- [Vedi Indice]Impiego terapeutico
Diabete insipido ipofisario, idiopatico o sintomatico; poliuria e polidipsia post-chirurgiche, reversibili o permanenti; enuresi notturna primaria.
N.B. Il diabete insipido renale non è sensibile al trattamento con Minirin/DDAVP.
Impiego diagnostico
Per la diagnosi differenziale del diabete insipido.
Per le prove di funzionalità renale.
1 spruzzo di Minirin/DDAVP spray nasale eroga 5 mg di desmopressina acetato idrato.
Il dosaggio, sia nel diabete insipido che nell'enuresi,deve essere individualizzato caso per caso.
Nella poliuria e polidipsia post-chirurgiche la dose deve essere adattata in rapporto alle variazioni dell'osmolalità urinaria.
Diabete insipido, poliuria e polidipsia post-chirurgiche
- Adulti:1-2 spruzzi per ciascuna narice (10-20m g) una-due volte al giorno.
- Bambini:da 1 spruzzo in una sola narice (5m g) una-due volte al giorno ad 1 spruzzo per ciascuna narice (10m g) una-due volte al giorno.
Enuresi
- Bambini di età superiore ai 5 anni e Adulti
Da 1 spruzzo per ciascuna narice (10 mg) a 4 spruzzi per ciascuna narice (40 mg) alla sera, prima di coricarsi,e dopo svuotamento della vescica.
Qualora vengano somministrati 3-4 spruzzi per narice (30-40 mg),si consiglia di somministrare consecutivamente 2 spruzzi per narice (20 mg) e dopo circa 5 minuti i restanti 1-2 spruzzi per narice (10-20 mg).
Per l'indicazione enuresi si consiglia una durata di trattamento non superiore ai 3 mesi.
Per l'indicazione enuresi è necessario ridurre l'apporto di liquidi a partire da 1 ora prima della somministrazione del prodotto fino ad 8 ore dopo la somministrazione.
Impiego diagnostico
Diagnosi differenziale del diabete insipido.
La dose diagnostica nei bambini e negli adulti è di 2 spruzzi per ciascuna narice (20 mg).
L'incapacità ad elaborare urina concentrata dopo deprivazione idrica, seguita dalla capacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di Minirin/DDAVP conferma una diagnosi di diabete insipido ipofisario. L'incapacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di Minirin/DDAVP lascia supporre un diabete insipido nefrogeno.
Prove di funzionalità renale
Si raccomandano le seguenti dosi:
- Lattanti (fino ad 1 anno di età): 1 spruzzo per ciascuna narice (10 mg).
- Bambini (da 1 a 15 anni): 2 spruzzi per ciascuna narice (20 mg).
- Adulti: 4 spruzzi per ciascuna narice (40 mg).
Si consiglia di somministrare consecutivamente 2 spruzzi per narice (20 mg) e dopo circa 5 minuti i restanti 2 spruzzi per narice (20 mg).
Nei lattanti normali nelle 5 ore successive alla somministrazione di Minirin/DDAVP deve essere raggiunta una concentrazione urinaria di 600 mOsm/kg.
Nei bambini e negli adulti con funzione renale normale nelle 5 - 9 ore successive alla somministrazione di Minirin/DDAVP ci si possono aspettare concentrazioni urinarie superiori a 700 mOsm/kg.
Si raccomanda di svuotare la vescica subito prima della somministrazione del farmaco.
Ipersensibilità individuale verso i componenti del prodotto.
Polidipsia abituale e psicogena.
Insufficienza cardiaca ed altri stati che richiedono un trattamento con farmaci diuretici.
Alterazioni vascolari, nefrite cronica.
Eventuali alterazioni della mucosa nasale causate da cicatrici,edemi e da altre affezioni, potrebbero dar luogo ad un irregolare,instabile assorbimento del farmaco; in questo caso l'uso del prodotto non è consigliabile.
Gruppi particolari di pazienti
Il prodotto deve essere somministrato con cautela a pazienti affetti da asma, epilessia, emicrania, insufficienza cardiaca, ipertensione arteriosa, condizioni che potrebbero aggravarsi a causa della ritenzione idrica.
