- [Vedi Indice]Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale manifesta: riduzione del rischio di fratture vertebrali.
Prevenzione dell'osteoporosi postmenopausale nelle donne ad aumentato rischio di osteoporosi (vedi "Proprietà farmacodinamiche").
Mantenimento o aumento della massa ossea nelle donne in postmenopausa in terapia corticosteroidea sistemica per periodi prolungati (oltre i tre mesi) con una dose uguale o superiore a 7,5 mg/die di prednisone o composti equivalenti.
La dose giornaliera raccomandata per gli adulti è di una compressa da 5 mg per via orale. L'assorbimento di Optinate è influenzato dall' assunzione di cibo quindi, per assicurarne un assorbimento adeguato, i pazienti devono assumere Optinate:
almeno 30 minuti prima del primo cibo o bevanda del giorno (eccezione fatta per l'acqua),
oppure
in qualsiasi altro momento della giornata, ad almeno 2 ore di distanza da cibo o bevande e almeno 30 minuti prima di coricarsi.
La compressa deve essere deglutita intera e non sciolta o masticata. Per favorire il transito esofageo della compressa assumere Optinate con un bicchiere di acqua semplice (
³ 120 ml) mantenendo il busto in posizione eretta. Una volta ingerita la compressa è necessario che i pazienti evitino di coricarsi per 30 minuti (vedi "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
La supplementazione di calcio e vitamina D dovrebbe essere considerata in caso di apporto dietetico inadeguato.
Bambini: La sicurezza e l'efficacia di Optinate nei bambini e negli adolescenti non sono state accertate.
Ipersensibilità accertata nei confronti del risedronato sodico o di uno dei suoi eccipienti.
Ipocalcemia (vedi "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
Gravidanza ed allattamento.
Insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min).
Cibo, bevande (eccezione fatta per l'acqua semplice) e farmaci contenenti cationi polivalenti (quali calcio, magnesio, ferro e alluminio), possono interferire con l'assorbimento di Optinate e non devono essere assunti contemporaneamente al farmaco. Quindi Optinate deve essere assunto almeno 30 minuti prima della prima assunzione giornaliera di cibo o bevande, oppure in qualsiasi altro momento della giornata ad almeno due ore di distanza dall'assunzione di cibo o bevande.
Alcuni bisfosfonati sono stati associati a esofagiti o ulcere esofagee. I pazienti devono quindi prestare la massima attenzione alle istruzioni sulla somministrazione (vedi "Posologia e modo di somministrazione"). In pazienti con anamnesi positiva per disturbi all'esofago che provocano un ritardo del transito esofageo o dello svuotamento gastrico, come restringimento o acalasia, o in pazienti incapaci di mantenere il busto eretto per almeno 30 minuti dal momento in cui assumono la compressa, il risedronato dovrebbe essere utilizzato con particolare cautela, a causa della limitata esperienza clinica in tali pazienti.
I medici dovrebbero sottolineare l'importanza delle istruzioni sulla somministrazione a questi pazienti.
È necessario correggere l'ipocalcemia prima dell'inizio della terapia con Optinate. È inoltre necessario correggere altri disturbi delle ossa e del metabolismo minerale (per es. disfunzione paratiroidea, ipovitaminosi D) quando si inizia la terapia con Optinate.
Non sono stati condotti studi sulle interazioni con altri trattamenti, tuttavia negli studi clinici non si sono osservate interazioni clinicamente rilevanti con altre specialità medicinali. Delle donne arruolate negli studi di fase III su Optinate nel trattamento dell' osteoporosi postmenopausale, rispettivamente il 29% e il 37% assumevano acido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei.
Qualora ritenuto opportuno, Optinate può essere usato in concomitanza con la terapia estrogenica sostitutiva.
L'assunzione contemporanea di medicinali contenenti cationi polivalenti (per es. calcio, magnesio, ferro e alluminio) interferisce con l'assorbimento di Optinate (vedi "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
Optinate non è metabolizzato a livello sistemico, non induce gli enzimi del citocromo P-450 ed ha un basso legame per le proteine.
