claritromicina �������������
����������������������� ����������� mg����������� 250,00
claritromicina �������������
����������������������� ����������� mg����������� 500,00
claritromicina����������������
������������������������� ������������������������������� ����������� g�����������
2,50
claritromicina��������������������
����������������������� ����������� ����������� g�����������
5,00
claritromicina�� ����������� ����������� �����������
����������� ����������� mg����������� 250
claritromicina�� ����������� ����������� �����������
����������� ����������� mg����������� 500
Ogni fiala di polvere sterile per soluzione
iniettabile per uso endovenoso contiene:
claritromicina��������������
����������������������� ����������� ����������� mg�����������
500
claritromicina�� ����������� ����������� �����������
����������� ����������� mg����������� 500
Compresse rivestite per uso orale.
Granulato per sospensione orale.
Polvere e solvente per infusione endovenosa.
Granulato per sospensione orale in bustine.
Compresse rivestite a rilascio modificato per uso orale.
- [Vedi Indice]
Trattamento di infezioni causate da patogeni sensibili alla
claritromicina. Infezioni del tratto rino-faringeo (tonsilliti,
faringiti), dei seni paranasali. Otite Media Acuta (OMA, solo per
il MACLADIN� Bambini Granulare). Infezioni del tratto
respiratorio inferiore: bronchiti, polmoniti batteriche e
polmoniti atipiche. Infezioni della pelle: impetigine, eresipela,
follicolite, foruncolosi e ferite infette.
Infezioni odontostomatologiche acute e croniche sostenute da
germi sensibili.
Infezioni micobatteriche, localizzate o diffuse, sostenute da
Mycobacterium avium o Mycobacterium intracellulare.
Infezioni localizzate dovute a Mycobacterium chelonae,
fortuitum o kansasii.
La claritromicina, in presenza di riduzione
dell’acidità gastrica, è indicata
nell’eradicazione dell’Helicobacter pylori,
producendo un conseguente decremento della ricorrenza
dell’ulcera peptica.
�
Compresse rivestite e granulato per sospensione
orale:
La dose raccomandata di claritromicina nell'adulto è di
1 compressa o di 1 bustina da 250 mg ogni 12 ore. Nei casi di
infezioni gravi� il dosaggio può essere aumentato fino a
500 mg ogni 12 ore.
Nelle infezioni odontostomatologiche, la dose raccomandata
è di 250 mg ogni 12 ore per una durata di 5 giorni.
Nei pazienti con infezioni da micobatteri, la dose di partenza
è 500 mg due volte al giorno. Se in 3-4 settimane non si
verificano miglioramenti clinici o evidenze batteriologiche, la
dose giornaliera può essere elevata a 1000 mg due volte al
giorno.
La claritromicina può essere usata in combinazione con
altri farmaci.
Si raccomanda, nel trattamento di infezioni diffuse da
Mycobacterium Avium Complex in pazienti affetti da AIDS, di
proseguire il trattamento fino all'ottenimento di risultati
clinici o microbiologici e comunque a discrezione del medico
curante.
Schema posologico nell'eradicazione dell'Helicobacter
pylori:
Tripla terapia:
Claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con
amoxicillina 1000 mg due volte al giorno ed omeprazolo 20 mg al
giorno per un periodo compreso tra 7 e 10 giorni.
Claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con
lanzoprazolo 30 mg due volte al giorno ed amoxicillina 1000 mg
due volte al giorno per 10 giorni.
Doppia terapia:
Claritromicina 500 mg tre volte al giorno in associazione con
omeprazolo 40 mg al giorno per 14 giorni, seguiti da omeprazolo
20 mg o 40 mg al giorno per ulteriori 14 giorni.
Claritromicina 500 mg tre volte al giorno in associazione con
lanzoprazolo 60 mg al giorno per 14 giorni. Una ulteriore
soppressione della secrezione acida può essere richiesta
per la riduzione dell'ulcera.
Claritromicina è stata usata inoltre anche nei seguenti
schemi terapeutici:
-�� claritromicina + tinidazolo e omeprazolo o
lanzoprazolo
-�� claritromicina + metronidazolo e omeprazolo o
lanzoprazolo
-�� claritromicina + tetraciclina, bismuto subsalicilato, e
ranitidina
-�� claritromicina + amoxicillina e lanzoprazolo
-�� claritromicina + ranitidina bismuto citrato
Compresse rivestite a rilascio modificato:
ADULTI:
La dose consigliata di MACLADIN� RM 500 mg a rilascio
modificato� è di 1 compressa al giorno da assumersi con i
pasti.
