- [Vedi Indice]Impiego terapeutico
Diabete insipido ipofisario, idiopatico o sintomatico.
(N.B. Il diabete insipido renale non è sensibile al trattamento con Minirin/DDAVP fiale).
Poliuria e polidipsia post-chirurgiche, reversibili o permanenti.
Emofilia A lieve o media e malattia di von Willebrand; per la prevenzione o il trattamento di episodi emorragici conseguenti ad avulsioni dentarie, interventi chirurgici o traumi.
Impiego diagnostico
Per la diagnosi differenziale del diabete insipido.
Per le prove di funzionalità renale.
- Impiego terapeutico
Diabete insipido, poliuria e polidipsia post-chirurgiche
La soluzione di minirin/DDAVP fiale può essere somministrata per via sottocutanea o intramuscolare o endovenosa.
Adulti | - 0,25 | - 1 ml (1 - 4 mg) una - due volte al giorno. |
Bambini | - 0,06 | - 0,12 ml (0,24-0,48 mg) una - due volte al giorno. |
Il dosaggio deve essere individualizzato caso per caso.
Nella poliuria e polidipsia post-chirurgiche la dose deve essere adattata in rapporto alle variazioni dell'osmolalità urinaria.
Per i dosaggi frazionati impiegare siringhe graduate da 1 ml tipo insulina, usando però nei casi di somministrazione non sottocutanea aghi adatti alla somministrazione intramuscolare o endovenosa.
- Impiego terapeutico
Emofilia A lieve o media e malattia di von Willebrand
0,1 ml (0,4 mg/kg) da diluire in 30 ml di soluzione fisiologica isotonica e somministrare per via endovenosa 60-90 minuti prima dell'intervento chirurgico.
Iniettare i primi 5 ml in 5 minuti e, se il paziente non presenta tachicardia o arrossamenti del viso, completare l'infusione più rapidamente.
Controllare la concentrazione di fattore VIII prima e 20 minuti dopo l'infusione di Minirin/DDAVP fiale per una valutazione orientativa.
Il livello emostatico critico deve essere valutato con gli stessi criteri utilizzati nel trattamento con emoderivati, tenendo presente che la concentrazione di fattore VIII non raggiunge però il massimo dopo 20 minuti dalla somministrazione, ma continua ad aumentare per 1 - 2 ore.
Ulteriori dosi di Minirin/DDAVP fiale possono essere somministrate ad intervalli di 12 ore, controllando la concentrazione di fattore VIII poiché in alcuni pazienti si può riscontrare una riduzione della risposta alle dosi successive.
Se al primo controllo orientativo dopo 20 minuti non si è raggiunta una concentrazione sufficiente di fattore VIII, è necessario somministrare una dose complementare di emoderivati, controllando nuovamente dopo 6 ore dall'infusione la concentrazione del fattore stesso.
È opportuno attuare una terapia antifibrinolitica (acido tranexamico) prima, durante e dopo il trattamento con Minirin/DDAVP fiale.
Per eventuali delucidazioni, se non è momentaneamente disponibile uno specialista ematologo, si consiglia di rivolgersi al più vicino centro dell'Emofilia.
(Vedi anche Paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
- Impiego diagnostico:
Diagnosi differenziale del diabete insipido
- Bambini e adulti - 0,5 ml (2 mg) per via sottocutanea o intramuscolare.
L'incapacità ad elaborare urina concentrata dopo deprivazione idrica, seguita dalla capacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di Minirin/DDAVP fiale, conferma una diagnosi di diabete insipido ipofisario. L'incapacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di Minirin/DDAVP fiale lascia supporre un diabete insipido nefrogeno. (Vedi anche Paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
- Impiego diagnostico:
Prove di funzionalità renale
- Lattanti - 0,1 ml (0,4 mg) per via sottocutanea o intramuscolare
- Bambini ed adulti - 0,5 ml (2 mg) per via sottocutanea o intramuscolare.
Si raccomanda di svuotare la vescica subito prima della somministrazione del farmaco.
Nei lattanti normali nelle 5 ore successive alla somministrazione di Minirin/DDAVP fiale deve essere raggiunta una concentrazione urinaria di 600 mOsm/kg.
Nei bambini e negli adulti con funzione renale normale nelle 5 - 9 ore successive alla somministrazione di Minirin/DDAVP fiale ci si possono aspettare concentrazioni urinarie superiori a 700 mOsm/kg. (Vedi anche paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
Generali
Ipersensibilità individuale verso il prodotto. Polidipsia abituale e psicogena.
Per le prove di funzionalità renale
Insufficienza cardiaca e altri stati che richiedono il trattamento con farmaci diuretici.
