�Interazioni - [Vedi Indice]
La Vitamina B6, frequentemente inclusa in
preparati polivitaminici, antagonizza gli effetti della
Levodopa.
Quando altri farmaci devono essere associati, il
paziente dovrebbe essere attentamente controllato per
l'insorgenza di effetti indesiderati inconsueti o per effetti di
potenziamento.
Soltanto se la pressione arteriosa viene regolarmente
controllata, e' consentito associare Levodopa agli
antiipertensivi; tra essi, reserpina e alfa‑metildopa
possono influenzare l'attivita' della dopamina e comportarsi da
antagonisti della Levodopa, cosi' come i fenotiazinici e i
derivati del butirrofenone.
Gli inibitori delle MAO A e B non selettivi non vanno
associati alla Levodopa: il trattamento con quest'ultima non deve
essere iniziato prima che siano trascorse almeno 2 settimane
dalla sospensione degli anti‑MAO A e B non selettivi.
In caso di contemporanea associazione con
simpaticomimetici, l'attivita' di questi ultimi puo' risultare
potenziata; in tali circostanze si richiede quindi l'adozione di
misure prudenziali (controllo della funzione cardiocircolatoria,
eventuale riduzione della dose dei simpaticomimetici).
In caso di intervento di urgenza, occorre astenersi
dall'uso di ciclopropano e di alotano nel corso dell'anestesia.
Durante l'intervento i pazienti debbono essere attentamente
sorvegliati.
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Il prodotto non deve essere somministrato in corso di
gravidanza e durante l'allattamento.
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Pazienti in trattamento con levodopa,
levodopa+carbidopa, levodopa+benserazide che presentino episodi
di sonnolenza e/o di attacchi di sonno improvviso devono essere
informati di astenersi dalla guida o dall’intraprendere
qualsiasi attività in cui una alterata attenzione potrebbe
esporre loro stessi o altri al rischio di grave danno o di morte
(per es. l’uso di macchinari) fino a quando tali episodi
ricorrenti e la sonnolenza non si siano risolti (vedere anche
Par. 4.4)
Come con Levodopa, gli effetti indesiderati che
possono riscontrarsi in pazienti trattati con LEVOMET sono quelli
dovuti all'attivita' neurofarmacologica della dopamina; essi sono
in genere correlati alla posologia e possono scomparire o
attenuarsi dopo aggiustamento posologico.
Con LEVOMET alla posologia normalmente utilizzata non
si e' osservata negli studi clinici l'insorgenza di reazioni
avverse serie. Sono state segnalate reazioni avverse di grado
lieve‑moderato a carico del SNC (discinesie, agitazione,
cefalea, confusione), dell'apparato gastro‑intestinale
(nausea) e del sistema cardiovascolare (ipotensione).
Date le strette analogie con Levodopa si possono
manifestare reazioni avverse simili a quelle gia' descritte per
la medesima, tra cui i piu' comuni sono movimenti coreiformi,
distonici ed altri movimenti involontari. Altre reazioni avverse
segnalate per Levodopa sono: nausea, allucinazioni, confusione,
capogiri, corea e secchezza delle fauci.
Reazioni avverse meno frequenti segnalate con Levodopa
sono: disturbi dell'attivita' onirica, distonia, sonnolenza,
insonnia, depressione, astenia, vomito, anoressia.
Piu' raramente sono stati osservati con Levodopa:
cefalea, stipsi, disorientamento, parestesia, dispnea,
faticabilita', ipotensione ortostatica, palpitazioni, dispepsia,
dolori intestinali, crampi muscolari, diminuzione dell'acutezza
mentale, dolore toracico, diarrea, perdita di peso, agitazione,
ansieta', facilita' a cadere, anomalie dell'andatura, visione
offuscata.
Levodopa, levodopa+carbdiopa, levodopa+benserazide
può provocare sonnolenza e molto raramente è stata
associata a eccessiva sonnolenza diurna e a episodi di attacchi
di sonno improvviso.
Gli esami di laboratorio che possono subire
modificazioni dopo terapia con Levodopa sono: fosfatasi alcalina,
GOT, GPT, LDH, bilirubina, azotemia, iodio legato alle proteine,
test di Coombs. Raramente sono stati osservati con Levodopa
anemia emolitica, lieve e transitoria leucopenia e
trombocitopenia.
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In caso di sovradosaggio di LEVOMET puo' manifestarsi
la sintomatologia tipica del sovradosaggio da Levodopa.
In tale evenienza, insieme ad una lavanda gastrica,
devono essere praticate appropriate misure di sostegno generali;
devono essere effettuate somministrazioni endovenose di liquidi e
deve essere mantenuta la pervieta' delle vie aeree.
Va effettuato un esame elettrocardiografico ed il
paziente deve essere attentamente osservato per il possibile
sviluppo di aritmie; se necessario, si deve somministrare una
appropriata terapia antiaritmica.
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LEVOMET contiene come principio attivo Levodopa metile
cloridrato, un derivato altamente solubile della Levodopa.
Il prodotto e' presentato in forma di granulato per
soluzione orale da ricostituire al momento dell'uso (1�ml di
soluzione contiene 251,2�mg equivalenti a 200�mg di
Levodopa).
La Levodopa allevia i sintomi del Morbo di Parkinson
presumibilmente in quanto e' decarbossilata nei nuclei grigi
centrali a dopamina, mediatore chimico che nel paziente
parkinsoniano si ritrova in concentrazioni ridotte.
La somministrazione intraperitonerale e sottocutanea
di LEVOMET nel ratto e' in grado di antagonizzare l'acinesia
indotta da reserpina in modo analogo a quello di Levodopa.
