Per ogni compressa film-rivestita giallo-pallida (compressa
attiva).
Le compresse film-rivestite bianche non contengono alcun
principio attivo (placebo).
Eccipienti: vedere 6.1.
La compressa attiva è giallo-pallida, film-rivestita,
rotonda con facce convesse con inciso su un lato "60" e
sull'altro "15".
La compressa di placebo è bianca, film-rivestita,
rotonda con facce convesse.
- [Vedi Indice]
Contraccezione ormonale orale.
�
Assumere con regolarità e senza interruzione
una compressa al giorno, alla stessa ora, per 28 giorni
consecutivi (una compressa giallo-pallida nei primi 24 giorni e
una compressa bianca nei 4 giorni seguenti), senza alcun
intervallo tra una confezione e l'altra.
Come iniziare Minesse
- Nessun trattamento contraccettivo ormonale nel mese
precedente:
assumere la prima compressa il 1° giorno di
mestruazione
- Passaggio da un altro contraccettivo orale combinato
(COC):
La donna deve cominciare Minesse il giorno dopo l'ultima
compressa attiva del suo precedente contraccettivo orale
combinato.
Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico
(minipillola, preparati iniettivi, impianto):
La donna può cambiare in qualsiasi momento se
proviene dalla minipillola, e deve cominciare l’assunzione
di Minesse il giorno successivo. Nel caso di un impianto
l’assunzione di Minesse deve cominciare nello stesso giorno
nel quale l'impianto viene rimosso o, nel caso di un iniettabile,
nel giorno in cui dovrebbe essere praticata la successiva
iniezione. In tutti questi casi la donna deve essere avvertita di
usare anche un metodo contraccettivo non ormonale di supporto per
i primi sette giorni d'assunzione delle compresse.
- Dopo un aborto al primo trimestre:
La donna può iniziare MINESSE immediatamente. Non sono
necessarie ulteriori misure contraccettive.
- Dopo un parto o un aborto al secondo trimestre:
Poiché il periodo immediatamente successivo al parto
è associato ad un aumentato rischio di tromboembolismo,
l’assunzione di contraccettivi orali combinati non deve
cominciare prima del 21°-28° giorno dopo il parto o dopo
un aborto al secondo trimestre. La donna deve essere avvertita di
utilizzare anche un metodo contraccettivo non ormonale di
supporto nei primi sette giorni d'assunzione delle compresse.
Tuttavia, se nel frattempo si fossero avuti rapporti sessuali,
prima di iniziare effettivamente l’assunzione del
contraccettivo orale combinato, si deve escludere una gravidanza
o si deve attendere la comparsa della prima mestruazione.
- Per le donne che allattano al seno, vedere paragrafo
4.6.
Dimenticanza di una o più compresse
La sicurezza contraccettiva può diminuire se si
dimenticano delle compresse giallo-pallide, in particolare se la
dimenticanza si verifica durante i primi giorni del ciclo di
trattamento.
· ������ Se ci si accorge di aver dimenticato di
assumere una compressa giallo-pallida entro 12 ore
dall'ora consueta, è necessario prenderla immediatamente e
proseguire il trattamento normalmente, assumendo la compressa
successiva all'ora solita.
�
·������� Se ci si accorge di aver dimenticato di
assumere� una compressa giallo-pallida più di 12 ore
dopo l'ora consueta,� la protezione contraccettiva non
è più assicurata. L'ultima compressa dimenticata
deve essere assunta immediatamente ed il trattamento
contraccettivo orale continuato fino alla fine� della confezione
calendario, ricorrendo nello stesso tempo� anche ad un metodo
contraccettivo meccanico (preservativo, spermicidi, ecc.) fino
all'inizio della nuova confezione calendario, incluso il periodo
delle mestruazioni.
Errori nell'assunzione di una o più compresse bianche
non hanno conseguenze, sempre che l'intervallo tra l'ultima
compressa giallo-pallida� della confezione calendario in uso e la
prima compressa giallo-pallida della confezione calendario
successiva non sia superiore a� 4 giorni.
In caso di insorgenza di disturbi gastrointestinali:
L'insorgenza di disturbi digestivi intercorrenti, come vomito
o diarrea intensa, entro quattro ore dall'assunzione della
compressa può rendere temporaneamente inefficace il metodo
e tali evenienze devono essere affrontate nello stesso modo della
dimenticanza della compressa per meno di 12 ore. Se questi
episodi dovessero ripetersi per parecchi giorni, si dovrà
ricorrere a un metodo contraccettivo di supporto, in particolare
un metodo meccanico (preservativo, spermicida, ecc.), fino
all'inizio della confezione calendario successiva.
