- [Vedi Indice]Una capsula di gelatina a cessione regolata contiene:
Principio attivo: nicardipina cloridrato 40 mg.
Eccipienti: saccarosio 95 mg; amido di mais 25 mg; resina polimetacrilica 51 mg; polisorbato 80 8 mg; talco 1 mg.
Costituenti della capsula: gelatina 50 mg; titanio biossido 2 mg.
Capsule di gelatina dura (opercoli) contenenti granuli a cessione regolata.
Ipertensione arteriosa, angina pectoris, insufficienza cardiaca congestizia cronica.
Salvo diversa prescrizione medica, la dose media è di una capsula (40 mg) 2 volte al dì.
Ipersensibilità già nota verso il principio attivo. Emorragia cerebrale. Apoplessia cerebrale acuta con aumento della pressione endocranica. Gravidanza accertata o presunta. Allattamento.
Il farmaco deve essere usato con precauzione e sotto sorveglianza medica nei pazienti con affezioni epatiche, con glaucoma e con ipotensione arteriosa.
Occasionalmente sono stati osservati aumenti della bilirubina, della SGOT, della SGPT e della fosfatasi alcalina. È pertanto opportuno procedere a periodici controlli della funzionalità epatica, interrompendo all'occorrenza il trattamento.
Sono stati talvolta osservati aumenti dell'azotemia e della creatininemia. Anche tali parametri devono essere opportunamente controllati interrompendo il trattamento in caso di constatata anormalità. In caso di comparsa di fenomeni di ipersensibilità, quali rash cutanei e prurito diffuso, è opportuno sospendere il trattamento. Ugualmente ci si comporterà nei rari casi in cui si osservasse granulocitopenia.
Il farmaco ha proprietà vasodilatatrici e quindi può potenziare l'effetto di farmaci vasodilatatori ed ipotensivi somministrati contemporaneamente.
In esperimenti su animali è stato osservato che il peso dei feti e l'incremento ponderale era inferiore alla norma quando il farmaco veniva somministrato nell'ultima fase della gestazione. E' pertanto controindicato l'impiego in gravidanza. È stato pure osservato che il farmaco viene escreto nel latte materno, per cui è opportuno evitare la somministrazione a donne che allattino. Nel caso in cui si ritenga indispensabile l'impiego di nicardipina, interrompere l'allattamento.
Talvolta, soprattutto se contemporaneamente si assumono alcolici, può ridursi la capacità di reazione e di conseguenza la prontezza di riflessi di chi deve guidare autoveicoli e far funzionare macchinari.
Sono stati talora segnalati a carico dell'apparato digerente: nausea, anoressia, pirosi gastrica, stitichezza o diarrea; a carico del sistema cardiovascolare: sensazione di calore o arrossamento del viso, palpitazioni, ipotensione, edema degli arti inferiori. Altri effetti secondari osservati sporadicamente sono: cefalea, sonnolenza, senso di stordimento, scialorrea e minzione frequente; aumento delle transaminasi, della bilirubina e della fosfatasi alcalina; iperazotemia, ipercreatininemia; fenomeni di ipersensibilità quali rash cutaneo e prurito diffuso; disturbi della crasi ematica. Dopo l'assunzione di farmaci vasoattivi, anche se in casi estremamente rari, può essere avvertita una sensazione dolorosa a livello toracico: in questo caso è bene consultare il Medico.
Non risultano esperienze di intossicazione con nicardipina nell'uomo.
Il sovradosaggio dovrebbe comportare vasodilatazione periferica, ipotensione arteriosa sistemica e tachicardia. Si consiglia di attenersi a misure standard generali di monitoraggio delle funzioni cardiaca e renale.
Il paziente deve essere posto in posizione tale da evitare l'anossia cerebrale. È essenziale il controllo frequente della pressione arteriosa. Gli effetti del blocco dell'ingresso degli ioni calcio possono essere eliminati somministrando calcio gluconato endovena.
I calcio-antagonisti inibiscono l'afflusso degli ioni calcio all'interno delle cellule muscolari a livello miocardico, coronarico e vascolare.
Nicant (nicardipina), determina:
- una riduzione delle resistenze vascolari con abbassamento dei valori pressori elevati sia a riposo sia durante esercizio fisico e con beneficio degli stati di insufficiente irrorazione cerebrale e coronarica;
- una significativa riduzione della frequenza degli stati anginosi e un aumento della tolleranza allo sforzo perché migliora l'apporto e l'utilizzazione di ossigeno del miocardio;
- un miglioramento della funzione globale del cuore sia per azione sulla miocellula cardiaca sia per una riduzione del post-carico.
La nicardipina, somministrata per via orale (sotto forma "non retard"), ha un completo e veloce assorbimento. Il picco di massima concentrazione viene raggiunto entro un'ora dalla somministrazione sia dopo dose unica che dopo dosi ripetute. Il legame proteico, reversibile, è di oltre il 90%. La biodisponibilità aumenta con l'aumentare della dose restando sempre modesta (35%). Nicardipina è metabolizzata esclusivamente dal fegato ed è soggetta ad un effetto di primo passaggio. Non è mai stata messa in evidenza con nicardipina induzione degli enzimi epatici.
Con nicardipina marcata è stato evidenziato che l'escrezione totale, fecale e urinaria è superiore al 90% entro 48 ore; attraverso il rene nicardipina non viene escreta come tale ma come metaboliti prevalentemente inattivi.
Viceversa l'andamento del livello plasmatico dopo somministrazione delle capsule a cessione regolata è considerevolmente ritardato rispetto a quanto si riscontra con la forma "non retard".
In Nicant retard risulta più protratta nel tempo la concentrazione plasmatica attiva. Emivita di 7-8 ore.
La tossicità di nicardipina (DL50 mg/kg), calcolata separatamente per maschi e femmine, è risultata di 268-299 mg/kg per os e 14,1 - 15,1 mg/kg e.v. nel topo e di 214 - 168 mg/kg per os 11,4 - 14,9 mg/kg e.v. nel ratto. La somministrazione orale di nicardipina fino a 25 mg/die nel cane Beagle per 26 settimane non ha dimostrato effetti tossici importanti. Non si sono osservati effetti indesiderati sull'indice di accoppiamento, fertilità e riproduzione nei ratti e nei conigli. Negli animali che allattano la nicardipina viene escreta nel latte. La nicardipina non è teratogena né ha attività mutagena.
Amido di mais, saccarosio, talco, resina polimetacrilica, polisorbato 80.
Nessuna.
3 anni in confezionamento integro, correttamente conservato.
Nessuna.
30 capsule 40 mg in blisters PVC/alluminio
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