Compresse per somministrazione orale.
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Infezioni sostenute da microrganismi gram-positivi e
gram-negativi sensibili all'amoxicillina e in particolare a
carico degli apparati:
- respiratorio (tonsilliti, faringiti, otiti, sinusiti,
broncopolmoniti, polmoniti, complicanze infettive della malattia
influenzale);
- genito-urinario (pielonefriti, cistopieliti, cistiti,
uretriti, gonorrea);
- gastroenterico (gastroenteriti, dissenterie bacillari,
salmonellosi);
- epato-biliare (colecistiti, angiocoliti);
nonchè nelle endocarditi, setticemie, meningiti,
infezioni della pelle e dei tessuti molli, infezioni chirurgiche,
da H. influenzae, ecc.
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Salvo diversa prescrizione medica, nell'adulto 1 g ogni 8-12
ore. Nelle cistite e nella uretrite gonococcica acuta: 3 g in
unica somministrazione oppure 1,5 g in unica somministrazione da
ripetersi dopo 4 ore.
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Ipersensibilità già nota alle penicilline ed
alle cefalosporine.
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L'amoxicillina è una penicillina semisintetica indicata
per via orale nelle infezioni sostenute da germi gram-negativi
insensibili alla penicillina G. Essa non offre particolari
vantaggi nelle infezioni da germi sensibili alla penicillina G e
non è attiva nei confronti degli Stafilococchi
penicillanasi produttori e quindi scarsamente sensibili alla
penicillina G. Reazioni di ipersensibilità e di anafilassi
gravi sono state riportate per lo più a seguito di impiego
parenterale di penicilline, molto raramente a seguito di impiego
orale.
L'insorgenza di tali reazioni è comunque più
frequente in soggetti con anamnesi di ipersensibilità a
farmaci, in genere asma bronchiale, febbre da fieno ed orticaria.
E' possibile allergia crociata con penicillina G, altre
penicilline semisintetiche e cefalosporine. Prima di iniziare una
terapia con un penicillina è quindi necessaria una
anamnesi accurata. In caso di reazione allergica si deve
interrompere la terapia ed istituire un trattamento idoneo
(corticosteroidi, antistaminici) o in presenza di anafilassi un
immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di
emergenza.� L'uso� prolungato� di penicilline, così come
di altri antibiotici, può favorire lo sviluppo di
microrganismi non sensibili e/o di infezioni fungine. In tale
evenienza si richiede l'adozione di adeguate misure
terapeutiche.
E' sempre raccomandabile eseguire durante i trattamenti
prolungati con dosi elevate controlli periodici della crasi
ematica e della funzionalità epatica e renale.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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E' noto un effetto terapeutico sinergico tra le penicilline
semisintetiche e gli aminoglicosidi. Il Probenecid somministrato
contemporaneamente prolunga i livelli ematici delle penicilline
per competizione con le stesse a livello renale. L'acido
acetilsalicilico, il fenilbutazone ed altri farmaci
antiinfiammatori a forti dosi somministrati in concomitanza con
penicilline ne aumentano i livelli plasmatici e l'emivita.
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Nelle donne in stato di gravidanza e nell'allattamento il
prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità
sotto il diretto controllo del medico.
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Non sono note interferenze sulla capacità di guida e
sull'uso di macchine.
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Con l'impiego delle penicilline in genere gli eventuali
effetti indesiderati sono essenzialmente limitati a fenomeni di
ipersensibilità.
Essi consistono di solito in eruzioni cutanee a tipo eritema
multiforme maculo-papuloso, prurito, orticaria; eccezionalmente
possono verificarsi, soprattutto a seguito di somministrazione
parenterale, fenomeni anafilattici talora gravi.
Altre alterazioni secondarie, anche se rare, possono
manifestarsi a carico dell'apparato gastrointestinale come
glossite, stomatite, nausea, vomito e diarrea specie a seguito di
somministrazione orale. L'aumento delle transaminasi verificatosi
peraltro eccezionalmente è di incerto significato clinico.
