Una compressa da g 0,240 contiene:
Principio attivo:alizapride cloridrato mg 55,80 pari a base mg 50.
Eccipienti:amido mg 25, lattosio mg 147,60, silice mg 8, metilcellulosa 1500 cps mg 1, talco mg 1,30, magnesio stearato mg 1,30.
Una fiala da ml 2 contiene:
Principio attivo:alizapride cloridrato mg 55,80 pari a base mg 50.
Eccipienti:sodio cloruro mg 13, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a ml 2.
- [Vedi Indice]Il farmaco è indicato per il trattamento sintomatico di vomiti e nausee di varia origine, compresi vomiti e nausee pre e post-operatori, ad eccezione del vomito gravidico.
Per il trattamento di vomiti e nausee in rapporto a terapia antimitotica (citostatici, antiblastici, terapia radiante) e ad interventi chirurgici sono particolarmente rispondenti le fiale.
Compresse: 2-4 compresse al giorno salvo diversa prescrizione medica.
Fiale: in genere 1-4 fiale nelle 24 ore salvo diversa prescrizione medica.
In particolare, nei confronti di nausee e vomiti da chemioterapia antiblastica è consigliabile il seguente schema posologico: 2 fiale per via endovenosa 20-30 minuti prima del trattamento con l'antimitotico, seguite da 1-2 fiale per via intramuscolare dopo 4-8 ore.
Nel caso di terapie fortemente emetizzanti, la posologia giornaliera può essere aumentata fino a 4 volte, somministrando 4 fiale per via endovenosa 30 minuti prima dell'antiblastico, 4 fiale per via endovenosa contemporaneamente all'antiblastico e fino a 8 fiale per via endovenosa o intramuscolare, in ragione di 2 fiale ogni 4 ore, in rapporto all'intensità e alla frequenza del vomito.
Nel trattamento di nausee e vomiti pre-operatori è consigliabile la somministrazione di una fiala per via intramuscolare.
Nel vomito post-operatorio 1 fiala 2-3 volte al giorno per fleboclisi o per via intramuscolare.
Il trattamento iniziale con le fiale può essere proseguito per terapia di mantenimento con le altre forme farmaceutiche.
Ipersensibilità individuale accertata verso il farmaco. Il trattamento deve essere evitato in pazienti con precedenti di reazioni discinetiche tardive ai neurolettici.
Tenere lontano dalla portata dei bambini .
Si consiglia di non superare un trattamento continuato oltre i sette giorni.
Si raccomanda di ridurre la posologia in caso di insufficienza renale grave.
Avvertenze Tenere fuori della portata dei bambini.
È sconsigliabile, in quanto può dar luogo a potenziamento dei rispettivi effetti, la somministrazione contemporanea di fenotiazine o di altri psicotropi, di antipertensivi e l'assunzione di bevande alcooliche.
Il prodotto non va somministrato contemporaneamente ad anticolinergici.
Usare cautela anche nei pazienti trattati contemporaneamente con digossina, per i quali si consiglia il controllo della digossinemia.
Benché esperienze effettuate con alizapride su varie specie animali non abbiano determinato effetti teratogeni, se ne sconsiglia l'uso in gravidanza.
Se ne sconsiglia l'impiego anche durante l'allattamento.
Poiché il farmaco può indurre sedazione, come tutti gli altri neurolettici attivi sul centro del vomito, è necessario avvisare i conducenti di veicoli e coloro che esplicano attività richiedenti integrità di vigilanza.
Sonnolenza ed eccezionalmente vertigini, cefalea, insonnia, diarrea, meteorismo.
Si sono osservati, dopo iniezione di Limican fenomeni quali astenia
e/o secchezza delle fauci.
Rari gli effetti endocrini quali amenorrea, galattorrea, ginecomastia, iperprolattinemia.
Da non escludere l'eventualità, specie nei bambini, nei giovani e, in genere, in soggetti che presentano una particolare sensibilità al farmaco, di disturbi extrapiramidali e di fenomeni di tipo "spasmo muscolare", di norma rapidamente eliminabili con la sospensione del trattamento.
In caso di dosaggi elevati può manifestarsi ipotensione ortostatica.
A seguito di trattamenti prolungati, specie in pazienti anziani,potrebbero verificarsi discinesie tardive persistenti.
Si ipotizza, non essendoci finora conferma, che un eventuale surdosaggio si possa manifestare come crisi discinetiche con torcicollo spasmodico, protrusione della lingua, trisma.
Attività
La sua attività si esplica selettivamente innalzando la soglia di sensibilità del centro bulbare del vomito: ne consegue una rapida diminuzione dei fenomeni di nausea e vomito dovuti a stimolazione del centro bulbare.
Pertanto l'alizapride si dimostra particolarmente attiva nelle situazioni cliniche caratterizzate da nausea e vomito in particolare nelle nausee e vomiti ad eziologia organica o funzionale o conseguenti a terapia antimitotica ed a situazioni chirurgiche.
Limican nell'uomo viene escreto principalmente in forma immodificata (90%) per via renale.
L'emivita è di circa 3 ore.
Tossicità
DL50 per os 2.160 mg/kg nel ratto, 675 mg/kg nel topo;
DL50 i.p. 320 mg/kg nel ratto, 200 mg/kg nel topo.
Gli studi di tossicità subacuta e cronica nel ratto e nel cane hanno dimostrato l'assenza di effetti tossici in grado di alterare le funzioni vitali (epatica, renale, respiratoria,cardiovascolare).
Le prove di mutagenesi e teratogenesi hanno dato esito negativo.
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In letteratura non sono riportate incompatibilità.
Il prodotto in confezionamento integro correttamente conservato è stabile per un periodo di 5 anni.
Il prodotto non richiede particolari precauzioni per la conservazione.
Scatola da 20 compresse in blister atossico costituito da accoppiato di cloruro di polivinile e polipropilene isotattico e da alluminio termosaldante per cloruro di polivinile.
Scatola da 6 fiale da 2 ml con prerottura e serigrafate Limican in bianco.
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SANOFI SYNTHELABO S.p.A.
Via G.B. Piranesi, 38 - 20137 Milano (MI)
Limican 20 compresse AIC n. 025575010
Limican 6 fiale AIC n. 025575034
Data di prima commercializzazione: giugno 1985.
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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Farmaco non soggetto al DPR 309/90.
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