- [Vedi Indice]Una compressa contiene:
Principio attivo: sulfamazone g 0,5
Una supposta adulti contiene:
Principio attivo: sulfamazone g 1,0
Compresse
Supposte adulti.
- [Vedi Indice]Il Marespin è particolarmente indicato nella cura delle malattie respiratorie acute; faringotonsilliti e tracheobronchiti batteriche primitive o complicanti l'influenza o le altre malattie virali delle prime vie respiratorie.
Per via orale:
Compresse: negli adulti 3-4 compresse al giorno nei primi 2-3 giorni con progressiva riduzione della posologia.
Nei bambini dosi ridotte proporzionalmente all'età.
Per via rettale:
Supposte adulti: 1-4 supposte nelle 24 ore.
Ipersensibilità già nota verso i componenti.
Insufficienza renale grave con iperazotemia.
Bambini al di sotto di 2 anni di età.
Granulocitopenia, porfiria acuta intermittente, insufficienza della glucosio-6-fosfato-diidrogenasi.
Poiché sono stati descritti con l'uso di sulfamidici casi di sindrome di Stevens-Johnson (eritema essudativo multiforme) i pazienti trattati devono essere tenuti sotto osservazione e nel caso che durante il trattamento compaia una eruzione cutanea il trattamento stesso deve essere sospeso. Particolare cautela deve essere posta nel trattamento di pazienti con disfunzione renale o epatica per il pericolo di accumulo.
Durante il trattamento, specie se protratto, sono raccomandati periodici controlli della funzionalità epatica, renale e della crasi ematica.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Per il Marespin valgono le interazioni di tutti i sulfamidici e cioè: sulfaniluree ipoglicemizzanti, anticoagulanti orali, probenecid, fenilbutazone e ossifenbutazone, salicilati, fenitoina, mercaptopurina, acido aminobenzoico, penicilline.
Nonostante non siano mai stati osservati, è da tenere presente che aumenti di tossicità potrebbero essere indotti da contemporaneo uso di allopurinolo, cloramfenicolo, anticoncezionali orali e PAS.
Nello stato di gravidanza deve essere usato soltanto in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. Il farmaco è sconsigliato negli ultimi 8 giorni di gravidanza onde evitare il rischio che la mancata eliminazione del sulfamidico dall'organismo della madre possa determinare un ittero neonatale e durante l'allattamento.
Il farmaco non altera lo stato di vigilanza.
Eruzioni cutanee a tipo di orticaria, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson. Una serie di altre reazioni secondarie su base verosimilmente allergica e talora gravi sono state descritte a seguito dell'impiego terapeutico di sulfamidici, fotosensibilizzazione, nausea, vomito, cefalea, disturbi addominali, depressione nervosa, vertigini, ronzii, astenia.
A carico dell'apparato renale possono osservarsi albuminuria, cristalluria, ematuria; a carico dell'apparato emolinfopoietico sono state occasionalmente riferite: leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, porpora, generalmente reversibili, spesso lievi e talora asintomatiche.
Nonostante non siano stati segnalati casi di avvelenamento, è consigliabile, in presenza di accidentale assunzione di alte dosi, effettuare oltre la lavanda gastrica, fluido-terapia e controllare, oltre alla glicemia, i comuni parametri ematoclinici, nonché quelli dell'equilibrio acido-base ed elettrolitico.
È un prodotto di sintesi che comprende nella sua molecola il nucleo pirazolico e il nucleo sulfamidico della sulfametossipiridazina. Tale molecola svolge contemporaneamente azione antipiretica, antiflogistica e antibatterica. L'attività antibatterica è paragonabile a quella svolta dai sulfamidici a basso dosaggio e lenta eliminazione.
Il farmaco è ben assorbito sia per via orale che per via rettale; le concentrazioni ematiche terapeuticamente efficaci si mantengono per lungo tempo.
La sostanza presenta una tossicità acuta molto bassa, la DL50 nel ratto per os risulta superiore a 3 g/kg. La somministrazione di dosi rilevanti nel ratto e nel cane non ha determinato alterazioni sensibili dei vari parametri considerati.
Compresse: amido di patata, magnesio stearato, saccarosio.
Supposte: gliceridi semisintetici.
Niente da segnalare per l'uso previsto.
60 mesi (5 anni).
Non sono previste indicazioni particolari. Da conservare a temperatura ambiente (fra +8 e +30 °C, come previsto da F.U. IX).
Blister - 10 compresse
Valve - 10 supposte adulti
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ABIOGEN PHARMA S.p.A.
Via S. Antonio, 61 - 56125 Pisa
Marespin 10 compresse 0,5 g AIC n. 020678013
Marespin 10 supposte adulti 1 g AIC n. 020678037
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Compresse: Marzo 1966 / Maggio 2000
Supposte adulti: Marzo 1966 / Maggio 2000
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]-----
Giugno 2000
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