Humalog 100 U/ml, soluzione iniettabile in cartuccia
Un ml contiene 100�U (equivalenti a 3,5�mg) di insulina lispro (originato da DNA ricombinante prodotto inE.Coli). Ogni confezione contiene 1,5�ml equivalenti a 150�U di insulina lispro.
Per gli eccipienti, vedere al paragrafo 6.1.
Soluzione iniettabile. Humalog è una soluzione acquosa sterile, limpida ed incolore.
Trattamento di adulti e bambini con diabete mellito che richiedono insulina per il mantenimento dell'omeostasi normale del glucosio. Humalog è indicato inoltre nella stabilizzazione iniziale del diabete mellito.
Il dosaggio deve essere determinato dal medico secondo le necessità del paziente.
Humalog può essere somministrato subito prima dei pasti. Se necessario, Humalog può essere somministrato anche subito dopo i pasti. Humalog deve essere somministrato mediante iniezione sottocutanea o mediante infusione sottocutanea continua tramite pompa (vedere al paragrafo 6.6d) e, sebbene non sia raccomandato, può essere somministrato anche per iniezione intramuscolare. Se necessario Humalog può essere somministrato anche per via endovenosa, ad esempio per il controllo dei livelli di glicemia in corso di chetoacidosi, malattie acute, durante periodi intra o postoperatori.
L'iniezione sottocutanea deve essere effettuata nella parte alta delle braccia, delle cosce, delle natiche o dell'addome. La sede di iniezione deve essere ruotata, in modo tale che la stessa sede venga ad essere interessata all'incirca una volta al mese.
Nell’effettuare l’iniezione di Humalog per via sottocutanea è necessario assicurarsi che l’ago non penetri in un vaso sanguigno. Dopo l’iniezione, la sede cutanea non deve essere massaggiata. I pazienti devono essere istruiti ad usare le tecniche d’iniezione appropriate.
Humalog somministrato per via sottocutanea agisce più
rapidamente e la durata d'azione è minore
(2-5 ore) rispetto all'insulina regolare. Questa rapida comparsa
dell'attività fa sì che l’iniezione di
Humalog (o, nel caso di somministrazione mediante infusione
sottocutanea continua, il bolo di Humalog) possa essere
somministrato molto vicino ai pasti. La durata di azione di
qualsiasi insulina può variare notevolmente in diversi
individui o, nello stesso individuo, in diverse occasioni.
Indipendentemente dalla sede d’iniezione permane una
comparsa di attività più veloce rispetto
all’insulina umana regolare. Come con tutti i preparati
insulinici, la durata d'azione di Humalog dipende da diversi
fattori come dose, sito di iniezione, flusso ematico, temperatura
corporea ed attività fisica del paziente.
Humalog può essere usato in associazione ad un’insulina umana ad azione protratta o a sulfoniluree orali, secondo il parere del medico.
Ipoglicemia.
Ipersensibilità all'insulina lispro o ad uno dei suoi componenti.
Il trasferimento di un paziente in terapia insulinica ad un altro tipo o marca di insulina deve essere effettuato sotto stretto controllo medico. Cambiamenti di concentrazione, marca (produttore), tipo (regolare, isofano, lenta, ecc.), specie (animale, umana, analogo dell'insulina umana) e/o del metodo di produzione (DNA ricombinante rispetto all'insulina di origine animale) possono dare esito alla necessità di cambiare il dosaggio.
Condizioni che possono determinare i sintomi premonitori dell’ipoglicemia differenti o meno evidenti comprendono la lunga durata del diabete, l’intensificazione della terapia insulinica, la neuropatia diabetica o l’uso di farmaci come i beta-bloccanti.
Alcuni pazienti che hanno avuto reazioni ipoglicemiche dopo il trasferimento da insulina di origine animale ad insulina umana, hanno riferito che i sintomi premonitori dell'evento erano meno evidenti o differenti da quelli riscontrati durante il trattamento con l'insulina precedentemente utilizzata. Reazioni ipo- ed iperglicemiche non controllate possono causare perdita di conoscenza, coma o morte.
L'impiego di dosaggi inadeguati o la sospensione del trattamento, specie nei pazienti con diabete mellito insulino-dipendente, può portare ad iperglicemia o a chetoacidosi diabetica, due condizioni potenzialmente letali.
