- [Vedi Indice]Ogni compressa contiene:
Principio attivo: tiropramide cloridrato mg 100.
Eccipienti: amido mg 25, carbossimetilcellulosa sale sodico mg 20, polivinilpirrolidone mg 5, silice precipitata mg 4, magnesio stearato mg 4, talco mg 3,25, resina acrilica (Eudragit E) mg 1,57, polietilenglicole 4000 mg 0,25, E171 (titanio biossido) mg 0,93.
Ogni capsula a rilascio modificato contiene:
Principio attivo: tiropramide cloridrato mg 200.
Eccipienti: saccarosio mg 48,10, amido mg 8,51, acido stearico mg 0,21, gommalacca mg 54,93, talco mg 108,25.
Componenti della capsula di gelatina dura:
- Testa: titanio biossido (E171) 1,33%, ossido di ferro giallo (E172) 0,65%, ossido di ferro rosso (E172) 0,06%, gelatina q.b. a 100,00%
- Corpo: titanio biossido (E171) 2,00%, gelatina q.b. a 100,00%.
Ogni supposta contiene:
Principio attivo: tiropramide cloridrato mg 200.
Eccipienti: gliceridi semisintetici F.U. mg 1560, polisorbitan monostearato (Tween 61) mg 80, acqua bidistillata mg 20.
Ogni fiala contiene:
Principio attivo: tiropramide cloridrato mg 50.
Eccipienti: mannitolo mg 175, alcool F.U. ml 0,1, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a ml 3.
Compresse - Supposte - Soluzione iniettabile - Capsule a rilascio modificato.
- [Vedi Indice]Sindromi spastico-dolorose acute, per esempio coliche epato-biliari, addominali di diversa natura, renali e ureterali.
Spasmi e dolori addominali originati da discinesie gastrointestinali, litiasi biliare, colecistite, aderenze post-operatorie.
Adulti
Nelle coliche e nei trattamenti acuti:1 fiala per via venosa o intramuscolare seguita, se necessario, da una seconda fiala a distanza di 1 ora.
Terapia di mantenimento: 1 compressa 2-3 volte al dì; oppure 1 capsula 2 volte al dì; oppure 1 supposta 1-3 volte al dì; oppure 1 fiala 1-2 volte al dì.
Compresse, capsule, supposte e fiale possono essere utilmente associate.
Stenosi di origine meccanica del tratto gastroenterico. Megacolon. Collasso. Ipersensibilità verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Grave insufficienza epatica. Generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento.
Maiorad non svolge apprezzabili azioni anticolinergiche, tuttavia è da usare con cautela nei pazienti con glaucoma ed ipertrofia prostatica. Nei pazienti ipotesi in cui sia indicata la via venosa, Maiorad deve essere iniettato molto lentamente.
La via parenterale o dosi molto elevate devono essere impiegate con cautela nei pazienti trattati con farmaci ipotensivi perché potrebbe verificarsi una sommazione di effetti.
Nel caso di disturbi a carico dell'apparato digerente, il trattamento può essere continuato, se necessario, intervallando maggiormente la somministrazione o assumendo il farmaco a stomaco pieno. Nel caso di fenomeni allergici (prurito, eritema) il trattamento deve essere sospeso.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Dato l'effetto ipotensivo di dosi molto elevate di tiropramide potrebbe essere possibile la sommazione di effetti con farmaci aventi azione ipotensiva.
Studi sugli animali non hanno rivelato effetti tossici in gravidanza e sul feto, come per tutti i farmaci l'uso in donne gravide deve essere limitato ai casi di riconosciuta necessità e sotto il controllo diretto del Medico.
La sostanza non interferisce sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.
Molto raramente la tiropramide può provocare secchezza delle fauci, nausea, vomito, stipsi, manifestazioni allergiche.
Non sono note in letteratura segnalazioni di effetti tossici da iperdosaggio nell'uomo. Nell'animale la somministrazione di dosi tossiche da luogo a ipotensione ed a una sintomatologia a carico del sistema nervoso centrale (tremori, scialorrea, spasmi muscolari, convulsioni).
Pertanto, in caso di sovradosaggio accidentale (per via orale), si dovrà ricorrere alle normali manovre per allontanare i farmaco dal tubo digerente, sorreggere il circolo con farmaci cardiotonici, dare, all'occorrenza, sedativi del sistema nervoso centrale (per es. benzodiazepine).
