L'isosorbide 5-mononitrato viene rapidamente e completamente assorbito nel tratto gastroenterico dopo somministrazione orale senza presentare, a differenza dell'isosorbide dinitrato, alcun effetto di "first pass" epatico.
La biodisponibilità per via orale è pari al 100% come risulta dai livelli ematici che presentano valori sovrapponibili dopo somministrazione orale ed endovenosa. Il volume di distribuzione è paragonabile a quello dell'acqua corporea.
Orasorbil Retard 40/50: il tempo di emivita, di circa 5 ore, è circa 8 volte superiore a quello dell'isosorbide dinitrato.
Orasorbil Retard 60: il tempo di emivita, di circa 4,4 ore, è circa 7 volte superiore a quello dell'isosorbide dinitrato.
Si tratta quindi di un nitrato a lunga durata d'azione. Le formulazioni ritardo in microgranuli pluristrato consentono di cedere rapidamente una parte di principio attivo come dose iniziale mentre la parte restante viene ceduta progressivamente nell'arco di 14 ore, mantenendo nel plasma un adeguato "plateau" di concentrazioni per un periodo di 24 ore consentendo così una sola somministrazione giornaliera.
L'isosorbide 5-mononitrato viene eliminato principalmente nelle urine come glicuronato.
Tossicologia
-Tossicità acuta | |
DL50 (ratto) i.v. | 2044 mg/kg |
DL50 (ratto) os | 1965 mg/kg |
DL50 (topo) i.v. | 2479 mg/kg |
DL50 (topo) os | 2581 mg/kg |
- Tossicità subacuta
Cane "beagle" per os (14 giorni): 50, 150, 450 mg/kg.
Ai primi due dosaggi nessun fenomeno tossico. Solo al dosaggio superiore si sono notati segni di tossicità: atassia, collasso, inibizione attività motoria, tachicardia.
- Tossicità cronica
Cane "beagle" per os (52 settimane): 30, 90, 270 (405) mg/kg
Con il dosaggio più basso non si sono osservati fenomeni di intolleranza. La minima dose tossica è valutabile intorno ai 90 mg/kg.
Ratto per os (78 settimane): 30, 90, 270 (405) mg/kg
I dosaggi bassi e medi sono stati ben tollerati. Il dosaggio alto iniziale (270 mg/kg) è stato pure ben tollerato: dopo l'aumento a 405 mg/kg si sono riscontrati i primi leggeri effetti tossici a partire dalla 27° settimana. La minima dose tossica è valutabile intorno ai 405 mg/kg.
Tossicità sulla funzione riproduttiva
- Teratogenesi e tossicità fetale
Ratto per os dal 6° al 15° giorno di gravidanza: 90, 270, 540 mg/kg
Minima dose tossica per il feto: oltre i 540 mg/kg.
Minima dose tossica per la madre: sotto i 540 mg/kg.
Coniglio per os dal 6° al 18° giorno di gravidanza: 270, 810, 2430 mg/kg
Risultati riferiti alle madri: al dosaggio basso nessuna alterazione, al dosaggio intermedio diminuzione del peso corporeo; il dosaggio più alto cade nel range di letalità. Risultati riferiti ai feti: a 270 e 810 mg/kg non si è notata alcuna influenza sullo sviluppo prenatale. Un feto è morto al dosaggio più basso, 4 a 810 mg/kg per morte spontanea, 3 morti nei controlli.
- Tossicità peri e post natale
Ratto per os dal 16° giorno di gestazione al 21° giorno di lattazione: 90, 270, 540 mg/kg
I dosaggi più bassi sono stati ben tollerati. Al dosaggio più alto segni di tossicità benché la durata della gravidanza sia risultata normale ed i parti spontanei.
- Influenza sulla fertilità e funzione riproduttiva
Ratto per os: 40, 120, 360 mg/kg
La minima dose tossica per gli animali genitori, i loro feti e i giovani animali va ricercata fra i 120 e i 360 mg/kg.
Prove di mutagenesi
- Test di Ames (in vitro) su Salmonella Typhimurium
Non è stato osservato alcun effetto mutageno.
Test di aberrazione cromosomiale (in vivo) sul criceto cinese: 430,17 e 860,33 mg/kg
Non è stato osservato alcun effetto mutageno.
Test di induzione "sister chromatid exchangesª" (in vitro) sul criceto cinese: 430,17 e 860,33 mg/kg
Non è stato osservato alcun effetto mutageno.