Non sono disponibili dati sul trattamento di donne in gravidanza con risedronato sodico. Gli studi effettuati sugli animali hanno dimostrato effetti tossicologici sulla riproduzione (vedi "Dati preclinici di sicurezza"). La rilevanza di tali risultati nell'uomo non è nota. Optinate non deve essere somministrato in gravidanza o in donne che allattano al seno.
Non è stato osservato alcun effetto sulla capacità di guidare e di usare macchinari.
La maggioranza degli effetti indesiderati riscontrati nel corso degli studi clinici è stata di grado lieve o moderato e di solito non ha richiesto l'interruzione della terapia.
> < Apparato | Optinate 5 mg
%
(N=1916) | Placebo
%
(N=1914) |
Apparato Gastrointestinale | | |
Dispepsia | 5,2 | 4,6 |
Dolore addominale | 4,1 | 3,4 |
Stipsi | 3,7 | 3,6 |
Diarrea | 2,9 | 2,6 |
Flatulenza | 2,0 | 1,8 |
Gastrite | 1,1 | 0,8 |
Apparato Muscoloscheletrico | | |
Dolore Muscoloscheletrico | 2,3 | 2,2 |
Sistema Nervoso | | |
Cefalea | 2,3 | 2,2 |
Cute ed Annessi | | |
Rash | 1,4 | 1,0 |
A Valutazione dello Sperimentatore. Sono riportati solamente effetti collaterali la cui incidenza è maggiore con il risedronato che con il placebo.
> Apparato | Optinate 5 mg
%
(N=1916) | Placebo
%
(N=1914) |
Apparato Gastrointestinale | | |
Nausea | 4,9 | 5,0 |
Esofagite | 0,9 | 0,9 |
Duodenite | 0,4 | 0,1 |
Disfagia | 0,3 | 0,2 |
Ulcera Esofagea | 0,2 | 0,3 |
Stenosi Esofagea | 0,1 | 0,0 |
Glossite | 0,1 | 0,0 |
A Valutazione dello Sperimentatore.
Nel corso di studi clinici condotti su pazienti affetti da morbo di Paget, trattati con 30 mg di risedronato al giorno, casi di irite sono stati raramente riportati. Casi di irite associati alla terapia con risedronato non sono stati segnalati negli studi clinici sull'osteoporosi
Parametri di laboratorio: In alcuni pazienti sono state osservate delle iniziali diminuzioni a carattere lieve, transitorio e asintomatico dei livelli sierici di calcio e fosfato. Sono stati inoltre riportati rari casi di valori anormali nei test della funzionalità epatica.
Non sono disponibili dati sul trattamento di casi di sovradosaggio con risedronato sodico.
In caso di sovradosaggio, si possono prevedere diminuzioni del calcio sierico. Alcuni di questi pazienti possono anche presentare segni e sintomi di ipocalcemia.
Si deve somministrare latte o antiacidi contenenti magnesio, calcio o alluminio per legare il risedronato e ridurne l'assorbimento. In casi di sovradosaggio, è possibile prendere in considerazione una lavanda gastrica al fine di rimuovere il farmaco non assorbito.
Gruppo farmaco-terapeutico: specialità medicinale per il trattamento delle malattie ossee (Bisfosfonati M05 BA).
Il risedronato sodico è un piridinilbisfosfonato che si fissa all'idrossiapatite dell'osso e inibisce il riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti. Il turnover osseo viene ridotto mentre l'attività osteoblastica e la mineralizzazione ossea vengono mantenute. In studi preclinici, il risedronato ha mostrato una potente azione anti-osteoclastica e antiriassorbimento determinando un aumento dose dipendente della massa ossea e della resistenza biomeccanica dell'osso. L'attività del risedronato sodico è stata confermata da misurazioni degli indici biochimici del turnover osseo durante studi farmacodinamici e clinici. Diminuzioni degli indici biochimici del turnover osseo sono state osservate entro il primo mese e hanno raggiunto il livello massimo entro 3-6 mesi.
Terapia e Prevenzione dell'Osteoporosi Postmenopausale:
Molti fattori di rischio tra cui ridotta massa ossea, ridotta densità minerale ossea, menopausa anticipata e anamnesi familiare positiva per osteoporosi, sono associati all'osteoporosi postmenopausale. La conseguenza clinica dell'osteoporosi è la maggior incidenza di fratture. Il rischio di fratture aumenta con l'aumentare dei fattori di rischio.
