Interazioni - [Vedi Indice]
I pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo se
contemporaneamente vengono somministrate sostanze a limitata
tollerabilità gastrica.
L’uso contemporaneo di nimesulide e farmaci
anticoagulanti fa aumentare l’effetto di questi ultimi.
La contemporanea somministrazione di litio e fans provoca
aumento di livelli plasmatici del litio.
A causa dell’elevato legame della nimesulide con le
proteine plasmatiche i pazienti che ricevono contemporaneamente
idantoinici e sulfamidici debbono essere controllati.
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Sebbene la ricerca sperimentale non abbia evidenziato per la
Nimesulide tossicità embrio-fetale se ne sconsiglia
l'impiego in gravidanza. Al momento non è noto se la
Nimesulide venga escreta con il latte materno, pertanto non
è consigliata la somministrazione nel periodo di
allattamento.
Sono stati segnalati rari casi di insufficienza renale acuta e
cronica in neonati le cui madri avevano assunto la nimesulide in
gravidanza.
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A somiglianza di quanto avviene con altri farmaci
antiinfiammatori non steroidei il prodotto potrebbe dar luogo a
vertigini e sonnolenza, di questo devono essere informati coloro
che sono impegnati alla guida di autoveicoli o all’uso di
macchinari che richiedono attenzione e vigilanza.
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Sono fonte di questa informazione i dati derivanti dalle
segnalazioni spontanee.
Le reazioni avverse riportate per i differenti apparati sono
rare o molto rare, la maggior parte è reversibile e si
manifesta di solito entro le prime settimane dopo l’inizio
della terapia.
Le reazioni avverse sono di seguito riportate e sono
presentate per ordine decrescente di frequenza.
Cute e annessi: rash, orticaria, prurito, eritema e
rari casi di sindrome di Stevens-Johnson, eritema bolloso e
necrolisi epidermica tossica.
Apparato gastrointestinale: stomatite, nausea, dolore
gastrico, dolore addominale, diarrea, costipazione, casi di
sanguinamento gastroinestinale ed ulcera peptica particolarmente,
ma non solo, in soggetti con cause predisponenti.
Sistema epato-biliare: aumento degli enzimi epatici
(aminotransferasi, fosfatasi alcalina e g-GT) per lo più
transitorio e reversibile. Sono state anche riportate reazioni
epatiche gravi, inclusi casi di colestasi ed epatiti fulminanti,
alcune delle quali fatali.
Sistema nervoso: sonnolenza, cefalea, obnubilamento e
rari casi di disturbi visivi.
Apparato urinario: oliguria, ematuria isolata ed
insufficienza renale.
Sangue e sistema linfatico: rari casi di porpora,
trombocitopenia, pancitopenia e granulocitopenia.
Apparato respiratorio: rari casi di reazioni
anafilattiche incluse dispnea ed asma, particolarmente nei
pazienti allergici all’acido acetilsalicilico e ad altri
farmaci antiinfiammatori non steroidei.
Organismo in generale: edema, angioedema e reazioni
anafilattiche.
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In caso di sovradosaggio ricorrere al trattamento
sintomatico (lavanda gastrica e somministrazione di carbone
attivato).
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La nimesulide, o
4-nitro-2-fenossimetansulfonanilide, è una nuova molecola
ad azione antiflogistica, antipiretica ed analgesica, dotata di
buona tollerabilità a livello gastrico. Il suo profilo
farmacodinamico è stato studiato in numerosi modelli
sperimentali. I risultati ottenuti ne hanno dimostrato l'elevata
efficacia confermata successivamente in indagini cliniche
controllate eseguite in differenti quadri patologici
caratterizzati da stato flogistico, iperpiressia e dolore.
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Farmacocinetica: Nimesil è ben assorbito per
via orale e raggiunge il picco plasmatico in 1-2 ore. Presenta
un'emivita plasmatica di 2-3 ore con una prolungata durata
d'azione (circa 6-8 ore). Il farmaco viene escreto
prevalentemente per via urinaria: circa il 98% della dose
somministrata viene eliminato in 24 ore, senza dare origine a
fenomeni di accumulo nei trattamenti prolungati.
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Tossicità acuta (DL50) topo os 225 mg/kg,
i.p. 159 mg/kg, ratto os 194 mg/kg, i.p. 124 mg/kg.
Tossicità per somministrazione prolungata:
ratto os 52 settimane: assenza di tossicità fino a 10
mg/kg/die; cane Beagle os 52 settimane: assenza di
tossicità fino a 60 mg/kg/die.
Teratogenesi: Ratto Sprague-Dawley: assente fino a
45 mg/kg/die; coniglio New Zealand: assente fino a 5 mg/kg/die.
La somministrazione di FANS a ratte gravide può
determinare restrizione del dotto arterioso fetale.
Attività mutagena: assente sia in vivo che in
vitro.
Attività cancerogena: La sperimentazione
effettuata nel ratto per un periodo di 21 mesi non ha evidenziato
alcun effetto carcinogeno del farmaco.
Attività sul sistema immunitario: assente
ogni attività immunosoppressiva.
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Compresse mg 100
Sodio laurilsolfato, Lattosio, Sodio amido
glicolato, Cellulosa microcristallina, Talco, Magnesio
stearato.
Bustine mg 100
Sodio laurilsolfato, Lattosio polvere, Acido
citrico, Aroma arancio, Saccarosio.
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Nessuna.
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Mesi 24.
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Nessuna
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Le compresse vengono confezionate in blister opaco
di PVC/all; i blisters vengono introdotti, unitamente al foglio
illustrativo, in astuccio di cartone litografato.
Ogni confezione contiene 30 compresse da 100 mg
La polvere viene ripartita in bustine di
carta/alluminio/politene; le bustine vengono introdotte,
unitamente al foglio illustrativo, in astuccio di cartone
litografato.
Ogni confezione contiene 30 bustine da 100 mg
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Non pertinente.
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LUSOFARMACO
Istituto Luso Farmaco d'Italia S.p.A.
Via Carnia, 26 - Milano
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30 compresse da 100 mg - codice n. 029375019
30 bustine da 100 mg - codice n. 029375021
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta
medica.
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7 Luglio 1997
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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
Sostanza non soggetta.
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Dicembre 2002
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