Il fabbisogno di insulina può diminuire in presenza di insufficienza renale. Il fabbisogno di insulina può diminuire nei pazienti con insufficienza epatica a causa della ridotta gluconeogenesi e del diminuito catabolismo dell’insulina, e comunque nei pazienti con insufficienza epatica cronica un aumento nella resistenza all’insulina può portare ad un incremento del fabbisogno insulinico.
Il fabbisogno di insulina può aumentare nel corso di malattie o disturbi emotivi.
Un aggiustamento del dosaggio dell'insulina può anche essere necessario se il paziente incrementa la sua attività fisica o cambia la sua dieta abituale. L’esercizio fisico effettuato immediatamente dopo l’assunzione di un pasto può aumentare il rischio di ipoglicemia. Una conseguenza della farmacodinamica degli analoghi dell’insulina ad azione rapida è che, se si verifica ipoglicemia, questa può avvenire più precocemente dopo l’iniezione rispetto all’insulina umana regolare.
Se vi viene abitualmente prescritto l’uso del prodotto in flaconcini da 40 U/ml, non prelevate insulina da una cartuccia da 100 U/ml usando lo stesso tipo di siringa che impiegate con il flaconcino da 40 U/ml.
Humalog deve essere usato nei bambini preferibilmente all'insulina regolare solo quando una rapida azione dell'insulina potrebbe essere di beneficio. Ad esempio, per quanto concerne i tempi di somministrazione rispetto ai pasti.
Il fabbisogno di insulina può aumentare per la contemporanea somministrazione di prodotti medicinali con attività iperglicemizzante come i contraccettivi orali, i corticosteroidi o durante terapia sostitutiva con ormoni tiroidei, il danazolo, i beta2-stimolanti (come ritodrina, salbutamolo, terbutalina).
Il fabbisogno di insulina può diminuire per la contemporanea somministrazione di prodotti medicinali con attività ipoglicemizzante come gli ipoglicemizzanti orali, i salicilati (come ad esempio l'acido acetilsalicilico), gli antibiotici sulfamidici, alcuni antidepressivi (inibitori delle monoamino ossidasi), alcuni inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (captopril, enalapril), i beta-bloccanti, l’octreotide o l’alcool.
Il paziente deve avvertire il medico curante se utilizza altri farmaci in aggiunta ad Humalog.
I dati su un numero limitato di donne in gravidanza esposte al farmaco non mostrano alcun effetto avverso dell’insulina lispro sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Ad oggi non sono disponibili studi epidemiologici specifici. Negli studi condotti su animali, insulina lispro non ha causato alterazione della fertilità, embriotossicità o teratogenicità.
Durante la gravidanza, è essenziale mantenere un buon controllo delle pazienti in trattamento con insulina, sia quelle affette da diabete gestazionale che quelle con diabete mellito insulino-dipendente. Il fabbisogno di insulina generalmente diminuisce nel corso del primo trimestre ed aumenta nel secondo e terzo trimestre. Le pazienti diabetiche devono informare il loro medico nel caso in cui si trovino in stato di gravidanza o la stiano pianificando. Una attenta verifica del controllo del glucosio, così come dello stato di salute generale, è un requisito essenziale nelle donne incinta che hanno il diabete.
Le pazienti diabetiche che stanno allattando possono richiedere un aggiustamento della dose di insulina e/o della dieta.
Le capacità di concentrazione e di reazione del paziente possono ridursi a seguito di ipoglicemia. Questo fatto può costituire un rischio in situazioni dove tali capacità sono di particolare importanza (per esempio guidare un autoveicolo od utilizzare macchinari).
I pazienti devono essere informati di prendere le necessarie precauzioni per evitare la comparsa di una reazione ipoglicemica mentre stanno guidando, e ciò è particolarmente importante in coloro i quali hanno una ridotta o assente consapevolezza dei segni premonitori dell’ipoglicemia o hanno frequenti episodi di ipoglicemia. In tali circostanze l’opportunità di porsi alla guida deve essere valutata.
L'ipoglicemia è il più frequente effetto indesiderato conseguente alla terapia insulinica cui il paziente diabetico può andare incontro. L'ipoglicemia grave può condurre ad una perdita di conoscenza e, in casi estremi, a morte.