Al programma di sviluppo clinico hanno preso parte donne in postmenopausa, sia iniziale che tardiva, con e senza fratture. Il rischio, sia assoluto che relativo, di nuove fratture vertebrali è stato calcolato mediante l'impiego di un'analisi "time to first event". I risultati di tali studi hanno dimostrato che:
- Optinate 5 mg al giorno somministrato per 3 anni ha determinato la riduzione del rischio di nuove fratture nelle donne con osteoporosi postmenopausale rispetto al gruppo di controllo trattato con Calcio e Vitamina D. Negli studi Multinational e North America, l'incidenza di nuove fratture vertebrali è risultata , rispettivamente, del 29,0 % e del 16,3 % nelle pazienti del gruppo di controllo e 18,1 % e 11,3 % nelle pazienti trattate con risedronato. Il trattamento di 1000 pazienti, in media, previene 100 e 50 nuove fratture vertebrali (Number Need to Treat: 10 e 20) rispettivamente. L'effetto del trattamento è stato osservato già dalla fine del primo anno di terapia.
I benefici sono stati osservati anche in donne con fratture multiple al basale. Optinate 5 mg al giorno ha ridotto, inoltre, la perdita staturale annua rispetto al gruppo di controllo.
- Optinate 5 mg al giorno ha ridotto l'incidenza di fratture osteoporotiche non vertebrali (anca, polso, omero, clavicola, pelvi e gamba). Un effetto sul rischio di nuove fratture dell'anca non è specificamente documentato.
- Optinate 5 mg al giorno somministrato per 3 anni ha aumentato la densità minerale ossea (DMO) della colonna lombare, del collo femorale, del trocantere e del polso rispetto al gruppo di controllo e ha prevenuto la perdita ossea a livello del terzo distale del radio.
- Optinate 5 mg al giorno ha prodotto livelli superiori di densità minerale ossea (DMO) limitatamente a livello del collo femorale e del terzo distale del radio in donne in postmenopausa in terapia estrogenica sostitutiva rispetto alle pazienti in terapia con soli estrogeni.
- Le biopsie ossee effettuate su donne in postmenopausa in terapia con Optinate 5 mg al giorno per 2-3 anni, hanno confermato la prevista moderata diminuzione del turnover osseo. Il tessuto osseo formatosi durante il trattamento con Optinate è risultato avere struttura lamellare e tasso di mineralizzazione ossea normali.
- Rilevamenti endoscopici effettuati su di un certo numero di pazienti, sia in terapia con Optinate sia appartenenti al gruppo di controllo, affette da vari disturbi gastrointestinali di entità da moderata a grave, non hanno evidenziato ulcere esofagee, gastriche o duodenali correlabili alla terapia, sebbene nel gruppo Optinate si siano osservati rari casi di duodenite.
Osteoporosi indotta da corticosteroidi: Il programma di sviluppo clinico di Optinate includeva pazienti che avevano iniziato una terapia con corticosteroidi (
³ 7,5 mg/die di prednisone o equivalente) entro i 3 mesi precedenti l'inizio degli studi o pazienti che avevano assunto corticosteroidi per più di 6 mesi. I risultati di tali studi hanno dimostrato quanto segue:
- Optinate 5 mg al giorno per un anno mantiene o aumenta la densità minerale ossea rispetto al gruppo di controllo a livello della colonna lombare, del collo femorale e del trocantere.
- Optinate 5 mg al giorno riduce rispetto al gruppo di controllo l'incidenza di fratture vertebrali ad 1 anno, valutate per motivi di sicurezza con una analisi cumulata degli studi.
- L'esame istologico delle biopsie ossee dei pazienti in terapia corticosteroidea e trattati con Optinate 5 mg al giorno non ha mostrato segni di alterazione del processo di mineralizzazione.
Assorbimento: L'assorbimento di una dose orale è relativamente rapido (tmax ~1 ora) ed è indipendente dalla dose nell'ambito dei dosaggi studiati (da 2,5 a 30 mg). La biodisponibilità orale della compressa è mediamente dello 0,63% e diminuisce quando il risedronato sodico viene somministrato con il cibo. La biodisponibilità è risultata simile in uomini e donne.
