Soluzione per infusione endovenosa / soluzione orale.
Soluzione iniettabile per uso sottocutaneo.
Capsule.
- [Vedi Indice]
Prevenzione e controllo della nausea e del vomito indotti dalla chemioterapia
antitumorale.
Profilassi e trattamento dell�emesi post-operatoria.
Nel corso di ogni ciclo di chemioterapia antitumorale si raccomanda il
seguente schema posologico:
Giorno 1, ovvero ogni giorno in cui si somministrano gli agenti
antitumorali: 5 mg di NAVOBAN (1 fiala), diluiti in 100 ml di liquido per
infusione endovenosa lenta (in almeno 15 minuti) immediatamente prima di inziare
la chemioterapia oppure 5 mg di NAVOBAN (1 fiala) in 1 ml da somministrare per
via sottocutanea circa 30 minuti prima di iniziare la chemioterapia.
Giorni successivi (2-6): 5 mg di NAVOBAN/die per via orale (1
capsula/die) o 5 mg/ml per via sottocutanea.
In caso di somministrazione orale il farmaco deve essere assunto al mattino,
al risveglio, a stomaco vuoto ed almeno 1 ora prima di ingerire il cibo.
Se necessario, invece della capsula da 5 mg, si pu� somministrare per via
orale il contenuto di 1 fiala da 5 mg, diluito con succo di arancia o bevande a
base di cola.
La via sottocutanea pu� essere utilizzata nel caso in cui la presenza di
nausea impedisca la somministrazione per via orale.
Per la somministrazione della soluzione per uso sottocutaneo vedi paragrafo
6.6 "Istruzioni per l'uso".
Profilassi dell�emesi post-operatoria:
5 mg di NAVOBAN in infusione endovenosa di breve durata (15 minuti) o 5 mg in
1 ml da somministrare per via sottocutanea circa 15 minuti prima di effettuare
la chiusura della ferita chirurgica nel primo caso e circa 30 minuti prima nel
secondo.
Trattamento dell�emesi post-operatoria:
5 mg di NAVOBAN per os o per via sottocutanea se � presente solo nausea; 5 mg
per infusione endovenosa in caso di comparsa di vomito.
Ipersensibilit� al tropisetron o a qualsiasi altro componente della
specialit� medicinale. NAVOBAN non deve essere somministrato in gravidanza e
durante l�allattamento.
In soggetti scarsi metabolizzatori NAVOBAN, somministrato per via endovenosa
fino a dosaggi di 40 mg per 2 volte al giorno per un periodo di 7 giorni, non ha
determinato alcun effetto collaterale grave.
Queste osservazioni indicano che per cicli di terpia di 6 giorni in pazienti
con scarsa metabolizzazione, la dose usuale giornaliera di 5 mg non necessita di
alcuna riduzione.
Gli effetti collaterali segnalati da soggetti anziani non sono stati
differenti (per tipo, frequenza, intensit� e durata) da quelli segnalati da
soggetti giovani.
Pertanto, alla posologia proposta, NAVOBAN pu� essere somministrato senza
particolari precauzioni anche a soggetti anziani.
Nei pazienti con alterata funzionalit� epatica (da epatite acuta o da
steatosi epatica) non si � evidenziata alcuna modifica della farmacocinetica del
tropisetron. Invece pazienti con cirrosi epatica o con insufficienza renale
potrebbero presentare concentrazioni plasmatiche fino al 50% superiori rispetto
a quelle dei soggetti sani. Tuttavia nessuna riduzione di dosaggio � necessaria
in tali pazienti quando NAVOBAN viene somministrato alla posologia
raccomandata.
Poich� l�esperienza nei bambini � limitata, il suo impiego in pediatria non �
raccomandato.
Si sconsiglia la somministrazione di pi� di 10 mg/die di NAVOBAN in pazienti
ipertesi senza specifico trattamento, perch� si potrebbe avere un improvviso
incremento pressorio.
La somministrazione concomitante di NAVOBAN con rifampicina o con altri
induttori degli enzimi epatici (es.: fenobarbital) determina una riduzione delle
concentrazioni plasmatiche di tropisetron e, conseguentemente, richiede un
aumento del dosaggio nei pazienti con normale metabolizzazione (ma non in quelli
con scarsa metabolizzazione).
L�effetto degli inibitori degli enzimi epatici (es.: cimetidina) sui livelli
plasmatici di tropisetron �, viceversa, trascurabile e non richiede alcun
aggiustamento posologico.
La somministrazione delle capsule con il cibo non ha alcuna influenza
rilevante sulla biodisponibilit� ma potrebbe determinare un lieve ritardo
nell�assorbimento di NAVOBAN.