�
Questo farmaco è� controindicato nei seguenti casi:
- ipersensibilità nei confronti di uno qualunque
dei principi attivi o degli eccipienti
- accidenti tromboembolici arteriosi o
patologia tromboembolica arteriosa in anamnesi (in particolare
infarto miocardico, accidente cerebrovascolare);
- accidenti tromboembolici venosi o patologia
tromboembolica venosa in anamnesi (trombosi venosa profonda,
embolia polmonare), con o senza fattori scatenanti;
- disturbi cardiovascolari: ipertensione,
patologia coronarica, valvulopatia, disturbi del ritmo che
possono originare trombi;
-� patologia oftalmica di origine
vascolare;
- diabete complicato da micro- o
macroangiopatia;
- carcinoma� mammario accertato o
sospetto;
- carcinoma dell'endometrio o altra neoplasia
estrogeno-dipendente accertata o sospetta.
- gravi o recenti disturbi epatici,
finché i test di funzionalità epatica non sono
ritornati nella normalità;
- presenza o storia di tumori epatici benigni
o maligni;
- emorragia vaginale di natura non
accertata;
- associazione con ritonavir.
�
RISCHIO DI MALATTIA TROMBOEMBOLICA ARTERIOSA E
VENOSA
Prima di prescrivere associazioni contraccettive orali,
è necessario effettuare una ricerca sistematica sulla
presenza di fattori di rischio di malattia tromboembolica
arteriosa e venosa e prendere in considerazione le
controindicazioni e le precauzioni per l'uso.
La terapia deve essere interrotta se si presentano sintomi
premonitori di imminenti complicazioni: cefalee intense insolite,
disturbi visivi, pressione arteriosa elevata, segni clinici di
flebite ed embolia polmonare.
Trombosi e tromboembolia VENOSA
L’uso di qualsiasi contraccettivo orale di tipo
combinato comporta un aumento del rischio di tromboembolia venosa
(TEV) rispetto al non uso. L’eccesso di rischio di TEV
è massimo durante il primo anno di assunzione in una donna
che inizi ad assumere un contraccettivo orale combinato per la
prima volta. Questo rischio aumentato è inferiore rispetto
al rischio di TEV associato con la gravidanza che è
stimato in 60 casi per 100.000 gravidanze. La TEV risulta fatale
nell’1-2% dei casi.
In diversi studi epidemiologici è stato osservato che
donne che utilizzano contraccettivi orali combinati contenenti
etinilestradiolo, per lo più al dosaggio di 30 mg, ed un
progestinico come il gestodene hanno un aumentato rischio di� TEV
rispetto alle donne che usano contraccettivi orali di tipo
combinato contenenti meno di 50 mg di etinilestradiolo e il
progestinico levonorgestrel.
Per i prodotti contenenti 30 mg di etinilestradiolo in
combinazione con desogestrel o gestodene in confronto a quelli
contenenti meno di 50 mg di etinilestradiolo e levonorgestrel,
è stato stimato che il rischio relativo complessivo di TEV
è compreso tra 1,5 e 2,0. Per i contraccettivi orali di
tipo combinato contenenti desogestrel o gestodene
l’incidenza è di circa 30-40 casi per 100.000
anni-donna di utilizzo, vale a dire 10-20 casi aggiuntivi ogni
100.000 anni-donna di utilizzo rispetto al levonorgestrel.
L’impatto del rischio relativo sul numero di casi
aggiuntivi sarebbe massimo nel corso del primo anno in cui una
donna utilizzi per la prima volta un contraccettivo orale
combinato, quando il rischio di TEV è massimo per tutti i
contraccettivi orali combinati.
Per i contraccettivi orali combinati contenenti desogestrel o
gestodene in combinazione con meno di 20 mg di etinilistradiolo,
come Minesse, non ci sono dati sul rischio di trombo embolia�
venosa rispetto ad altri contraccettivi orali combinati.
