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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO

12.0

     

- [Vedi Indice]

OSIGRAFT

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Ciascuna fiala contiene 3,5 mg di Proteina Osteogenica-1:BMP-7 ricombinante umana in collagene bovino (un sostegno bioriassorbibile). Ciascuna fiala contiene 1 g di polvere.

La proteina Osteogenica 1 Howmedica International S. de R.L. è una polvere liofilizzata che, prima dell’uso, va ricostituita con 2-3 ml di soluzione sterile per iniezione di cloruro di sodio a 9 mg/ml (0,9% p/v).

La Proteina Osteogenica-1:BMP-7 ricombinante umana deriva da una linea cellulare ricombinante da Ovaia di Criceto Cinese (CHO). Il collagene bovino deriva dall’osso diafisario ed è principalmente di tipo 1.

Per gli eccipienti, vedere 6.1.

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Polvere per sospensione per impiento.

La Proteina Osteogenica 1 Howmedica International S. de R.L. è costituita da una polvere granulare biancastra.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

  - [Vedi Indice]

Trattamento delle fratture tibiali conseguenti a trauma che non si siano consolidate a distanza di almeno 9 mesi, in pazienti dallo scheletro formato, nei casi in cui il trattamento con innesto autologo non abbia funzionato o non sia stato possibile.

  - [Vedi Indice]

L’uso del prodotto medicinale, la Proteina Osteogenica 1 Howmedica International S. de R.L., deve essere riservato ad un chirurgo adeguatamente preparato al suo utilizzo.

Per il trattamento si richiede un unico intervento chirurgico. A seconda delle dimensioni del difetto potrà essere necessaria più di una unità di 1 g di prodotto. La dose massima nell’uomo non deve superare le 2 fiale, dato che non è ancora stata stabilita l’efficacia del trattamento delle mancate consolidazioni con spazi che richiedano dosi più elevate.

Non sono stati eseguiti studi clinici su pazienti pediatrici. Pertanto, non deve essere usata nei bambini finchè non sono disponibili dati di supporto.

Viene somministrata previo posizionamento chirurgico diretto sul sito del difetto, dopo aver appositamente preparato la superficie dell’osso. I tessuti molli circostanti vengono successivamente chiusi attorno all’impianto. L’esperienza tratta da studi clinici controllati è limitata alla stabilizzazione della frattura mediante concomitante osteosintesi intramidollare.

Modo di somministrazione:

Usando una tecnica sterile, togliere la fiala dalla confezione.

Sollevare il coperchio in plastica e togliere la protezione dalla fiala.

Maneggiare con cura la protezione della fiala, i cui bordi sono affilati e possono tagliare o danneggiare i guanti.

Allineando il pollice con lo spazio interno del tappo, fare leva sul bordo del tappo per sollevarlo. Una volta eliminato il sottovuoto, togliere il tappo della fiala tenendo quest’ultima diritta, per evitare perdite di prodotto.

Non inserire un ago attraverso il tappo. Perforando il tappo si rischia la contaminazione del prodotto medicinale con le particelle del materiale del tappo.

Ricostituire il prodotto attenendosi alle istruzioni – vedere 6.6.

Sbrigliare il tessuto fibroso, necrotico o sclerotico e decorticare l’osso, in maniera appropriata affinchè il prodotto ricostituito si trovi a diretto contatto con l’osso sanguinante e con tessuto osseo vitale.

Accertarsi che vi sia adeguata emostasi affinchè il materiale non si distacchi dal sito chirurgico. Irrigare secondo necessità prima di impiantare il prodotto. Se possibile, completare tutte le manipolazioni chirurgiche del sito prima di impiantare il prodotto.

Estrarre il prodotto ricostituito dalla fiala usando uno strumento sterile come una spatola o una curette.

Applicarlo al tessuto osseo debitamente preparato. La quantità di prodotto usata dovrebbe approssimarsi alle dimensioni del difetto osseo.

Non ricorrere ad aspirazione od irrigazione direttamente presso il sito dell’impianto, altrimenti si rischia il distacco delle particelle di prodotto. Asportare il fluido in eccesso, se necessario, aspirando accanto al sito dell’impianto, oppure tamponando con attenzione l’area interessata con l’ausilio di una spugna sterile.

Richiudere i tessuti molli che circondano il difetto ora contenente il prodotto, usando il materiale di sutura di preferenza. La chimica si rivela critica per l’ottimale contenimento dell’impianto entro l’area del difetto.

Dopo aver richiuso i tessuti molli attorno al difetto, irrigare il campo se ciò risulta necessario per asportare eventuali residui di prodotto staccatisi nel corso della chiusura dei tessuti molli.

Non collocare alcun drenaggio presso il sito dell’impianto. Se si rende necessario il drenaggio, applicarlo in sede sottocutanea.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Il prodotto medicinale non deve essere usato nel trattamento di pazienti con nota ipersensibilità al principio attivo o al collagene.

Pazienti dallo scheletro non ancora completamente formato.