Allo stesso modo la somministrazione sottocutanea presenta un assorbimento
leggermente ritardato, raggiungendo concentrazioni plasmatiche analoghe a quelle
raggiunte dopo somministrazione per via endovenosa circa 30 minuti dopo la
somministrazione, rispetto ai 15 minuti necessari per ottenere la stessa
concentrazione dopo infusione endovenosa.
NAVOBAN � controindicato in gravidanza ed allattamento.
Nessuno. Si tenga per� presente che il prodotto pu� causare vertigini.
In generale NAVOBAN � ben tollerato. Gli effetti collaterali segnalati
impiegando la dose raccomandata sono stati, in genere, transitori. I pi�
frequenti sono rappresentati da cefalea, stitichezza, vertigini, senso di
affaticamento e disturbi gastrointestinali, quali epigastralgia, dolore
addominale e diarrea. Sono inoltre possibili reazioni di ipersensibilit� e,
durante l�infusione o in seguito a somministrazione sottocutanea, arrossamenti
cutanei improvvisi. Alcuni di essi, tuttavia, possono essere causati anche dalla
concomitante chemioterapia o dalla malattia neoplastica.
Il tropisetron ad alti dosaggi (> 50 mg x 2/die) pu� provocare
allucinazioni (tattili e visive) e, in pazienti con preesistente ipertensione,
un aumento della pressione arteriosa.
In tale evenienza � consigliabile il trattamento sintomatico, con
monitoraggio frequente dei segni vitali e una attenta osservazione del
paziente.
Il farmaco � un antagonista potente ed altamente selettivo dei recettori
5-HT3, una sottoclasse di recettori serotoninergici localizzati sia
nei neuroni periferici che nel sistema nervoso centrale.
Alcune sostanze irritanti per la mucosa intestinale, fra cui gli agenti
antitumorali, sono in grado di innescare il rilascio di serotonina (5-HT) da
parte delle cellule enterocromaffini e, quindi, di provocare il riflesso del
vomito e la sensazione di nausea che lo accompagna.
Tropisetron blocca selettivamente i recettori 5-HT3 dei neuroni
periferici coinvolti nel suddetto riflesso ed, inoltre, esercita un�azione
diretta sui recettori 5-HT3 del SNC, che modulano gli stimoli in
arrivo all�area postrema. NAVOBAN previene la nausea e il vomito indotti dalla
chemioterapia antitumorale senza causare reazioni di tipo extrapiramidale.
Esso possiede una durata d�azione di 24 ore che permette un�unica
somministrazione giornaliera; la sua efficacia rimane inalterata anche dopo
ripetuti cicli di chemioterapia.
Nell�uomo tropisetron, somministrato per via orale, viene rapidamente e
pressoch� completamente assorbito dal tratto gastro-intestinale e raggiunge la
massima concentrazione plasmatica approssimativamente in 3 h.
Esso viene estensivamente metabolizzato nel fegato, mediante idrossilazione
ossidativa (geneticamente determinata in modo polimorfo, come per la
debrisochina) e successiva coniugazione; viene, quindi, escreto principalmente
con le urine e le feci (rapporto urine/feci: 5/1). La sua emivita terminale � di
circa 8 ore nei soggetti che metabolizzano normalmente e di 30 ore dopo
somministrazione i.v., con possibili aumenti fino a 42 ore dopo somministrazione
orale, negli scarsi metabolizzatori (circa l�8% della popolazione di razza
bianca).
In caso di somministrazione sottocutanea gli studi condotti hanno evidenziato
un assorbimento rapido e quasi completo, con concentrazioni plasmatiche simili a
quelle ottenute dopo somministrazione endovenosa a distanza di circa 30 minuti
dalla somministrazione.
Il 71% della quota plasmatica di tropisetron � legato alle proteine in
maniera non-specifica. Il volume apparente di distribuzione � di 554 l.
I metaboliti possiedono una potenza estremamente ridotta nei confronti dei
recettori 5-HT3 e non contribuiscono all�azione farmacologica del
farmaco.
Gli enzimi epatici coinvolti nel metabolismo di tropisetron sono saturabili
con dosaggi ripetuti e ci� potrebbe portare ad un aumento dose-dipendente dei
livelli plasmatici del farmaco durante la somministrazione ripetuta. Tuttavia
questo accumulo � rilevante farmacocineticamente solo con dosi superiori a 10 mg
di NAVOBAN per due volte al giorno. Inoltre, anche negli scarsi metabolizzatori,
sempre in caso di somministrazione ripetuta, l�esposizione totale al farmaco
rimane entro i livelli tollerati dai pazienti e non costituisce un problema
clinico, purch� non sia superata la dose raccomandata di 5 mg per 1 volta al
giorno per 6 giorni.
