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04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
 

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO

     

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MEPIVACAINA Cabon

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Mepivacaina 3%. Ogni ml di soluzione contiene:

Mepivacaina HCl���� ��������������� 30,0 mg

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Soluzione iniettabile

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

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Anestesia locale e regionale tronculare per uso stomatologico e odontoiatrico. Il preparato senza adrenalina è utile nel trattamento anestetico di quei soggetti nei quali è controindicato il vasocostrittore: gravi ipertesi, coronaropatici, diabetici.

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Adulti. 1 o 3 tubofiale da 1,8 ml per intervento, in funzione dell’estensione della zona da anestetizzare e della tecnica di iniezione utilizzata. Disinfettare il diaframma della tubofiala prima dell’impiego con alcool etilico al 70% o con alcool isopropilico per uso farmaceutico puro al 90%. Le tubofiale non devono essere immerse in alcun tipo di soluzione.� E’ opportuno non ripetere nello stesso paziente la somministrazione più di una volta alla settimana. In funzione di quanto detto ed in considerazione della concentrazione in principio attivo per ciascuna tubofiala, la quantità massima di questo che potrà essere somministrata nella medesima seduta va calcolata come segue:

Mepivacaina 3%: dosaggio massimo per somministrazione di n° 3 tubofiale da 1,8 ml� mepivacaina HCl: 3x54,00 mg = 162,00 mg, equivalenti a 2,7 mg/kg di anestetico riferito ad un paziente di 60 kg. Non superare in alcun caso la dose di 300 mg di mepivacaina per seduta.

Bambini. La posologia sarà determinata in funzione dell’età, dell’importanza dell’intervento e terrà conto del peso del bambino. La dose massima prevista è di 0,025 ml di soluzione anestetica per chilo di peso. La dose totale non deve superare una tubofiala per seduta. La dose massima espressa in mg di mepivacaina HCl somministrabile al bambino può essere calcolata come segue: peso bambino (Kg) x 1,33.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Ipersensibilità già nota verso i componenti. E’ controindicato nei casi in cui sia nota intolleranza agli altri anestetici locali dello stesso gruppo chimico. La somministrazione di mepivacaina è controindicata nei casi di: miastenia grave, bassi tassi plasmatici di colinesterasi, insufficienza epatica grave. Controindicazioni classiche dell’adrenalina associata come vasocostrittore� agli anestetici locali sono: le cardiopatie, le gravi arteriopatie, l’ipertensione, le manifestazioni ischemiche di qualsiasi tipo, l’emicrania essenziale, le nefropatie, l’ipertiroidismo, il diabete ed il glaucoma dell’angolo della camera anteriore dell’occhio.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Attenzione: è necessario avere la disponibilità immediata dell’equipaggiamento dei farmaci e del personale idoneo al trattamento di emergenza, poiché in casi rari sono state riferite, a seguito dell’uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora da esito infausto, anche in assenza di ipersensibilità individuale nell’anamnesi. L’anestesia locale deve essere evitata nelle zone infette e nelle infiammazioni.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Non sono note interazioni gravi con altri farmaci.

