Keppra�1000�mg compresse rivestite con film.
Ogni compressa rivestita con film contiene 1.000�mg di levetiracetam.
Per gli eccipienti, vedere 6.1.
Compressa -rivestita con film.
Bianca, di forma ovale, con� la scritta “ucb�1000” impressa su un lato.
Gruppo |
Clearance della creatinina (ml/min) |
Dose e numero di somministrazioni |
Normale Lieve Moderato Grave Pazienti con insufficienza renale allo stadio finale sottoposti a dialisi (1) |
>�80 50-79 30-49 <�30 - |
da 500 a 1.500�mg due volte al dì da 500 a 1.000�mg due volte al dì da 250 a 750 mg due volte al dì da 250 a 500�mg due volte al dì da 500 a 1.000�mg una� volta al dì (2) |
(1) Una dose di carico pari a 750�mg è raccomandata nel primo giorno di trattamento con� levetiracetam.
(2) Dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500�mg.
Pazienti con insufficienza epatica
Non è richiesto adeguamento posologico nei pazienti con insufficienza epatica di grado da lieve a moderato. In pazienti con grave insufficienza epatica, la clearance della creatinina può far sottostimare il grado di insufficienza renale.
Pertanto quando la clearance della creatinina è < 70�ml/min si raccomanda una riduzione del 50�% della dose di mantenimento giornaliera.
Ipersensibilità al levetiracetam o ad altri derivati pirrolidinici o ad uno qualsiasi degli eccipienti
In accordo con la pratica clinica corrente, se si deve interrompere il trattamento con Keppra si raccomanda una sospensione graduale. (ad es. decrementi di 500�mg due volte al giorno ogni due fino a quattro settimane). Una volta ottenuto il controllo delle crisi con il trattamento aggiuntivo con levetiracetam, non ci sono dati sufficienti per la sospensione degli antiepilettici concomitanti al fine di raggiungere la monoterapia con levetiracetam.
Un aumento nella frequenza delle crisi superiore al 25�% è stato riportato nel 14�% e nel 26�% dei pazienti trattati rispettivamente con levetiracetam e placebo.
La somministrazione di Keppra in pazienti con compromissione renale può richiedere un adeguamento posologico. In pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa� si raccomanda di monitorare la funzionalità renale prima di stabilire la posologia (vedi paragrafo 4.2 “Posologia”).
I dati da studi clinici pre-marketing indicano che Keppra non influenza le concentrazioni sieriche degli antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di Keppra
Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostrato di inibire la clearance renale del metabolita primarioma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa.
E’ prevedibile che altri farmaci escreti con secrezione tubulare attiva possano ridurre la clearance renale del metabolita. L’effetto di levetiracetam sul probenecid non è stato studiato e l'effetto di levetiracetam su altri farmaci secreti con meccanismo attivo,ad es FANS, sulfamidici e metotrexato, è sconosciuto.
Levetiracetam 1.000�mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2.000�mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i tempi di protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di levetiracetam
Non sono disponibili dati sull'influenza degli antiacidi sull'assorbimento di levetiracetam.
Il grado di assorbimento di levetiracetam non è stato modificato dal cibo, ma la quota di assorbimento era lievemente ridotta.
Non sono disponibili dati sulle interazioni di levetiracetam con alcol.
Non ci sono dati adeguati sull'utilizzo di Keppra in donne gravide. Studi su animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedi paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'uomo non è noto. Keppra non� deve essere utilizzato durante la gravidanza se non strettamente necessario. L’interruzione dei trattamenti antiepilettici può comportare un aggravamento della malattia, nocivo per la madre e per il feto.
Levetiracetam è escreto nel latte materno umano. L’allattamento quindi non è raccomandato.
Non sono stati condotti studi in merito agli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchine.
Data la possibile differente sensibilità individuale, all’inizio del trattamento o in seguito ad un incremento di dose, alcuni pazienti possono manifestare sonnolenza o altri sintomi legati all’azione sul� sistema nervoso centrale. Si raccomanda pertanto cautela nei pazienti che sono impegnati in attività che richiedono elevata concentrazione, quali guidare autoveicoli o azionare macchinari.