I fattori di rischio di tromboembolia venosa sono:
obesità (indice di massa corporea ³30
Kg/m2);
intervento chirurgico, immobilizzazione prolungata, periodo
successivo al parto: in caso diintervento chirurgico
preventivato, il trattamento con associazioni contraccettive
orali combinate deve essere interrotto un mese prima
dell'intervento stesso. Ugualmente il trattamento dovrà
essere sospeso in caso diimmobilizzazione prolungata. Nel
periodo successivo alparto e fino alla prima� mestruazione
è preferibile adottare un metodo contraccettivo
diverso.
precedenti familiari:in caso diprecedenti familiari
dimalattia tromboembolica venosa (che abbia colpito
uno o più� parenti prima dei 50 anni d'età)
potrebbe essere utile ricercare eventuali anomalie in grado di
favorire la trombosi venosa prima di prescrivere un
contraccettivo estroprogestinico.
Avanzamento dell'età
Non c'è consenso circa il ruolo delle vene varicose e
della tromboflebite superficiale nella tromboembolia venosa.
Rischio di tromboembolia ARTERIOSA
- I dati disponibili sul rischio di infarto miocardico
non consentono di concludere che tale rischio sia diverso tra le
utilizzatrici di contraccettivi orali di seconda e terza
generazione.
Il rischio tromboembolico arterioso associato all'uso dei
contraccettivi orali aumenta con l'età e con il fumo. Per
questa ragione le donne che hanno più di 35 anni e usano i
contraccettivi orali devono smettere di fumare.
- Altri fattori di rischio di tromboembolia arteriosa
sono:
·������ alcuni disturbi cardiovascolari:
pressione alta, coronaropatie, patologie cardiache valvolari,
aritmia trombogena,diabete che costituisce
controindicazione (vedere "Controindicazioni") e
dislipidemia;
·������ età : il rischio di
trombosi arteriosa aumenta con l'età; dopo i 35 anni il
rapporto rischio/beneficio di questa contraccezione deve essere
rivalutato paziente per paziente.
Storia familiare positiva (trombosi arteriosa in parenti ad
un'età relativamente precoce).
TUMORI GINECOLOGICI
- Una meta-analisi dei dati di 54 studi internazionali
ha evidenziato un rischio leggermente più alto di tumore
del seno tra le utilizzatrici di contraccettivi orali. Tale
aumento del rischio non sembra dipendere dalla durata del
trattamento. L'influenza di fattori di rischio quali
nulliparità o precedenti familiari di tumore del seno non
è stata stabilita.
Questo aumentato rischio è transitorio e scompare dopo
10 anni dalla sospensione del contraccettivo.
È possibile che nel maggior numero di tumori del seno
diagnosticati possa recitare un ruolo importante il monitoraggio
clinico più regolare delle donne che assumono i
contraccettivi orali, con un aumento della probabilità di
diagnosi precoce.
I dati pubblicati non compromettono in alcun modo l'uso dei
contraccettivi orali, i cui benefici superano nettamente i rischi
potenziali.
Inoltre, la contraccezione orale riduce il rischio di tumore
ovarico ed endometriale.
NEOPLASIA EPATICA
In rari casi tumori epatici benigni e anche
più raramente maligni sono stati riportati nelle utenti di
contraccettivi orali combinati. In casi isolati questi tumori
hanno prodotto emorragie intra-addominali con pericolo per la
vita.
CEFALEA
La comparsa o l'esacerbazione di emicrania o lo sviluppo di
cefalea con una nuova caratteristica che è ricorrente,
persistente e di grave entità, costituiscono situazioni
che richiedono l'interruzione del contraccettivo orale combinato
e la valutazione della causa.
- Prima di iniziare ad utilizzare un contraccettivo orale
combinato devono essere effettuati una completa anamnesi,
personale e familiare, e l'esame fisico che dovrebbero, di
regola, essere ripetuti periodicamente durante l'utilizzo dei
contraccettivi orali combinati.
- Cautela deve essere adottata in donne con:
- Disturbi metabolici quali diabete senza complicazioni,
iperlipidemia�� (ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia)
- Obesità (indice di massa corporea = peso/ altezza
2 ³ 30
- Tumori mammari benigni e distrofia uterina (iperplasia;
fibroma)
- Iperprolattinemia con o senza galattorea.
- Un attento monitoraggio deve essere assicurato anche in
presenza di condizioni che sono state riferite verificarsi o
peggiorare a seguito di una gravidanza o dell'uso di
contraccettivi orali combinati, rispettivamente in pazienti che
hanno in atto o nell'anamnesi: epilessia, emicrania, otosclerosi,
asma, anamnesi familiare di patologia vascolare, vene varicose,
ittero o prurito correlato a colestasi, herpes gestazionale,
calcoli biliari, LES, disfunzione cardiaca, renale o epatica,
depressione, ipertensione, corea, sindrome uremica emolitica.