Una allergia locale compare occasionalmente nei pazienti sotto forma di arrossamento, edema e prurito nella sede dell'iniezione di insulina. Queste manifestazioni scompaiono generalmente dopo alcuni giorni o dopo qualche settimana. In certi casi, tali manifestazioni possono essere imputabili a fattori diversi dall'insulina come sostanze irritanti presenti nel prodotto usato per disinfettare la cute o ad una tecnica non corretta di esecuzione dell'iniezione. L'allergia sistemica, meno comune ma potenzialmente più grave, è una allergia generalizzata all'insulina. Essa può causare un'eruzione cutanea in tutto il corpo, dispnea, respiro superficiale, diminuzione della pressione sanguigna, tachicardia, sudorazione. I casi gravi di allergia generalizzata possono mettere in pericolo la vita del paziente.
Può verificarsi lipodistrofia nel luogo dove viene effettuata l’iniezione.
Per l’insulina non si ha una definizione appropriata per il sovradosaggio, poichè le concentrazioni sieriche del glucosio sono il risultato di interazioni complesse tra i livelli di insulinemia, la disponibilità di glucosio ed altri processi metabolici. L'ipoglicemia può verificarsi come conseguenza di un eccesso dell’attività insulinica in relazione all'apporto alimentare e al dispendio energetico.
L'ipoglicemia può associarsi a stanchezza, confusione, palpitazioni, cefalea, sudorazione fredda e vomito.
Gli episodi di ipoglicemia lieve rispondono alla somministrazione per via orale di glucosio, zucchero o prodotti zuccherati.
La correzione dell'ipoglicemia di grado moderato può essere ottenuta con la somministrazione intramuscolare o sottocutanea di glucagone, seguita dall'assunzione di carboidrati per via orale non appena le condizioni del paziente lo consentano. I soggetti che non rispondono al glucagone dovranno ricevere una soluzione di glucosio per via endovenosa.
Se il paziente è in coma ipoglicemico, il glucagone deve essere somministrato per via intramuscolare o sottocutanea. Comunque, se il glucagone non è disponibile o se il paziente non risponde alla somministrazione di glucagone, devono essere somministrate soluzioni di glucosio per via endovenosa. Il paziente dovrà consumare un pasto non appena avrà ripreso conoscenza.
Poiché l’ipoglicemia può ripresentarsi dopo un’apparente guarigione clinica, può essere necessario mantenere sotto osservazione il paziente e fare assumere molti carboidrati.
Categoria farmacoterapeutica: analogo dell’insulina umana ad azione rapida. Codice ATC: A10AB04
La principale attività dell’insulina lispro è la regolazione del metabolismo glucidico.
Inoltre l'insulina esercita diverse attività anticataboliche ed anaboliche su differenti tessuti. Nel tessuto muscolare incrementa la sintesi del glicogeno, degli acidi grassi, del glicerolo, delle proteine e l'uptake degli aminoacidi, mentre riduce la glicogenolisi, la gluconeogenesi, la chetogenesi, la lipolisi, il catabolismo proteico e l'output degli aminoacidi.
Insulina lispro ha un'azione rapida (inizio entro 15 minuti circa), e ciò permette la somministrazione più vicino ai pasti (entro 0-15 minuti) rispetto all'insulina regolare che deve essere somministrata 30-45 minuti prima del pasto. Insulina lispro agisce più rapidamente ed ha una durata d'azione più breve (2-5 ore) rispetto all'insulina regolare.
Studi clinici con l’insulina lispro in pazienti con diabete di tipo 1 e tipo 2 hanno dimostrato una iperglicemia postprandiale ridotta rispetto all’uso di insulina umana regolare. Per le insuline ad azione rapida, qualsiasi paziente in trattamento anche con insulina basale deve ottimizzare il dosaggio di entrambe le insuline per ottenere un migliore controllo del glucosio durante l’intera giornata.
Come accade con tutte le preparazioni di insulina, l'andamento temporale dell'azione di insulina lispro può variare da un individuo all'altro o, in tempi diversi, nello stesso individuo e dipende dalla dose, dalla sede di iniezione, dal flusso ematico, dalla temperatura corporea e dall'attività fisica. Il profilo tipico di attività (curva di utilizzazione del glucosio) successivo alla iniezione sottocutanea viene illustrato qui sotto.
