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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
12.0

     

- [Vedi Indice]

PARIET 10 mg

PARIET 20 mg

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- [Vedi Indice]

Ogni compressa contiene:

rabeprazolo sodico 10 mg, pari a rabeprazolo 9,42 mg

rabeprazolo sodico 20 mg, pari a rabeprazolo 18,85 mg

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Compresse con rivestimento gastroresistente.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

  - [Vedi Indice]

PARIET compresse è indicato per il trattamento di:

· ulcera duodenale attiva

· ulcera gastrica benigna attiva

· malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sintomatica erosiva o ulcerativa

· terapia a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE)

· trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica)

· eradicazione dell’infezione da Helicobacter pylori in associazione ad appropriati regimi terapeutici antibatterici in pazienti con ulcera peptica (ved. paragrafo 4.2)

  - [Vedi Indice]

Adulti/anziani

Ulcera duodenale attiva ed ulcera gastrica benigna attiva: la dose orale consigliata sia nell’ulcera duodenale attiva che nell’ulcera gastrica benigna attiva è di 20 mg una volta al giorno.

Nella maggior parte dei pazienti con ulcera duodenale attiva la cicatrizzazione avviene entro 4 settimane. Tuttavia alcuni pazienti possono richiedere, per raggiungere la cicatrizzazione, altre 4 settimane di terapia.

La maggior parte di pazienti con ulcera gastrica benigna attiva guariscono entro 6 settimane. Anche in questo caso, tuttavia, in alcuni pazienti possono essere necessarie per la guarigione altre 6 settimane di terapia.

Malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE) erosiva o ulcerativa: la dose orale giornaliera raccomandata in questa patologia è di 20 mg una volta al giorno per 4-8 settimane.

Terapia a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE): per la terapia a lungo termine, si consiglia una compressa da 10 mg o 20 mg, una volta al giorno, a seconda della risposta del paziente.

Trattamento dei sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGEsintomatica):

10 mg una volta al giorno in pazienti senza esofagite. Se non si ottiene i controllo del sintomo entro 4 settimane, il paziente deve essere sottoposto ad ulteriori accertamenti.

Eradicazione dell’infezione da H. pylori: i pazienti con infezione dovute alla presenza di H. pylori dovrebbero essere trattati con terapia eradicante. Si consiglia la seguente combinazione per una durata di 7 giorni:

Pariet 20 mg 2 volte al giorno + claritromicina 500 mg 2 volte al giorno + amoxicillina 1g 2 volte al giorno.

Per le indicazioni che richiedono trattamento una volta al giorno, le compresse di PARIET dovrebbero essere ingerite al mattino, prima di mangiare; sebbene infatti non siano state evidenziate interferenze sull’attività del rabeprazolo sodico da parte del cibo o del momento della giornata in cui viene assunto il farmaco, questo schema di trattamento facilita la compliance del paziente.

I pazienti dovrebbero essere avvisati di non masticare o frantumare le compresse ma di inghiottirle intere.

Pazienti con disfunzioni epatiche o renali.

Non sono necessari adeguamenti posologici nei pazienti con funzionalità epatica o renale alterata.

Per l’uso di PARIET in pazienti con gravi disfunzioni epatiche vedere il punto 4.4 SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L’USO.

Bambini

PARIET non è indicato per i bambini dal momento che manca esperienza sull’uso del farmaco in questo tipo di pazienti.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

PARIET è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota al rabeprazolo sodico, ai derivati del benzimidazolo o a qualsiasi eccipiente presente nelle compresse.

PARIET è controindicato nelle donne in gravidanza o in allattamento.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

La risposta sintomatica alla terapia con rabeprazolo sodico non esclude la presenza di patologie maligne a livello gastrico o esofageo; tale possibilità dovrebbe quindi essere esclusa prima di iniziare il trattamento con PARIET.

I pazienti in terapia a lungo termine (in particolare quelli trattati per più di un anno) dovrebbero essere tenuti sotto regolare osservazione.