- Specialmente durante i primi mesi di impiego possono
insorgere metrorragia e spotting, che in genere regrediscono
spontaneamente senza bisogno di sospendere il trattamento. Se le
emorragie persistessero o insorgessero per la prima volta dopo un
lungo periodo di utilizzo, si dovrà prendere in esame la
possibilità di una causa organica.
- Negli studi clinici, amenorrea non correlata a gravidanza
è stata osservata nel 7 % dei cicli (verificandosi nel 24
% delle donne nel corso della durata totale degli studi clinici)
e il 3,6 % delle donne ha avuto cicli amenorroici consecutivi.
Negli studi clinici, solo 1% delle donne ha interrotto il
trattamento a causa dell'amenorrea.
-��� Quando Minesse è assunto secondo le istruzioni, in
caso di un ciclo amenorroico non vi è ragione per
interrompere il trattamento ed eseguire il test di gravidanza.
Nel caso che Minesse non sia stato assunto secondo le istruzioni
o nel caso in cui si verificasse amenorrea dopo un lungo periodo
di sanguinamento mestruale regolare, deve essere esclusa la
gravidanza.
- Se durante una precedente gravidanza è insorto
cloasma, evitare l'esposizione ai raggi solari.
�
Associazioni controindicate
Ritonavir: rischio di riduzione dell'efficacia del metodo
contraccettivo a causa della riduzione dei livelli plasmatici di
estrogeno. Si dovrà usare un metodo contraccettivo
alternativo, in particolare un metodo meccanico.
Associazioni sconsigliate
- Gli induttori enzimatici: anticonvulsivanti
(fenobarbitale, fenitoina, primidone, carbamazepina), rifabutina,
rifampicina, griseofulvina. Riduzione dell'efficacia della
contraccezione a causa di un aumentato� metabolismo epatico
durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione
del trattamento. Si dovrà preferire un metodo
contraccettivo diverso, in particolare un metodo� meccanico.
Modafinil: rischio di riduzione dell'efficacia contraccettiva
durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione
del trattamento. Usare contraccettivi orali a dosaggio normale o
un metodo contraccettivo diverso.
Associazioni da valutare
- Alcuni agenti antibiotici (per esempio ampicillina,
tetraciclina): riduzione nell'efficacia contraccettiva attraverso
una riduzione della circolazione enteroepatica degli estrogeni.
Un metodo contraccettivo aggiuntivo non ormonale è
raccomandato durante il trattamento e nei sette giorni successivi
all'interruzione del trattamento.
Flunarizina: rischio di galattorrea a causa dell'aumentata
sensibilità del tessuto mammario alla prolattina dovuta
all'azione della flunarizina.
�
Gravidanza
Il prodotto non è indicato durante la gravidanza.
Finora, nell'uso clinico, e diversamente dal
dietilstilbestrolo, i risultati di numerosi studi epidemiologici
consentono di considerare ridotto il rischio di malformazioni con
estrogeni somministrati all'inizio della gravidanza, da soli o in
associazione.
Inoltre, i rischi relativi alla differenziazione sessuale del
feto (in particolare femminile), che sono stati descritti con i
primi progestinici altamente androgenomimetici, non possono
essere estrapolati dai più recenti progestinici (come
quello impiegato in questa specialità medicinale), che
sono marcatamente meno, o per nulla, androgenomimetici.
Di conseguenza la scoperta di una gravidanza in una paziente
che assume un'associazione estroprogestinica non giustifica
l'aborto.
Allattamento
L'uso del prodotto nelle madri che allattano al seno non
è consigliato poiché gli estroprogestinici sono
rintracciabili nel latte materno.
Durante l'allattamento deve essere proposto un diverso metodo�
contraccettivo.
�
Non applicabile
�
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati nelle
donne che utilizzano contraccettivi orali combinati:
Per eventi avversi gravi nelle utilizzatrici di COC vedere
quanto riportato al paragrafo 4.4 "Speciali avvertenze e
precauzioni per l'uso".
Complicanze relativamente rare che però richiedono la
sospensione del trattamento:
Accidenti tromboembolici arteriosi (in particolare infarto
miocardico, accidente cerebrovascolare);
Accidenti tromboembolici venosi (flebite, embolia
polmonare);
Vi è un incrementato rischio di tromboembolia venosa
per tutte le donne che utilizzano contraccettivi orali combinati.