Pari cautela andrà adottata in pazienti con fibrosi cistica.
Precauzioni per prevenire sovraccarico di liquidi devono essere adottate in
bambini molto piccoli ed in pazienti anziani;stati caratterizzati da squilibrio di liquidi e/o di elettroliti;pazienti a rischio per aumento della pressione endocranica.
Precauzioni da adottare nel trattamento della enuresi
Nel trattamento dell'enuresi notturna primaria, al fine di prevenire una potenziale intossicazione idrica, si raccomanda che a partire da 1 ora prima della somministrazione del prodotto fino ad 8 ore dopo la somministrazione si limiti al minimo l'apporto di liquidi e comunque solo in quantità sufficiente a soddisfare la sete. Inoltre si raccomanda di svuotare la vescica subito prima della somministrazione.
Inoltre il prodotto deve essere impiegato solo in pazienti con pressione arteriosa normale.
Precauzioni da adottare quando il prodotto venga impiegato a scopo diagnostico
Quando Minirin/DDAVP viene impiegato a scopo diagnostico, l'apporto di liquidi deve essere limitato e non deve superare 0,5 l da 1 ora prima fino ad 8 ore dopo la somministrazione del farmaco.
Nei lattanti l'apporto di liquidi con i due pasti dopo la somministrazione di Minirin/DDAVP deve essere ridotto del 50% rispetto all'apporto consueto, allo scopo di evitare un sovraccarico idrico.
Il test di capacità di concentrazione renale in bambini di età inferiore ad 1 anno deve essere eseguito solo in ambiente ospedaliero, sotto accurato controllo medico.
Avvertenze Attenzione: per l'uso leggere attentamente il foglio illustrativo.
Tenere il medicinale fuori della portata dei bambini.
Indometacina può aumentare l'entità ma non la durata della risposta alla desmopressina.
Farmaci che sono in grado di rilasciare l'ormone antidiuretico,come gli antidepressivi triciclici, la clorpromazina, la carbamazepina, il clofibrato e la clorpropamide possono causare un effetto antidiuretico additivo ed aumentare il rischio di ritenzione idrica.
La glibenclamide riduce invece l'effetto antidiuretico di desmopressina.
Gravidanza
Benché l'effetto ossitocico di desmopressina sia trascurabile, si consiglia di non somministrare il farmaco in gravidanza se non in caso di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico.
Studi di riproduzione condotti nei ratti e nei conigli con dosi di oltre 100 volte superiori a quelle impiegate nell'uomo,non hanno evidenziato effetti dannosi della desmopressina sul feto.
Uno sperimentatore clinico ha riportato 3 casi di malformazioni in bambini nati da madri con diabete insipido e trattate con desmopressina durante la gravidanza.
Tuttavia molte altre pubblicazioni relative ad oltre 120 casi indicano che donne trattate durante la gravidanza con desmopressina,hanno dato alla luce bambini normali.
Inoltre una revisione clinica relativa ad una casistica molto numerosa ha permesso di identificare 29 bambini che sono stati esposti a desmopressina per tutta la gravidanza senza evidenziare un aumento della percentuale di malformazioni nei nati.
Allattamento
I risultati delle analisi del latte di madri nutrici trattate con una dose elevata di desmopressina (300 mg per via endonasale) indicano che le quantità di desmopressina che possono essere apportate al bambino col latte materno sono notevolmente inferiori a quelle necessarie ad esercitare un effetto sulla diuresi.
Non noti.
In una piccola percentuale di pazienti si possono osservare i seguenti effetti indesiderati:
04.8 Effetti indesiderati più frequenti (>1/100)
Generali: mal di testa, pallore.
Gastrointestinali: mal di stomaco, nausea.
Tratto respiratorio superiore: congestione nasale/rinite,epistassi.
04.8 Effetti indesiderati meno frequenti (1/100 - 1/1000)
Sistema urogenitale: spasmi uterini di tipo mestruale.