Nei casi di infezioni più gravi, il dosaggio può
essere aumentato fino a 2 compresse da 500 mg a rilascio
modificato al giorno da assumersi in un’unica
somministrazione.
Le compresse devono essere ingerite intere.
La durata usuale del trattamento è 6 - 14 giorni.
Nei bambini� oltre i 12 anni di età : come per
gli adulti.
Nei bambini� sotto i 12 anni di età : Usare
MACLADIN� BAMBINI
MACLADIN� RM non deve essere somministrato ai pazienti con
insufficienza renale in cui la clearance della creatinina
è inferiore a 30 mL/min.
In questa popolazione di pazienti può essere impiegato
il MACLADIN� compresse a rilascio immediato.
Sospensione:
Nei bambini da 6 mesi in poi, 15 mg/kg/die suddivisi in due
somministrazioni giornaliere a seconda della gravità ed a
giudizio del medico.
Preparazione della sospensione in flacone o in
bustine:
Per preparare la sospensione di MACLADIN� aggiungere al
granulato contenuto nel flacone acqua fino al segno impresso sul
flacone.
Agitare bene. Aggiungere ancora acqua fino a riportarla al
segno.
La sospensione così preparata ha una concentrazione
pari al 5% per il MACLADIN� 250 mg/5 mL Bambini ed al 2,5% per il
MACLADIN� 125 mg/5 mL Bambini e può essere conservata a
temperatura ambiente per 14 giorni.
Per preparare la sospensione in bustine, al momento della
somministrazione versare il contenuto della bustina in un
bicchiere d’acqua. Agitare fino ad ottenere una sospensione
omogenea.
Uso endovenoso:
La dose raccomandata è di 4 -: 8 mg/kg/die in due
somministrazioni giornaliere. La preparazione della soluzione da
iniettare avviene attraverso la dissoluzione della polvere nel
solvente, e la successiva diluizione in soluzione glucosata al 5%
o fisiologica, fino al raggiungimento di una concentrazione
finale di 1-2 mg/mL.
Si consiglia comunque di non superare la dose massima di 1 g
in due somministrazioni giornaliere.
La somministrazione deve essere proseguita, a seconda della
gravità dell'infezione, fino a 6-14 giorni.
Nei pazienti con insufficienza renale in cui la clearance
della creatinina è inferiore a 30 mL/min, il dosaggio deve
essere ridotto della metà.
In tali pazienti la somministrazione non deve essere
proseguita oltre i 14 giorni.
�
La claritromicina è controindicata in pazienti con
accertata ipersensibilità verso i componenti o verso altre
sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico,� in
gravidanza, durante l'allattamento e nei pazienti con
insufficienza epatica grave.
E' controindicata la concomitante somministrazione di
claritromicina e cisapride, pimozide e terfenadina (v.
Interazioni).
�
E' necessario porre attenzione alla possibilità di una
resistenza crociata tra claritromicina ed altri macrolidi,
lincomicina e clindamicina.
I livelli plasmatici di claritromicina non sembrano essere
modificati in modo apprezzabile da emodialisi o dialisi
peritoneale.
TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.
Essendo la claritromicina metabolizzata ed escreta
principalmente a livello epatico, particolare cautela
dovrà essere posta nella somministrazione del farmaco a
pazienti con funzionalità epatica ridotta, nei soggetti
con insufficienza renale di grado moderato o severo e negli
anziani (oltre i 65 anni).
Sono segnalati aumenti dei livelli di cisapride quando
somministrata contemporaneamente a claritromicina.
Ciò può causare un prolungato intervallo QT,
aritmie cardiache inclusa la tachicardia ventricolare,
fibrillazione ventricolare e torsione di punta.
Gli stessi effetti si sono osservati in pazienti in terapia
concomitante claritromicina-pimozide.
In seguito all'assunzione del prodotto, sono stati segnalati
alcuni casi di comparsa di granulocitopenia; manifestazione
peraltro scomparsa alla sospensione del trattamento.
L'uso della maggior parte degli antibatterici, compresi i
macrolidi, può provocare l'insorgenza di coliti
pseudomembranose di grado lieve fino a molto grave.