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Il grafico sopra riportato raffigura la quantità di glucosio, in relazione al tempo, necessaria perché in un soggetto la concentrazione del glucosio nel sangue intero sia mantenuta intorno ai valori della glicemia a digiuno, ed è inoltre una rappresentazione dell'effetto, nel tempo, di queste insuline sul metabolismo del glucosio.
Studi clinici sono stati effettuati in bambini (61 pazienti di età compresa tra 2 e 11 anni) e in bambini ed adolescenti (481 pazienti di età compresa tra 9 e 19 anni), confrontando l’insulina lispro con l’insulina umana regolare. Il profilo farmacodinamico dell’insulina lispro nei bambini è simile a quello osservato negli adulti.
Il trattamento con insulina lispro somministrata mediante pompe per infusione sottocutanea ha dimostrato di produrre livelli di emoglobina glicosilata più bassi rispetto all’insulina regolare. In uno studio crossover in doppio cieco, la riduzione dei livelli di emoglobina glicosilata dopo 12 settimane di trattamento è stata di 0,37 punti percentuali con insulina lispro rispetto a 0,03 punti percentuali con insulina regolare (p=0,004).
Studi clinici in pazienti con diabete di tipo 2, trattati con sulfoniluree alle massime dosi, hanno mostrato che l’aggiunta di insulina lispro riduce in modo significativo la HbA1c rispetto all’uso di sulfonilurea da sola. La riduzione dell’HbA1c dovrebbe essere attesa anche con altri prodotti insulinici, come l’insulina regolare o isofano.
Studi clinici con insulina lispro in pazienti con diabete di tipo 1 e tipo 2 hanno dimostrato un numero ridotto di episodi di ipoglicemia notturna rispetto all’uso di insulina umana regolare. In alcuni studi la riduzione dell’ipoglicemia notturna si è associata ad un aumento degli episodi di ipoglicemia durante il giorno.
La risposta glucodinamica all’insulina lispro non è influenzata da un’insufficiente funzionalità renale od epatica. Le differenze glucodinamiche tra l’ìnsulina lispro e l’insulina umana regolare, valutate durante una procedura di clamp glicemico, risultarono mantenute entro un’ampia variazione della funzionalità renale.
E’ stato dimostrato che in base alla molarità l’insulina lispro è equipotente all’insulina umana, ma il suo effetto è più rapido e di durata più breve.
La farmacocinetica di insulina lispro indica che il composto viene rapidamente assorbito e raggiunge i livelli massimi nel sangue da 30 a 70 minuti dopo l'iniezione sottocutanea. Nella valutazione del significato clinico di queste cinetiche, sarà opportuno considerare le curve di utilizzazione del glucosio (vedere paragrafo 5.1).
Nei pazienti con insufficienza renale, l’insulina lispro mantiene un assorbimento più rapido rispetto all’insulina umana regolare. Nei pazienti con diabete di tipo 2 entro un’ampia variazione della funzionalità renale le differenze cinetiche tra l’insulina lispro e l’insulina umana regolare furono sostanzialmente mantenute e dimostrarono di essere indipendenti dalla funzionalità renale. Nei pazienti con insufficienza epatica l’insulina lispro conserva un assorbimento ed una eliminazione più rapidi rispetto all’insulina umana regolare.
Nei testin vitro, comprendenti il legame alle sedi dei recettori dell'insulina e gli effetti sulle cellule in sviluppo, insulina lispro ha avuto un comportamento molto vicino a quello dell'insulina umana. Gli studi dimostrano inoltre che la dissociazione di insulina lispro dai recettori insulinici è equivalente a quella dell’insulina umana. Studi sulla tossicologia acuta a un mese, e sulla tossicologia a dodici mesi, non hanno dato risultati significativi in merito alla tossicità.
m-cresolo (3,15 mg/ml), glicerolo, sodio fosfato bibasico 7H2O, zinco ossido, acqua per preparazioni iniettabili. Acido cloridrico e idrossido di sodio possono essere usati per aggiustare il pH a 7,0-7,8.
I preparati di Humalog non devono essere miscelati con i preparati di insulina animale. Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti ad eccezione di quelli menzionati al paragrafo 6.6.
Due anni.
Dopo l’introduzione della cartuccia nella penna, la soluzione deve essere usata entro 28 giorni, se conservata al di sotto di +30°C.
