HELICOKIT 75 mg
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Principio attivo
Una compressa� solubile contiene:
13C–urea� 75 mg
�
Compressa solubile.
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Per la diagnosi in vivo di infezione gastroduodenale
da Helicobacter pylori.
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La compressa HELICOKIT va somministrata per via orale. Adulti:
La compressa deve essere disciolta in acqua e presa entro i 10
minuti precedenti l’esecuzione del test respiratorio. Se il
test respiratorio deve essere eseguito al mattino, il paziente
deve essere a digiuno e non fare la prima colazione. Se il test
deve essere eseguito durante la giornata, o se il digiuno
costituisce un problema per il paziente, si raccomanda una
colazione leggera, per esempio tè e pane tostato. Se il
paziente ha consumato un pasto abbondante, sarà necessario
attendere sei ore prima di eseguire il test respiratorio.
E’ importante seguire attentamente le istruzioni
d’uso descritte al punto 6.6, altrimenti il risultato
può essere non valido.
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Il test non deve essere eseguito su pazienti affetti da
infezioni gastriche o gastriti atrofiche documentate o sospette,
che possono interferire con il test.
�
Al momento dell’inquadramento diagnostico,
l’eventuale risultato positivo ottenuto dopo
l’esecuzione del test non costituisce di per sè
un’indicazione per la terapia di eradicazione. Metodi
endoscopici invasivi sono infatti necessari per definire la
patologia associata all’infezione da Helicobacter pylori,
nonchè il tipo e la gravità della gastrite. La
sintomatologia di alcune patologie Helicobacter pylori associate,
in particolare l’adenocarcinoma gastrico, potrebbe infatti
essere mascherata dalla terapia di eradicazione e ritardare
l’applicazione di un adeguato trattamento (chirurgia e
chemioterapia). Viceversa, l’efficacia della terapia di
eradicazione può essere monitorata con il solo test. I
dati sull’affidabilità diagnostica
dell’HELICOKIT sono insufficienti per raccomandarne
l’uso in pazienti sottoposti a gastrectomia. Se il paziente
vomita durante l’esecuzione del test rendendone necessaria
la ripetizione, questa dovrà essere effettuata
possibilmente a digiuno e non prima del giorno seguente.
������������
�
La precisione dei risultati del test può diminuire se
il paziente è in corso di trattamento con antibiotici o
con un inibitore della pompa protonica, oppure se ha completato
un ciclo di trattamento con tali farmaci. I risultati possono in
genere venire alterati da tutti i trattamenti che interferisocno
con la presenza di H. pylori o con l’attività
dell’ureasi. La soppressione del batterio H. pylori
può dare falsi risultati negativi. Pertanto il test non
deve essere eseguito prima di quattro settimane dalla fine della
terapia antibatterica e di due settimane dall’ultima dose
di farmaci antisecretori gastrici. Ciò è
particolarmente importante dopo la terapia di eradicazione.
�
La produzione endogena di urea ammonta a 25‑35 g/giorno.
E’ quindi improbabile che la dose di 75 mg di urea possa
causare effetti negativi sulla gravidanza e
l’allattamento.
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Nessuno noto.
�
Nessuno noto.
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Improbabile che si verifichi nelle circostanze cliniche
applicate. Il trattamento è solo sintomatico e di
supporto.
�
Gruppo farmacoterapeutico : Altri agenti diagnostici, Codice
ATC: V04C X.
Nel caso di infezione da H. pylori, la
13C‑urea ingerita oralmente viene metabolizzata
dall’ureasi enzimatica che è presente nel batterio
H. pylori secondo la seguente reazione
H2N-13CO-NH2 + H2O�
=� 2NH3 + 13CO2 .
L’anidride carbonica che si libera penetra nei vasi
sanguigni e viene trasportata sotto forma di bicarbonato fino ai
polmoni, dove viene liberata come 13CO2 con
l’aria espirata. L’infezione da H. pylori
cambierà notevolmente il rapporto isotopico
13C/12C . La quantità di
13CO2 � nei campioni di aria espirata viene
determinata con la spettrometria di massa a rapporto isotopico
(IRMS) e indicata come differenza assoluta tra il valore del
campione preso al tempo 0 e quello preso dopo 30 minuti
dall’assunzione di HELICOKIT (vedere la Sezione 6.6, 6.7).