Per l’uso endovenoso: il prodotto ricostituito dovrebbe
essere utilizzato entro 24 ore. Non usare come solvente soluzioni
saline. Iniettare molto lentamente.
Come con altri antibiotici l’uso prolungato o ripetuto
di claritromicina può provocare l’insorgenza di
superinfezioni da batteri resistenti o da miceti che richiedono
l’interruzione del trattamento e l’adozione di idonee
terapie.
�
Interazioni con il sistema del citocromo P450: Dati
disponibili ad oggi indicano che la claritromicina è
metabolizzata principalmente a livello epatico dal citocromo P450
e ciò determina molte interazioni tra farmaci. La
metabolizzazione di altri farmaci attraverso lo stesso sistema
può inibire la sua azione e la concomitante
somministrazione di claritromicina e può dare luogo ad un
aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci.
I farmaci o classi di farmaci noti o ritenuti essere
metabolizzati dallo stesso citocromo sono: astemizolo,
carbamazepina, cisapride, ciclosporina, disopiramide, alcaloidi
della segale, lovastatina, midazolam, omeprazolo, pimozide,
rifabutina, simvastatina, tacrolimus, terfenadina e warfarin.
Altri farmaci che interagiscono con un meccanismo simile
nell’ambito del sistema del citocromo P450 sono fenitoina e
teofillina.
Risultati di studi clinici hanno dimostrato che i livelli
plasmatici di carbamazepina e teofillina possono subire un
modesto ma statisticamente significativo aumento quando questi
siano somministrati contemporaneamente alla claritromicina.
Raramente è stata riscontrata rabdomiolisi in seguito
alla contemporanea somministrazione di claritromicina con HMG-CoA
reduttasi inibitori (lovastatina e sinvastatina).
Elevati livelli di cisapride sono stati riscontrati in
pazienti che assumevano contemporaneamente cisapride e
claritromicina. L’assunzione concomitante ha dato luogo a
prolungato intervallo QT, aritmie cardiache inclusa tachicardia
ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta.
Effetti simili sono stati osservati in pazienti che assumevano
contemporaneamente claritromicina e pimozide.
Come con altri macrolidi è possibile un'eventuale
interazione con warfarin e ciclosporina.
In letteratura è riportato che i macrolidi alterano il
metabolismo della terfenadina aumentandone i livelli che
occasionalmente sono stati associati ad aritmie cardiache, quali
prolungato intervallo QT, tachicardia ventricolare, fibrillazione
ventricolare e torsione di punta.
Si sconsiglia quindi la somministrazione concomitante di
claritromicina e terfenadina.
Effetti simili sono stati associati con la somministrazione
concomitante di astemizolo ed altri macrolidi.
Pazienti in terapia con claritromicina e digossina hanno
mostrato un aumento delle concentrazioni sieriche di
quest'ultima; pertanto è necessario monitorare i livelli
di digossina.
La concomitante somministrazione di claritromicina e
zidovudina in pazienti adulti con infezioni da HIV può
determinare una riduzione della concentrazione di zidovudina allo
steady state.
Poichè la claritromicina sembra interferire con
l'assorbimento della zidovudina somministrata contemporaneamente
per via orale, è opportuno sfalsare le due
somministrazioni.
Tale interazione non compare nei pazienti pediatrici quando la
claritromicina sia assunta nella forma granulare
contemporaneamente a zidovudina o didanosina.
Uno studio di farmacocinetica ha dimostrato che la
contemporanea somministrazione di ritonavir ogni 8 ore e
claritromicina 500 mg ogni 12 ore conduce ad una marcata
inibizione del metabolismo della claritromicina.
Con la concomitante somministrazione di ritonavir, è
stato osservato: Cmax della claritromicina aumentata del 31%;
Cmin aumentata del 182% ed AUC aumentata del 77%.
E' stata notata una completa inibizione della formazione del
14OH claritromicina.
In considerazione della larga finestra terapeutica della
claritromicina, in pazienti con funzione renale normale, non
dovrebbero essere necessarie riduzioni del dosaggio.
Comunque, in pazienti con insufficienza renale e concomitante
trattamento con ritonavir deve essere considerato il seguente
aggiustamento posologico: se la clearance della creatinina va da
30 a 60 mL/minuto il dosaggio deve essere ridotto del 50%; in
pazienti nei quali la clearance della creatinina è minore
di 30 mL/minuto il dosaggio deve essere ridotto del 75%.
