- [Vedi Indice]Nevralgie, mialgie ed artralgie; mal di denti e dolori consecutivi ad estrazioni dentarie; cefalee di ogni tipo; otalgie; dismenorrea; dolori post-operatori e post-traumatici; stati dolorosi dei bambini e lattanti.
Salvo diverso parere del Medico, negli adulti e nei bambini al di sopra di 10 anni la posologia è di 1-2 compresse o di una supposta per adulti fino a 3 volte al dì, secondo la gravità del caso.
Nei bambini oltre il primo anno di età e fino a 10 anni, una supposta per bambini 2-3 volte al dì.
Nei lattanti oltre il primo mese di età e fino ad un anno, 1 supposta per lattanti 2-3 volte al dì.
Porfiria, grave insufficienza renale, gravi danni miocardici, intossicazioni acute da alcool, da sonniferi, da analgesici, da psicofarmaci; in tutti quegli stati che si accompagnano a depressione del respiro, nella tosse con pericolo di ristagno del secreto, nella stipsi cronica, nell'enfisema polmonare, nell'asma bronchiale.
Ipersensibilità già nota verso uno o più dei componenti. Ostruzione intestinale.
I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica.
Grave insufficienza epatocellulare.
Per la presenza del paracetamolo somministrare con cautela in soggetti con insufficienza renale od epatica.
Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Vedere anche la voce "Interazioni". Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio ed alterazioni anche gravi a carico del rene e del sangue. Per la presenza della codeina il prodotto può dare assuefazione.
Nel corso di terapia con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi.
Nei rari casi di reazioni allergiche la somministrazione deve essere sospesa.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini .
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del Medico, ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
Non somministrare alcool durante il trattamento.
Una lunga esperienza ha dimostrato che non vi sono prove di effetti negativi durante la gravidanza. A titolo precauzionale è consigliabile astenersi dall'uso del prodotto durante i primi tre mesi di gravidanza ed utilizzarlo con prudenza nel restante periodo.
Il farmaco passa nel latte umano ma non si sono verificati effetti indesiderati nei lattanti, se non sono stati superati i limiti di un dosaggio terapeutico.
In pazienti particolarmente sensibili alla codeina il prodotto può provocare sonnolenza, occorre quindi avvertire chi conduce veicoli o svolge mansioni richiedenti integrità di vigilanza.
Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necreolisi epidermica.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema alla laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini.In caso di iperdosaggio, il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile.
Al momento non sono noti incidenti acuti con Lonarid.
In caso di sovradosaggio sospendere il farmaco, indurre vomito, praticare aspirazione e lavaggio gastrico. Attuare trattamento sintomatologico di supporto, e nei casi gravi sottoporre il paziente a trattamento ospedaliero specializzato entro 10 ore dall'ingestione.
Il Lonarid è una razionale associazione di 2 principi attivi, il paracetamolo e la codeina fosfato, realizzata allo scopo di sfruttarne i sinergismi d'azione e così assicurare al preparato un'efficace azione analgesica.
Le singole sostanze attive di questa associazione sono farmaci ben conosciuti e di uso consolidato.
Sono state relazionate da numerosi autori l'efficacia clinica, che inizia pochi minuti dopo la somministrazione orale o rettale e che si protrae per 4-6 ore, e la buona tollerabilità sistemica.
Il paracetamolo è un farmaco fornito di notevole attività antidolorifica ed antipiretica, che è bene e rapidamente assorbito sia per via orale che rettale.
Viene eliminato quasi totalmente con le urine, prevalentemente in forma coniugata con l'acido glicuronico.
La codeina fosfato è provvista di notevole proprietà antitossigena associata ad una lieve attività antidolorifica.
L'azione sinergica tra codeina e paracetamolo assicura al Lonarid spiccate proprietà analgesiche.
Il paracetamolo è rapidamente assorbito, dopo somministrazione orale, ed è biodisponibile all'80-100%. I livelli plasmatici raggiungono il massimo dopo 60-90' dalla somministrazione orale.
Dopo somministrazione rettale la curva dei livelli plasmatici è analoga a quella dopo somministrazione orale.