Conservare a 2°C - 8°C (in frigorifero). Non congelare. Non esporre ad un calore eccessivo o alla luce diretta del sole. Una volta in uso le cartucce possono essere utilizzate per un periodo fino a 28 giorni.
La soluzione è contenuta in cartucce di vetro flint del Tipo I, sigillate con chiusure a disco in butile o alobutile e testine a stantuffo e chiuse saldamente con ghiere di alluminio. Può essere usato dimeticone od emulsione di silicone per trattare il pistoncino della cartuccia e/o il vetro della cartuccia.
5 cartucce di Humalog da 1,5 ml per penna da 1,5 ml.
Le cartucce di Humalog sono da usare con una penna con marchio CE come raccomandato nelle informazioni fornite dal produttore del dispositivo.
a)������ Istruzioni per la preparazione di una dose
Controllare Humalog soluzione. Il prodotto deve essere limpido e incolore. Non usare Humalog se appare torbido, addensato, leggermente colorato o se sono visibili particelle solide.
Di seguito, vengono riportate le indicazioni generali. Per il caricamento della cartuccia, l’inserimento dell'ago e la somministrazione dell’insulina, si consiglia di seguire le istruzioni del produttore del dispositivo a penna per iniezione.
b)����� Istruzioni per l’iniezione di una dose
1.������ Lavarsi le mani.
2.������ Scegliere la sede cutanea ove praticare l'iniezione.
3.������ Disinfettare la cute seguendo le istruzioni ricevute.
4.������ Togliere il cappuccio di protezione dell'ago.
5.������ Stabilizzare la cute spianandola o sollevando con un pizzico un'ampia superficie cutanea. Inserire quindi l'ago.
6.������ Premere lo stantuffo.
7.������ Estrarre l'ago dalla cute e praticare sul punto di iniezione una leggera pressione per alcuni secondi. Non massaggiare.
8.������ Rimuovere l’ago utilizzando il relativo cappuccio di protezione e gettarlo via in un luogo sicuro.
9.������ La sede di iniezione deve essere ruotata in modo tale che la stessa sede non venga usata con una frequenza maggiore di una volta al mese circa.
c)������ Miscelazione di insuline
Non miscelare l’insulina contenuta nei flaconcini con l’insulina contenuta nelle cartucce.
d)����� Impiego di Humalog in pompe di infusione per insulina
Le pompe Minimed e Disetronic per l’infusione di insulina possono essere usate per somministrare insulina lispro. Leggete e seguite le istruzioni che accompagnano la pompa per infusione. Usate il catetere appropriato per la pompa. Cambiate il set di infusione ogni 48 ore, seguendo una tecnica di asepsi per il suo inserimento. Nell’eventualità di un episodio di ipoglicemia, l’infusione deve essere interrotta fino a che l’episodio non sia risolto. Se si verificano ripetuti o gravi episodi di riduzione dei livelli di glicemia, informatene il vostro medico e considerate la necessità di ridurre o interrompere la vostra infusione di insulina. Un malfunzionamento della pompa od un’ostruzione del set di infusione può dare luogo ad un rapido rialzo dei livelli di glicemia. Se sospettate un’interruzione nel flusso di insulina, seguite le istruzioni riportate nella documentazione che accompagna il prodotto e, se lo ritenete opportuno, riferitelo al vostro medico. Quando viene impiegato con una pompa per infusione di insulina, Humalog non deve essere miscelato con nessun’altra insulina.
e)����� Somministrazione endovenosa di insulina
L’iniezione endovenosa di insulina lispro deve essere effettuata seguendo la normale pratica clinica per le somministrazioni endovenose, per esempio mediante bolo endovoso o tramite un dispositivo per infusione. E’ richiesto un frequente monitoraggio dei livelli di glicemia.
I dispositivi per infusione con concentrazioni di insulina lispro da 0,1�U/ml a 1,0�U/ml in soluzioni di cloruro di sodio allo 0,9% o di destrosio al 5% sono stabili a temperatura ambiente per 48 ore. Si raccomanda di regolare il dispositivo prima di iniziare l’infusione al paziente.
Eli Lilly Nederland B.V., Grootslag 1-5, 3991 RA Houten, Olanda
AIC N. 033637036 (EU/1/96/007/003)
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30 Aprile 1996 / Aprile 2001
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Marzo 2002