Interazioni - [Vedi Indice]
I farmaci antiipertensivi, specie se ganglioplegici, possono
risultare potenziati dalla contemporanea somministrazione del
prodotto, onde si rende necessario aggiustare il dosaggio.
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Nelle donne in stato di gravidanza, allattamento e nella
primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di
riconosciuta ed elettiva indicazione, sotto il diretto controllo
del medico.
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Nessuno per quanto noto.
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Raramente nausea, dolori addominali tipo crampi, sonnolenza.
Occasionalmente, con l’uso di farmaci strutturalmente
correlati, sono stati riferiti altri sintomi, quali: eruzioni
cutanee su base allergica, rialzi termici, tendenza
all’atassia, ginecomastia, lievi effetti androgeni
(irsutismo), disturbi transitori della libido,
inregolarità mestruali, di norma tutti reversibili con
l’interruzione del trattamento.
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Le conseguenze più rischiose dell’iperdosaggio
sono l’iponatriemia e l’iperpotassiemia: la prima
è caratterizzata da secchezza delle fauci, sete,
sonnolenza. L’iperpotassiemia può verificarsi
particolarmente nei pazienti con ridotta funzione renale o
eccessiva assunzione di potassio, e può provocare disturbi
del ritmo pericolosi. L’iperpotassiemia può essere
trattata prontamente mediante somministrazione endovenosa di
glucosio (al 20-50%) ed insulina (da 0,25 a 0,5 unità per
g di glucosio). Questa è una contromisura temporanea, da
ripetere nei casi di necessità.
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Il canrenone è un composto di sintesi che corrisponde
chimicamente al gamma-lattone dell’acido
17beta-idrossi-3-oxo-17alfa-pregna-4,6-diene-21-carbossilico.
Differisce strutturalmente dallo spironolattone per
l’assenza del gruppo tiacetilico in posizione 7 e la
presenza di un doppio legame in posizione 6-7. Il canrenone, per
l’analogia strutturale con l’aldosterone, agisce
competitivamente con quest’ultimo spiazzandolo dai siti
recettoriali (binding sites) che si trovano nella parte distale
del tubulo renale e del dotto collettore, interessando quindi i
meccanismi fini di regolazione del carattere dell’urina che
proprio in questi tratti hanno sede. Il canrenone agisce quindi
favorendo l’eliminazione di sodio e di acqua e limitando
l’escrezione di potassio, per cui è indicato in
tutti gli stati di iperaldosteronismo e ogni qual volta si
desideri ottenere l’eliminazione urinaria di sodio senza
concomitante deplezione di potassio. La rarità di comparsa
di effetti sessuali secondari dopo la somministrazione di
canrenone, risultante dagli studi clinici finora effettuati
(interessante per eventuali trattamenti protratti), ha fatto
supporre ad alcuni Autori che il canrenone non provochi la
distruzione del citocromo P450 a livello testicolare, per cui
verrebbe a mancare uno dei supposti meccanismi di esplicazione
dell’attività antiandrogena dello spironolattone:
l’inibizione della sintesi del testosterone. La deplezione
di acqua e di sodio dopo somministrazione di canrenone è
generalmente graduale. Si rileva che essa non è
accompagnata da perdita di potassio, e anche dagli studi clinici
finora effettuati non risulta accompagnata, in analogia con lo
spironolattone, da aumento della glicemia, dell’uricemia e
di lipidi plasmatici.
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Il canrenone si forma� “in vivo” per idrolisi del
gruppo acetil-mercaptanico dello spironolattone. I dati relativi
alle esperienze di farmacocinetica nel cane e nell’uomo
dimostrano come solo una parte dello spironolattone si trasforma
in canrenone, prodotto di biotrasformazione sicuramente attivo.
Una parte di spironolattone (circa il 20%) va incontro invece a
processi di idrossilazione, solforazione, ecc; con formazione di
metaboliti secondari. Il T1/2� del
canrenone si� aggira sulle 18 ore. Le ricerche sulla
distribuzione tissutale del canrenone hanno mostrato che le
concentrazioni più elevate si trovano nel fegato e nel
rene, mentre l’escrezione nelle 72 ore avviene in parte per
via urinaria e in parte per via fecale.
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Studi di tossicità acuta e cronica, condotti su diverse
specie di animali mostrano una netta separazione tra dosaggi
attivi farmacologicamente e quelli tossici. In particolare, la
DL50� nel trattamento acuto per OS è stata di
mg 1370/Kg nel topo, di mg 1200/kg nel ratto. Il trattamento
prolungato non ha influito sul comportamento degli animali. Non
sono state riscontrate modificazioni di rilievo nei valori
ematologici fra i gruppi di controllo ed i gruppi trattati con
canrenone.
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LUVION MITE
Una capsula contiene:
Eccipienti: lattosio, amido, polietilenglicole 4000,
silice precipitata, magnesio stearato.
Composizione della capsula contenitrice: gelatina,
titanio biossido, indigotina (E 132), ferro ossido giallo
(E172).
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LUVION
Una capsula contiene:
Eccipienti: lattosio, amido, polietilenglicole 4000,
silice precipitata, magnesio stearato.
Composizione della capsula contenitrice: gelatina,
titanio biossido, indigotina (E 132), ferro ossido giallo
(E172).
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LUVION VENA
LUVION 200mg/2ml� polvere e solvente�
per soluzione iniettabile uso endovenoso (6 flaconi
liofilizzato+6 fiale solvente)
Un flacone contiene:
Eccipiente: trometamol mg 10.
Una fiala di solvente contiene: acqua per preparazioni
iniettabili ml 2.
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Diuretici risparmiatori di potassio, antiipertensivi,
ganglioplegici, sali di potassio.
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Anni 3 (tre).
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Mantenere la specialità alle normali condizioni di
conservazione.
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Scatola di cartone contenente due o quattro blister di
alluminio/polietilene da 10 capsule ciascuno.
LUVION Mite: astuccio da 40 capsule
LUVION: astuccio da 20 capsule
LUVION Vena: astuccio contenente 1 flacone
liofilizzato + 1 fiala solvente
LUVION 200mg/2ml, polvere e solvente per
soluzione iniettabile uso endovenoso: astuccio contenente 6
flaconi liofilizzato + 6 fiale solvente
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GiEnne Pharma S.p.A. - Via Lorenteggio, 270/A - 20152
Milano.
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LUVION Mite 40 capsule: N° 024273031
LUVION 20 capsule: N° 024273056
LUVION Vena: N° 024273068
LUVION 200mg/2ml, polvere e solvente per
soluzione iniettabile uso endovenoso, 6 flaconi liofilizzato
e 6 fiale solvente� : N°� 024273070
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LUVION Mite 40 capsule: 22/11/1980.
LUVION 20 capsule: 24/08/1982.
LUVION Vena: 23/04/1983.
RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE: giugno 2000
LUVION 200mg/2ml, polvere e solvente per
soluzione iniettabile uso endovenoso, 6 flaconi liofilizzato
e 6 fiale solvente: 06/12/2000.
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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
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Febbraio 2001
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