- [Vedi Indice]Per gli eccipienti: vedere paragrafo "Lista degli eccipienti".
Una compressa di Mirapexin 0,18 mg contiene 0,18 mg di pramipexolo base (equivalenti a 0,25 mg di sale pramipexolo [dicloridrato monoidrato]).
Una compressa di Mirapexin 0,7 mg contiene 0,7 mg di pramipexolo base (equivalenti a 1,0 mg di sale pramipexolo [dicloridrato monoidrato]).
Per cortesia, notare che le dosi di pramipexolo pubblicate in letteratura si riferiscono al sale, quindi le dosi saranno espresse sia in termini di pramipexolo base che di pramipexolo sale (tra parentesi).
Compresse.
- [Vedi Indice]Mirapexin compresse è indicato nel trattamento sintomatologico del morbo di Parkinson idiopatico in fase avanzata, in associazione a levodopa, cioè durante il corso della malattia, quando l'effetto della levodopa svanisce o diventa discontinuo e insorgono fluttuazioni dell'effetto terapeutico (fluttuazioni di fine dose o "on/off").
Le compresse devono essere somministrate per via orale, deglutite con acqua, prima o dopo i pasti. La dose giornaliera va suddivisa in 3 somministrazioni uguali.
Trattamento iniziale
I dosaggi devono essere aumentati gradualmente iniziando da 0,264 mg di base (0,375 mg di sale) al giorno e poi incrementati ogni 5-7 giorni. Per ciascun paziente è necessario incrementare gradualmente il dosaggio fino al raggiungimento del massimo beneficio terapeutico, purché non compaiano effetti collaterali gravi.
Settimana | Posologia
(mg base) | Dose totale giornaliera (mg di base) | Posologia
(mg di sale) | Dose totale giornaliera
(mg di sale) |
1 | 3 x 0,088 | 0,264 | 3 x 0,125 | 0,375 |
2 | 3 x 0,18 | 0,54 | 3 x 0,25 | 0,75 |
3 | 3 x 0,35 | 1,05 | 3 x 0,5 | 1,50 |
Se è necessario un ulteriore incremento della dose, la dose giornaliera può essere aumentata di 0,54 mg (0,75 mg di sale) ad intervalli settimanali fino ad una dose massima di 3,3 mg di base (4,5 mg di sale) al giorno.
Comunque, si rende noto che a dosi superiori a 1.5 mg/die (di sale) i casi di sonnolenza sono più frequenti (vedi paragrafo "Effetti indesiderati").
Trattamento di mantenimento
La dose individuale di mantenimento per ciascun paziente deve essere compresa tra 0,264 mg di base (0,375 mg di sale) e un massimo di 3,3 mg di base (4,5 mg di sale) al giorno. In tre studi clinici su pazienti durante l'incremento della dose, il pramipexolo si è dimostrato efficace a partire da un dosaggio di 1,1 mg di base (1,5 mg di sale) al giorno. Ulteriori modifiche del dosaggio devono essere effettuate tenendo conto della risposta clinica e della tollerabilità. Negli studi clinici circa il 5% dei pazienti sono stati trattati con dosaggi inferiori a 1,1 mg (1,5 mg di sale). Dosi giornaliere superiori a 1,1 mg (1,5 mg di sale) possono essere efficaci in pazienti dove si desidera attuare una riduzione della terapia con levodopa. Si raccomanda di ridurre la dose di levodopa sia durante l'incremento del dosaggio di Mirapexin, sia durante la terapia di mantenimento, in base alla risposta individuale dei pazienti.
Per le potenziali interazioni farmacocinetiche con la levodopa, che possono essere diverse nei pazienti di sesso maschile e femminile, si veda il paragrafo "Interazioni".
Posologia in pazienti con compromissione renale
L'eliminazione di pramipexolo dipende dalla funzionalità renale. Si suggerisce il seguente schema posologico per iniziare la terapia:
Pazienti con clearance della creatinina superiore a 50 ml/min non richiedono una riduzione della dose giornaliera.
In pazienti con clearance della creatinina compresa tra 20 e 50 ml/min la dose giornaliera di Mirapexin va suddivisa in due somministrazioni, iniziando da 0,088 mg di base (0,125 mg di sale) due volte al giorno (0,176 mg di base/0,25 mg di sale al giorno).
In pazienti con clearance della creatinina minore di 20 ml/min Mirapexin deve essere somministrato in dose unica giornaliera partendo da 0,088 mg di base (0,125 mg di sale) al giorno.
