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Il MYLERAN è indicato nel trattamento della leucemia
granulocitica cronica. Esso si è dimostrato superiore
all'irraggiamento splenico in termini di tempi di sopravvivenza,
riduzione del volume splenico e nel mantenimento dei livelli di
emoglobina.
Il MYLERAN riduce la massa totale dei granulociti, allevia i
sintomi della malattia e migliora lo stato clinico del paziente.
Tuttavia non ha più effetto una volta che sia avvenuta la
trasformazione blastica.
Il MYLERAN è inoltre efficace nel produrre una
prolungata remissione nei casi di policitemia vera, specialmente
quando si sia riscontrata una resistenza al fosforo radioattivo e
quando sia presente una marcata trombocitosi.
Infine il MYLERAN può essere utile in alcuni casi di
trombocitopenia essenziale e mielofibrosi.
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Leucemia Granulocitica Cronica: Il dosaggio per
l'induzione della remissione è di 0,06 mg/Kg/die con un
massimo di 4 mg/die somministrabili in dose singola. La
somministrazione deve essere sospesa quando i globuli bianchi
siano scesi tra 20.000 e 25.000/mm3 o prima se le
conte piastriniche risultino inferiori a 100.000/mm3 ,
altrimenti sussiste un considerevole rischio di aplasia midollare
irreversibile, dato che le conte continuano ad abbassarsi per
qualche tempo anche dopo la sospensione della terapia. Le conte
debbono essere effettuate almeno settimanalmente durante la fase
di induzione e la dose può essere aumentata solo se la
risposta è inadeguata dopo tre settimane di terapia.
Sebbene le conte dei globuli bianchi possono mantenersi basse
senza ulteriore terapia per lunghi periodi dopo il trattamento,
molti clinici hanno introdotto vari schemi di terapia di
mantenimento.
La dose è generalmente compresa tra 0,5-2 mg/die ma le
esigenze del singolo paziente possono essere anche inferiori.
L'obiettivo è di mantenere le conte dei leucociti tra 10 e
15.000/mm3 ed il controllo ematologico deve essere
effettuato almeno ogni quattro settimane.
Policitemia vera e Trombocitemia essenziale
Remissione: la dose è di 4-6 mg/die. La dose
totale per indurre la remissione varia, cosicché sono
essenziali controlli ematologici molto attenti.
Mantenimento: la dose è approssimativamente la
metà di quella usata nell'induzione della remissione ma
deve essere stabilita con cura per ciascun paziente. E'
necessario un trattamento prolungato e quindi uno stretto
controllo.
Mielofibrosi: la dose iniziale è solitamente di
2-4 mg/die con dosi inferiori per il mantenimento. A causa
dell'estrema sensibilità del midollo, in questa malattia
è necessario un controllo ematologico molto accurato.
Il MYLERAN è indicato nei bambini in casi estremamente
rari.
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Tenuto conto della gravità delle indicazioni non
sussistono controindicazioni assolute con l'esclusione dei casi
di accertata ipersensibilità individuale al farmaco.
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Il MYLERAN è un agente citotossico attivo da usare solo
sotto il controllo di clinici esperti nella somministrazione di
tali farmaci. Onde evitare la possibilità di eccessiva
mielosoppressione ed il rischio di aplasia midollare
irreversibile si deve porre estrema attenzione nel controllo
ematologico del paziente. Poiché il principale effetto
collaterale con MYLERAN è la depressione midollare e
particolarmente la trombocitopenia, si deve usare particolare
attenzione in quei casi che presentino conte piastriniche
iniziali basse o comunque tendenti a diminuire durante il
trattamento; la somministrazione deve essere immediatamente
sospesa quando si osservino abbassamenti bruschi delle conte
piastriniche o se si manifesta porpora.
Il MYLERAN non deve essere somministrato a pazienti da poco
sottoposti a radioterapia o a trattamenti con agenti citotossici.
Non di rado i pazienti con leucemia granulocitica cronica
presentano iperuricemia e/o iperuricosuria che devono essere
risolte prima della terapia con MYLERAN.
Durante il trattamento, l'iperuricemia ed il rischio di
nefropatia uratica acuta devono essere prevenuti con profilassi
adeguata.
Aberrazioni cromosomiche sono state osservate nelle cellule di
pazienti in terapia con Busulfano oltre a diffusa displasia
epiteliale. Poiché nei pazienti trattati con MYLERAN si
sono osservati tumori maligni deve essere considerata la
possibilità che il MYLERAN sia cancerogeno.
Il MYLERAN è potenzialmente teratogeno ed embriotossico
sebbene siano nati bambini apparentemente sani, dopo il
trattamento con Busulfano.
Da usare sotto il diretto controllo del medico.
Non sono segnalati fenomeni di assuefazione o dipendenza dal
farmaco.