Per informazioni sulle differenze di rischio tra i contraccettivi
orali combinati vedere paragrafo 4.4
ipertensione, coronaropatia;
iperlipidemia (ipertrigliceridemia e/o ipercolesterolemia)
mastodinia grave, mastopatia benigna;
cefalee intense e insolite, emicrania, vertigini, alterazioni
della vista;
esacerbazione dell'epilessia;
adenoma epatico, ittero colestatico;
cloasma.
Complicanze più comuni che non richiedono in genere la
sospensione del trattamento, ma per le quali si può
considerare l'uso di un'associazione contraccettiva orale
alternativa:
nausea, cefalee leggere, aumento di peso, irritabilità,
pesantezza alle gambe;
tensione al seno, emorragie intermestruali, variazioni nella
secrezione vaginale, oligomenorrea, alterazioni della libido;
amenorrea: il verificarsi di amenorrea è stato
riportato nel 15 % delle donne durante gli studi clinici;
irritazione oculare con l'uso delle lenti a contatto.
Raramente:
-������� disturbi cutanei (acne, seborrea, ipertricosi, rash,
eritema nodoso, eritema multiforme);
-������� umore depresso;
-������� vomito;
-������� reazioni di ipersensibilità.
Altri: litiasi biliare, ritenzione di fluidi.
Effetti alla sospensione del trattamento: amenorrea
post-trattamento.
Quando si interrompe il trattamento si può osservare
amenorrea con assenza di ovulazione (che insorge più
frequentemente in donne con precedenti irregolarità del
ciclo). In genere si risolve spontaneamente. Se si protraesse,
prima di ogni ulteriore prescrizione sono consigliabili indagini
sulla possibilità di disturbi ipofisari.
�
Il sovradosaggio può essere indicato da segni digestivi
(nausea, vomito, ecc.) e da disturbi del ciclo.
�
PROGESTINICI ED ESTROGENI IN ASSOCIAZIONE FISSA
Codice ATC G03AA10 (sistema genitourinario e ormoni
sessuali).
Associazione estroprogestinica monofasica. Indice di Pearl
0,24 (21521 cicli)
L'efficacia contraccettiva di Minesse nasce da tre meccanismi
d'azione complementari:
- inibire l'ovulazione a livello dell'asse
ipotalamico-ipofisario.
- rendere le secrezioni cervicali impermeabili alla migrazione
degli spermatozoi
- rendere l'endometrio inidoneo all'annidamento.
�
Etinilestradiolo
Assorbimento:
L'etinilestradiolo viene rapidamente e completamente assorbito
dopo somministrazione orale. Dopo somministrazione di 15µg,
concentrazioni plasmatiche al picco pari a 30 pg/ml sono
raggiunte dopo 1-1,5 ore. L'etinilestradiolo subisce un "effetto
di primo passaggio" di forte entità, con grandi variazioni
inter-individuali. La biodisponibilità assoluta è
circa del 45%.
Distribuzione:
L'etinilestradiolo presenta un volume� di distribuzione
apparente pari a 15 l/kg ed il legame alle proteine plasmatiche
è circa del 98%.
L'etinilestradiolo induce la sintesi epatica delle globuline
leganti gli ormoni sessuali (SHBG) e i corticosteroidi (CBG).
Durante trattamento con 15 µg di etinilestradiolo, le
concentrazioni plasmatiche di SHBG aumentano da 86 a circa 200
nmol/l.
Metabolismo:
L'etinilestradiolo è metabolizzato completamente
(clearance plasmatica metabolica all'incirca pari a
10ml/min/Kg).
I metaboliti che si formano vengono escreti nelle urine (40%)
e nelle feci (60%).
Eliminazione:
L'emivita di eliminazione dell'etinilestradiolo è di
circa 15 ore. L'etinilestradiolo non è escreto, in maniera
significativa, nella forma immodificata. I metaboliti
dell'etinilestradiolo sono escreti in un rapporto urina/bile pari
a 4/6.
Condizioni allo steady state:
Condizioni di steady state sono raggiunte nella seconda
metà di ciascun ciclo di trattamento e i livelli sierici
di etinilestradiolo si accumulano secondo un fattore variabile da
circa 1,4 a 2,1.
