- [Vedi Indice]Mikavir 500 -Un flaconcino contiene in soluzione sterile:
Principio attivo: amikacina solfato mg 667,5, pari ad amikacina base mg 500.
Eccipienti: sodio citrato mg 50,20, sodio metabisolfito mg 13,20, acqua apirogena per preparazioni iniettabili ml 2.
Mikavir 1000- Un flaconcino contiene in soluzione sterile:
Principio attivo: amikacina solfato mg 1335, pari ad amikacina base mg 1000.
Eccipienti: sodio citrato mg 100,40, sodio metabisolfito mg 26,40, acqua apirogena per preparazioni iniettabili mg 5.
Iniettabile.
- [Vedi Indice]Mikavir è indicato nel trattamento a breve termine di infezioni gravi da ceppi sensibili di germi Gram-negativi, comprese le specie di Pseudomonas, E. Coli, Proteus indolo + e indolo -, di Providencia, del gruppo Klebsiella-Serratia, e di Acinetobacter.
Questo antibiotico si dimostra efficace:
nella terapia delle batteriemie, delle setticemie e delle sepsi neonatali;nella terapia delle infezioni gravi delle vie respiratorie, delle ossa e delle articolazioni, del SNC (inclusa la meningite), delle infezioni intraaddominali (inclusa la peritonite), delle ustioni e delle infezioni postoperatorie (incluse quelle della chirurgia vascolare);nella terapia delle infezioni gravi, complicate e ricorrenti, delle vie urinarie, causate da germi Gram-negativi.
Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l'amikacina non è indicata negli episodi infettivi iniziali non complicati del tratto urinario, quando l'agente eziologico è sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici;
nella terapia delle infezioni da stafilococco; perciò si può adottare come terapia d'attacco in caso di infezioni stafilococciche accertate o presunte, quando il paziente è allergico ad altri antibiotici, o è presente un'infezione mista da stafilococchi e gram-negativi; nella terapia delle sepsi neonatali, quando il test di sensibilità indica che altri aminoglicosidi non si possono impiegare.
In tali casi può essere indicata anche una terapia concomitante con un antibiotico di tipo penicillinico, a causa della possibilità di sovrinfezione da Gram-positivi (streptococchi o pneumococchi).
Il Mikavir è in grado di combattere le infezioni da germi gram-negativi resistenti alla gentamicina ed alla tobramicina, particolarmente da Proteus rettgeri, Providencia stuartii, Serratia marcescens e Pseudomonas aeruginosa.
Somministrazione intramuscolare ed endovenosa.
Alla posologia raccomandata le infezioni meno gravi sostenute da germi sensibili all'amikacina dovrebbero rispondere entro 24-48 ore. La durata del trattamento è in genere di 3-7 giorni per la somministrazione endovenosa e di 7-10 giorni per la somministrazione intramuscolare. Se il quadro clinico non si modifica entro 3-5 giorni, prendere in considerazione una terapia alternativa in base ai risultati delle indagini microbiologiche.
Adulti e bambini: 15 mg/kg/die, suddivisi in 2-3 somministrazioni (una ogni 8-12 ore).
Neonati e prematuri: dose iniziale d'attacco: 10 mg/kg, proseguire con 7,5 mg/kg ogni 12 ore.
Infezioni ad alto rischio e/o sostenute da Pseudomonas: la dose nell'adulto può essere aumentata a 500 mg ogni 8 ore, ma non si deve mai superare la dose di 1,5 g/die nè protrarre la terapia per più di 10 giorni. La dose totale massima è di 15 g.
Infezioni del tratto urinario non complicate (escluse le infezioni da Pseudomonas): 7,5 mg/kg/die suddivise in 2 somministrazioni (una ogni 12 ore).
Alterata funzionalità renale: nei pazienti affetti da disfunzione renale, la dose giornaliera dovrebbe essere ridotta e/o aumentati gli intervalli tra una somministrazione e l'altra onde evitare un accumulo del farmaco. Un metodo consigliato per stabilire le dosi da somministrare a pazienti con una diminuita funzionalità renale, sospetta o accertata, è quello di moltiplicare per 9 le concentrazioni sieriche di creatinina: il risultato ottenuto rappresenta l'intervallo espresso in ore, tra una dose e l'altra.
Creatinina sierica (mg/100 ml) | | Intervallo (ore) |
1,5 | | 13 e 1/2 |
2,0 | | 18 |
2,5 | | 22 e 1/2 |
3,0 | | 27 |
3,5 | x 9 = | 31e 1/2 |
4,0 | | 36 |
4,5 | | 40 e 1/2 |
5,0 | | 45 |
5,5 | | 49 e 1/2 |
6,0 | | 54 |
Posologia ridotta ad intervalli fissi
Dose iniziale = 7,5 mg/kg
Dose di mantenimento ogni 12 ore =
7,5 x CC osservata (ml/min) / CC normale (ml/min)
La somministrazione i.m. è preferenziale ma in caso di necessità può essere utilizzata, con identico schema posologico, la somministrazione endovenosa (perfusione endovenosa).