Infrequenti sono le reazioni secondarie a carico dell'apparato
emolinfopoietico che possono manifestarsi con anemia,
trombocitopenia, porpora, eosinofilia, leucopenia ed
agranulocitosi. Esse sono ritenute espressione di
ipersensibilità e sono in genere reversibili con
l'interruzione della terapia.
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Non sono note in letteratura segnalazioni di effetti tossici
da iperdosaggio di amoxicillina. In caso di ingestione di dosi
eccessive del farmaco, gli interventi di emergenza dovranno
essere rivolti a contrastare i sintomi che si possono
presentare.
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L'amoxicillina è una penicillina semisintetica derivata
dall'acido 6-amino penicillanico. Il suo meccanismo d'azione,
come per tutte le penicilline, è di tipo battericida e si
esplica per inibizione della sintesi del peptidoglicano,
costituente essenziale della parete batterica. La molecola
è attiva su numerosi microorganismi gram-positivi e
gram-negativi quali Streptococcus pyogenes, Streptococcus
viridans, Streptococcus faecalis, Diplococcus pneumoniae,
Corynebacterium species, Staphilococcus aureus
(penicillino-sensibile), Staphilococcus epidermidis, Haemophilus
influenzae, Listeria monocytogenes, Bordetella pertussis,
Neisseria meningitidis, Neisseria gonorrhoeae, Escherichia coli,
Salmonella species, Shigella species, Proteus mirabilis, Brucella
species.
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L'amoxicillina è stabile in ambiente acido, dopo
somministrazione orale il farmaco viene assorbito dal 74 al 92%
della dose somministrata con livelli ematici picco entro 1-2
ore.
Dopo 8 ore i livelli sono ancora terapeuticamente utili.
L'assorbimento non è influenzato dalla contemporanea
presenza di cibo nello stomaco. Il legame con le proteine
plasmatiche è del 20% circa. La distribuzione nei tessuti
è particolarmente favorevole con concentrazioni elevate
soprattutto nei secreti bronchiali, specie se di tipo mucoso,
negli essudati dell'orecchio medio e dei seni paranasali. Elevate
sono anche le concentrazioni biliari. Nel liquido amniotico e nel
sangue del cordone ombelicale si raggiungono concentrazioni pari
rispettivamente al 50-80% e al 33% di quelle rilevabili nel
sangue materno. I livelli liquorali sono pari al 5-10% di quelli
sierici in soggetti con meningi integre. In caso di flogosi
meningea le concentrazioni sono più elevate.
L'eliminazione avviene prevalentemente per via renale sotto forma
immodificata e terapeuticamente attiva per oltre il 70%.
L'emivita plasmatica in soggetti con funzionalità renale
normale è di circa 1 ora. In condizioni di insufficienza
renale l'emivita aumenta fino a 5-7 ore con Ccr di 10-30 ml/min.
e fino a 10-15 ore in pazienti anurici. Nei pazienti
emodializzati l'emivita è di 3,5 ore.
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I dati degli studi di tossicità acuta studiata su varie
specie animali a posologie diverse anche di molto superiori a
quelle terapeutiche indicano che il farmaco è privo di
effetti tossici. Anche per somministrazioni prolungate il farmaco
non ha provocato alterazioni a carico dei vari organi.
L'amoxicillina è risultata inoltre non embriotossica
nè teratogena.
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Amido, magnesio stearato.
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Non sono stati evidenziati casi di incompatibilità.
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A confezionamento integro: 36 mesi.
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E' buona norma conservare il prodotto a temperatura non
superiore a 25°.
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Astuccio da 12 compresse in blister PVC/alluminio.
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Nessuna in particolare.
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Farmaceutici Caber S.p.A. - Via Cavour, 11 - 44022 Comacchio
(FE).
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AIC n.: 024537110
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Su presentazione di ricetta medica.
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3.89��� /�� 6.95 / 31.05.2000
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Non soggetto al DPR 309/90.
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