Compresse film-rivestite.
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Trattamento sintomatico dell’orticaria cronica
idiopatica.
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Adulti e bambini oltre i 12 anni
La dose consigliata di fexofenadina cloridrato per gli adulti
ed i bambini oltre i 12 anni è di 180 mg una volta al
giorno.
La fexofenadina è un metabolita farmacologicamente
attivo della terfenadina.
Bambini al di sotto dei 12 anni di età
L’efficacia e la sicurezza di fexofenadina cloridrato
non sono state studiate nei bambini al di sotto dei 12 anni di
età.
Gruppi di pazienti� a� rischio
Gli studi effettuati in gruppi di pazienti a rischio (anziani,
pazienti con insufficienza renale o epatica) indicano che non
è necessario adattare la dose di fexofenadina cloridrato
in questi pazienti.
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Il prodotto è controindicato nei pazienti con
ipersensibilità accertata ad uno o più dei suoi
componenti.
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Come nella maggior parte dei farmaci nuovi i dati relativi a
soggetti anziani e a pazienti con compromissione della
funzionalità renale o epatica sono limitati. Fexofenadina
cloridrato dovrebbe essere somministrata con attenzione a tali
gruppi di soggetti.
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La fexofenadina non subisce biotrasformazioni epatiche e
perciò non interagirà con altri farmaci a livello
di meccanismi epatici.
E’ stato riscontrato che la somministrazione
contemporanea di fexofenadina cloridrato con eritromicina o
ketoconazolo aumenta di 2-3 volte i livelli plasmatici di
fexofenadina. Tale alterazione non è stata accompagnata da
alcun effetto sull’intervallo QT e non è stata
associata ad alcun incremento degli eventi avversi rispetto a
quanto osservato con gli stessi farmaci somministrati
singolarmente.
Studi sull’animale hanno dimostrato che l’aumento
dei livelli plasmatici di fexofenadina osservato dopo il
trattamento concomitante con eritromicina o ketoconazolo sembra
essere causato da un incremento dell’assorbimento
gastrointestinale e rispettivamente da una diminuzione sia
dell’escrezione biliare che della secrezione
gastrointestinale.
Non è stata osservata interazione tra fexofenadina e
omeprazolo. Tuttavia, la somministrazione di un antiacido
contenente alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima
della somministrazione di fexofenadina cloridrato ha provocato
una riduzione della biodisponibilità, molto probabilmente
dovuta a legami nel tratto gastrointestinale. E’
consigliabile un intervallo di 2 ore tra la somministrazione di
fexofenadina cloridrato e antiacidi contenenti alluminio e
idrossido di magnesio.
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Non sono stati eseguiti studi con fexofenadina cloridrato
nella riproduzione animale. Sono stati eseguiti studi di
farmacocinetica di supporto con terfenadina e hanno mostrato che
l’esposizione alla fexofenadina negli studi sulla
riproduzione nell’animale con terfenadina a dosi elevate
è superiore rispetto a quelle ottenute con le dosi
cliniche raccomandate di fexofenadina. In questi studi non sono
state osservate evidenze sulla teratogenicità nè
effetti sulla fertilità maschile. Gli effetti sulla
fertilità femminile e sullo sviluppo peri e post-natale
sono stati osservati solo alle dosi tossiche materne.
Non vi è alcuna esperienza con la fexofenadina
cloridrato in donne in stato di gravidanza. Come con altri
farmaci, la fexofenadina cloridrato non deve essere somministrata
in gravidanza a meno che il beneficio atteso per la paziente sia
maggiore di qualsiasi possibile rischio per il feto.
Non vi sono dati sulla concentrazione nel latte materno dopo
la somministrazione della fexofenadina cloridrato. Tuttavia,
quando la terfenadina è stata somministrata a madri in
allattamento, è stato rilevato che la fexofenadina passa
nel latte materno. Pertanto l’uso di fexofenadina
cloridrato non viene consigliato durante
l’allattamento.
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In base al profilo farmacodinamico ed agli eventi avversi
riportati è improbabile che le compresse di fexofenadina
cloridrato producano effetti sulla capacità di guidare o
di usare macchinari. In test oggettivi, KALICET non ha mostrato
avere effetti significativi sulla funzionalità del sistema
nervoso centrale. Questo significa che i pazienti possono guidare
o svolgere attività che richiedono concentrazione.
Tuttavia, al fine di identificare persone sensibili che possono
avere una reazione insolita ai farmaci, è consigliabile
verificare la risposta individuale prima di guidare o di eseguire
compiti complessi.
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Nell’ambito degli studi clinici controllati gli eventi
avversi riferiti più frequentemente sono stati cefalea
(7,3%), sonnolenza (2,3%), nausea (1,5%), vertigini (1,5%) e
affaticamento (0,9%). L’incidenza di tali eventi osservati
con fexofenadina è stata simile a quella rilevata con
placebo.
In rari casi sono stati riportati rash, orticaria e
prurito.
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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio acuto di
fexofenadina cloridrato. Bisogna prendere in considerazione
provvedimenti standard per rimuovere il farmaco non assorbito.
L’emodialisi non rimuove efficacemente la fexofenadina
cloridrato dal sangue.
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La fexofenadina cloridrato è un anti-istaminico anti
H1 non sedativo. La fexofenadina è un
metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina.
Nell’uomo gli studi di provocazione cutanea con istamina
(ponfo ed eritema) in seguito a somministrazione singola o due
volte al giorno di fexofenadina cloridrato hanno dimostrato che
l’ effetto anti-istaminico del farmaco si manifesta entro
un’ora, raggiungendo il massimo livello alla 6a ora e
perdurando per 24 ore. Non vi è stata alcuna evidenza di
tolleranza a questi effetti dopo 28 giorni di trattamento.