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Il MYLERAN non deve essere somministrato a pazienti da poco
sottoposti a radioterapia o a trattamenti con agenti
citotossici.
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In gravidanza la somministrazione dovrebbe essere evitata e
particolarmente durante il primo trimestre. In ogni caso i
potenziali benefici per la madre debbono essere confrontati con i
rischi per il feto.
Le madri in trattamento con MYLERAN non debbono allattare.
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Non sono noti effetti negativi del MYLERAN sulla
capacità di guidare e sull'uso di macchine.
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Oltre la depressione del midollo osseo, effetti
gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea sono osservati
raramente. Questi possono essere superati somministrando in
maniera frazionata la dose giornaliera.
Nelle pazienti è frequente depressione dell'ovulazione,
amenorrea con sintomi di menopausa.
Il MYLERAN interferisce inoltre con la spermatogenesi negli
animali; nell'uomo sono stati osservati casi di sterilità,
azoospermia ed atrofia del testicolo.
A livello cutaneo nel 5-10% dei pazienti si osserva
iperpigmentazione.
In alcuni casi si sono osservati segni simili
all'insufficienza surrenale con spossatezza, anoressia, perdita
di peso, nausea e vomito ed iperpigmentazione della pelle.
La sindrome si è talvolta risolta alla sospensione
della terapia. Si è verificata raramente e di solito a
seguito di trattamenti molto prolungati, una fibrosi polmonare
diffusa con dispnea progressiva e tosse.
In un singolo caso si è osservata ossificazione del
polmone. La patologia polmonare può essere complicata da
infezioni ed inoltre la successiva radioterapia può
aumentare il danno subclinico� al polmone causato dal
Busulfano.
Durante la terapia con Busulfano si sono osservate alterazioni
del cristallino e cataratte.
Altri effetti osservati comprendono: orticaria, eritema
multiforme e nodoso, alopecia, porfiria, fragilità della
cute, secchezza delle mucose della bocca e cheilosi,
ginecomastia, ittero colestatico, miastenia grave, fibrosi
endocardiaca.
Molte di queste osservazioni si riferiscono a casi singoli e
non sempre è stato possibile stabilire con sicurezza un
nesso causa-effetto con il MYLERAN.
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Il principale effetto tossico è a livello del midollo
osseo. Si è osservata sopravvivenza dopo dose singola
elevata ma la tossicità ematologica è probabilmente
più elevata per iperdosaggi cronici.
Dato che non si conoscono antidoti si dovrà controllare
attentamente il quadro ematico e si prenderanno tutte le misure
generali comprese, se necessarie, trasfusioni di sangue.
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Agente alchilante bifunzionale. Anche se il suo meccanismo
d'azione non è stato definitivamente chiarito si ritiene
che interagisca con il DNA.
L'effetto principale sarebbe sulle cellule staminali e la
sensibilità cellulare inversamente proporzionale alla
velocità di proliferazione.
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Il comportamento del farmaco non è completamente
chiarito dal punto di vista farmacocinetico.
In studi con farmaco marcato si sono separati vari metaboliti,
che non presentano tuttavia attività antitumorale e non
sono stati identificati . La somministrazione orale è
seguita da un rapido aumento della radioattività
plasmatica che raggiunge il picco entro un'ora. L'escrezione
urinaria varia dal 16 al 46%.
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Il principale effetto tossico è la soppressione
midollare. Un particolare rischio è costituito dalla
trombocitopenia. E' potenzialmente mutageno, cancerogeno,
teratogeno ed embriotossico.
La DL50 nel topo dopo somministrazione orale:
120mg/Kg.
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Nucleo della compressa: Lattosio anidro, Amido
pregelatinizzato, Magnesio stearato.Rivestimento della
compressa: Ipromellosa, Titanio biossido, Triacetina.
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Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
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3 anni.
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Conservare in luogo asciutto e a temperatura non superiore a
25°C.
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MYLERAN 2 mg è fornito come compresse rivestite con
film, bianche, rotonde, biconvesse, contenute in flacone di vetro
ambrato da 100 compresse, con chiusura a prova di bambino
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Le compresse di MYLERAN non devono essere divise. Accertato
che il rivestimento interno sia intatto, non ci sono rischi nel
maneggiare MYLERAN compresse.
La manipolazione di MYLERAN compresse deve seguire le
raccomandazioni che si riferiscono ai farmaci citotossici in
accordo con le normative vigenti.
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The Wellcome Foundation Ltd. – Greenford – Gran
Bretagna
Rappresentante legale e di vendita:
GlaxoSmithKline S.p.A. - Verona
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MYLERAN 2 mg Compresse rivestite con film� – 100
compresse da 2 mg��� A.I.C. 024787018
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Maggio 2000
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Febbraio 2002
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