Gastrointestinali: crampi addominali.
Cardiocircolatori: dolori stenocardici, ischemia cardiaca.
Cutanei: reazioni allergiche al conservante, arrossamento del volto.
Il trattamento, non accompagnato da concomitante restrizione dell'apporto di liquidi, può portare a ritenzione idrica, accompagnata da sintomi soggettivi e da segni clinici rilevabili obiettivamente (riduzione del sodio sierico, aumento di peso e,nei casi gravi, convulsioni).
Il sovradosaggio di desmopressina fa aumentare il rischio di ritenzione di liquidi e di iposodiemia.
Sebbene il trattamento della iposodiemia debba essere individualizzato,si possono fare queste raccomandazioni di carattere generale:
l'iposodiemia non accompagnata da sintomi può essere trattata interrompendo il trattamento con desmopressina e riducendo l'apporto di liquidi;in presenza di iposodiemia sintomatica queste misure possono essere accompagnate da infusione di una soluzione isotonica o ipertonica di sodio cloruro;quando la ritenzione di liquidi è grave (convulsioni e stato di incoscienza) si può aggiungere il trattamento con furosemide.
La desmopressina è un analogo sintetico dell'ormone antidiuretico naturale rispetto al quale presenta due modificazioni strutturali: desaminazione della cisteina1 e sostituzione della L-arginina8 con la D-arginina8.
Queste modifiche hanno portato, rispetto all'ormone naturale, ad un incremento e ad un prolungamento dell'attività antidiuretica mentre l'attività pressoria è stata ridotta allo 0,01%.
Gli studi di farmacocinetica hanno messo inoltre in evidenza un prolungamento della vita media di desmopressina rispetto a quella dell'ormone naturale.
Desmopressina è praticamente priva di tossicità anche a dosi di parecchie volte superiori a quelle impiegate in clinica.
Nel topo e nel ratto non sono stati osservati fenomeni di tossicità acuta neppure con dosi di 4 mg/kg somministrati per via intramuscolare.
Non sono state osservate modificazioni attribuibili al farmaco in ratti trattati con una dose di 5 mg/kg pro die per via intramuscolare per 3 settimane, o con dosi di 0,1-1-10 mg/kg pro die per via intramuscolare per 6 mesi o in cani trattati con dosi di 0,1-1 mg/kg pro die per via intramuscolare per 6 mesi.
La desmopressina non provoca alterazioni della fertilità né presenta effetti teratogeni.
Nell'uomo l'effetto antidiuretico misurato come contrazione della diuresi ed aumento dell'osmolalità urinaria,si mantiene in genere per 10-12 ore, dopo somministrazione di una dose singola.
Per la elevata attività antidiuretica e per la trascurabile attività pressoria desmopressina non presenta, a dosi terapeuticamente attive, quegli effetti collaterali che si riscontrano solitamente somministrando l'ormone naturale.
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Non note.
36 mesi.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Minirin/DDAVP spray nasale deve essere conservato in frigorifero (fra +2 e +8 °C) in posizione verticale con cappuccio protettivo applicato sull'erogatore nasale.
Può essere conservato anche a temperatura ambiente (max 25 °C),ma per non più di un mese.
Minirin/DDAVP spray nasale deve essere sempre tenuto in un luogo asciutto,al riparo da fonti di calore.
Sull'erogatore nasale deve essere sempre applicato dopo l'uso il cappuccio protettivo.
Minirin/DDAVP spray nasale viene confezionato in flaconi di vetro giallo neutro, chiusi con pompette a dosaggio automatico costante. Le pompette sono munite di erogatore nasale, con cappuccio protettivo.
Il flacone da 2,5 ml eroga 25 spruzzi autodosati da 5 mg di desmopressina acetato idrato.
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FERRING S.p.A.
Via Senigallia, 18/2 - 20161 Milano (MI)
Concessionaria esclusiva per la vendita in Italia:
Valeas S.p.A. - Milano
AIC n. 023892033
1993 / Giugno 2000
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
Nessuna.
Gennaio 2001
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