La tiropramide esercita un effetto regolatore sul tono della muscolatura liscia, associato ad un aumento intracellulare di AMP ciclico e ad un aumento della capacità di legare i Ca-ioni da parte dei microsomi del reticolo sarcoplasmatico. L'azione della tiropramide è diretta sulle cellule muscolari lisce e non mediata tramite neurotrasmissione o neurotrasmettitori, sostanze colinergiche, adrenergiche, dopaminergiche e istaminosimili. L'attività regolatrice in senso antispastico è stata dimostrata in vitro su numerosi preparati di organi isolati (stomaco, ileo, colon, utero, vena mesenterica, arteria caudale) e in vivo su diversi modelli (velocità di transito intestinale, contrazioni gastrointestinali, motilità spontanea dello stomaco, tono dello sfintere pilorico, dello sfintere di Oddi, della vescica urinaria, contrazioni dell'utero di ratto).
Solo per dosi elevate, specialmente per via endovenosa e per dosi maggiori di quelle attive in senso antispastico su distretti gastrointestinale, biliare e genito-urinario, si notano fenomeni ipotensivi transitori, legati a una vasodilatazione periferica.
Non si rilevano effetti degni di nota sul sistema nervoso centrale o vegetativo. La tiropramide non esercita effetti analgesici diretti, antiinfiammatori, pro-antisecretivi.
La farmacocinetica è stata studiata nel cane e nell'uomo, con risultati concordanti, somministrando la tiropramide per via orale, rettale e venosa. I risultati qui riportati si riferiscono a quelli ottenuti negli studi sull'uomo, perché più rilevanti sotto il profilo clinico.
Sono state studiate nell'uomo la via endovenosa, intramuscolare, rettale e la via orale con le forme a pronto rilascio e a cessione regolata.
- Dopo somministrazione endovenosa di tiropramide, essa scompare dal plasma secondo una cinetica non lineare con un t1/2 ad equilibrio di 2-3 ore.
- Dopo somministrazione orale della forma a pronto rilascio il picco plasmatico è osservato circa 1 ora dopo la somministrazione e la velocità di scomparsa, anch'essa non lineare, ha un t1/2 di 2 - 2,5 ore.
- Dopo somministrazione orale della forma a cessione regolata il picco plasmatico è osservato 3 ore dopo la somministrazione e la velocità di scomparsa ha un t1/2 di circa 5 ore.
- Dopo somministrazione intramuscolare il picco plasmatico è osservato dopo 9 minuti e la velocità di scomparsa ha un t1/2 di circa 3 ore.
- Dopo somministrazione rettale il picco plasmatico è osservato 2 ore dopo la somministrazione con una cinetica di scomparsa avente t1/2 di 3-4 ore.
Nel plasma accanto alla tiropramide si trovano anche dei metaboliti identificabili come prodotti di dealchilazione e idrossilazione della sostanza. Essi sono particolarmente abbondanti dopo somministrazione orale. Infatti, dopo tale via di somministrazione si hanno concentrazioni plasmatiche rappresentate per un terzo circa da tiropramide e per due terzi da metaboliti. I metaboliti plasmatici sono meno abbondanti dopo somministrazione endovenosa o rettale. Nel sistema intestino-porta-epatico sembra quindi eserciti un "effetto di primo passaggio".
La tiropramide, indipendentemente dalla via di somministrazione, viene escreta per un quinto circa della dose somministrata con le urine. Nelle urine, accanto alla tiropramide, sono stati identificati almeno 5 metaboliti.
Tossicologia
- Tossicità acuta
DL50 per somministrazioni acute (mg/kg)
Specie | Orale | Intra-peritoneale | Endovenosa
(bolus) | Rettale |
Topo (CF1) m e f | 640 | 120 | 29 | |
Ratto (SD) m e f | 560 | 112 | 30 | 173 |
Coniglio (NZ) m e f | 764 | | 8,6 | 184 |
Cane (Beagle) m e f | > 80 | | circa 10 | > 60 |
- Tossicità cronica
Per somministrazioni giornaliere ripetute
- Per via orale, per 3 mesi, nel ratto S.D.
Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) - 5 - 25 - 50 mg/kg. Nessuna dose impiegata è risultata tossica.
- Per via orale, per 6 mesi, nel ratto S.D.
Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) - 15 - 30 - 50 mg/kg. Nessuna dose impiegata è risultata tossica. Si è notato un rallentamento non significativo della crescita delle femmine per le dosi 30 e 60 mg/kg. Nei maschi e nelle femmine del gruppo della dose alta si è osservato un aumento del peso del fegato, senza danni funzionali, probabilmente dovuto all'impegno metabolico dell'organo.
