetti affetti da trombocitopenia o con disordini della
coagulazione in quanto questi soggetti potrebbero andare incontro
a sanguinamento�a seguito della somministrazione
intramuscolare.
HEXAVAC non deve essere in nessuna circostanza somministrato
per via intravascolare. Nemmeno la via intradermica o la via
sottocutanea devono essere usate.�
Qualora sia noto che uno dei seguenti episodi si sia
verificato in relazione temporale con la somministrazione del
vaccino, è opportuno valutare attentamente la decisione di
somministrare ulteriori dosi di vaccini contenenti un componente
antipertussico:
Temperatura corporea ³40,0�°C nelle 48 ore successive
alla vaccinazione, non�dovuta ad altre cause identificabili.
Collasso o stato di shock (episodi di
ipotonia-iporesponsività) nelle 48 ore successive alla
vaccinazione.
Pianto prolungato, inconsolabile la cui durata sia stata
³ alle 3 ore, che si sia manifestato nelle 48 ore successive
alla vaccinazione.
Convulsioni con o senza febbre, che si siano manifestate nei 3
giorni successivi alla vaccinazione.
Come per tutti i vaccini iniettabili, deve essere prontamente
disponibile un’adeguata attrezzatura medica per poter
immediatamente intervenire in caso di reazioni anafilattiche
conseguenti alla somministrazione del vaccino.
Deve essere attentamente valutata la somministrazione del
vaccino nei soggetti che hanno precedentemente sviluppato gravi
reazioni nelle prime 48 ore successive all’iniezione di un
vaccino contenente componenti simili.
A causa del lungo tempo di incubazione dell’epatite B,
è possibile che un’infezione non diagnosticata sia
presente al momento dell’immunizzazione. In questo caso il
vaccino potrebbe non proteggere dall’infezione da epatite
B.
HEXAVAC non protegge dalle epatiti infettive causate da altri
agenti quali quelli dell’epatite A, epatite�C ed epatite E
o da altri agenti patogeni del fegato.
HEXAVAC non protegge dalle infezioni invasive dovute ad altri
sierotipi diversi dall’Haemophilusinfluenzae
di tipo b o contro le meningiti di altra origine.
Poiché ciascuna dose può contenere tracce non
dosabili di neomicina, streptomicina e polimixina B, utilizzate
durante la produzione, il vaccino deve essere somministrato
adottando le dovute precauzioni nei soggetti con
ipersensibilità a tali antibiotici.
L’immunogenicità di
HEXAVACpotrebbe risultare ridotta da
trattamenti immunosoppressivi� o da uno stato di
immunodeficienza. In tali casi si raccomanda di rimandare la
vaccinazione sino al termine dello stato di immunodeficienza o
del trattamento immunosoppressivo. Tuttavia la vaccinazione
è raccomandata nei soggetti con immunodeficienza cronica
come infezione da HIV anche se la risposta anticorpale può
essere ridotta.
Hexavac non deve essere miscelato nella stessa siringa con
altri vaccini o con altri farmaci somministrabili per via
parenterale.
�
Con l’esclusione della terapia
immunosoppressiva (vedere il paragrafo 4.4 “Avvertenze
speciali ed opportune precauzioni d’impiego”), non
è stata documentata alcuna significativa interazione
clinica con altri trattamenti o con prodotti biologici.
Non ci sono dati in merito all’efficacia ed alla
sicurezza della somministrazione concomitante di HEXAVAC con un
vaccino virale vivo contro il morbillo, la parotite e la
rosolia.
�
Non pertinente.
�
Non pertinente.
�
Nel corso degli studi clinici, più di 3.900 lattanti e
4.400 bambini (di età compresa tra 12 e 20 mesi) hanno ricevuto HEXAVAC.
Le reazioni più comunemente riportate, includono
eritema e/o indurimento/gonfiore/dolore nel punto
d’iniezione, febbre uguale o superiore a 38�°C,
irritabilità, sonnolenza, perdita di appetito, insonnia,
diarrea e vomito. Meno comunemente sono stati riportati febbre
uguale o superiore a 40�°C, sensibilità nel punto di
iniezione, pianto prolungato ed inconsolabile ed eritema e/o
indurimento > 7�cm nel sito di inoculo o gonfiore
nell’intero arto. Raramente sono stati osservati
convulsioni febbrili e pianto acuto. E’ stato riportato un
solo caso di reazione edematosa bilaterale agli arti inferiori,
ed un solo, episodio di ipotonia-iporesponsività.
�
Questi segni e sintomi normalmente si sono manifestati nelle
48 ore successive alla vaccinazione. Nella maggior parte dei casi
si trattava di episodi di lieve entità la cui durata
è stata generalmente sino a 72 ore dalla vaccinazione e
che si sono poi risolti spontaneamente.