Per uso emostatico
-angina pectoris instabile;
-insufficienza cardiaca non compensata;
-malattia di von Willebrand di tipo IIB nella quale il fattore VIII è anormale e la somministrazione di desmopressina può causare aggregazione piastrinica e piastrinopenia.
Gravidanza
Il rischio di effetti dannosi a carico del feto a seguito di assunzione di desmopressina non è escluso.
Pertanto l'uso di Minirin/DDAVP fiale in gravidanza è da riservare, a giudizio del Medico, ai casi di assoluta necessità (vedi anche "Gravidanza e allattamento").
Gruppi particolari di pazienti
Minirin/DDAVP fiale deve essere somministrato con cautela a pazienti affetti da asma, epilessia, emicrania, insufficienza cardiaca, ipertensione arteriosa, condizioni che potrebbero aggravarsi a causa della ritenzione idrica.
Pari cautela andrà adottata in pazienti con fibrosi cistica.
Precauzioni per prevenire il sovraccarico di liquidi devono essere adottate in:
-bambini molto piccoli e pazienti anziani;
-pazienti che presentano squilibrio di liquidi e/o di elettroliti;
-pazienti a rischio per aumento della pressione endocranica;
-pazienti sotto trattamento con farmaci diuretici.
Precauzioni da adottare quando il prodotto venga impiegato a scopo diagnostico
Quando Minirin/DDAVP fiale viene impiegato a scopo diagnostico l'apporto di liquidi deve essere limitato e non deve superare 0,5 l da 1 ora prima fino ad 8 ore dopo la somministrazione del farmaco.
Nei lattanti l'apporto di liquidi con i due pasti dopo la somministrazione di Minirin/DDAVP fiale deve essere ridotto del 50% rispetto all'apporto consueto, allo scopo di evitare un sovraccarico idrico.
Il test di capacità di concentrazione renale in bambini di età inferiore a 1 anno deve essere eseguito solo in ambiente ospedaliero, sotto accurato controllo medico.
Precauzioni da adottare quando il prodotto venga impiegato per uso emostatico
A causa dell'attività antidiuretica della desmopressina, specialmente alle dosi necessarie a determinare un incremento della concentrazione plasmatica di fattore VIII, occorre porre particolare attenzione al rischio di ritenzione idrica.
Qualora si verificassero: mal di testa persistente, nausea, aumento del peso corporeo superiore al 5%, riduzione del sodio sierico al disotto di 130 mmol/l o della osmolalità plasmatica al disotto di 270 mOsm/kg di peso corporeo, l'apporto di liquidi dovrà essere drasticamente ridotto e si dovrà interrompere la somministrazione di Minirin/DDAVP fiale.
Oltre al tempo di sanguinamento, durante l'infusione di Minirin/DDAVP fiale occorre controllare costantemente la pressione arteriosa e la frequenza del polso.
Minirin/DDAVP fiale non riduce il prolungamento del tempo di sanguinamento nelle piastrinopenie.
La desmopressina, principio attivo di Minirin/DDAVP fiale, oltre a provocare un aumento della concentrazione plasmatica di fattore VIII, determina anche dismissione in circolo dell'attivatore del plasminogeno (PA) con conseguente aumento dell'attività fibrinolitica.
È bene che il Medico inviti il paziente a leggere attentamente il foglio illustrativo ed atenere il medicinale fuori della portata dei bambini .
Indometacina può aumentare l'entità ma non la durata della risposta a desmopressina.
Farmaci che sono in grado di rilasciare l'ormone antidiuretico, come gli antidepressivi triciclici, la clorpromazina, la carbamazepina, il clofibrato e la clorpropamide, possono causare un effetto antidiuretico additivo ed aumentare il rischio di ritenzione idrica.
La glibenclamide riduce invece l'effetto antidiuretico della desmopressina.
Gravidanza
Benché l'effetto ossitocico di desmopressina sia trascurabile, si consiglia di non somministrare il farmaco in gravidanza se non in caso di effettiva necessità e solo sotto diretto controllo medico.
Studi di riproduzione nei ratti e nei conigli con dosi di oltre 100 volte superiori a quelle impiegate nell'uomo non hanno evidenziato effetti dannosi della desmopressina sul feto.
Uno sperimentatore ha riportato 3 casi di malformazioni in bambini nati da madri affette da diabete insipido e trattate con desmopressina per via endonasale durante la gravidanza.
Tuttavia molte altre pubblicazioni relative a oltre 120 casi indicano che donne trattate durante la gravidanza con desmopressina hanno dato alla luce bambini normali.
Inoltre una revisione clinica relativa a una casistica molto numerosa ha permesso di identificare 29 bambini che sono stati esposti a desmopressina per tutta la gravidanza, senza evidenziare un aumento della percentuale di malformazioni nei nati.