- Per via orale, per 6 mesi, nel cane Beagle.
Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) - 7,5 - 15 - 30 mg/kg. Nessuna dose impiegata è risultata tossica.
- Per via intraperitoneale, per 1 mese, nel ratto S.D.
Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) - 5 - 10 - 20 mg/kg. Non si sono notati effetti tossici attribuibili al farmaco. Con la dose elevata, istologicamente, si sono notati nel fegato segni imputabili ad una iperattività dell'organo.
- Per via endovenosa, per 1 mese, nel cane Beagle.
Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) - 2 - 5 - 8 mg/kg. Nessuna dose ha presentato fenomeni tossici.
- Tossicità sulle funzioni riproduttive
Embriotossicità (teratogenesi):
Non hanno causato effetti embrio o feto-tossici:
- Nella ratta S.D. dosi orali di 0 (controlli) - 10 - 50 e 250 mg/kg tra il 6° e il 15° giorno di gravidanza.
- Nella coniglia NZ dosi orali di 0 (controlli) - 10 - 25 - 62,5 mg/kg tra il 6° e il 18° giorno di gravidanza.
- Nella ratta S.D. dosi intramuscolari di 0 (controlli) - 4,5 - 15 - 50 mg/kg tra il 6° e il 15° giorno di gravidanza.
- Nella coniglia NZ dosi endovenose di 0 (controlli) - 1,7 - 3 - 5 mg/kg tra il 6° e il 18° giorno di gravidanza.
Prove di mutagenesi
Hanno dato risultati negativi:
- Il test di Ames su Salmonella typhimurium TA 1537, TA 1538, TA 98, TA 1535 e TA 100, con e senza attivazione metabolica e in concentrazioni tra 0 e 10 mg/piastra.
- Il test su Schizosaccharomyces pombe P1, con e senza attivazione metabolica, e con concentrazioni da 0 a 1 mg/ml.
- Il test effettuato su Saccharomyces cerevisiae D4 con e senza attivazione metabolica e con concentrazioni da 0 a 1,6 mg/kg.
- Il "Host mediated assay" con Saccharomyces cerevisiae D4 intraperitoneale nel topo e con dosi orali di 200 e 400 mg/kg di tiropramide.
Compresse:amido, carbossimetilcellulosa sale sodico, polivinilpirrolidone, silice precipitata, magnesio stearato, talco, resina acrilica (Eudragit E), polietilenglicole 4000, E 171 (titanio biossido).
Capsule: saccarosio, amido, acido stearico, gommalacca, talco.
Componenti della capsula di gelatina dura: titanio biossido (E 171), ossido di ferro giallo (E 172), ossido di ferro rosso (E 172), gelatina.
Supposte:gliceridi semisintetici F.U., polisorbitan monostearato (Tween 61), acqua bidistillata.
Fiale:mannitolo, alcool F.U., acqua per preparazioni iniettabili.
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
La tiropramide potrebbe precipitare dalla soluzione iniettabile, se portata a pH basico, superiore a pH 7,6 (precauzione nell'allestimento di "cocktails").
Compresse: | 5 anni |
Supposte: | 4 anni |
Soluzione iniettabile: | 5 anni |
Capsule a rilascio modificato: | 3 anni |
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Non vi sono speciali precauzioni per la conservazione.
Astuccio da 10 compresse.
Astuccio da 30 compresse
Astuccio da 6 supposte.
Astuccio da 6 fiale.
Maiorad Retard
Astuccio da 30 capsule a rilascio modificato.
Utilizzare il prodotto secondo la posologia e le modalità sopra indicate.
ROTTA RESEARCH LABORATORIUM S.p.A.
Via Valosa di Sopra, 7 - 20052 Monza (MI)
Officina Farmaceutica: Rottapharm S.r.l.
Via Valosa di Sopra, 9 - 20052 Monza (MI)
10 compresse 100 mg AIC n. 024575019
30 compresse 100 mg AIC n. 024575021
6 supposte 200 mg AIC n. 024575045
6 fiale 50 mg AIC n. 024575033
30 capsule a rilascio modificato AIC n. 024575058
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
Compresse - Supposte - Fiale: Rinnovo dell'autorizzazione: 1995.
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]Farmaco non soggetto alla disciplina del DPR 309/90.
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