�
Non è stato notato nessun aumento nel numero degli
effetti indesiderati tra la prima, seconda e terza dose della
vaccinazione primaria, eccetto che per un lieve aumento dei casi
di febbre con temperatura uguale o superiore a 38�°C dopo la
seconda dose della serie primaria.
�
La frequenza di febbre con temperatura uguale o superiore a
40�°C aumentava dopo la dose di richiamo ma rimaneva <
1�%. I casi di eritema e/o indurimento > 7�cm nel sito di
inoculo aumentavano dopo la dose di richiamo, ma rimanevano <
1�%. In rare circostanze, i suddetti casi erano associati ad
edema dell’intero arto.
�
Potenziali effetti indesiderati
Inoltre, sono stati riportati altri effetti indesiderati
riferibili all’impiego di vaccini in commercio strettamente
correlati ad HEXAVAC.
Con il vaccino Aventis Pasteur MSD contenente
l’Haemophilus influenzae di tipo b coniugato con il
tossoide tetanico, sono stati talvolta riportati esantemi atipici
e raramente eruzioni urticarioidi, edema localizzato, prurito,
reazioni edematose agli arti inferiori.
Gli effetti indesiderati riportati nel corso delle
sperimentazioni cliniche e quelli riferibili all’impiego
sul mercato, ad oggi ancora limitato, del vaccino adsorbito
antidifterico, antitetanico , antipertussico acellulare ed
antipolio inattivato Aventis Pasteur MSD, sono inclusi
nell’elenco degli effetti indesiderati di HEXAVAC.
Reazioni molto rare conseguenti alla somministrazione del
vaccino Merck anti-epatite B (ricombinante) includono
affaticamento, malessere, trombocitopenia, rash, alopecia,
ipotensione, neurite ottica, neurite periferica, paralisi
facciale, encefalite, convulsioni febbrili, orticaria, eritema
multiforme, angioedema ed anafilassi. Come per altri vaccini
anti-epatite B, in molti casi, la relazione causa/effetto non
è stata stabilita.
�
Non pertinente.
�
Categoria farmacoterapeutica�: Vaccini batterici e virali
combinati, codice ATC�: J07CA
I tossoidi della difterite e del tetano vengono preparati
dalle tossine di colture diCorynebacterium
diphtheriae e diClostridiumtetani,
detossificati con formaldeide e successivamente purificati.
L’antigene di superficie del virus dell’epatite B
viene prodotto da un ceppo ricombinante di lievito
(Saccharomyces cerevisiae).
Il vaccino della poliomielite si ottiene per colture dei virus
della poliomielite di tipo 1, 2 e 3 su cellule Vero, e per
successiva purificazione ed inattivazione con formaldeide.
I componenti della pertosse acellulare (tossina pertussica�:
PT ed emoagglutinina filamentosa�: FHA) vengono estratti da
colture diBordetella pertussis equindi purificati
separatamente. La tossina pertussica (PT) viene detossificata
separatamente con glutaraldeide per ottenere il tossoide (PTxd).
L’FHA non è detossificata. E’ stato dimostrato
che il PTxd e l’FHA sono i due componenti che giocano il
maggior ruolo nella protezione contro la pertosse.
Questo vaccino contiene il polisaccaride capsulare purificato
(poliribosil ribitol fosfato : PRP) dell’Haemophilus
influenzae di tipo b coniugato con il tossoide tetanico.
Il PRP, somministrato da solo, induce una risposta sierologica,
ma è scarsamente immunogeno nei lattanti. Il legame
covalente del PRP al tossoide tetanico lo trasforma in un
antigene T-dipendente che induce una risposta anticorpale
specifica anti-PRP di tipo IgG nei lattanti attivandone la�
memoria immunologica.
Questo vaccino induce la formazione di anticorpi umorali
specifici contro l’HBsAg (anti-HBs) e contro i tossoidi
della difterite e del tetano (anti-D e anti-T). Lo sviluppo di
titoli anti-HBs con valori uguali o superiori a 10�mIU/ml e di
titoli anti-D e anti-T con valori uguali o superiori a
0,01�U.I./ml, misurati 1-2 mesi dopo la terza iniezione, è
correlato rispettivamente con la protezione contro
l’infezione da epatite B e contro la difterite ed il
tetano.