Allattamento
I risultati delle analisi del latte di madri nutrici trattate con una dose elevata di desmopressina (300 mg per via endonasale) indicano che le quantità di desmopressina che possono essere apportate al bambino col latte materno sono notevolmente inferiori a quelle necessarie a esercitare un effetto sulla diuresi e sull'emostasi.
Non noti.
In una piccola percentuale di pazienti si possono verificare:
04.8 Effetti indesiderati più frequenti
-Generali: mal di testa, astenia, pallore.
-Gastrointestinali: mal di stomaco, nausea.
-Cardiocircolatori: caduta transitoria della pressione arteriosa con tachicardia di riflesso e arrossamento del volto al momento della somministrazione.
04.8 Effetti indesiderati rari
-Generali: senso di instabilità e di barcollamento.
-Sistema urogenitale: spasmi uterini di tipo mestruale
Il trattamento, non accompagnato da concomitante restrizione di liquidi,può portare a ritenzione idrica, accompagnata da sintomi soggettivi e da segni clinici rilevabili obiettivamente (riduzione del sodio sierico, aumento di peso e, nei casi gravi, convulsioni).
È bene che il Medico inviti il paziente a comunicare al proprio Medico o Farmacista qualsiasi effetto indesiderato diverso da quelli sopra indicati.
Il sovradosaggio di desmopressina fa aumentare il rischio di ritenzione di liquidi e di iposodiemia.
Sebbene il trattamento della iposodiemia debba essere individualizzato, si possono fare queste raccomandazioni di carattere generale:
- l'iposodiemia non accompagnata da sintomi può essere trattata interrompendo il trattamento con desmopressina e riducendo l'apporto di liquidi;
- in presenza di iposodiemia sintomatica queste misure possono essere accompagnate da infusione di una soluzione isotonica o ipertonica di sodio cloruro;
- quando la ritenzione di liquidi è grave (convulsioni e stato di incoscienza) si può aggiungere il trattamento con furosemide.
La desmopressina, principio attivo di Minirin/DDAVP fiale, è un analogo sintetico dell'ormone del lobo ipofisario posteriore arginin-vasopressina, rispetto al quale presenta due modificazioni strutturali: desaminazione della cisteina1 e sostituzione della L-arginina8 con la D-arginina8.
Queste modifiche hanno portato, rispetto all'ormone naturale, ad un incremento e a un prolungamento dell'attività antidiuretica mentre l'attività pressoria è stata ridotta allo 0,01%.
Nell'uomo l'effetto antidiuretico, misurato come contrazione della diuresi e aumento dell'osmolalità plasmatica, si mantiene in genere per 10-12 ore dopo somministrazione di una dose singola.
La desmopressina, somministrata a dosi elevate, superiori a quelle necessarie a svolgere un'attività antidiuretica, determina un incremento di due-quattro volte della concentrazione plasmatica del fattore VIII della coagulazione (F VIII:C) ed in misura minore della concentrazione plasmatica del Fattore di von Willebrand (vWF:Ag).
La durata dell'effetto emostatico dipende dalla vita media di F VIII:C che è di circa 8-12 ore.
Gli studi di cinetica hanno messo in evidenza un prolungamento della vita media di desmopressina rispetto a quella dell'ormone naturale.
La desmopressina viene metabolizzata principalmente a livello epatico e renale per degradazione ad opera di endopeptidasi.
La concentrazione plasmatica massimale dopo somministrazione sottocutanea di una dose di desmopressina di 0,3 mg/kg di peso corporeo viene raggiunta dopo ca. 60 minuti ed ammonta in media a 600 pg/ml.
La vita media plasmatica per somministrazione sottocutanea è compresa fra 3 e 4 ore.
La biodisponibilità dopo somministrazione sottocutanea rispetto alla somministrazione endovenosa è di circa l'85%.
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Gli eccipienti di Minirin/DDAVP fiale sono: sodio cloruro, acido cloridrico 1 M, acqua per preparazioni iniettabili.
Non note.
36 mesi.
Il periodo di validità si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Minirin/DDAVP fiale deve essere conservato in frigorifero (fra +2 °C e +8 °C).
Minirin/DDAVP fiale è confezionato in fiale di vetro chiaro, a rottura prestabilita, da 1 ml.
Vedi "Posologia e modo di somministrazione".
FERRING S.p.A.
Via Senigallia, 18/2 - 20161 Milano (MI)
Concessionaria esclusiva per la vendita in Italia:
Valeas S.p.A. Industria Chimica e Farmaceutica
Via Vallisneri, 10 - 20133 Milano (MI)
AIC n. 023892021
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
1978 / Giugno 2000
Nessuna.
Gennaio 2001
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