Ipersensibilità accertata o presunta all'amikacina o agli altri aminoglicosidi.
L'amikacina è potenzialmente nefrotossica, ototossica e neurotossica.
Si dovrebbe, perciò, evitare di associarla ad altri farmaci tossici a quel livello, secondo quanto precisato nel paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso".
Nei pazienti con insufficienza renale, qualora sia previsto un trattamento superiore a 5 giorni è necessario praticare un audiogramma prima di iniziare la terapia e nel corso del trattamento.
Qualora si osservassero tinnito auricolare o diminuzione dell'udito, o diminuzione della percezione ad alte frequenze interrompere la somministrazione.
Poiché questo antibiotico si concentra in elevate quantità nel sistema escretorio renale, i pazienti in trattamento dovrebbero essere ben idratati, al fine di ridurre al minimo l'irritazione chimica dei tubuli renali.
Si dovrebbe inoltre controllare la funzionalità renale, prima di iniziare la terapia, ed anche nel corso della medesima. Se appaiono segni di irritazione renale (cilindri, globuli rossi e bianchi nel sedimento, albuminuria) si dovrebbe aumentare l'idratazione.
Se compaiono altri segni di alterazione, quali riduzione della clearance della creatinina (CC), del peso specifico dell'urina, aumento dell'azoto ureico e della creatinina sierica, oliguria, si dovrebbe ridurre il dosaggio, secondo quanto precisato nel paragrafo della posologia.
Il trattamento dovrebbe venir sospeso se si riscontra aumento dell'azotemia o riduzione progressiva dell'escrezione urinaria.
Precisiamo che quando il paziente è ben idratato e la funzionalità renale normale, il rischio di reazioni nefrotossiche con amikacina è ridotto, se ci si mantiene entro le dosi consigliate.
Poiché l'amikacina ad alte dosi ha evidenziato negli animali da esperimento una attività paralizzante muscolare, si deve tener presente la possibilità di blocco neuromuscolare e paralisi respiratoria quando è somministrato contemporaneamente ad anestetici o a bloccanti neuromuscolari. Se si verifica il blocco nervoso i sali di calcio sono in grado di neutralizzare il fenomeno.
È possibile allergia crociata con gli altri aminoglicosidi.
È possibile, come con gli altri antibiotici, che la terapia con amikacina induca la comparsa di superinfezione da germi resistenti, nel qual caso occorre istituire opportuna terapia.
Nei casi in cui l'amikacina è indicata in associazione con altri antibiotici si deve evitare di miscelare tali agenti sia nelle siringhe sia nei flaconi per infusione.
Si dovrebbe evitare la somministrazione contemporanea o successiva di altri antibiotici, per uso topico o generale, che siano notoriamente neuro o nefrotossici, in particolare: kanamicina, gentamicina, tobramicina, neomicina, streptomicina, cefaloridina, viomicina, polimixina B, colistina, vancomicina.
L'amikacina non dovrebbe essere somministrata insieme a diuretici potenti (es. acido etacrinico, furosemide, mannitolo). Infatti alcuni diuretici sono di per sè ototossici, ed inoltre i diuretici, se somministrati per e.v., aumentano la tossicità degli aminoglicosidi, alterandone la concentrazione nel siero e nei tessuti.
La sicurezza di impiego dell'amikacina in corso di gravidanza non è stata ancora accertata, pertanto nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del Medico.
Non si sa se l'amikacina venga escreta nel latte. Si dovrebbe, comunque, come regola generale, non permettere l'allattamento a donne sotto terapia con farmaci che potrebbero passare nel latte.
Non sono noti effetti del genere.
I principali effetti indesiderati che possono comparire in corso di terapia con amikacina sono: tossicità a livello dell'VIII paio di nervi cranici (soprattutto ototossicità) e nefrotossicità (albuminuria, presenza di globuli rossi e bianchi e di cilindri nel sedimento, azotemia elevata, oliguria).
Raramente sono stati anche riscontrati rash cutanei, febbre iatrogena, cefalea, parestesie, tremori, nausea e vomito, eosinofilia, anemia, ipotensione.
In caso di sovradosaggio o di reazioni tossiche, l'emodialisi e la dialisi peritoneale serviranno ad allontanare velocemente l'antibiotico del sangue.