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Risposta immunitaria dopo la vaccinazione
primaria
Nello studio clinico principale, tutti i lattanti (100�%)
sviluppavano, un mese dopo il completamento del ciclo primario,
un titolo protettivo anticorpale (con valori uguali o superiori a
0,01�U.I./ml) per entrambi gli antigeni difterico e tetanico. Per
la pertosse, il 91,8�% e� 90,5�% dei lattanti manifestava un
incremento di quattro volte del titolo di anticorpi
rispettivamente anti-PT e anti-FHA. L’incremento di quattro
volte nei titoli di post immunizzazione è considerato
sinonimo di sieroconversione il cui significato clinico non
è noto in assenza di un correlato sierologico della
protezione. Livelli protettivi di anti-HB (con valori uguali o
superiori a 10�mU.I./ml) sono stati raggiunti nel 96,6�% dei
lattanti�: la media geometrica dei titoli anticorpali (GMTs)
risultava diminuita se paragonata al gruppo di controllo. Titoli
di anti-poliovirus superiori alla soglia di 5 (reciproco della
diluizione nel test di sieroneutralizzazione) contro il
poliovirus di tipo 1, 2 e 3 si sono sviluppati nel 100�% dei
lattanti che sono stati quindi considerati protetti contro la
poliomielite. Dopo la vaccinazione primaria il 93,7�% dei
lattanti aveva un titolo anti-PRP uguale o superiore a
0,15�µg/ml�: la media geometrica dei titoli anticorpali
(GMTs) risultava diminuita se paragonata al gruppo di controllo
(2,06�µg/ml contro 3,69�µg/ml).
�
Risposta immunitaria dopo l’iniezione di
richiamo
Nello studio clinico principale, nel
quale i bambini avevano ricevuto HEXAVAC come dose di richiamo,
dopo essere stati vaccinati con HEXAVAC nel ciclo primario, tutti
i bambini hanno raggiunto titoli anticorpali uguali o superiori a
0,1�U.I./ml per il tetano ed il 98�% di essi per la difterite. Un
aumento medio, da 7,4 a 4,3 volte, è stato raggiunto nei
titoli degli anticorpi anti PT e FHA rispettivamente e tutti i
bambini hanno sviluppato titoli anticorpali protettivi contro i
poliovirus di tipo 1, 2 e 3. Prima dell’iniezione della
dose di richiamo, le GMTs anti-PRP erano pari a 0,40�µg/ml
e 0,64�µg/ml per HEXAVAC e per il gruppo di controllo,
rispettivamente. Dopo l’iniezione della dose di richiamo,
le GMTs erano aumentate a 16,7�µg/ml ed a 23,0�µg/ml,
in ciascun gruppo, rispettivamente, ad indicare una forte
risposta anamnestica. Titoli anti-PRP uguali o superiori a
0,15�µg/ml furono raggiunti nel 100�% dei bambini mentre
valori uguali o superiori a 1�µg/ml furono raggiunti nel
96,6�% dei bambini. A seguito della dose di richiamo, il 96,6�%
dei bambini sviluppò titoli anti-HBs uguali o superiori a
10�mIU/ml. Un incremento medio di 20,5 volte nel titolo
anticorpale anti-HBs è stato osservato dopo la
somministrazione della dose di richiamo. Altre sperimentazioni
hanno fornito risultati simili o migliori.
Sono in corso studi sulla persistenza a
lungo termine degli anticorpi che forniranno ulteriori
informazioni in merito alla durata della protezione.
Le risposte immunitarie ottenute con una schedula di 3-5-12
mesi erano comparabili, in termini di protezione clinica e titoli
anticorpali, con quanto precedentemente osservato con HEXAVAC o
con altri vaccini combinati ad oggi registrati impiegati in
accordo con un ciclo vaccinale completato durante il 2° anno
di vita.
�
La valutazione delle proprietà farmacocinetiche non
è richiesta per i vaccini.
�
I dati preclinici di sicurezza comprendenti la dose singola,
la dose ripetuta e gli studi di tollerabilità locale, non
hanno evidenziato risultati inattesi�o una tossicità
organo specifica.
�
La formulazione contiene: idrossido di alluminio ed una
soluzione tampone a base di fosfato bisodico, fosfato
monopotassico, carbonato di sodio, bicarbonato di sodio,
trometamolo, saccarosio, medium 199 (miscela complessa di
aminoacidi, sali minerali, vitamine ed altri ingredienti) ed
acqua per preparazioni iniettabili.
�
Il vaccino non deve essere miscelato nella stessa siringa con
altri vaccini o con altre specialità medicinali
somministrabili per via parenterale.
�
2 anni.
�
Conservare a temperature comprese tra 2�°C e 8�°C (in
frigorifero)
Non congelare.
�
0,5�ml di sospensione in siringa pre-riempita (vetro di tipo
I) con un pistone (clorobutile) con ago - confezioni da 1, 10, 25
e 50.
0,5�ml di sospensione in siringa pre-riempita (vetro di tipo
I) con un pistone (clorobutile) senza ago - confezioni da 1, 10,
25 e 50.
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Prima dell’uso, il vaccino deve essere ben agitato in
modo da ottenere una sospensione omogenea bianca leggermente
opaca.
�
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8, rue Jonas Salk
F-69007 Lyon
�
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23 Ottobre 2000
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24/10/2001
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