I dati globali di sicurezza tratti dagli studi clinici hanno evidenziato che rispettivamente il 46,4�% dei pazienti nel gruppo Keppra ed il 42,2�% dei pazienti nel gruppo placebo hanno manifestato effetti indesiderati e che il 2,4�% dei pazienti nel gruppo Keppra ed il 2,0�% dei pazienti nel gruppo placebo hanno manifestato effetti indesiderati gravi.
Gli effetti indesiderati più comunemente riportati sono stati: sonnolenza, astenia e capogiri. Nell’analisi globale della sicurezza non si è evidenziata una chiara relazione dose-risposta ma l’incidenza e la gravità degli effetti indesiderati correlati al sistema nervoso centrale diminuiscono nel tempo.
Gli effetti indesiderati segnalati nel corso di studi clinici o nell’esperienza post-marketing sono elencati nella tabella seguente per Sistema-Organo-Classe e per frequenza. Per gli studi clinici, la frequenza è così definita: molto comune: >10%; comune: >�1-10%; non comune: >�0,1% - 1%; raro: 0,01% - 0,1%; molto raro:<0,01%, comprese� segnalazioni isolate. I dati disponibili dall’esperienza post-marketing non sono sufficienti ad avvalorare una stima della loro incidenza nella popolazione da trattare.
Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione
Molto comune: astenia
Disturbi del sistema nervoso
Molto comune: sonnolenza
Comuni: amnesia, atassia, convulsioni, capogiri, cefalea, tremore
Disturbi psichiatrici
Comuni: depressione, labilità emotiva, ostilità, insonnia, nervosismo
Esperienza post-marketing: comportamento anomalo, aggressività, collera, ansia, confusione, allucinazioni, irritabilità, disturbi psicotici
Disturbi gastrointestinali
Comuni: diarrea, dispepsia, nausea
Disturbi del metabolismo e nutrizione
Comune: anoressia
Disturbi dell’orecchio e del labirinto
Comune: vertigine
Disturbi oculari
Comune: diplopia
Lesioni, avvelenamento e complicazioni procedurali
Comune: lesioni accidentali
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: rash
Disordini del sistema ematico e linfatico
Esperienza post-marketing: leucopenia, neutropenia, pancitopenia, trombocitopenia
Sintomi
Sonnolenza, agitazione e aggressività sono stati osservati con overdosi di Keppra.
Trattamento del sovradosaggioDopo un sovradosaggio acuto� lo stomaco può essere svuotato mediante lavanda gastrica o induzione del vomito. Non esiste un antidoto specifico per levetiracetam. Il trattamento del sovradosaggio di levetiracetam nell’uomo dovrà essere sintomatico e può includere l’emodialisi. L’efficienza di estrazione mediante dialisi è del 60�% per levetiracetam e del 74�% per il metabolita primario.
Gruppo farmacoterapeutico:
antiepilettici codice ATC:�N03AX14.La sostanza attiva, levetiracetam, è un� derivato pirrolidinico (S-enantiomero dell’ a-etil-2-oxo-1-pirrolidin acetamide), non correlato chimicamente con sostanze ad attività antiepilettica esistenti.
Meccanismo d’azione
Il meccanismo d’azione di levetiracetam non è noto, ma appare essere non correlato ai meccanismi dei farmaci attualmente utilizzati. Studiin vitro ein vivo suggeriscono che levetiracetam non altera le caratteristiche cellulari di base e la normale neurotrasmissione .�
Effetti farmacodinamici
Levetiracetam induce una potente azione di protezione in un ampio spettro di modelli animali di epilessia parziale e generalizzata primaria, senza avere un effetto pro-convulsivante. Il metabolita primario è inattivo.
Nell’uomo l’attività in condizioni di epilessia sia parziale che generalizzata (scarica epilettiforme/risposta fotoparossistica) ha confermato l’ampio spettro del profilo farmacologico preclinico.
Levetiracetam è un composto altamente solubile e permeabile. Il profilo farmacocinetico è lineare� con una scarsa variabilità intra- ed inter-individuale. Non c'è modificazione della clearance dopo somministrazioni ripetute. Non c’è evidenza di alcuna rilevante variabilità circadiana e per sesso e razza. Il profilo farmacocinetico è comparabile nei volontari sani e nei pazienti con epilessia.