Disordini autoimmuni accertati, compresi l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, la sindrome di Sjögren e la dermatomiosite/polimiosite.

Infezione in corso presso il sito di mancata consolidazione o infezione sistemica pure in corso.

Insufficiente cute per ricoprire il sito della frattura ed insufficiente vascolarizzazione del luogo della mancata consolidazione.

Applicazioni in caso di fratture della colonna vertebrale.

Mancata consolidazione dovuta a fratture patologiche, osteopatia metabolica o tumori.

Qualsiasi tumore in prossimità del luogo di mancata consolidazione.

Pazienti sottoposti a chemioterapia, radioterapia o immunosoppressione.

Gravidanza.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

La Proteina Osteogenica 1 Howmedica International S. de R.L. non fornisce alcuna resistenza biomeccanica e pertanto deve essere usata insieme a dispositivi per la fissazione interna od esterna, ove si richieda un iniziale meccanismo di stabilizzazione.

Tuttavia, la fissazione esterna può non fornire immobilizzazione sufficiente. Il movimento al luogo della mancata consolidazione può interrompere la rimarginazione. L’esperienza tratta da studi clinici controllati è limitata alla stabilizzazione della frattura tibiale non rinsaldata mediante concomitante osteosintesi intramidollare. Nella maggior parte dei casi, sono stati utilizzati chiodi endomidollari.

L’uso del prodotto medicinale non garantisce il risanamento né esclude la possibilità di ulteriori interventi chirurgici.

Qualsiasi materiale dislocatosi da un luogo di mancata consolidazione può causare l’ossificazione ectopica nei tessuti circostanti, con possibili complicanze. Pertanto, l’impianto può solo essere somministrato al sito del difetto sotto adeguato controllo visivo prestando la massima attenzione. Si deve prestare particolare attenzione ad evitare qualsiasi tipo di spandimento del prodotto medicinale dovuto ad irrigazione, rimarginazione inadeguata dei tessuti circostanti o emostasi insufficiente.

Sia la Proteina Osteogenica-1:BMP-7 ricombinante umana (il principio attivo)� che il collagene bovino hanno provocat risposte immuni sino al 14% dei pazienti in seguito alla somministrazione del prodotto medicinale. Benché non si sia osservata un’associazione chiara con l’esito clinico durante le sperimentazioni, non si può escludere la possibilità che si sviluppino anticorpi neutralizzanti. Una risposta immune al prodotto deve essere considerata e si devono eseguire i test idonei per rilevare la presenza di anticorpi sierici nei casi in cui si sospettano effetti indesiderati di tipo immune e laddove il prodotto non è efficace.

Non si consiglia l’uso ripetuto della Proteina Osteogenica 1 Howmedica Internatinal S. de R.L. poiché non si dispone di esperienza a questo riguardo.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Non si conoscono interazioni.

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

Non sono stati eseguiti studi soddisfacenti sull’embrio-fetotossicità negli animali. Non si dispone di dati circa l’uso durante la gravidanza negli essere umani, pertanto non è stato possibile valutare il rischio potenziale per il feto. Tuttavia, dato che in base al meccanismo di azione del principio attivo si possono anticipare diversi effetti sull'’mbriogenesi e sull'organogenesi, l’uso del prodotto è controindicato durante la gravidanza. Le donne in età fertile devono informare il chirurgo della possibilità di una gravidanza prima di sottoporsi al trattamento con il prodotto medicinale.

Non esistono dati sull’escrezione della Proteina Osteogenica-1:BMP-7 ricombinante umana nel latte materno. Di conseguenza, il prodotto medicinale andrà somministrato in fase di allattamento sole se nell’opinione del medico curante i benefici giustificano i rischi. Si consiglia di sospendere l’allattamento dopo il trattamento.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non sono stati osservati effetti.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Il prodotto medicinale viene impiantato tramite una procedura chirurgica invasiva, come per esempio nel corso della riduzione a cielo aperto di una frattura. Tra gli effetti indesiderati degli interventi di questo tipo, e non specificatamente connessi al prodotto, vi possono essere infezione della ferita, osteomielite, complicanze meccaniche del sostegno meccanico, ematoma, deiscenza, nausea, febbre e dolore. L’incidenza di questi eventi osservata nel corso delle sperimentazioni è stata >10%. Tuttavia, non sono state riscontrate differenze nell’incidenza degli effetti avversi rispetto ai pazienti che hanno ricevuto un innesto di osso autologo. Fa eccezione il caso dell’osteomielite (infezione dell’osso) che ha mostrato un’incidenza statisticamente maggiore nel gruppo dei pazienti che hanno ricevuto un innesto di osso autologo.

Nel corso delle sperimentazioni sono stati riportati i seguenti eventi indesiderati (>1/100, <1/10): eritema, sensibilità, gonfiore al sito dell’impianto, ossificazione eterotopica/miosite ossificante.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Non sono stati riportati né si conoscono casi di sovradosaggio.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Prodotto medicinale per i disordini del sistema muscoloscheletrico: M09AX (proposto).