L'attivita' superiore, dopo somministrazione orale, di LEVOMET
mostrata in questo modello indica che la maggiore solubilita' di
LEVOMET consente un assorbimento piu' rapido.
La modalita' di somministrazione in soluzione:
1)���� permette di ridurre le variazioni di dopemia
probabilmente corresponsabili delle fluttuazioni motorie in
pazienti affetti da Morbo di Parkinson "complicato"
2)���� risulta particolarmente vantaggiosa nei
pazienti parkinsoniani con discinesie gastriche attribuibili alla
patologia
3)���� consente una precisa individualizzazione della
dose di Levodopa, con miglior controllo delle fluttuazioni
motorie, evitando il manifestarsi di discinesie.
LEVOMET risulta indicato in caso di impaccio motorio
mattutino o pomeridiano in aggiunta alla precedente terapia
antiparkinsoniana; in casi selezionati il farmaco si dimostra
efficace anche quando e' sostituito, a dosaggi equimolari, a
Levodopa standard.
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I dati farmacocinetico‑metabolici nell'uomo
hanno dimostrato che LEVOMET e' rapidamente assorbito per via
orale; infatti la formulazione liquida raggiunge rapidamente la
sede dell'assorbimento, assicurando il pronto raggiungimento di
livelli plasmatici efficaci di Levodopa. Il comportamento
farmacocinetico di LEVOMET differisce da quello di Levodopa
unicamente per la fase di assorbimento piu' rapida, che si
caratterizza in una pronta insorgenza dell'azione
farmacologica.
Dopo somministrazione orale, LEVOMET e' rapidamente e
completamente idrolizzato a Levodopa dalle esterasi intestinali,
mentre i livelli endogeni di metanolo sono immodificati. La
completa idrolisi avviene a livello preepatico.
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I valori di DL50 nel ratto e nel topo sono
risultati superiori a 3.200 mg/kg dopo somministrazione orale ed
a 500 mg/kg dopo somministrazione endovenosa.
Negli studi di tossicita' per somministrazioni
ripetute (8‑40‑200 e 1000 mg/kg, ratto, os, 4
settimane; 3,3‑10‑30 mg/kg, cane, i.v., 4 settimane)
gli effetti tossici osservati risultano sovrapponibili a quelli
noti per Levodopa.
Nel ratto non si sono manifestati segni di tossicita'
dopo somministrazione ripetuta di LEVOMET; pilorazione e
scialorrea si sono evidenziate negli animali trattati con i
dosaggi piu' alti (200‑1000�mg/kg/die). Ai dosaggi piu'
elevati nel cane si sono evidenziati tipici sintomi di
attivazione dopaminergica, quali vomito ed effetti
comportamentali. LEVOMET e' privo di effetti mutageni.
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Granulato
Saccarosio, Acido citrico monoidrato, Sodio citrato
diidrato.
Solvente
Saccarina sodica biidrata, Metile paraidrossibenzoato,
Propile paraidrossibenzoato, Aroma di agrumi, Acido citrico
monoidrato, Sodio metabisolfito, Acqua depurata.
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Non note.
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Granulato per soluzione orale estemporanea: 2
anni�
Il periodo di validita' indicato si riferisce al
prodotto in confezionamento integro, correttamente
conservato.
La soluzione ricostituita va utilizzata entro 30
gg.
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Il granulato per soluzione orale estemporanea e la
soluzione solvente vanno conservati alle normali condizioni
ambientali.
La soluzione ricostituita va conservata in frigorifero
(a temperatura compresa tra +2° e +8° C). La temporanea
permanenza a temperatura ambiente della soluzione ricostituita
non altera sensibilmente l'attivita' del prodotto.�
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Confezione interna:
Granulato e soluzione ricostituita: Flacone in vetro
ambra tipo III, con tappo a vite.
Soluzione solvente: flacone in polietilene ad alta
densita' e tappo a vite.
Pompetta dosatrice da 0,5 ml per dispensare la
soluzione.
Confezione esterna:
Cassonetto in PVC; astuccio in cartoncino
stampato.
Astuccio di 8,4 g di granulato e 19 ml di soluzione
solvente; la confezione e' sufficiente per almeno 40 erogazioni
da 0,5 ml ciascuna. - � €
�
Preparazione della soluzione.
Aprire il flacone di vetro contenente il
granulato, rompendo il sigillo di inviolabilità e svitando
il tappo (Fig. 1).
Aprire il flacone di polietilene, versare la soluzione
solvente nel flacone in vetro contenente il granulato (Fig. 2).
Richiudere e agitare fino a soluzione completa (Fig. 3).
2)�Applicazione della pompetta
dosatrice.
Togliere nuovamente il tappo e avvitare la pompetta
dosatrice sul flacone in vetro contenente la soluzione
ricostituita (Fig. 4).
3)��Somministrazione.
Per l’uso, ruotare la parte superiore della
pompetta dosatrice in senso antiorario fino alla posizione di
apertura (indicata dal segno “I” sul cappuccio della
pompetta, fig. 5).
Erogare la dose premendo la pompetta dosatrice.
Ad ogni pressione la pompetta eroga 0,5 ml di soluzione
pari a 125,6 mg di Levodopa metile.
Dopo l’erogazione, chiudere ruotando la parte
superiore della pompetta in senso orario fino alla posizione di
chiusura (identificata dal segno “0” sul cappuccio
della pompetta, fig. 6).
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CHIESI FARMACEUTICI S.p.A., Via Palermo, 26/A ‑
Parma
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]
AIC N.� 032829018
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta
medica.
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AIC N.02/07/1999
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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
Non soggetto.
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Aprile
2002
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