Il valore critico che differenzia i pazienti H. pylori negativi
da quelli positivi è� 3,5: cioè se� è�
³ <3,5 è negativo e se
>3,5 è positivo. Paragonata alle tecniche
bioptiche per la diagnosi di infezioni da H. pylori, usando dati
ottenuti da due prove terapeutiche, HELICOKIT ha raggiunto in
condizioni diverse (prestudio e visite di decorso) stime di
sensibilità superiori al 95% con un limite inferiore di
sicurezza del 95% oscillante fra il 93 % e il 98%. Le stime di
specificità erano tutte superiori al 90%, con
corrispondenti limiti inferiori di sicurezza fra l’85% e il
90%.
�
La� 13C-urea somministrata per via orale viene
metabolizzata a biossido di carbonio ed ammoniaca o integrata nel
ciclo fisiologico dell’urea. Qualunque incremento di
13CO2 sarà misurato per mezzo
dell’analisi isotopica. L’assorbimento e la
distribuzione di 13CO2 è più
veloce della reazione catalizzata dall’ureasi perciò
il fattore di tutto il processo è la scissione della
13C-urea da parte dell’ureasi
dell’Helicobacter pylori. Solamente in pazienti positivi
all’Helicobacter pylori, la somministrazione di 75 mg di
urea marcata comporta un significativo aumento di
13CO2 nel campione dell’aria espirata
entro i primi 30 minuti.
�
Non rilevanti in rapporto all’uso clinico del
prodotto.
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Carbossimetilamido sodico, cellulosa microcristallina, silice
collidale, benzoato di sodio.
�
�
Nessuna nota.
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24 mesi.
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Conservare a temperature inferiori a 25oC.
La compressa disciolta deve essere assunta
immediatamente.
�
HELICOKIT, 75 mg, 1 compressa solubile + kit
per analisi: blister di PVC/Al contenente� una compressa a
base di 13C‑urea, quattro provette di vetro con
tappo a vite ed etichette con codice a barre, altre tre etichette
con codice a barre, un barattolino di vetro da 30 ml per
disciogliere e somministrare la compressa munito di coperchio,
due cannucce, un foglio di informazioni per il paziente ed un
modulo di richiesta d’analisi. E’, infine, acclusa
un’etichetta di sicurezza per risigillare il kit. Il test
respiratorio HELICOKIT prevede, inoltre, la somministrazione di
un’idonea bevanda anti‑svuotamento gastrico che non
è compresa nel kit. Il contenitore primario della
compressa è costituito da una bustina in laminato
termosaldata di PET/Al/LDPE. La compressa è rotonda,
biconvessa, bianca, senza rivestimento.
HELICOKIT, 75 mg,� 18 compresse: scatola
contenente 1 blister in PVC/Al da 18 compresse.
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Se la prova deve essere eseguita al mattino, il paziente
dovrebbe rimanere a digiuno e non fare la prima colazione. Se la
prova deve essere eseguita durante la giornata, o se il digiuno
costituisce un problema per il paziente, si raccomanda soltanto
una colazione leggera, per esempio tè e pane tostato. Se
il paziente ha consumato un pasto abbondante, sarà
necessario attendere sei ore prima di eseguire la prova. Si
raccomanda di eseguire il test respiratorio con il paziente
seduto.
Istruzioni per il campionamento (Kit per analisi)
t = 0 minuti ���������������� Annotare l’ora in cui il
paziente assume la bevanda anti‑svuotamento gastrico ( 200
ml di succo di arancia non diluito, una soluzione di acido
citrico, o altre bevande apposite ).
� t = 5 minuti ��������������� Raccogliere due campioni di
aria espirata a velocità normale utilizzando la cannuccia
che va posizionata fino a toccare il� fondo delle due provette
munite di tappo azzurro ed etichetta con la scritta
“base”. Si deve espirare mentre la cannuccia viene
estratta lentamente e completamente dalla provetta, che viene
quindi immediatamente richiusa. Su questi campioni verrà
misurato il livello basale di 13C nell’anidride
carbonica dell’aria espirata.
t = 10 minuti �������������� Somministrare la compressa di
HELICOKIT dopo averla sciolta con circa� 30 ml di acqua in un
bicchiere. Far sdraiare il paziente su ciascun fianco per 2
minuti, per consentire alla soluzione di raggiungere tutte le
aree dell’intestino.