Se la funzionalità renale diminuisce durante la terapia di mantenimento, ridurre la dose giornaliera di Mirapexin della stessa percentuale della diminuzione della clearance della creatinina; per esempio se la clearance della creatinina diminuisce del 30%, ridurre la dose giornaliera di Mirapexin del 30%. La dose giornaliera deve essere somministrata in due volte se la clearance della creatinina è compresa tra 20 e 50ml/min, e in dose unica giornaliera se la clearance della creatinina è minore di 20 ml/min.
Posologia in pazienti con compromissione epatica
La presenza di compromissione epatica non richiede probabilmente alcuna diminuzione della dose, poiché circa il 90% della dose assorbita è escreta tramite i reni. Ad ogni modo, non è nota la potenziale influenza dell'insufficienza epatica sulla farmacocinetica di Mirapexin.
Ipersensibilità al pramipexolo o ad uno degli eccipienti.
Quando Mirapexin compresse viene prescritto a pazienti con compromissione renale, si suggerisce una riduzione della dose come descritto nel paragrafo "Posologia e modo di somministrazione". Un noto effetto collaterale del trattamento con agonisti della dopamina e levodopa è la comparsa di allucinazioni. I pazienti devono essere informati che possono verificarsi allucinazioni (soprattutto visive). Durante l'incremento posologico iniziale di Mirapexin si possono verificare discinesie. L'incidenza di discinesie iniziali può essere maggiore nelle donne. In caso si manifestino discinesie, la dose di levodopa deve essere ridotta.
In rari casi è stata riportata un'improvvisa insorgenza di sonno durante le attività diurne. Questo può mettere a rischio la vita del paziente o di altre persone secondo le circostanze. In alcuni casi questi episodi sono stati riportati senza l'avviso di segni premonitori. Se ciò si verificasse si dovrebbe considerare una riduzione del dosaggio o l'interruzione della terapia. I pazienti in trattamento con pramipexolo devono essere informati di non guidare né di intraprendere altre attività in cui un'insufficiente stato di vigilanza potrebbe porre loro o altri a rischio di gravi incidenti o di morte (es. macchine in funzione). A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono farmaci sedativi o alcool in associazione a pramipexolo (vedi paragrafo "Effetti sulla guida e sull'uso di macchine" e paragrafo "Effetti indesiderati").
Pazienti con disturbi psicotici devono essere trattati con agonisti dopaminergici solo se i potenziali benefici superano i potenziali rischi.
Si raccomandano controlli oftalmologici ad intervalli regolari o qualora si verifichino alterazioni della visione.
In caso di gravi malattie cardiovascolari è necessaria particolare attenzione. Si raccomanda di controllare la pressione arteriosa, specialmente all'inizio del trattamento, a causa del generale rischio di ipotensione posturale associata alla terapia dopaminergica.
Il pramipexolo ha affinità molto bassa per le proteine plasmatiche (< 20%) e la biotrasformazione osservata nell'uomo è minima. Quindi sono improbabili interazioni con altri medicinali che influiscono sul legame alle proteine plasmatiche o sull'eliminazione mediante biotrasformazione. Poiché gli anticolinergici sono eliminati principalmente per biotrasformazione, la possibilità di interazione è limitata, anche se un'interazione con anticolinergici non è stata studiata. Selegilina e levodopa non influenzano la farmacocinetica del pramipexolo. In un piccolo studio di farmacocinetica condotto su 9 volontari sani l'entità totale dell'assorbimento e dell'eliminazione della levodopa non è stata modificata dalla contemporanea somministrazione di pramipexolo, mentre la velocità di assorbimento della levodopa è risultata aumentata (vedi "Posologia e modo di somministrazione") in 4 volontari sani su 9, tutti di sesso femminile. La cimetidina ha determinato una riduzione nella clearance renale del pramipexolo del 34% circa, presumibilmente tramite l'inibizione della secrezione da parte del sistema di trasporto cationico dei tubuli renali. Pertanto, i farmaci che inibiscono questo meccanismo di eliminazione renale attiva o che sono eliminati tramite questa via, possono interagire con il pramipexolo determinando una diminuzione della clearance di uno o di entrambi i farmaci. I farmaci inclusi in questa categoria sono: cimetidina, diltiazem, chinidina, chinina, ranitidina, triamterene, verapamil, digossina, procainamide e trimetoprim. Anche l'amantadina è eliminata tramite questa via renale. Quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente a Mirapexin si deve valutare l'opportunità di una riduzione della dose di pramipexolo.
Durante l'incremento della dose di Mirapexin si raccomanda di ridurre la dose di levodopa e di mantenere costante il dosaggio di altri farmaci antiparkinsoniani.