E’ un prodotto medicinale osteoinduttiv ed osteoconduttivo.

La Proteina Osteogenica-1:BMP-7, il principio attivo, avvia la formazione ossea mediante l’induzione della differenziazione cellulare nelle cellule del mesenchima, attirate al sito dell’impianto dal midollo osseo, dal periostio e dal muscolo. Una volta legatosi alla superficie cellulare, il principio attivo induce una cascata di eventi cellulari che portano alla formazione di condroblasti ed oestoblasti, i quali assolvono una funzione cruciale nel processo di formazione ossea. La matrice di collagene è insolubile e consiste di particelle con dimensioni fra 75 e 425 µm. In tal modo si fornisce un’appropriata impalcatura bioriassorbibile per i processi di proliferazione e differenziazione delle cellule che necessitano di un ancoraggio, indotti dal principio attivo, e per gli eventi cellulari, sempre indotti dal principio attivo, che avvengono all’interno della matrice di collagene. La matrice è inoltre osteoconduttiva e consente la crescita ossea dal tessuto osseo sano circostante verso l’area interna che ne difetta.

Il nuovo osso così formatosi risulta meccanicamente e radiograficamente paragonabile al normale tessuto osseo. Il nuovo osso si rimodella in modo naturale con la formazione dell’osso corticale e la generazione degli elementi midollari. Tuttavia, l’uso del principio attivo non è garanzia di risanamento e potranno risultare necessari ulteriori interventi chirurgici.

Lo studio clinico pilota sulla mancata consolidazione tibiale ha paragonato la Proteina Osteogenica 1 Howmedica International S. de R.L. con l’innesto di osso autologo con un endpoint primario di efficacia a 9 mesi post-trattamento. Gli esiti clinici relativi al dolore ed alla capacità di sostenere peso erano simili al gruppo di controllo con l’innesto di osso autologo (successo dell’81% nel gruppo della Proteina Osteogenica 1 Howmedica International S. de R.L., successo del 77% nel gruppo dell’innesto di osso autologo). I risultati radiografici nel gruppo trattato con la Proteina Osteogenica 1 Howmedica International S. de R.L. erano leggermente inferiori a quelli del gruppo di controllo con innesto di osso autologo (rispettivamente il 68% e il 79%).

05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Non vi sono dati sulla farmacocinetica del principio attivo nell’uomo.

Tuttavia, i risultati degli studi condotti su animali utilizzando il prodotto medicinale dimostrano come il principio attivo quasi non sia rilevabile a livello sistemico.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Si sono eseguiti studi monodose e con somministrazione ripetuta su svariati modelli animali (ratti, cani, primati). I risultati di questi studi non hanno portato ad effetti inattesi o sistemici di tossicità durante il periodo di osservazione e dopo la somministrazione.

In uno studio a 2 anni con impianto sottocutaneo praticato nei ratti è stata osservata la formazione di osso eterotopico, come previsto. Il sarcoma pure osservato è stato associato alla prolungata presenza dell’osso eterotopico. Questo effetto, conosciuto come carcinogenicità allo stato solido, è stato osservato frequentemente nei ratti in cui si sono impiantati materiali solidi (plastica o metallo) in sede sottocutanea.

L’ossificazione eterotopica avviene frequentemente nell’uomo dopo trauma accidentale o chirurgico. Può anche insorgere dopo l’uso (vedere 4.8, Effetti indesiderati). Tuttavia, l’ossificazione eterotopica non è associata a sarcoma nell’uomo.

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Collagene bovino (essiccato a vuoto).

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non si conoscono incompatibilità fisiche o chimiche con i prodotti che normalmente vengono usati nel posizionamento chirurgico.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

1 anno

Utilizzare immediatamente il prodotto medicinale una volta ricostituito.

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Conservare a temperature comprese tra 2°C e 8°C (in frigorifero).

Tenere il contenitore nell’imballaggio esterno.

- [Vedi Indice]

Viene fornita in fiale in vetro al borosilicato di Tipo 1, contenenti 1 g di polvere, sigillate con tappo in gomma butile di colore grigio e con protezione in alluminio. Le fiale si mantengono sterili all’interno di una confezione blister che comprende una vassoio ed un coperchio di plastica.

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Il prodotto medicinale è una polvere liofilizzata che, prima dell’uso, va ricostituito con 2-3 ml di soluzione sterile per iniezione di cloruro di sodio a 9 mg/ml (0,9% p/v). Una volta preparato, l’impianto deve essere utilizzato immediatamente. Quando ricostituito, il prodotto assume la consistenza della sabbia bagnata, il che ne facilita l’impianto e la collocazione ai siti dei difetti ossei. Il prodotto non utilizzato deve essere smaltito assieme ai rifiuti chirurgici, in conformità ai requisiti locali.

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Howmedica International S. de R.L.

Division of Stryker Corporation

Raheen Business Park

Limerick

Irlanda

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

AIC N. 035547013

EU/1/01/179/001

spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

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17 maggio 2001

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12.0 - [Vedi Indice]

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