� t = 40 minuti ������������� Raccogliere i campioni di aria
espirata, come descritto in precedenza, utilizzando, questa
volta, le due provette munite di tappo rosso ed etichettate
“post”. Se il paziente è H.
pylori‑positivo in questi campioni verrà determinato
un aumento del livello di 13C nell’anidride
carbonica dell’aria espirata rispetto ai precedenti
campioni. Scrivere sulle apposite etichette delle provette il
nome ed il cognome del paziente. Reinserire le due provette con
tappo azzurro e le due con tappo rosso nella scatola. Compilare
il modulo di richiesta d’analisi; sigillare la scatola con
l’etichetta di sicurezza ed inviare il tutto ad un
laboratorio d’analisi qualificato.
Analisi di campioni e specifiche analitiche
Soddisfacente grado di specificità e sensibilità
è stato riscontrato in studi clinici in cui i campioni di
aria espirata sono stati analizzati usando la spettrometria di
massa a rapporto isotopico (IRMS). La strumentazione e le
procedure IRMS necessarie per determinare l’arricchimento
in 13CO2 dell’aria espirata sono
riassunti come segue:
L’accuratezza e la precisione del test
dipendono moltissimo dalla qualità dell’analisi
dell’aria espirata e quindi solo i laboratori appositamente
certificati sono idonei ad analizzare i campioni
d’aria.
I campioni d’aria espirata prelevati durante una
prova devono essere conservati in provette Exetainer chiuse con
tappi a setto, in attesa di analisi di arricchimento isotopico
mediante spettrometria di massa a rapporto isotopico (IRMS). Gli
strumenti possono essere del tipo a flusso continuo o a doppia
cella e, preferibilmente, dovrebbero essere dotati di un
autocampionatore a più posizioni e lettore di codice a
barre.
� La metodologia deve essere tale da rintracciare le
provette ed il loro contenuto in qualsiasi momento del processo
analitico fino alla consegna dei risultati. Il trasferimento del
campione d’aria espirata e della CO2 finalmente
purificata al campionatore dello spettrometro di massa deve
essere eseguito senza che sopravvenga frazionamento degli
isotopi.
Lo spettrometro di massa deve possedere un triplo
apparato collettore, tale che i fasci ionici con rapporto
massa/carica 44, 45 e 46 possano essere misurati simultaneamente
in modo da permettere la correzione del rapporto
13C/12C che può essere determinato
dalle fluttuazioni nel contenuto isotopico
dell’ossigeno.
Calibrazione degli strumenti‑ I parametri di
campionamento e la forma dei picchi dei fasci ionici principali
devono essere ottimizzati ad ogni lotto di campioni.
La stabilità strumentale richiede un ambiente a
temperatura controllata (± 2°C). Deve essere inserito
un programma di correzione automatica del drift strumentale.
Questa correzione si effettua utilizzando un campione di gas
standard di riferimento che viene introdotto ogni 10 campioni da
analizzare.
Il gas standard di riferimento del laboratorio deve
essere standardizzato contro uno standard internazionale
appropriato per permettere di paragonare i risultati di vari
laboratori.
La strumentazione deve dare una risposta lineare in una
vasta gamma di concentrazioni di CO2 (tipicamente
compreso tra 0,5 % e 5,0 %; corrente ionica totale pari a 5 x
10‑8 – 8 x 10‑7 A
rispettivamente) e deve essere controllata regolarmente.
La precisione analitica interna deve essere inferiore a
+ 0,2 ‰� d 13C per 30 analisi ripetute dello
stesso campione gassoso di riferimento e rimanere entro 2 DS
della media per il test respiratorio.
Spiegazione dei risultati:
d� 13C: �����������������������������������
Differenza in parti per mille (‰) rispetto ad uno standard
internazionale accettato
Arricchimento d� 13C: ������������� Differenza fra
misurazioni di campioni pre‑ e post‑
13C‑urea
Presenza di H. pylori: ������������� arricchimenti d�
13C < 3,5 = Negativa
arricchimenti d� 13C > 3,5 = Positiva
Alternativamente, si può usare qualsiasi altro metodo
adatto ed approvato, eseguito da un laboratorio oggettivamente
qualificato.
�
Via Pontina Km 29
00040 Pomezia (Roma)
�
HELICOKIT, 75 mg 1 compressa solubile + Kit per
analisi�������� AIC n° :� 034837017
HELICOKIT, 75 mg 18
compresse������������������������������������������� AIC
n°:�� 034837029
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Luglio 2001
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Luglio 2001