Interazioni - [Vedi Indice]Numerosi farmaci sono noti influenzare il metabolismo del glucosio.
Le seguenti sostanze possono ridurre il fabbisogno di insulina: Gli ipoglicemizzanti orali, l'octreotide, gli inibitori delle monoamminoossidasi (IMAO), gli agenti bloccanti beta-adrenergici non selettivi, gli inibitori degli enzimi convertitori dell'angiotensina (ACE), i salicilati, l'alcool, gli steroidi anabolizzanti e sulfonammidi.
Le seguenti sostanze possono aumentare il fabbisogno di insulina:
I contraccettivi orali, i tiazidi, i glicocorticoidi, gli ormoni tiroidei, i farmaci simpaticomimetici e il danazolo.
Gli agenti beta-bloccanti possono mascherare i sintomi dell'ipoglicemia.
L'alcool può intensificare e prolungare l'effetto ipoglicemizzante dell'insulina.
Sono state condotte limitate esperienze cliniche con NovoRapid NovoLet durante la gravidanza.
Studi condotti sulla riproduzione animale non hanno evidenziato alcuna differenza tra NovoRapid NovoLet e l'insulina umana per quanto riguarda l'embriotossicità e gli effetti teratogeni.
Si raccomanda l'intensificazione dei controlli nelle donne diabetiche in stato di gravidanza sia durante la gravidanza che quando si pianifica una gravidanza. Il fabbisogno di insulina in genere diminuisce nel primo trimestre e aumenta successivamente nel secondo e terzo trimestre.
Non esistono limitazioni per la terapia con NovoRapid NovoLet durante l'allattamento, in quanto una terapia a base di insulina nella donna che allatta non implica rischi per il bambino. Tuttavia, potrebbe essere necessario adeguare il dosaggio di NovoRapid NovoLet in base alle circostanze.
Le capacità di concentrazione e di reazione del paziente possono ridursi a seguito di ipoglicemia. Questo fatto può costituire un rischio in situazioni dove tali capacità sono di particolare importanza (per esempio guidare un autoveicolo o utilizzare macchinari).
I pazienti devono essere informati di prendere le necessarie precauzioni per evitare la comparsa di un episodio ipoglicemico mentre stanno guidando, e ciò è particolarmente importante in coloro i quali hanno una ridotta o assente consapevolezza dei sintomi premonitori dell'ipoglicemia o hanno frequenti episodi di ipoglicemia. In queste circostanze dovrebbe essere sconsigliata la guida.
L'ipoglicemia è l'effetto indesiderato più frequente dell'insulino-terapia. I sintomi dell'ipoglicemia in genere insorgono all'improvviso. Possono includere sudorazione fredda, pelle pallida e fredda, affaticamento, nervosismo o tremori, ansia, insolita stanchezza o debolezza, confusione mentale, difficoltà di concentrazione, sonnolenza, fame eccessiva, disturbi visivi, cefalea, nausea e palpitazione. Nei casi più gravi compaiono incoscienza e/o convulsioni e a volte una compromissione temporanea o permanente delle funzioni cerebrali o addirittura il decesso.
Possono comparire edema e anomalie rifrattive dopo l'inizio dell'insulino-terapia. Tali sintomi sono in genere transitori.
Possono comparire reazioni di ipersensibilità locale (rossore, gonfiore e prurito nella sede di iniezione) durante l'insulino-terapia. Tali reazioni sono in genere transitorie e di solito scompaiono proseguendo la terapia.
Raramente possono comparire reazioni di ipersensibilità generale. Tali reazioni possono portare al decesso.
Nella sede di iniezione può comparire lipodistrofia come conseguenza della mancata rotazione della sede di iniezione nell'ambito di una stessa regione.
L'ipoglicemia può svilupparsi in fasi sequenziali:
Gli episodi ipoglicemici lievi possono essere trattati mediante somministrazione orale di glucosio o prodotti zuccherati. Si raccomanda pertanto ai pazienti diabetici di portare sempre con sé delle zollette di zucchero oppure, ad esempio, dei biscotti.
Gli episodi ipoglicemici gravi, in cui il paziente perde conoscenza, possono essere trattati mediante glucagone (da 0,5 a 1 mg) somministrato per via intramuscolare o sottocutanea da una persona esperta oppure mediante glucosio somministrato per via endovenosa da un medico. Somministrare anche il glucosio per via endovenosa se il paziente non reagisce al glucagone entro 10-15 minuti.
Quando il paziente riprende conoscenza, si raccomanda la somministrazione di carboidrati orali per evitare le recidive.
Categoria farmaco-terapeutica: analogo dell'insulina umana ad azione rapida. Codice ATC: A10A B05.
L'effetto di riduzione del livello ematico di glucosio proprio dell'insulina si verifica quando le molecole legandosi ai recettori dell'insulina sulle cellule muscolari e adipose favoriscono la captazione del glucosio e contemporaneamente inibiscono la produzione di glucosio proveniente dal fegato.
NovoRapid NovoLet presenta una rapidità di azione maggiore rispetto all'insulina umana solubile e una concentrazione minore di glucosio, in base a valutazioni effettuate nelle prime quattro ore dopo i pasti. NovoRapid NovoLet ha una durata di azione più breve rispetto all'insulina umana solubile dopo l'iniezione sottocutanea.