A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono farmaci sedativi o alcool in associazione a pramipexolo
Non sono stati studiati nella donna gli effetti sulla gravidanza e l'allattamento. Il pramipexolo non si è dimostrato teratogeno nel ratto e nel coniglio, ma è risultato embriotossico nel ratto a dosaggi tossici per la madre (vedere paragrafo "Dati preclinici di sicurezza"). Mirapexin deve essere utilizzato durante la gravidanza solo se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischi per il feto.
Poiché il trattamento con Mirapexin inibisce nell'uomo la secrezione di prolattina, si può verificare un'inibizione della lattazione.
Nella donna non sono stati effettuati studi sull'escrezione di Mirapexin nel latte materno. Nel ratto la concentrazione di farmaco (valutata mediante radiomarcatura) nel latte è maggiore rispetto a quella ematica.
Non essendo disponibili dati clinici, Mirapexin non deve essere somministrato durante l'allattamento, se possibile. Comunque, se la sua somministrazione è necessaria, l'allattamento deve essere interrotto.
Possono verificarsi allucinazioni o sonnolenza.
In rari casi è stata riportata un'improvvisa insorgenza di sonno (vedere paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso" e paragrafo "Effetti indesiderati"). Questi episodi possono essere rischiosi per la vita secondo le circostanze. In alcuni casi si sono verificati senza l'avviso di segni premonitori. I pazienti in trattamento con pramipexolo devono essere informati di non guidare né di intraprendere altre attività in cui un'insufficiente stato di vigilanza potrebbe porre loro o altri a rischio di gravi incidenti o di morte (es. macchine in funzione) (vedere paragrafo "Interazioni").
I seguenti eventi indesiderati sono stati riportati più frequentemente durante la somministrazione di Mirapexin che non con somministrazione di placebo: nausea, stipsi, sonnolenza e allucinazioni. I casi di sonnolenza sono più frequenti con dosi superiori a 1,5 mg/die (di sale) (vedi paragrafo "Posologia e modo di somministrazione"). Gli eventi avversi più frequenti in combinazione con levodopa sono le discinesie. Questi effetti indesiderati diminuiscono continuando la terapia; stipsi, nausea e discinesie tendono addirittura a scomparire.
L'incidenza dell'ipotensione in seguito a trattamento con Mirapexin rispetto al trattamento con placebo, non è aumentata. Comunque, in alcuni pazienti, all'inizio della terapia può manifestarsi ipotensione, specialmente se l'incremento della dose di Mirapexin è avvenuto troppo rapidamente.
Durante l'esperienza post-marketing, è stata riportata raramente l'improvvisa insorgenza di sonno.
Alcuni di questi episodi si sono manifestati durante la guida causando incidenti automobilistici. Non è stata osservata una chiara correlazione con la durata del trattamento. Alcuni pazienti stavano assumendo altri medicinali con potenziali proprietà sedative. Nella maggior parte dei casi in cui era disponibile l'informazione non si sono verificati ulteriori episodi dopo riduzione del dosaggio o interruzione della terapia (vedi paragrafo "Effetti sulla guida e sull'uso di macchine)
Vedere anche paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso".
Non vi è esperienza diretta di un sovradosaggio; comunque i più probabili effetti indesiderati dovrebbero essere quelli correlati al profilo farmacodinamico di un agonista della dopamina, quindi: nausea, vomito, ipercinesia, allucinazioni, agitazione e ipotensione. Non vi è un antidoto prestabilito in caso di sovradosaggio da agonista dopaminergico. Se sono presenti i segni di una stimolazione del sistema nervoso centrale, può essere impiegato un agente neurolettico. Il trattamento del sovradosaggio può richiedere misure generali di supporto insieme a lavanda gastrica, somministrazione di fluidi per via endovenosa e monitoraggio elettrocardiografico.
Il pramipexolo è un agonista della dopamina (codice ATC N04B C) e si lega con alta selettività e specificità ai recettori della sottofamiglia D2 della dopamina, nella quale ha affinità preferenziale per i recettori D3 ; è dotato di attività intrinseca completa.
Il pramipexolo allevia i deficit motori parkinsoniani stimolando i recettori della dopamina nel corpo striato. Studi preclinici hanno dimostrato che il pramipexolo inibisce la sintesi, il rilascio e il turnover della dopamina.
In volontari sani è stata osservata una diminuzione dose-dipendente di prolattina.
Nei pazienti, Mirapexin allevia i segni e i sintomi del morbo di Parkinson idiopatico.
Gli studi clinici controllati hanno coinvolto approssimativamente 1500 pazienti con gravità della patologia compresa tra gli stadi I e IV di Hoehn e Yahr. Di questi, circa 900 pazienti erano allo stadio più avanzato della malattia, ricevevano terapia concomitante con levodopa, e soffrivano di complicazioni motorie.