Non somministrare contemporaneamente più di 1000 mg al
giorno di claritromicina con ritonavir.
�
Poichè la sicurezza del farmaco riguardo a questo
particolare settore non è ancora stata stabilita, ne
è controindicato l'utilizzo nelle donne in stato di
gravidanza e durante l'allattamento.
�
La claritromicina non influisce negativamente sulla
capacità di guidare autoveicoli e/o utilizzare
macchinari.
�
Dopo somministrazione orale di claritromicina, in studi
clinici condotti su pazienti adulti, sono stati riportati alcuni
disturbi gastro-intestinali (es.: nausea, pirosi, dolore
addominale, vomito e diarrea), cefalea e alterazioni del
gusto.
Come� con gli altri macrolidi, anche con l'uso di�
claritromicina, sono possibili disfunzioni epatiche con aumento
delle transaminasi, sofferenza epatocellulare e/o epatite
colostatica con o senza ittero. Dette manifestazioni possono
essere anche severe ma reversibili con la sospensione del
trattamento. Sono stati segnalati rarissimi casi di insufficienza
epatica con esito fatale, quando ciò si è
verificato era associato a gravi patologie preesistenti e/o
trattamenti concomitanti.
Sono state segnalate, con l'uso di claritromicina, reazioni
allergiche che vanno dall'orticaria al rash cutaneo, alla
sindrome di Steven-Johnson, alla necrolisi epidermica
tossica.
Sono riportati anche effetti transitori a carico del sistema
nervoso, quali vertigini, acufeni, perdita
dell’orientamento, spersonalizzazione, ansia, insonnia,
confusione, allucinazioni e psicosi, anche se non è stata
mai stabilita una correlazione certa causa-effetto.
In seguito all'assunzione del prodotto sono stati segnalati
alcuni casi di comparsa di granulocitopenia e perdita dell'udito,
manifestazioni peraltro scomparse alla sospensione del
trattamento.
Altri effetti collaterali segnalati, con l'uso della forma in
compresse, includono glossiti, stomatiti, candidosi orale ed
aumento dei livelli serici dei seguenti farmaci quando
somministrati contemporaneamente quali: astemizolo, alcaloidi
della segale, triazolam, midazolam, ciclosporina, warfarin,
lovastatina, disopiramide,� fenitoina e rifabutina.
Come per altri macrolidi, raramente sono stati riportati con
claritromicina prolungamento dell’intervallo QT,
tachicardia ventricolare e torsione di punta.
Come con altri antibiotici durante la terapia con
claritromicina possono insorgere, raramente, superinfezioni da
batteri resistenti o da miceti che richiedono l'interruzione del
trattamento e l'adozione di idonee terapie.
In pazienti affetti da AIDS o comunque immunocompromessi,
trattati con alte dosi di claritromicina per lungo tempo, per
infezioni micobatteriche, non è sempre facile distinguere
i possibili effetti collaterali associabili� alla terapia
antibiotica da quelli propri della malattia.
Sono state riportate inoltre alterazioni del senso
dell’olfatto di solito in concomitanza con
l’alterazione del gusto.
Sono stati segnalati casi di discolorazione dei denti in
pazienti trattati con claritromicina. Tale fenomeno è di
solito reversibile con una pulizia dentale presso un
dentista.
Sono stati segnalati casi di ipoglicemia, alcuni dei quali
verificatisi in pazienti in terapia concomitante con farmaci
ipoglicemizzanti o insulina.
Sono stati riportati anche isolati casi di
trombocitopenia.
Sono stati riportati casi isolati di aumento della creatinina
serica. Non è stata comunque stabilita una correlazione
con l’assunzione della claritromicina.
La somministrazione endovenosa può comportare una
reazione locale di grado lieve dipendente dalla velocità
di infusione.
�
In caso di assunzione di alte dosi di claritromicina si
possono verificare disturbi gastro-intestinali.
Ad un sovradosaggio può conseguire una reazione
sistemica che deve essere prontamente trattata mediante lavanda
gastrica ed opportuna terapia di sostegno. Non risulta che la
claritromicina possa essere eliminata mediante emodialisi o
dialisi peritoneale, pertanto occorre intervenire al più
presto cercando di eliminare il farmaco non ancora assorbito
agendo contemporaneamente con opportuna terapia sintomatica.