Fig. I. Concentrazioni ematiche di glucosio dopo una singola dose pre-prandiale di NovoRapid NovoLet iniettato subito prima di un pasto (curva continua) o di insulina umana solubile somministrata 30 minuti prima di un pasto (curva tratteggiata) in pazienti con diabete mellito di tipo 1.
Quando viene iniettato per via sottocutanea, NovoRapid NovoLet inizierà ad agire entro 10-20 minuti dall'iniezione. Si riscontra l'effetto massimo tra 1 e 3 ore dopo l'iniezione. La durata dell'azione è compresa tra le 3 e le 5 ore.
Sperimentazioni cliniche effettuate su pazienti affetti da diabete di tipo 1 hanno dimostrato un controllo più basso del livello ematico di glucosio dopo i pasti con NovoRapid NovoLet rispetto all'insulina umana solubile (Fig. I). In due sperimentazioni a lungo termine open-label effettuate rispettivamente su 1070 e 884 pazienti affetti da diabete di tipo 1, NovoRapid NovoLet ha mostrato una diminuzione nell'emoglobina glicosilata di una percentuale dello 0,12 [95% C.I. 0,03; 0,22] e dello 0,15 [95% C.I. 0,05; 0,26] rispetto all'insulina umana: si tratta di una differenza di significato clinico dubbio.
L'insulina aspart ha la stessa efficacia dell'insulina umana solubile su base molare.
In NovoRapid NovoLet la sostituzione dell'aminoacido prolina con l'acido aspartico in posizione B28 riduce la tendenza a formare esameri come accade invece con l'insulina umana solubile. NovoRapid NovoLet viene pertanto assorbito più rapidamente dallo strato sottocutaneo rispetto all'insulina umana solubile.
Il tempo di massima concentrazione è, in media, pari alla metà di quello dell'insulina umana solubile. In media, nei pazienti diabetici di tipo 1, la massima concentrazione plasmatica di 492±256 pmol/l è stata raggiunta 40 (differenza interquartile: 30-40) minuti dopo la somministrazione per via sottocutanea di una dose di 0,15 U/kg di peso corporeo. Il ritorno dell'insulina alla concentrazione basale è avvenuta circa 4 o 6 ore dopo la somministrazione della dose. La velocità di assorbimento è stata leggermente inferiore nei pazienti diabetici di tipo 2, con conseguente abbassamento della Cmax (352±240 pmol/l) e ritardo nel tmax (60 (differenza interquartile: 30-40) minuti). La variabilità individuale nel tempo di massima concentrazione è significativamente inferiore con NovoRapid NovoLet rispetto all'insulina umana solubile, mentre la variabilità individuale nella Cmax con NovoRapid NovoLet è maggiore.
Non sono stati condotti studi sulle proprietà farmacocinetiche di NovoRapid NovoLet in soggetti anziani o pazienti con insufficienza renale o epatica.
Bambini. Sono stati condotti studi sulle proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche di NovoRapid NovoLet nei bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni e negli adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni affetti da diabete di tipo 1. L'insulina aspart è stata assorbita rapidamente in entrambi i gruppi, con un tmax simile a quello ottenuto negli adulti. Tuttavia, i due gruppi hanno mostrato una diversa Cmax, sottolineando l'importanza della titolazione individuale di NovoRapid NovoLet.
Nei test in vitro, compresi il legame alle sedi dei recettori dell'insulina e IGF-1 e gli effetti sulla crescita delle cellule, il comportamento dell'insulina aspart è stato molto simile a quello dell'insulina umana. Gli studi dimostrano, inoltre, che la dissociazione del legame al recettore dell'insulina aspart è equivalente a quella dell'insulina umana. Gli studi sulla tossicità acuta, di un mese e di 12 mesi non hanno fornito dati sulla tossicità di rilevanza clinica.
Glicerolo, fenolo, metacresolo, zinco(come cloruro), fosfato bisodico diidrato, cloruro di sodio, acido cloridrico/idrossido di sodio, acqua per preparazioni iniettabili.
Le sostanze aggiunte all'insulina possono provocare la degradazione della stessa, come nel caso in cui i medicinali contengano tioli o solfiti.
2 anni.
Dopo l'apertura è possibile utilizzare la confezione per 4 settimane (non superiore a 30 °C).
Conservare a 2 °C - 8 °C (in frigorifero). Non congelare. Per proteggere il farmaco dalla luce, tenere il contenitore in una confezione esterna.
Conservare NovoLet in uso o trasportate come scorta a temperatura ambiente (non superiore a 30 °C) sino ad un massimo di 4 settimane.
5 o 10 NovoRapid NovoLet, dispositivi preriempiti pronti per l'uso (sistema a penna multidose) e costituiti da un iniettore a penna di plastica contenente una cartuccia da 3 ml. La cartuccia è in vetro di tipo 1, contiene uno stantuffo di gomma ed è chiusa con un disco di gomma. I dispositivi vanno gettati dopo l'uso e si trovano all'interno di una scatola cartone.
NovoRapid NovoLet può essere usato da una sola persona. Il contenitore non può essere riempito nuovamente.
Gli aghi NovoFine sono stati progettati per essere usati con NovoLet.
NOVO NORDISK A/S
DK-2880 Bagsvrd (Danimarca)
EU/1/99/119/005
EU/1/99/119/007
(AIC n. 034498055; AIC n. 034498042)
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