Gestodene
Assorbimento:
Il gestodene dopo somministrazione orale è
completamente e rapidamente assorbito. La biodisponibilità
assoluta è circa del 100 %. Dopo assunzione orale di una
dose singola di 60µg di gestodene, concentrazioni
plasmatiche al picco pari a 2 ng/ml sono raggiunte in circa 60
minuti. Le concentrazioni plasmatiche sono fortemente dipendenti
dalle concentrazioni di SHBG.
Distribuzione:
Il gestodene ha un volume apparente di distribuzione di 1,4
l/kg dopo una dose singola di 60 µg. Esso è legato
per il 30% alle albumine plasmatiche e per il 50-70% alle
SHBG.
Metabolismo:
Il gestodene è estesamente metabolizzato attraverso la
via metabolica degli steroidi. La clearance metabolica è
circa 0,8 ml/min/kg dopo una dose singola di 60 µg. I
metaboliti non attivi che si formano sono escreti nelle urine
(60%) e nelle feci (40%).
Eliminazione:
L'emivita apparente di eliminazione del gestodene è di
circa 13 ore. L'emivita è prolungata a 20 ore a seguito
della somministrazione concomitante di etinilestradiolo.
Condizioni allo steady state:
Dopo dosi multiple in associazione con etinilestradiolo la
concentrazione plasmatica aumenta approssimativamente di un
fattore pari a 2-4.
�
Sono stati effettuati studi tossicologici su tutti i
componenti sia singolarmente sia associati tra di loro.
Gli studi di tossicità acuta nell'animale non hanno
evidenziato rischi di sintomi acuti dovuti a sovradosaggio
accidentale.
Gli studi di tollerabilità generale con
somministrazioni ripetute non hanno evidenziato effetti
indicatori di rischi imprevisti nell'uomo.
Gli studi di cancerogenicità a lungo termine e con dosi
ripetute non hanno� evidenziato proprietà cancerogene.
È tuttavia importante ricordare che gli steroidi sessuali
sono in grado di promuovere lo sviluppo di alcuni tessuti in
tumori ormonodipendenti.
Gli studi di teratogenicità non hanno rivelato alcun
rischio particolare se le associazioni estroprogestiniche sono
usate correttamente. È comunque indispensabile sospendere
il trattamento immediatamente se assunto per errore all'inizio
della gravidanza.
Gli studi di mutagenicità non hanno rivelato alcun
potenziale mutageno dell'etinilestradiolo o del gestodene.
�
Compressa giallo-pallida (attiva): lattosio monoidrato,
cellulosa microcristallina, magnesio stearato, polacrilin
potassio, Opadry giallo YS-1-6386-G [idrossipropilmetilcellulosa,
titanio biossido (E171), ossido di ferro giallo (E172), ossido di
ferro rosso (E172)], macrogol 1450, cera E (cera
montanglicolica).
Compressa bianca (placebo): lattosio monoidrato, cellulosa
microcristallina, magnesio stearato, polacrilin potassio, Opadry
bianco Y-5-18024-A [idrossipropilmetilcellulosa,
idrossipropilcellulosa, titanio biossido (E171), macrogol 400],
macrogol 1450, cera� E (cera montanglicolica).
�
Non applicabile
�
2 anni.
�
Non conservare al di sopra di 30°C
Conservare nella confezione/astuccio originale
�
24 compresse giallo-pallide e 4 compresse bianche in
confezione calendario (PVC/alluminio); scatola con 1 confezione
calendario
24 compresse giallo-pallide e 4 compresse bianche in
confezione calendario (PVC/alluminio); scatola con 3 confezioni
calendario
24 compresse giallo-pallide e 4 compresse bianche in
confezione calendario (PVC/alluminio); scatola con 6 confezioni
calendario
�
Nessuna istruzione particolare è necessaria
�
Wyeth Lederle S.p.A. - Via Nettunense 90, Aprilia (LT)
�
AIC n. 034922017/M - 24 compresse giallo-pallide e 4 compresse
bianche in confezione calendario (PVC/alluminio), scatola da
1
AIC n. 034922029/M - 24 compresse giallo-pallide e 4 compresse
bianche in confezione calendario (PVC/alluminio), scatola da
3
AIC n. 034922031/M - 24 compresse giallo-pallide e 4 compresse
bianche in confezione calendario (PVC/alluminio), scatola da
6
�
Da vendersi dietro presentazione di ricetta
medica.
�
11 Settembre 2000
�
-----
�
Settembre 2002
�
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