�
La claritromicina è un nuovo macrolide sviluppato dalla
Abbott, derivante dalla sostituzione in posizione 6 nell'anello
lattonico dell'eritromicina di un gruppo idrossilico con il
gruppo CH3O.
Il nuovo macrolide ha mostrato possedere in vitro uno spettro
antibatterico attivo contro i più noti e clinicamente
importanti batteri sia Gram positivi che Gram negativi,
includendo aerobi ed anaerobi.
Lo spettro antibatterico in vitro della claritromicina
è risultato il seguente: Streptococco agalactiae,
Streptococco pyogenes, Streptococco viridans, Streptococco
pneumoniae, Haemophilus influenzae, Haemophilus parainfluenzae,
Neisseria gonorrheae, Listeria monocytogenes, Legionella
pneumophila, Mycoplasma pneumoniae, Helicobacter pylori,
Campilobacter jejuni, Chlamidia trachomatis, Branhamella
catharralis, Bordetella pertussis, Staphilococco aureus,
Propionibacterium acnes, Mycobacterium avium, Mycobacterium
leprae, Mycobacterium intracellulare, Mycobacterium chelonae,
Mycobacterium fortuitum e Mycobacterium kansasii.
La sua azione si svolge mediante legame con la subunità
ribosomiale 50S, inibendo la sintesi proteica della cellula
batterica.
�
Studi sul cane hanno dimostrato che dopo somministrazione
endovenosa o orale di 10 mg/kg si sono avute concentrazioni
plasmatiche di farmaco di 3, 2 o 1 mg/mL ad 1, 4 e 12 ore
rispettivamente.
Entro 5 giorni dalla somministrazione orale o endovenosa di
claritromicina marcata (C14), circa il 35-36% della
dose di C14 veniva ritrovata tal quale nelle urine e
circa il 52% nelle feci.
La claritromicina viene metabolizzata a livello epatico ed il
metabolita più importante è la 14-idrossi-N-demetil
claritromicina che raggiunge il picco di concentrazione
plasmatica di 0.5 mcg/mL e 1.2 mcg/mL dopo 2-4 ore dalla
somministrazione rispettivamente di 250 e 1200 mg. Solo dopo
assunzione orale di 1200 mg sono stati identificati nel plasma
anche bassi livelli di descladinosil-claritromicina; il processo
metabolico tende alla saturazione ad alte dosi.
Studi di farmacocinetica nell'uomo hanno dimostrato picchi di
concentrazione plasmatica pari a 2,08 mcg/mL dopo
somministrazione orale di 250 mg di claritromicina.
A seguito della somministrazione endovenosa di 500 mg di
claritromicina vengono raggiunti picchi plasmatici medi di 5.52
+ 0.98 mcg/mL.
L'emivita del composto è pari a 6.3 ore.
Vengono identificati i medesimi metaboliti che si formano a
seguito della somministrazione orale, ma in concentrazioni
inferiori, presumibilmente in rapporto all'assenza di un
metabolismo epatico di primo passaggio.
Formulazione a rilascio modificato
La farmacocinetica della claritromicina a rilascio modificato,
somministrata oralmente, è stata studiata in pazienti
adulti e confrontata con la claritromicina� 250mg e 500mg
compresse a rilascio immediato. Quando sono state somministrate
eguali dosi totali quotidiane, l'entità dell'assorbimento
è stata equivalente. La biodisponibilità assoluta
è circa il 50%.
A seguito di dosaggi multipli, è stato riscontrato un
leggero accumulo� e la metabolizzazione non è cambiata in
nessuna specie .
Sulla base dei risultati di assorbimento equivalente� sono
applicabili in vitro e in vivo i seguenti dati della formulazione
a rilascio modificato.
In vitro
Studi in vitro hanno mostrato� che il legame proteico della
claritromicina� nel plasma umano è mediamente il 70% ca.
alle concentrazioni di 0,45 - 4,5 mcg/mL.� Una diminuzione del
legame al 41% alla concentrazione di 45 mcg/mL fa ipotizzare che
i siti del legame potrebbero saturarsi,� ciò comunque, si
è verificato solo ad alte concentrazioni di farmaco
lontane dai livelli terapeutici.
In vivo
In tutti i tessuti, le concentrazioni� di claritromicina,
escluso il sistema nervoso centrale, sono state molto più
alte rispetto alle concentrazioni di farmaco nel circolo.
Le più alte concentrazioni sono state trovate nel
fegato e nel tessuto polmonare, dove il rapporto tessuto/plasma
è risultato da 10 a 20.
