KETOSELECT 50 mg CAPSULE.
Capsule 50 mg per uso orale.
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Osteoartrosi diffusa o localizzata (artrosi della colonna
vertebrale, dell'anca, del ginocchio, delle spalle, etc.) e
disturbi correlati (lombalgie, sciatalgie, radicoliti).
Artrite reumatoide, artrite gottosa.
Altre affezioni infiammatorie a varia localizzazione:
muscolo-scheletrica (tendiniti, tenosinoviti, borsiti), venosa
(tromboflebiti), etc.
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Una capsula 3-4 volte al giorno, preferibilmente durante o
dopo i pasti.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere
attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una
eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
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Ipersensibilità individuale accertata verso il
prodotto.
Esiste la possibilità di ipersensibilità
crociata con acido acetilsalicilico o altri farmaci
antinfiammatori non steroidei. Pertanto il ketoprofene non deve
essere somministrato ai pazienti nei quali acido acetilsalicilico
o altri farmaci antinfiammatori non steroidei abbiano provocato
sintomi di asma, rinite, orticaria.
Ulcera peptica attiva.
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L'uso del ketoprofene in pazienti affetti da asma bronchiale o
con diatesi allergica può far insorgere una crisi
asmatica.
In pazienti con funzionalità renale compromessa la
somministrazione di ketoprofene deve essere effettuata con
particolare cautela in considerazione dell'eliminazione
essenzialmente renale del farmaco.
Il KETOSELECT, specialmente nei trattamenti ad alte dosi, va
somministrato a stomaco pieno. Non sono mai stati descritti
fenomeni di assuefazione o di dipendenza.
L'uso di KETOSELECT 50 mg capsule, come di qualsiasi farmaco
inibitore della sintesi delle prostaglandine e della
cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano
iniziare una gravidanza.
La somministrazione di KETOSELECT 50 mg capsule dovrebbe
essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità
o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Per ragioni precauzionali si sconsiglia la somministrazione
del farmaco a pazienti con anamnesi positiva di ulcera peptica
ricorrente, dispepsia cronica, gastrite, grave insufficienza
renale, leucopenia e piastrinopenia, gravi disturbi
dell'emocoagulazione.
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Poiché il legame proteico del ketoprofene è
elevato può essere necessario ridurre il dosaggio di
anticoagulanti, di difenilidantoina o di sulfamidici che
dovessero essere somministrati contemporaneamente.
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Nelle donne in stato di gravidanza, durante l'allattamento e
nell'infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva
necessità, sotto il diretto controllo del medico.
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Non sono noti effetti sulla capacità di guidare e
sull'uso di macchinari.
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Come per altri antinfiammatori non steroidei si possono
riscontrare disturbi di solito transitori a carico del tratto
gastroenterico, quali gastralgia, nausea, vomito, diarrea e
flatulenza.
Solo eccezionalmente sono state segnalate emorragia
gastrointestinale, disuria transitoria, astenia, cefalea,
sensazione di vertigine ed esantema cutaneo.
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In caso di ingestione accidentale o volontaria si devono
mettere in atto le normali misure richieste in questi casi.
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Il ketoprofene è un antireumatico non steroideo dotato
di una potente azione antiflogistica che si esplica almeno in
parte attraverso l'inibizione della sintesi delle prostaglandine
(Arch. Int. Pharmacodyn. 237, 169, 1978), e di
interessanti proprietà analgesiche ed antipiretiche.
Queste proprietà farmacologiche, studiate in numerosi
modelli sperimentali, anche in confronto con altri
antinfiammatori non steroidei, si manifestano a dosi ben
tollerate sui principali organi ed apparati.
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L'assorbimento del prodotto, nell'uomo come negli animali,
è rapido: dopo somministrazione orale di una dose singola
entro 2 ore si raggiungono le massime concentrazioni
ematiche.
L'emivita plasmatica del ketoprofene varia da 1,5 a 2 ore; il
legame con le proteine plasmatiche è del 60-90%.
L'eliminazione avviene essenzialmente per via renale ed in
forma glicuronoconiugata; il 30-90% della dose somministrata
viene escreta entro 24 ore.
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Gli studi tossicologici hanno evidenziato l'ottima
tollerabilità del ketoprofene sia in somministrazione
acuta che cronica per via orale.
La DL50 per somministrazione orale nel ratto del
ketoprofene sospeso in carbossimetilcellulosa è risultata
pari a 68 mg/kg nel maschio e 77 mg/kg nella femmina (J. Toxicol.
Sci. 6(3), 209, 1981), mentre nel topo, sempre per os, è
risultata pari a 900 mg/kg nel maschio e a 705 mg/kg nella
femmina.
Il ketoprofene è sprovvisto di effetti teratogeni.
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lattosio 95 mg, magnesio stearato 5 mg. Costituenti della
capsula: gelatina 50 mg, titanio diossido 1,5 mg.
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Non sono note incompatibilità chimico-fisiche del
ketoprofene verso altri composti.
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5 anni.
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In ragione della stabilità del prodotto, Ketoselect non
richiede particolari precauzioni di conservazione.
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Flacone di vetro o blister di accoppiato alluminio PVC
atossico bianco opaco.
Confezione da 30 capsule
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Nessuna particolare.
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A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite s.r.l. - Via Sette
Santi 3, Firenze.
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A.I.C. n. 034877011. Data di prima commercializzazione:
1976.
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Maggio 2000.
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Gennaio 2003.
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