Interazioni - [Vedi Indice]
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il
trattamento cronico con farmaci che possono determinare
l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di
esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per
esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali
glutetimide, fenobarbital, carbamazepina).
La somministrazione di paracetamolo può interferire con
la determinazione dell’uricemia (mediante il metodo
dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia
(mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
Nel corso di terapie con anticoagulanti orali si consiglia di
ridurre le dosi.
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Utilizzare solo nei casi di effettiva necessità e sotto
il diretto controllo del medico.
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Non altera la capacità di guida o l’uso di
macchinari.
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Con l’uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni
cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema
multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi
epidermica.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali
ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico.
Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati:
trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni
della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a
carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite
interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e
vertigini.
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Il paracetamolo, assunto in dosi elevate di gran lunga
superiori a quelle comunemente consigliate, può provocare
citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi
completa e irreversibile; nello stesso caso può provocare
alterazioni a carico del rene e del sangue, anche gravi, che si
manifestano da 12 a 48 ore dopo l’assunzione.
Sintomi dovuti ad intossicazione acuta da paracetamolo:
nausea, vomito, anoressia, pallore, dolori addominali: tali
sintomi compaiono in genere entro le prime 24 ore.
Procedura d’emergenza: rapida eliminazione del prodotto
ingerito tramite lavanda gastrica, eventualmente diuresi forzata
ed emodialisi.
Antidoto: somministrazione più tempestiva possibile per
via endovenosa delle sostanze coniuganti a raggruppamento
SH-libero o liberabile, quali cisteamina e N-acetilcisteina, che
sembra preferibile perché più facilmente
disponibile e priva degli effetti secondari della cisteamina. La
posologia è di 150 mg/kg/e.v. in soluzione glucosata in 15
minuti, poi 50 mg/kg nelle 4 ore successive e 100 mg/kg nelle 16
ore successive, cioè un totale di 300 mg in 20 ore.
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Il paracetamolo è un medicinale, classificato tra i
farmaci analgesici, altri analgesici ed antipiretici, anilidi
(ATC: N02BE01).
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Il paracetamolo� viene assorbito in maniera rapida e
pressoché completa a livello gastro-intestinale (95-98 %);
si distribuisce rapidamente nei liquidi organici, viene
metabolizzato a livello epatico sotto forma di glucuronoconiugati
(45-60%) e solfoconiugati (30-50%); una piccola percentuale (2-3
%) del farmaco viene eliminata nelle urine come tale.
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Il paracetamolo somministrato ai comuni animali da laboratorio
e per diverse vie (orale, i.p., sottocutanea) si è
dimostrato privo di proprietà ulcerogene, anche a seguito
di somministrazioni prolungate. Inoltre è risultato privo
di effetti embriotossici e teratogeni ed è stato ben
tollerato anche in specifici studi di carcinogenesi.
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Acido citrico anidro, Sodio bicarbonato, Sorbitolo, Sodio
saccarinato, Saccarosio monopalmitato,� Polivinilpirrolidone,
Aroma di arancia polvere.
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Non sono note incompatibilità specifiche.
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36 mesi.
La data si riferisce al prodotto in confezionamento integro
correttamente conservato.
Il preparato va assunto una volta allestita la soluzione.
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In ragione della stabilità del prodotto, Paracetamolo
250 Unifarm non richiede particolari precauzioni di
conservazione. Si consiglia comunque di conservare il tubetto ben
chiuso.
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Tubo in polietilene chiuso da tappo in polipropilene con
protezione a gel di silice. Confezione di 10 compresse
effervescenti
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Nessuna particolare.
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Unifarm S.p.A. - Via Provina, 3 - Ravina (TN)
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Paracetamolo 250 Unifarm - AIC n° 033167026/G
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Maggio 2000
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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
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