Negli studi clinici controllati l'efficacia di Mirapexin si è mantenuta per circa 6 mesi. Nel follow-up in aperto, durato per più di tre anni, non si è manifestato alcun segno di diminuzione dell'efficacia.
Dopo somministrazione orale il pramipexolo è rapidamente e completamente assorbito. La biodisponibilità assoluta è maggiore del 90% e la concentrazione plasmatica massima si verifica tra 1 e 3 ore. L'assunzione di cibo non riduce l'entità dell'assorbimento di pramipexolo ma ne riduce la velocità. Il pramipexolo mostra una cinetica lineare e una bassa variabilità inter-pazienti dei livelli plasmatici.
Nell'uomo il legame proteico del pramipexolo è molto basso (< 20%) e il volume di distribuzione è elevato (400 l). Nel ratto si sono osservate elevate concentrazioni di pramipexolo nei tessuti cerebrali (circa 8 volte superiori rispetto al plasma).
Nell'uomo il pramipexolo è metabolizzato solo in piccola parte.
La via principale di eliminazione del pramipexolo è l'escrezione renale, in forma immodificata.
Circa il 90% del farmaco (14 C marcato) assorbito viene escreto attraverso i reni, mentre il 2% si rinviene nelle feci. La clearance totale del pramipexolo è di circa 500 ml/min e la clearance renale è di circa 400 ml/min. L'emivita (t1/2 ) varia da 8 ore nel giovane a 12 ore nell'anziano.
Studi di tossicità a dosi ripetute hanno dimostrato che il pramipexolo esercita effetti funzionali, coinvolgendo principalmente il Sistema Nervoso Centrale e il sistema riproduttivo femminile, probabilmente a causa dell'eccessivo effetto farmacodinamico del farmaco.
Nella cavia sono state rilevate diminuzioni della pressione diastolica e sistolica e della frequenza cardiaca; nella scimmia è stata notata una tendenza ad un effetto ipotensivo.
Gli effetti potenziali del pramipexolo sulla funzione riproduttiva sono stati studiati nel ratto e nel coniglio. Il pramipexolo non è risultato teratogeno nel ratto e nel coniglio ma si è dimostrato embriotossico nel ratto a dosi tossiche per la madre. Viste le specie animali studiate e i limitati parametri valutati, gli eventi avversi del pramipexolo sulla gravidanza e sulla fertilità maschile non sono stati ancora completamente chiariti.
Il pramipexolo non è risultato genotossico. In uno studio di carcinogenesi, i ratti maschi hanno sviluppato iperplasia e adenomi delle cellule di Leydig, attribuibili all'effetto inibitorio del pramipexolo sulla secrezione di prolattina. Queste osservazioni non sono rilevanti per l'impiego clinico nell'uomo. Lo stesso studio ha dimostrato che a dosi di 2 mg/kg (di sale) o più elevate, il pramipexolo causa degenerazione retinica nel ratto albino. Quest'ultimo effetto non è stato osservato nel ratto dotato dei normali pigmenti né in uno studio di cancerogenesi a 2 anni nel topo albino e in tutte le altre specie studiate.
Aspetto di Mirapexin compresse:
Dosaggio
(mg base/mg sale) | Aspetto |
0,18/0,25 | Piatta, ovale, 7,86 x 5,63 mm, divisibile |
0,7/1,0 | Piatta, rotonda, 9 mm di diametro, divisibile |
Tutte le compresse sono bianche e hanno il codice impresso.
Mannitolo, amido di mais, silice colloidale anidra, polividone, magnesio stearato.
Non sono note incompatibilità farmaceutiche.
36 mesi (data di scadenza indicata sulla confezione).
Sensibile alla luce. Conservare nella confezione di origine fino al momento dell'uso.
Conservare a temperatura inferiore a 30 °C.
Astucci contenenti 30 o 100 compresse confezionate in blister di alluminio da 10 compresse ciascuno.
30 compresse da 0,18 mg base/0,25 mg sale
30 compresse da 0,7 mg base/1 mg sale
Non pertinenti (vedi paragrafo "Speciali precauzioni per la conservazione").
PHARMACIA & UPJOHN S.A.
Route d'Esch, 52 - 1470 Luxembourg (G.D. Luxembourg)
EU1/97/051/001-010
Numero di identificazione nazionale:
30 compresse da 0,18 mg base/0,25 mg sale AIC n. 034090035/E
30 compresse da 0,7 mg base/1 mg sale AIC n. 034090050/E
-----
23 Febbraio 1998
-----
-----
Prontuariofarmaci. - Copyright � 2000-2012 - Anibaldi.it@Network -
Tutti i diritti riservati.
[http://www.carloanibaldi.com/terapia/schede/summary.htm]
|