Dato il suo completo e lineare assorbimento, i livelli plasmatici di levetiracetam possono essere predetti dalla dose orale espressa come mg/kg di peso corporeo. Perciò non c'è bisogno di monitorare i livelli plasmatici di levetiracetam.
Assorbimento
Levetiracetam è assorbito rapidamente dopo somministrazione orale. La biodisponibilità orale è prossima al 100�%.
Le concentrazioni al picco plasmatico (Cmax) sono raggiunte 1,3 ore dopo l’assunzione. Lo steady-state è raggiunto dopo due giorni di somministrazione di due dosi quotidiane.
Le concentrazioni al picco plasmatico (Cmax)� sono tipicamente di 31 e 43� mg/ml in seguito rispettivamente ad una singola dose di 1.000�mg ed a una dose di 1.000�mg ripetuta due volte al giorno.
L’entità di assorbimento non è dose dipendente e non è influenzata dal cibo.
Distribuzione
Non sono disponibili dati sulla distribuzione tissutale nell’uomo.
Né levetiracetam né il suo� metabolita primario si legano significativamente alle proteine plasmatiche (<�10�%).
Il volume di distribuzione va approssimativamente da 0,5 a 0,7�l/kg, ed è un valore prossimo al volume totale corporeo di acqua.
Biotrasformazione
Levetiracetam non è ampiamente metabolizzato nell’uomo. La principale via metabolica (24�% della dose) è l’idrolisi� enzimatica del gruppo acetamide. La produzione del metabolita primario, ucb�L057 non è supportata dalle isoforme del citocromo P450 epatico.
L’idrolisi del gruppo acetamide è stata misurabile in numerosi tessuti comprese le cellule ematiche. Il metabolita ucb�L057 è farmacologicamente inattivo.
Sono stati inoltre identificati due metaboliti minori. Uno è stato ottenuto dall’idrossilazione dell’anello pirrolidinico (1,6�% della dose) e l’altro dall’apertura dell’anello pirrolidinico (0,9�% della dose).
Altri componenti non noti erano responsabili soltanto dello 0,6�% della dose.
In vivo non sono state evidenziate interconversioni enantiomeriche né per levetiracetam né per il suo� metabolita primario.
In vitro, levetiracetam ed il suo metabolita primario hanno mostrato di non inibire le attività delle principali isoforme del citocromo P450 epatico umano (CYP3A4, 2A6, 2C8/9/10, 2C19, 2D6, 2E1 e 1A2), della glucuronil transferasi (UGT1*6, UGT1*1 e UGT [pl6.2]) e dell’epossido idrossilasi. Inoltre levetiracetam non influenza la glucuronidazionein vitro dell'acido valproico. In colture di epatociti umani, levetiracetam non provoca induzione enzimatica. Quindi, l’interazione di Keppra con altre sostanze, ovice versa, è improbabile.
Eliminazione
L’emivita plasmatica negli adulti è di 7±1�ore e non si modifica in relazione alla dose, alla via di somministrazione o alla somministrazione ripetuta. La clearance totale corporea media era di� 0,96�ml/min/kg.
La principale via di escrezione è lavia urinaria, responsabile in media dell’eliminazione del 95�% della dose somministrata (approssimativamente il 93�% della dose viene escreta nelle 48 ore). L’eliminazione fecale ha rappresentato solo lo 0,3�% della dose.
L’escrezione cumulativa urinaria di levetiracetam� e del suo� metabolita� primario era responsabile rispettivamente dell'eliminazione del 66�% e del 24�% della dose, nell’arco delle prime 48 ore.
La clearance renale di levetiracetam e di ucb L057 è rispettivamente di 0,6 e 4,2�ml/min/kg, indicando che levetiracetam è escreto mediante filtrazione glomerulare con successivo riassorbimento tubulare e cheil metabolita primario� è escreto anche mediante secrezione tubulare attiva oltre che con filtrazione glomerulare. L’eliminazione di levetiracetam è correlata alla clearance delle creatinina.