Il comportamento farmacocinetico della claritromicina non
è lineare. In pazienti che avevano mangiato e a cui sono
stati somministrati 500mg/die di claritromicina a rilascio
modificato, il picco della concentrazione plasmatica allo
steady-state della claritromicina e del 14-OH claritromicina sono
stati rispettivamente di 1,3 mcg/mL e 0,48 mcg/mL. Quando il
dosaggio è stato aumentato fino a 1000mg/die, i valori
delle concentrazioni, allo steady-state, sono stati,
rispettivamente di 2,4 mcg/mL e 0,67 mcg/mL.
La claritromicina è metabolizzata a livello epatico dal
citocromo P450. Sono stati descritti tre metaboliti:
N-demetil-claritromicina; decladinosil-claritromicina e
14-idrossi-claritromicina.
L'emivita di eliminazione della claritromicina e del suo
metabolita attivo sono stati, rispettivamente� di 5,3 e 7,7
ore.
A più alte concentrazioni, l'emivita apparente sia
della claritromicina che del suo metabolita tende ad essere
più lunga.
La claritromicina viene escreta per via urinaria� (40% ca.) e
per via fecale (ca il 30%).
�
La DL50 in topi e ratti è risultata
superiore a 5 g/kg per os e superiore a 300 mg/kg per os nel cane
e nella scimmia. La tossicità a breve termine (1 mese) non
ha mostrato effetti tossici, nè sui ratti (150 mg/kg/die),
nè sui cani (10 mg/kg/die). Inoltre la tossicità
cronica (3 mesi) è risultata pari a 15 mg/kg/die nei ratti
e a 10 mg/kg/die nei cani.
Le prove di mutagenesi hanno dimostrato che il farmaco non
presenta effetti mutageni nè attivazione microsomiale. La
claritromicina non ha avuto effetti sull'attività motoria
del topo dopo somministrazione orale pari a 100 mg/kg.
�
MACLADIN� 250 mg compresse rivestite:
Croscarmellosio sodico, amido pregelatinizzato, cellulosa
microcristallina, E-104, gel di silice, polivinilpirrolidone,
acido stearico, magnesio stearato, talco,
idrossipropilmetilcellulosa, glicole propilenico, sorbitan
monoleato, vanillina, E-171, idrossipropil-cellulosa, acido
sorbico.
MACLADIN� 500 mg compresse rivestite:
Croscarmellosio sodico, cellulosa microcristallina,� gel di
silice, polivinilpirrolidone, acido stearico, magnesio stearato,
talco; soluzione ricoprente: idrossipropilmetilcellulosa,
idrossipropilcellulosa, glicole propilenico, sorbitan monoleato,
E-171,� acido sorbico, vanillina, E-104.
MACLADIN� 125 mg/5 mL sospensione orale Bambini e
MACLADIN� 250 mg/5 mL sospensione orale Bambini:
Carbopol 974, polivinilpirrolidone,
idrossipropilmetilcellulosa ftalato, olio di ricino, gel di
silice, saccarosio, gomma xantan, aroma frutti misti, potassio
sorbato, acido citrico, titanio biossido, maltodestrine,�
acqua.
MACLADIN� 500 mg polvere e solvente per infusione
endovenosa:
Acido lattobionico.
Ogni fiala di solvente contiene:
Acqua per p.i.
MACLADIN� 250 mg granulato per sospensione orale e MACLADIN�
500 mg granulato per sospensione orale:
Carbopol 974P, polivinilpirrolidone K90,
idrossipropil-metilcellulosa ftalato, olio di ricino, biossido di
silicio, maltodestrina, saccarosio, biossido di titanio, amido
modificato, aroma arancio, ammonio glicirizzinato, acesulfame
K.
MACLADIN� RM 500 mg Compresse a rilascio modificato:
Acido citrico anidro, sodio alginato, sodio e calcio alginati,
lattosio, polivinilpirrolidone K30, talco, acido stearico,
magnesio stearato, idrossipropilmetilcellulosa 6cps, glicole
polietilenico 400, glicole polietilenico 8000, titanio biossido
(E-171), acido sorbico, giallo di chinolina (E-104).
�
Non risultano allo stato attuale specifiche
incompatibilità con i farmaci noti.