La tossicit� acuta nel ratto e nel topo � la seguente
SPECIE |
DL50 mg/kg |
|
per os |
i.v. |
Ratto |
265 |
31,4 |
Topo |
487 |
37,8 |
Gli studi di tossicit� subacuta e cronica nel cane e nel roditore non hanno
evidenziato effetti avversi inattesi: le manifestazioni di tossicit� osservate
sono state quelle prevedibili, in quanto correlate con l�attivit�
farmacodinamica di NAVOBAN ad alti dosaggi.
Tropisetron non � risultato mutageno n� genotossico nei vari test effettuati
in vivo e in vitro.
Le prove di embriotossicit� in ratto e coniglio, come quelle degli effetti
sul ciclo riproduttivo nel ratto non hanno evidenziato alcun effetto tossico del
prodotto fino alla dose di 20 mg/kg. Alterazioni dello sviluppo fetale e
neonatale sono state osservate a dosi che inducono anche tossicit� materna.
NAVOBAN attraversa in qualche misura la barriera placentare e viene escreto
nel latte materno.
Fiale 5 mg/5 ml e Fiale 5 mg/ml
acido acetico glaciale, sodio acetato triidrato, sodio cloruro, acqua per
preparazioni iniettabili.
Capsule 5 mg
silice precipitata, magnesio stearato, amido di mais, lattosio.
Costituenti della capsula: pigmento ossido di ferro giallo, titanio
biossido, gelatina.
Le fiale di NAVOBAN per somministrazione endovenosa contengono una soluzione
acquosa di 5 mg/5 ml. Tale soluzione � compatibile con le seguenti soluzioni per
iniezione: fisiologica; Ringer; glucosio 5%; mannitolo 10%; sodio cloruro 0,9%;
potassio cloruro 0,3%; levulosio 5%, alla concentrazione di 5 mg in 100 ml di
soluzione. Le soluzioni diluite sono fisicamente e chimicamente stabili per
almeno 24 ore. Le soluzioni sono compatibili anche con gli usuali tipi di
contenitori (vetro, PVC) e i loro sets di infusione.
La soluzione delle fiale � risultata compatibile con succo d�arancia e
bevande a base di cola; se dovesse essere clinicamente raccomandabile
somministrare la soluzione oralmente.
Fiale 5 mg/5 ml:
3
anni.
Fiale 5 mg/ml:
3 anni.
Capsule:
3 anni.
Nessuna.
Fiale
Fiale di vetro incolore di tipo I
Astuccio da 1 fiala da 5 mg/5 ml
Astuccio da 1 fiala da 5 mg/ml
Astuccio da 3 fiale da 5 mg/ml
Astuccio da 1 fiala da 5 mg/ml + 1 siringa per uso sottocutaneo
Astuccio da 3 fiale da 5 mg/ml + 3 siringhe per uso sottocutaneo
Capsule
Blister PVC/Al
Astuccio da 5 capsule da 5 mg
Astuccio da 10 capsule da 5 mg
Fiale: trattasi di fiala con sistema di prerottura OPC (One Point
Cut). Per eseguire correttamente l'apertura delle fiale � necessario attenersi
alle istruzioni riportate nel foglio illustrativo.
Novartis Farma S.p.A.
S.S. 233 (Varesina) Km 20,5 - 21040 Origgio (VA)
1 fiala 5 mg/5
ml
A.I.C. n. 028456010
1 fiala 5
mg/ml
A.I.C. n. 028456061
3 fiale 5
mg/ml
A.I.C. n. 028456073
1 fiala 5 mg/ml + 1 siringa per uso
sottocutaneo
A.I.C. n. 028456085
3 fiale 5 mg/ml + 3 siringhe per uso
sottocutaneo
A.I.C. n. 028456097
5 capsule 5
mg
A.I.C. n. 028456022
10 capsule 5
mg
A.I.C. n. 028456034
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1 fiala 5 mg/5
ml
5 capsule 5
mg
10 capsule 5
mg
Prima
autorizzazione:
6.1993
Rinnovo:
16.06.1998
1 fiala 5
mg/ml
3 fiale 5
mg/ml
Prima
autorizzazione:
13.12.1999
Rinnovo:
/ /
1 fiala 5 mg/ml + 1 siringa per uso
sottocutaneo
3 fiale 5 mg/ml + 3 siringhe per uso
sottocutaneo
Prima
autorizzazione:
13.02.2001
Rinnovo:
/ /
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Febbraio 2001