L'amikacina è un antibiotico aminoglucosidico semisintetico derivato dalla kanamicina A, chimicamente: 6-O-(3-amino-3-deoxy-alfa-D-glucopiranosil) 4-O-(6-amino-6-deoxy-alfa-D-glucopiranosil-1-N-[(2S)-4-amino-2-idrossi-butiril]-2-deoxy-D-streptamina.
L'azione battericida si esplica per interferenza nella sintesi proteica a livello dei ribosomi. È attivo in vitro contro i germi Gram negativi quali la Pseudomonas, l'E. Coli, il Proteus sia indolo-positivo che indolo-negativo, ed inoltre: Providencia, Klebsiella, Enterobacter, Serratia, Acinetobacter, Citrobacter freundii.
Tra i Gram positivi, è attivo in vitro contro gli stafilococchi sensibili e resistenti alla penicillina ed alla meticillina, e, in misura minore, contro varie specie di streptococchi e contro gli enterococchi. L'amikacina non viene inattivata dalla maggior parte degli enzimi che inattivano altri aminoglicosidi, quali gentamicina, tobramicina e kanamicina.
Nell'uomo dopo la somministrazione intramuscolare, le concentrazioni ematiche massime vengono raggiunte tra la prima e la seconda ora: dopo 1 ora si ha concentrazione media di 21,72 mcg/ml, livello che decresce lentamente per portarsi alla sesta ora sui 4,56 mcg/ml; (dose somministrata 7,5 mg/kg); dopo somministrazione per via endovenosa, al termine della somministrazione lenta per 0,5 h, si ha un livello ematico di circa 39 mcg/ml; a 6 ore si ha un livello ematico di circa 39 mcg/ml; (dose somministrata 7, % mg/kg); L'emivita plasmatica è risultata di circa 2,26 ore; diffonde nel liquido pleurico, in cavità peritoneale; attraversa la barriera placentare e si concentra nel liquido amniotico.
Nell'animale l'escrezione urinaria nelle 6 ore successive al trattamento avviene nella misura del 30,6% della dose somministrata per via intramuscolare e del 53,7% di quella somministrata per via endovenosa; nelle 24 ore si supera il 90% della dose somministrata.
La DL50 nel coniglio è risultata per via i.e. 268 mg/kg. Nelle prove di tossicità subacuta sul cane il farmaco è risultato ben tollerato e non ha provocato la morte di alcun animale (50 mg/kg per i.m.). Anche le prove di tossicità cronica sul ratto non hanno evidenziato sintomatologie tossiche (150 mg/kg per i.m.). Non è stata riscontrata, in animale, tossicità riproduttiva fetale sui vari organi, nessuna interferenza sul sistema cardiocircolatorio.
Mikavir 500 eMikavir 1000: sodio citrato, sodio metabisolfito, acqua apirogena per preparazioni iniettabili.
Incompatibilità chimica: non mescolare la soluzione di amikacina solfato con sali di calcio, o soluzione alcalina.
06.2 Incompatibilità biologiche: altri antibiotici aminoglucosidici e diuretici.
24 mesi a confezionamento integro correttamente conservato.
Nessuna.
Flaconcino da 500 mg/2 ml
Flaconcino da 1000 mg/5ml
Uso intramuscolare o per perfusione endovenosa.
Somministrazione per perfusione endovenosa
Nell'adulto l'introduzione del preparato per perfusione endovenosa lenta deve essere effettuata utilizzando una quantità di liquido (100-200 ml per la fiala da 500 mg e 200 ml per la fiala da 1 g), tale da consentire ciascuna somministrazione in un tempo variabile da 30 a 60 minuti. È pertanto necessario diluire il flaconcino in opportuni solventi.
Nei bambini la quantità di liquido da usare sarà in stretta relazione con la quantità di antibiotico che il bambino deve assumere. Il liquido di infusione deve essere somministrato in un periodo di 30-60 minuti; nei bambini più piccoli l'infusione dovrebbe durare da 1 a 2 ore. I diluenti compatibili per l'infusione sono i seguenti: soluzione fisiologica normale, destrosio al 5%, Ringer-lattato.
L'amikacina non deve essere unita ad altre sostanze da infondere, ma somministrata da sola, secondo lo schema posologico stabilito. Le soluzioni contenenti 2,5 mg/ml di principio attivo possono essere utilizzate entro 24 ore se conservate in frigorifero o comunque non al di sopra di 25°C.
SALUS RESEARCHES S.p.A.
Via Aurelia, 58 (Portacavalleggeri) - 00165 Roma (RM)
500 mg AIC n. 025587015
1000 mg AIC n. 025587027
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
30 Giugno 1995 - 01/06/2000.
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]Non soggetta al DPR 309/90.
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