�
MACLADIN� 250 mg Compresse rivestite������������
����������� ����������� ��������� Mesi 60
MACLADIN� 500 mg Compresse rivestite������������
������������� ������������������� ��������� Mesi 60
MACLADIN� 125 mg/5 mL sospensione orale Bambini���
������������������� ����������� Mesi 24
MACLADIN� 250 mg/5 mL sospensione orale Bambini���
����������� ����������� Mesi 24
MACLADIN� 250 mg Granulato per sospensione
orale���������������� ����������� Mesi 36
MACLADIN� 500 mg Granulato per sospensione
orale���������������� ����������� Mesi 36
MACLADIN� 500 mg Polvere e solvente per infusione
endovenosa����������� Mesi 36
MACLADIN� RM 500 mg Compresse rivestite a rilascio
modificato����������� Mesi 36
�
Non sono previste particolari precauzioni per la conservazione
della forma in compresse ed in granuli.
Per la forma endovenosa: Il prodotto ricostituito dovrebbe
essere utilizzato entro 24 ore e può essere conservato a
temperatura ambiente.
�
MACLADIN� 250 mg compresse rivestite:
Scatola di cartone contenente blister opaco da 12
alveoli
MACLADIN� 500 mg compresse rivestite:
Scatola di cartone contenente blister opaco da 14
alveoli
MACLADIN� RM 500 mg compresse rivestite a rilascio
modificato:
Scatola di cartone contenente blister da 7
alveoli
MACLADIN� 125 mg/5 mL sospensione orale Bambini:
Flacone in plastica da 100 mL con dosatore
MACLADIN� 250 mg/5 mL sospensione orale Bambini:
Flacone in plastica da 100 mL con dosatore
MACLADIN� 500 mg polvere e solvente per infusione
endovenosa:
Scatola di cartone contenente 1 fiala da 500 mg di
claritromicina + 1 fiala di solvente
MACLADIN� 250 mg granulato per sospensione orale:
Scatola di cartone contenente 14 bustine da 250 mg
MACLADIN� 500 mg granulato per sospensione orale:
Scatola di cartone contenente 14 bustine da 500 mg
�
-----
�
Laboratori GUIDOTTI S.p.A. - via Livornese 897 – PISA
– La Vettola
Su licenza Abbott S.p.A. Campoverde di Aprilia (LT)
Concessionario per la vendita: A Menarini Industrie
Farmaceutiche Riunite srl, via Sette Santi 3 - Firenze
�
MACLADIN� 250 mg Compresse rivestite:
Blister 12 compresse da 250 mg - AIC 027530056
MACLADIN� 500 mg Compresse rivestite:
Blister 14 compresse da 500 mg - AIC
027530118
MACLADIN� 125 mg/5 mL sospensione orale Bambini:
Flacone da 100 mL (125 mg/5 mL) - AIC
027530068
MACLADIN� 250 mg/5 mL sospensione orale Bambini:
Flacone da 100 mL (250 mg/5 mL) – AIC 027530120
MACLADIN� 250 mg Granulato per sospensione
orale:
14 Bustine da 250 mg – AIC 027530094
MACLADIN� 500 mg Granulato per sospensione orale:
14 Bustine da 500 mg – AIC 027530106
MACLADIN� 500 mg Polvere e solvente per infusione
endovenosa:
Flacone da mg 500 + fiala solvente da 10 mL - AIC
027530043
MACLADIN� RM 500 mg Compresse rivestite a rilascio
modificato:
Blister da 7 compresse da 500 mg a rilascio
modificato – AIC n. 027530144
�
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MACLADIN� 250 mg Compresse rivestite �����������
����������������������������� ������01/03/90–05/00
MACLADIN� 500 mg Compresse rivestite �����������
���������������� ����������� �����18/05/98-05/00
MACLADIN� 125 mg/5 mL Granulato per sospensione
orale Bambini ��������30/01/92–05/00
MACLADIN� 500 mg polvere e solvente per infusione
endovenosa����������� 13/03/92–05/00
MACLADIN� 250 mg/5 mL Granulato per sospensione
orale Bambini���������29/07/99–05/00
MACLADIN� 250 mg Granulato per sospensione orale
��������������� ����������� 15/02/99–05/00
MACLADIN� 500 mg Granulato per sospensione
orale���������������� ����������� 15/02/99–05/00
MACLADIN� RM 500 mg Compresse rivestite a rilascio
modificato����������� 19/04/01
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Ottobre 2001
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