Distribuzione: Il volume di distribuzione medio allo steady state nell'uomo è di 6,3 l/kg. La frazione di farmaco legata alle proteine del plasma è di circa il 24%.
Metabolismo: Non vi è evidenza che il risedronato sodico venga metabolizzato a livello sistemico.
Eliminazione: Circa metà della dose assorbita viene eliminata attraverso le urine entro 24 ore, mentre l'85% di una dose somministrata per via endovenosa viene eliminata nelle urine dopo 28 giorni. La clearance renale media è 105 ml/min e la clearance totale è 122 ml/min: la differenza è probabilmente attribuibile alla clearance dovuta all'adsorbimento sull' osso. La clearance renale non è dipendente dalla concentrazione ed esiste una relazione lineare tra la clearance renale e la creatinina clearance. Il farmaco non assorbito viene eliminato immutato attraverso le feci. Dopo somministrazione endovenosa la curva concentrazione-tempo mostra tre fasi di eliminazione con una emivita terminale di 480 ore.
Popolazioni particolari:
- Pazienti anziani: Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.
- Pazienti trattati con acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS):
Tra i pazienti trattati regolarmente (almeno tre giorni a settimana) con acido acetilsalicilico o altri FANS, l'incidenza di eventi avversi a livello del tratto gastrointestinale superiore è risultata simile nei trattati con Optinate rispetto al gruppo di controllo.
Nel corso degli studi tossicologici condotti sui ratti e sui cani sono stati osservati effetti epatotossici del risedronato sodico dose dipendenti, principalmente come incremento degli enzimi, con alterazioni istologiche nel ratto. La rilevanza clinica di queste osservazioni non è nota. Tossicità testicolare è comparsa nel ratto e nel cane alla dose orale di 20 mg/kg/die e 8 mg/kg/die, rispettivamente. Nei roditori è stata spesso notata comparsa di irritazione dose-dipendente alle vie aeree superiori.
Effetti simili sono stati segnalati con altri bisfosfonati. Effetti sul tratto respiratorio inferiore sono stati osservati in studi a lungo termine su roditori, tuttavia la rilevanza clinica di questi risultati non è chiara. Negli studi di tossicità riproduttiva per esposizioni prossime a quelle cliniche, sono state osservate variazioni dell'ossificazione a livello sternale e/o cranico nei feti dei ratti trattati e ipocalcemia e mortalità nelle femmine trattate che hanno partorito. Non vi è alcuna prova di teratogenesi alla dose di 3,2 mg/kg/die nel ratto e a quella di 10 mg/kg/die nel coniglio, sebbene i dati siano disponibili unicamente su un numero limitato di conigli. La tossicità materna ha impedito lo studio di dosi maggiori. Gli studi in corso sulla genotossicità e la carcinogenesi non hanno dimostrato alcun rischio particolare per l'uomo.
Nucleo della compressa: Lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, crospovidone, magnesio stearato.
Rivestimento: ossido di ferro giallo E 172, idrossipropilmetilcellulosa, macrogol 400, idrossipropilcellulosa, macrogol 8000, biossido di silicio e titanio biossido E171.
Non si applica.
3 anni
Nessuna precauzione speciale di conservazione.
Blister di PVC opaco/alluminio da 14 compresse in una scatola di cartone, numero di compresse 14 , 28 (2 x 14), 84 (6 x 14) o 10 x 14 (per uso ospedaliero).
2 blister strips perforati da 10 compresse (confezione per uso ospedaliero)
28 compresse film-rivestite
Non si intende utilizzare tale confezione in Italia.
Nessuna istruzione speciale.
GRUPPO LEPETIT S.p.A.
Via R. Lepetit, 8 - 20020 Lainate (Milano)
- 5 mg compresse film-rivestite 14 compresse in blister
AIC n. 034570010/M
- 5 mg compresse film-rivestite 20 (2 x 10) compresse in blister
AIC n. 034570022/M
- 5 mg compresse film-rivestite 28 (2 x 14) compresse in blister
AIC n. 034570034/M
- 5 mg compresse film-rivestite 84 (6 x 14) compresse in blister
AIC n. 034570046/M
- 5 mg compresse film-rivestite 140 (10 x 14) compresse in blister
AIC n. 034570059/M
Specialità soggetta a prescrizione medica ripetibile.
27.07.2000
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