E’ stata rilevata una correlazione dose-risposta positiva
con dosi orali da 10 mg a 130 mg. In questo modello di
attività antistaminica, è stato rilevato che sono
necessarie dosi di almeno 130 mg per ottenere un effetto
consistente che veniva mantenuto per un periodo superiore alle 24
ore. L’inibizione massima dell’area del ponfo e
dell’eritema è stata superiore all’80%.
Non sono state osservate alterazioni significative degli
intervalli QTc in pazienti con rinite allergica stagionale
trattati con fexofenadina cloridrato a dosaggi fino a 240 mg due
volte al giorno per 2 settimane rispetto a quelli trattati con
placebo. Inoltre, non sono state rilevate alterazioni
significative degli intervalli QTc in soggetti sani a cui
è stata somministrata fexofenadina cloridrato a dosaggi
fino a 60 mg due volte al giorno per 6 mesi, 400 mg due volte al
giorno per 6,5 giorni e 240 mg una volta al giorno per un anno
rispetto a quelli a cui veniva somministrato placebo. La
fexofenadina, a concentrazioni 32 volte superiori alla
concentrazione terapeutica nell’uomo, non ha avuto alcun
effetto sul canale del K+ a rettificazione ritardata clonato da
cuore umano.
La fexofenadina cloridrato (5-10 mg/kg per os) ha inibito il
broncospasmo indotto da antigene nella cavia sensibilizzata,
nonchè il rilascio di istamina da mastociti peritoneali a
concentrazioni superiori a quelle terapeutiche (10-100 mM).
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La fexofenadina cloridrato viene rapidamente assorbita in
seguito a somministrazione orale, con un Tmax che si manifesta
approssimativamente da 1 a 3 ore dopo la somministrazione. Il
valore medio di Cmax è stato di circa 494 ng/ml dopo la
somministrazione di 180 mg una volta al giorno.
La fexofenadina è legata alle proteine del plasma per
il 60-70%. La metabolizzazione (epatica e non epatica) della
fexofenadina è trascurabile, dato che è stato
l’unico composto rilevante identificato nelle urine e nelle
feci sia negli animali che nell’uomo. Il profilo delle
concentrazioni plasmatiche della fexofenadina segue un declino
bi-esponenziale con una emivita di eliminazione finale dopo
somministrazioni ripetute, variabile tra le 11 e le 15 ore. La
farmacocinetica sia in seguito a somministrazione singola che
ripetuta è lineare fino a dosi di 120 mg 2 volte al
giorno. Una dose di 240 mg, 2 volte al giorno, ha prodotto un
aumento leggermente più elevato che no proporzionale
(8,8%) dell’area sotto la curva relativa allo stato
stazionario, tale effetto sta ad indicare che la farmacocinetica
di fexofenadina è praticamente lineare alle dosi comprese
tra 40 e 240 mg assunte giornalmente. Si ritiene che la
principale via di eliminazione sia la escrezione biliare, mentre
fino al 10% della dose assunta viene eliminata inalterata nelle
urine.
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Il cane ha tollerato 450 mg/kg somministrati due volte al
giorno per 6 mesi e non ha presentato alcuna manifestazione di
tossicità tranne emesi sporadica. Inoltre, negli studi in
singola dose nel roditore e nel cane nessun rilievo macroscopico
correlato al trattamento è stato osservato dopo rilievo
necroscopico.
Studi sulla distribuzione tissutale nel ratto con fexofenadina
cloridrato marcata hanno indicato che la fexofenadina non
attraversa la barriera emato-encefalica.
Vari test di mutagenesiin vitro edin vivo
hanno documentato che la fexofenadina cloridrato non presenta
proprietà mutagene.
Il potenziale carcinogenico della fexofenadina cloridrato
è stato valutato utilizzando gli studi con la terfenadina
con l’ausilio di quelli di farmacocinetica di supporto, che
hanno documentato la esposizione alla fexofenadina cloridrato
(per mezzo dei valori di AUC plasmatica). Non è stato
rilevato alcun segno di carcinogenesi in ratti e topi trattati
con terfenadina (fino a 150 mg/kg/die).
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Nucleo della compressa
Cellulosa microcristallina; Amido di mais pregelatinizzato;
Sodio carbossimetilcellulosa; Magnesio stearato
Rivestimento filmato
Idrossipropilmetilcellulosa; Polivinilpirrolidone; Titanio
biossido (E171); Silice colloidale anidra; Macrogol 400; Ossido
di ferro (E172).
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Nessuna
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36 mesi
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Nessuna.
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Blister di polivinilcloridrato bianco opaco (grado
farmaceutico) spesso 200 mm con un rivestimento di polivinilidina
cloridrato di 90 g/m2 sulla superficie interna del
blister. Il PVC/PE/PVDC è sigillato con fogli di alluminio
ben rinvenuti ed aventi uno spessore di 20 mm con un rivestimento
di vinile sigillato con il calore. I blister vengono confezionati
in scatole di cartone.
- 20 compresse film-rivestite da 180 mg
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Non vi sono istruzioni particolari per l’uso.
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RHÔNE-POULENC AVENTIS
S.p.A.
P.le S. Türr, 5 - 20149 MILANO
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- 20 compresse film-rivestite da 180 mg / A.I.C. n.
033304039
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Da vendersi solo dietro presentazione di ricetta medica.
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Prima Autorizzazione: Ottobre 1997
Rinnovo dell’Autorizzazione:--------
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Non soggetto al DPR 309/90
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Aprile 2001
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