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

Da non usare in gravidanza accertata o presunta.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Alle dosi consigliate il farmaco non influenza significativamente e per lungo tempo le capacità di attenzione.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Si possono avere effetti indesiderati da elevato tasso plasmatico e reazioni da ipersensibilità attribuibili entrambi sia all’anestetico che al vasocostrittore. Effetti dovuti all’anestetico: sono descritti effetti indesiderati conseguenti ad elevato tasso plasmatico sia a carico del SNC che dell’apparato cardiovascolare. Gli effetti sul SNC descritti sono: eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni: se è interessato il midollo allungato si ha compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico con sudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito. Gli effetti di tipo periferico a carico dell’apparato cardiovascolare sono: bradicardia e vasodilatazione. Le reazioni allergiche si verificano per lo più in soggetti ipersensibili ma vengono riferiti molti casi con assenza di ipersensibilità individuale nell’amnesi. Le manifestazioni di carattere locale comprendono eruzioni cutanee di tipo vario, orticaria, prurito; quelle a carattere generale broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico. Per ogni altro effetto indesiderato che dovesse insorgere in conseguenza del trattamento sensibilizzare il paziente ad informare il proprio medico.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Al primo segno di allarme occorre interrompere la somministrazione, porre il paziente in posizione orizzontale ed assicurarne la pervietà delle vie aeree, somministrandogli ossigeno in caso di dispnea grave o effettuando la ventilazione artificiale (pallone di Ambu). L’uso di analettici deve essere evitato per non aggravare la situazione aumentando il consumo di ossigeno. Eventuali convulsioni possono essere controllate con l’uso di diazepam in dose di 10-20 mg per via endovenosa: sono sconsigliabili invece i barbiturici che possono accentuare la depressione bulbare. Il circolo può essere sostenuto con la somministrazione di cortisonici in dosi appropriate per via endovenosa: possono aggiungersi soluzioni diluite di alfa-beta stimolanti ad azione vasocostrittrice (mefentermina, metaramidolo ed altri) o di solfato di atropina. Come antiacidosico può essere impiegato il bicarbonato di sodio in concentrazione mirata, per via endovenosa.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Il cloridrato di mepivacaina é un derivato acetanilidico (2,6 - dimetilanilide dell’acido DL-N-metilpipecolico) ad alto potere anestetico - locale. Somministrato nelle vicinanze delle terminazioni nervose sensitive blocca in modo reversibile la conduzione delle sensazioni dolorose. Contrariamente a tutti gli altri anestetici locali la mepivacaina non possiede proprietà vasodilatatrici e ciò ne permette l’uso anche senza vasocostrittore nei casi in cui questo é controindicato. L’anestesia provocata dalla mepivacaina é rapida (2-3 minuti) e prolungata nel tempo (130-160 minuti).

05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Dopo somministrazione nel cavo orale, la mepivacaina raggiunge il suo picco di concentrazione nel sangue dopo 30 minuti. L’emivita di eliminazione é di 90 minuti. La mepivacaina é di solito rapidamente metabolizzata e solamente il 5-10% é eliminato inalterato con le urine. A causa della sua struttura, la mepivacaina non é attaccata dalle esterasi plasmatiche. Il fegato é il sito principale del metabolismo. La maggior parte dell’anestetico come tale e dei suoi metaboliti é eliminata entro 30 ore dalla somministrazione. Tutte le patologie epatiche (cirrosi, epatiti) determinano accumulo di mepivacaina.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

La tossicità (DL50) della mepivacaina per e.v. nel topo é di 40 mg/Kg. Per somministrazione s.c. la DL50 é di 260, 110, 94 mg/Kg rispettivamente nel topo, nel coniglio e nella cavia. La somministrazione s.c. di 10 mg/Kg per un mese nel topo é stata ben tollerata e non ha provocato alcuna reazione locale. In scimmie� trattate con 10 mg/Kg i.m. e in ratti trattati con 3 mg/Kg s.c. per un periodo di 21 giorni non é stata osservata alcuna modificazione patologica significativa nel peso corporeo, nelle urine, nella pressione arteriosa. Nessun danno a livello materno e fetale é stato osservato negli animali da esperimento.

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06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Mepivacaina 3%. Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non note.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

Mepivacaina 3%: 3 anni

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Nessuna.

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Astuccio di cartone contenente 100 tubofiale sterili da 1,8 ml in vetro trasparente ad alta resistenza idrolitica (tipo I) con stantuffo in gomma bromobutilica. Chiusura della tubofiala costituita da ghiera di alluminio e guarnizione in gomma.

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CABON-DENIT S.p.A. - Via Melchiorre Gioia, 168 - 20125 Milano

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

AIC N° 031833015 del Ministero della Sanità

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15/06/99

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