Lutrelef deve essere sciolto con l'apposito solvente.
Lutrelef può essere somministrato alla concentrazione voluta, sia per via endovenosa che sottocutanea, mediante microinfusori computerizzati e portatili che rendono possibile la somministrazione automatica pulsatile della dose scelta all'intervallo prefissato fra le somministrazioni.
Solamente per somministrazioneendovenosa pulsatile aggiungereeparina nella quantità di 1.000 U.I. alla soluzione ricostituita.
Impiego terapeutico
Sia le dosi per pulsazione che gli intervalli fra le pulsazioni sono stabiliti di volta in volta dal medico specialista.
In linea generale vengono fornite le seguenti linee direttive:
Intervalli fra le pulsazioni
60 - 90 minuti quando il farmaco viene somministrato alle pazienti di sesso femminile e
90 - 120 minuti quando viene somministrato ai pazienti di sesso maschile.
Dose per pulsazione
Pazienti di sesso femminile
La risposta alla somministrazione è positiva se lo sviluppo dei follicoli ovarici è
Somministrare gonadorelina 5 mg ev per pulsazione.
Se entro 10 giorni non si è avuta risposta aumentare a 10 mg/pulsazione. In caso di mancata risposta dopo 10 giorni di trattamento aumentare a 15 mg/pulsazione. In caso di mancata risposta dopo altri 10 giorni aumentare a 20 mg/pulsazione, proseguendo il trattamento per altri 10 giorni.
Iniziare direttamente con la somministrazione di 20 mg di gonadorelina per pulsazione.
Per entrambe le vie di somministrazione proseguire il trattamento fino all'ovulazione.
La durata del trattamento fino all'ovulazione è di circa 10-20 giorni nei soggetti con ipogonadismo ipogonadotropo, talora più prolungata nelle pazienti con policistosi ovarica.
Dopo l'ovulazione continuare la somministrazione di gonadorelina allo stesso regime di dose e frequenza oppure somministrare hCG 2.000 unità ogni 3 giorni per 3 volte durante la fase luteale. Il trattamento con gonadorelina può essere proseguito fino alla comparsa delle mestruazioni, vale a dire per tutta la durata del ciclo o fino all'impianto di un ovulo fecondato.
Iniziare il trattamento, di norma, con la dose di 5-10 mg/pulsazione per via sottocutanea e, in caso di mancata risposta dopo 90 giorni di terapia, aumentare la dose a 20 mg/pulsazione continuando il trattamento per via sottocutanea per altri 90 giorni.
In caso di mancata risposta somministrare dosi di 10-20 mg/pulsazione per via endovenosa.
La durata del trattamento, sia per via sottocutanea che endovenosa, non deve essere inferiore ai 3 mesi.
Nel caso di pubertà ritardata l'inizio della terapia può aver luogo dopo il 15° anno di età.
Campioni di sangue venoso devono essere prelevati 15 minuti ed immediatamente prima della somministrazione di gonadorelina.
I valori basali di LH vengono ottenuti facendo una media dei valori di LH determinati nei due campioni.Somministrare un bolo di 100 mg di gonadorelina per via sottocutanea od endovenosa.Prelevare campioni di sangue venoso a 15; 30; 45; 60 e 120 minuti dopo la somministrazione.I campioni di sangue devono essere trattati e conservati come raccomandato dai laboratori in cui verrà eseguita la determinazione del contenuto di LH.
La risposta al test viene valutata in base all'incremento massimo di LH espresso in valori assoluti o valori percentuali e al tempo necessario per raggiungere il valore picco.
Nella valutazione dei dati ottenuti occorre tener conto della via di somministrazione adottata, del sesso e dell'età del paziente.
I pazienti con disfunzione ipofisaria e/o ipotalamica, diagnosticata o clinicamente sospetta, hanno mostrato assenza di risposta o risposte subnormali a gonadorelina.
L'impiego di Lutrelef deve essere condotto sotto il controllo di uno specialista Ginecologo o Endocrinologo.
Uso diagnostico
Il test con Lutrelef deve essere condotto in assenza di altri farmaci che possono interferire con la secrezione ipofisaria.
Tra questi i preparati a base di androgeni, estrogeni, progestinici e glucocorticoidi.
Si tenga presente che i livelli di gonadotropine possono essere transitoriamente innalzati dallo spironolattone, dalla levodopa e soppressi da contraccettivi orali e dalla digossina.
La risposta al test può essere alterata da fenotiazine e da antagonisti della dopamina, che possono elevare i livelli di prolattina.
Impiego terapeutico
Nelladonna , per una corretta scelta terapeutica, è consigliabile valutare anche la gravità dell'amenorrea ipotalamica, integrando i dati derivanti dall'anamnesi e dall'esame obiettivo con i dosaggi ormonali necessari eseguiti simultaneamente su tutti i campioni di sangue.
Durante il trattamento si consiglia il seguente programma di monitoraggio:
Rilievo quotidiano della temperatura basale.Ecografia pelvica e/o esami pelvici, ogni 3-4 giorni, fino all'ovulazione.
A discrezione dello specialista possono anche essere monitorati i livelli plasmatici od urinari di estrogeni.
Nell'uomo si consiglia, ogni 15-30 giorni, il seguente programma di monitoraggio:
orchidometria, registrazione dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari, concentrazione plasmatica di testosterone.
Gruppi particolari di pazienti
La clearance della gonadorelina risulta ridotta in modo modesto nelle malattie epatiche e marcato nelle malattie renali.
Gravidanze multiple
Tener presente che esiste un rischio limitato di gravidanze multiple.
Avvertenze da tenere presenti nell'impiego terapeutico di Lutrelef
Nel caso di impiego terapeutico di Lutrelef è necessario tener presente che:
gli aghi devono essere applicati in asepsi;solo pervia endovenosa la soluzione di gonadorelina deve essereeparinizzata , in quanto l'aggiunta di eparina per via sottocutanea può determinare la formazione di ematomi;i pazienti devono essere accuratamente informati sulle modalità di impiego dei microinfusori computerizzati e portatili attraverso cui viene fatta la somministrazione pulsatile di gonadorelina.
È bene invitare il paziente a leggere attentamente il foglio illustrativo e atenere il medicinale fuori della portata dei bambini .
Lutrelef deve essere usato sotto il personale controllo del medico specialista.