Una fiala da 2 ml contiene 27 mg di sodio
neridronato, pari a 25 mg di acido neridronico.
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Osteogenesi imperfetta.
Da 25 mg a 100 mg e.v., in funzione del peso corporeo, in
un’unica somministrazione per infusione lenta, previa
diluizione in 250-500 ml di soluzione fisiologica. La posologia
orientativa è di 2 mg/kg di peso corporeo ogni 3 mesi.
Negli adulti la dose totale può essere frazionata in
dosi i.m. da 25 mg/die fino a 4 giorni consecutivi ogni 3
mesi.
Ipersensibilità al principio attivo o ad
altri farmaci del gruppo dei bisfosfonati.
Insufficienza renale grave.
Gravidanza ed allattamento.
Durante il trattamento con neridronato devono essere
monitorati la funzionalità renale, nonché il calcio
e il fosfato sierici.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Non esistono studi in proposito. E’ necessario essere
prudenti quando si somministrano bisfosfonati assieme ad
aminoglicosidi perché ambedue i principi attivi possono
abbassare la calcemia per periodi di tempo prolungati.
NERIXIA non è stato studiato in donne in gravidanza e
durante l’allattamento; quindi, è controindicato in
tali condizioni.
Non esistono dati che suggeriscono che NERIXIA interferisca
sulla capacità di guidare o sull'uso di macchine.
La somministrazione parenterale di neridronato, come per altri
bisfosfonati, è stata associata ad un aumento della
temperatura corporea. E’ stata riportata una sindrome
simile influenzale, con febbre, malessere, brividi e dolori ossei
e/o muscolari. Nella maggior parte dei casi non è
necessario alcun specifico trattamento e i sintomi regrediscono
nel giro di poche ore o giorni.
Ipocalcemia, ipofosfatemia.
Più raramente negli studi clinici sono stati anche
osservati: vertigini, rash e orticaria.
La somministrazione per via intramuscolare può essere
accompagnata da un leggero dolore al sito di iniezione, che si
attenua dopo pochi minuti.
Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento
di un sovradosaggio con Neridronato.
Una ipocalcemia clinicamente rilevante potrebbe essere
corretta con somministrazione endovenosa di calcio gluconato.
Il neridronato appartiene alla classe dei bisfosfonati (ATC
M05BA), composti che agiscono sul metabolismo osseo impedendo il
riassorbimento, con conseguente diminuzione del turnover
osseo.
Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che il neridronato
inibisce il riassorbimento osseo senza modificare il processo di
mineralizzazione.
Studi clinici hanno messo in evidenza che il trattamento con
neridronato comporta riduzioni significative sia dei parametri di
riassorbimento, come l’idrossiprolina e il telopeptide
N-terminale del collageno di tipo I urinari, che della fosfatasi
alcalina, indice di turnover osseo. I parametri di riassorbimento
subiscono decrementi molto rapidi, pochi giorni nel caso di
somministrazione parenterale, anticipando di alcune settimane la
riduzione della fosfatasi alcalina, che mostra un andamento
più lento e graduale. La rapida inibizione del
riassorbimento osseo provoca un transitorio disaccoppiamento tra
i processi di neoformazione e quelli di riassorbimento; questo
stato perdura sino a quando non venga raggiunto un nuovo
equilibrio, con l’adeguamento della neosintesi ossea ad un
livello di turnover più basso. La prevalenza dei processi
di osteosintesi durante la fase di disaccoppiamento determina la
riduzione dell’afflusso di calcio verso l’ambiente
extracellulare ed un temporaneo aumento della secrezione di
paratormone (PTH). L’insorgenza di un iperparatiroidismo
secondario permette di contrastare l’ipocalcemia
incrementando la sintesi di calcitriolo e stimolando
l’assorbimento intestinale di calcio. Inoltre
l’aumento del PTH diminuisce il riassorbimento tubulare dei
fosfati, diminuendone in tal modo la concentrazione sierica.
Le caratteristiche farmacocinetiche del sodio neridronato sono
state valutate nel plasma e nelle urine di ratto dopo
somministrazione endovenosa singola di 10 mg/kg. I risultati
dello studio hanno mostrato una concentrazione massima (0,06
mg/ml) raggiunta subito dopo la somministrazione, seguita da una
fase rapida di riduzione delle concentrazioni plasmatiche, dovuta
ai fenomeni di distribuzione tissutale e di eliminazione. Il
31,7% del farmaco veniva escreto nelle urine durante le 24 ore
successive alla somministrazione.
Nell’uomo l’infusione endovenosa lenta di 25, 50 e
100 mg ha mostrato una chiara linearità e
proporzionalità fra le dosi. Neridronato 25 mg viene
completamente assorbito dopo somministrazione intramuscolare e i
profili di escrezione sono confrontabili con quelli osservati
dopo somministrazione della stessa dose per infusione e.v.. Circa
la metà della dose somministrata per infusione e.v. o per
via i.m. viene escreta nelle urine dopo ogni somministrazione.
L’emivita di eliminazione è di circa 7 ore.
Non sono disponibili dati in soggetti con insufficienza renale
o epatica.
Tossicità acuta
Specie animale
|
Via di somministrazione
|
DL50
|
Topo
|
i.v.
|
55,5 mg/kg
|
Ratto
|
i.v. lenta
|
49 mg/kg
|
Tossicità subacuta
In seguito a somministrazione endovenosa per 4 settimane sono
risultate ben tollerate dosi fino a 2,5 mg/kg/die nel ratto e
fino a 20 mg/die nel cane.
Tossicità genetica
Il neridronato non è risultato mutageno nei test di
mutagenesi valutati.
Tossicità locale
In seguito a somministrazione intramuscolare nel ratto non
sono stati evidenziati segni di tossicità locale a livello
tissutale.
Carcinogenesi
Non sono stati effettuati studi di carcinogenesi, data
l’assenza di effetti mutageni del farmaco, le
caratteristiche chimico – fisiche del prodotto, e
l’evidenza che gli altri bisfosfonati, correntemente usati
in terapia, non hanno mostrato rischi di
cancerogenicità.
Sodio cloruro; sodio citrato diidrato; acido citrico
monoidrato; acqua per preparazioni iniettabili.
Onde evitare eventuali incompatibilità, NERIXIA per
infusione endovenosa deve essere diluito in soluzione isotonica
di cloruro di sodio.
Le fiale di NERIXIA hanno una validità di 24 mesi, se
conservate nella confezione originale.
Dopo la diluizione in soluzione isotonica di cloruro di sodio,
la miscela ottenuta è risultata stabile per un periodo di
tempo di 48 ore a 20°C.
Nessuna precauzione particolare
NERIXIA 25 mg soluzione iniettabile: una fiala di vetro
neutro incolore con anello di pre-rottura, da 2 ml, classe
idrolitica I (Ph. Eur.).
NERIXIA 100 mg concentrato per soluzione per infusione: due
fiale di vetro neutro incolore con anello di pre-rottura, da 8
ml, classe idrolitica I (Ph. Eur.).
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ABIOGEN PHARMA S.p.A.
Via Meucci 36,
56014 - Ospedaletto – PISA.
NERIXIA 25 mg soluzione iniettabile������
����������������������� ������������� AIC n. 035268010
NERIXIA 100 mg concentrato per soluzione per
infusione������������� AIC n. 035268022
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Aprile 2002
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Aprile 2002