Anziani
Nell’anziano l’emivita è aumentata di circa il 40� % (da 10 a 11 ore). Ciò è dovuto alla riduzione della funzionalità renale in questa popolazione (vedi il paragrafo 4.2 “Posologia”).
Bambini (dai 6 ai 12 anni)
In seguito ad una singola somministrazione (20�mg/kg) in bambini con epilessia, l’emivita di levetiracetam è risultata di 6 ore. La clearance corporea apparente è risultata approssimativamente più alta del 30�% rispetto agli adulti con epilessia.
Ridotta funzionalità renale
La clearance corporea apparente sia di levetiracetam che del suo metabolita primario è correlata con la clearance della creatinina. Nei pazienti con insufficienza renale di grado moderato e grave si raccomanda pertanto di aggiustare la dose giornaliera di mantenimento di Keppra, basandosi sulla clearance della creatinina (vedi il paragrafo 4.2 “Posologia”).
Nei soggetti anurici con insufficienza renale allo stadio terminale l’emivita è risultata approssimativamente pari a 25 e 3,1 ore, rispettivamente nei periodi tra le dialisi e durante la dialisi.
La frazione di levetiracetam rimossa era del 51�% nel corso di una dialisi tipica di 4 ore.
Insufficienza epaticaIn soggetti con insufficienza epatica lieve e moderata non è stata rilevata una significativa modificazione della clearance del levetiracetam. Nella maggioranza dei soggetti con insufficienza epatica grave, la clearance di levetiracetam è stata ridotta di oltre il 50�% a causa della concomitante insufficienza renale (vedi il paragrafo 4.2 “Posologia”).
I dati preclinici non hanno evidenziato alcun rischio particolare per l’uomo, basandosi sugli studi convenzionali di sicurezza farmacologica,� genotossicità e carcinogenicità. Benché non sia stata osservata evidenza di carcinogenicità, la potenziale carcinogenicità non è stata completamente valutata per alcune lacune negli studi eseguiti.
Gli eventi avversi non osservati negli studi clinici, ma visti nel ratto e con minore entità nel topo, a livelli di esposizione simili ai livelli di esposizione nell'uomo e con possibile rilevanza per l'uso clinico, sono state delle variazioni epatiche indici di risposta adattativa, quali aumento ponderale ed ipertrofia centrolobulare, infiltrazione adiposa ed innalzamento degli enzimi epatici nel plasma.
In studi di tossicità riproduttiva nei ratti, levetiracetam ha indotto una tossicità sullo sviluppo (aumento di variazioni scheletriche/anomalie minori, crescita ritardata, aumento di mortalità nei piccoli) a livelli di esposizione simili o più elevati rispetto ai livelli di esposizione nell'uomo. Nel coniglio sono stati osservati, in presenza di tossicità materna, effetti sul feto (morte embrionale, aumento di anomalie scheletriche ed aumento di malformazioni).
Nel coniglio l'esposizione sistemica di una dose priva di effetti fu di circa 4 o 5 volte superiore a quella dell'esposizione umana.
Nucleo: amido di mais, povidone K�30, talco, silice colloidale anidra, magnesio stearato.
Rivestimento: Opadry Y-1-7000 (idrossipropilmetilcellulosa, macrogol�400, titanio biossido (E�171)).
Non pertinente.
2 anni
Non conservare al di sopra di 25°C.
Le compresse rivestite con film di Keppra�1000�mg sono confezionate in blisters di alluminio/PVC inseriti in scatole di cartone contenenti 10, 20, 30, 50, 60, 100 e 200 compresse rivestite con film.
Non tutte le confezioni potrebbero essere commercializzate.
Nessuna istruzione particolare
UCB S.A.
Allée de la Recherche 60
B – 1070 Bruxelles
Belgio
EU/1/00/146/020 ��������� A.I.C. n. 035039205
EU/1/00/146/021���������� A.I.C. n. 035039217
EU/1/00/146/022���������� A.I.C. n. 035039229
EU/1/00/146/023���������� A.I.C. n. 035039231
EU/1/00/146/024���������� A.I.C. n. 035039243
EU/1/00/146/025���������� A.I.C. n. 035039256
EU/1/00/146/026���������� A.I.C. n. 035039268
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29 Settembre 2000
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14 Gennaio 2003