La escrezione avviene per via renale ed è completa dopo 24 ore. Il paracetamolo si lega molto poco alle proteine plasmatiche (circa 10%). L'eliminazione può diminuire in dipendenza della funzione epatica e dell'età. Sovrappeso ed ipertiroidismo aumentano la clearance.
L'emivita di eliminazione del paracetamolo nel plasma è di 2-4 ore.
Il paracetamolo passa la placenta e si ritrova nel latte materno, ad una concentrazione che è correlata alla concentrazione ematica della madre.
Anche la codeina fosfato viene velocemente assorbita dopo somministrazione orale e rettale.
Il picco massimo plasmatico si raggiunge dopo 60 minuti.
La biodisponibilità per via orale è del 50-100%.
Il tempo di dimezzamento nel plasma è circa 2-4 ore.
Il volume di ripartizione è circa 5 l/kg.
L'escrezione del fosfato di codeina e dei suoi metaboliti avviene soprattutto per via renale. Anche la codeina passa la placenta e si ritrova nel latte materno a concentrazione correlabile a quelle del sangue materno.
Non esiste alcuna segnalazione che l'associazione di paracetamolo e codeina fosfato modifichi i parametri farmacocinetici delle sostanze.
Anche una ricerca farmacocinetica su volontari, eseguita su questa combinazione e paragonata alle singole sostanze, ha dimostrato che non si verifica alcuna modifica dei parametri farmacocinetici valutati (AUC, Cmax , tmax , t1/2 el.), sia dopo somministrazione orale che rettale.
Il prodotto somministrato sia per via orale nel ratto, nel mus musculus e nel cane, che per via rettale nel cane e nel coniglio è stato ben tollerato anche per dosi singole molte volte superiori a quelle consigliate nell'uomo. Questa elevata tollerabilità, riconducibile ai principi attivi contenuti nel Lonarid, è stata confermata dallo studio della DL 50 in varie specie animali.
Animali | Via di somministrazione | DL 50 |
Mus musculus | os - compresse | 406 Dts/kg * |
Ratto | os - compresse | 429 Dts/kg * |
Cane | os - compresse | 361 Dts/kg * |
Coniglio | rettale supp. adulti | >7,30 supp./kg |
Coniglio | rettale supp. bambini | >7,14 supp./kg |
Coniglio | rettale supp. lattanti | >8 supp./kg |
* Dts/kg = dose terapeutica umana singola pro kg di peso corporeo
Prove di tossicità subacuta e cronica non hanno evidenziato all'esame autoptico e a quello istologico alcuna specifica lesione a carico dei vari organi ed anche i rilievi biochimici ematici non hanno presentato significative modificazioni rispetto ai gruppi di controllo.
Le prove teratologiche effettuate nel ratto e nel coniglio hanno dimostrato che il Lonarid è privo di attività teratogena.
Compresse: silice precipitata; carbossimetilcellulosa sodica; cellulosa microcristallina; amido di mais; etilcellulosa; magnesio stearato.
Supposte (adulti, bambini, lattanti): lecitina di soia; trigliceridi di acidi grassi.
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
4 anni.
Compresse: conservare a temperatura ambiente.
Supposte: conservare a temperature non superiori a 30 °C.
20 compresse:
blister di Al/PVC-PVDC opacizzato.
6 supposte adulti:
nastro di alluminio politenato.
6 supposte bambini:
nastro di alluminio politenato.
6 supposte lattanti:
nastro di alluminio politenato.
Non pertinente.
BOEHRINGER INGELHEIM ITALIA s.p.a.
Loc. Prulli, 103/c - Reggello (Firenze)
Lonarid 20 compresse AIC n. 020204095
Lonarid 6 supposte adulti AIC n. 020204107
Lonarid 6 supposte bambini AIC n. 020204119
Lonarid 6 supposte lattanti AIC n. 020204121
Classificazione ai fini della fornitura:
Farmaco soggetto a prescrizione medica (Art. 4, DL 539/92), con riportato in etichetta: Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
25.06.1990 / Rinnovo: 6.2000
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
Tabella V.
Dicembre 1999
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