I pazienti dovrebbero essere avvertiti di non masticare o sbriciolare le compresse ma di inghiottirle intere.

L’uso di PARIET nei bambini non è raccomandato poiché manca esperienza sull’ uso del prodotto in questo gruppo di pazienti.

Uno studio in pazienti con alterazioni epatiche da lievi a moderate non ha evidenziato problemi di sicurezza correlabili all’uso del farmaco differenti da quelli osservati nei pazienti del gruppo di controllo, analogo per distribuzione di età e sesso. Comunque , dal momento che non vi sono dati clinici sull’uso di PARIET nel trattamento di pazienti con gravi disfunzioni epatiche, il medico è invitato a prestare particolare attenzione nel somministrare PARIET per la prima volta a tali pazienti.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Il rabeprazolo sodico, come altri farmaci del gruppo degli inibitori della pompa protonica, è metabolizzato attraverso il sistema citocromo P 450 (CYP450) che metabolizza i farmaci a livello epatico. Studi condotti in soggetti sani hanno evidenziato che il rabeprazolo sodico non ha interazioni clinicamente significative con i farmaci studiati quali warfarina, fenitoina, teofillina o diazepam, metabolizzati dal sistema CYP450. Il rabeprazolo sodico produce una intensa e duratura inibizione della secrezione acida dello stomaco. Dal momento che è ipotizzabile una interazione con composti il cui assorbimento è funzione del pH, sono stati condotti studi idonei ad evidenziare possibili interazioni.

La somministrazione concomitante di rabeprazolo sodico determina in soggetti sani una riduzione del 33% dei livelli di ketoconazolo ed un aumento del 22% di quelli di digossina. E’ quindi da considerare la necessità, per alcuni pazienti, di effettuare un monitoraggio ed intervenire con eventuali adeguamenti posologici quando vengano assunti questi farmaci contemporaneamente a PARIET.

Rabeprazolo non influenza negativamente le concentrazioni plasmatiche di amoxicillina o claritromicina durante somministrazione concomitante nell'eradicazione dell'infezione da H. pylori del tratto gastrointestinale superiore. In alcuni studi clinici, farmaci antiacidi sono stati somministrati assieme a PARIET e, in uno studio realizzato appositamente per chiarire questo aspetto, non è stata evidenziata alcuna interazione con farmaci antiacidi liquidi.

Non sono emerse interazioni clinicamente rilevanti con il cibo.

Studi in vitro con microsomi epatici umani hanno evidenziato che il rabeprazolo sodico viene metabolizzato da isoenzimi del sistema CYP450 (CYP2C19 e CYP3A4).

In questi studi, alle concentrazioni plasmatiche previste nell’uomo il rabeprazolo non ha effetti inducenti o inibitori su CYP3A4; sebbene poi gli studi in vitro possano non essere sempre predittivi della situazione in vivo, queste evidenze sono indicative di una assenza di interazione tra rabeprazolo e ciclosporina.

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

Gravidanza

Non vi sono dati sulla sicurezza del rabeprazolo nella donna in gravidanza.

Studi sulla riproduzione condotti su ratti e conigli non hanno evidenziato effetti negativi sulla fertilità o sul feto dovuti alla somministrazione di rabeprazolo sodico, anche se nel ratto si riscontra un modesto passaggio feto-placentare di farmaco.

PARIET è controindicato in gravidanza.

Allattamento

Non è noto se il rabeprazolo sodico venga escreto nel latte materno delle donne.

Non sono stati condotti studi nelle donne in allattamento.

Il rabeprazolo sodico viene comunque escreto nelle secrezioni mammarie di ratto.

PARIET non deve quindi essere usato nelle donne in allattamento.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Sulla base delle proprietà farmacodinamiche e dei possibili eventi avversi è improbabile che PARIET possa compromettere la capacità di guidare o di usare macchinari.

Se comunque ci fosse una riduzione dello stato di allerta dovuta a sonnolenza, si raccomanda di non guidare e di evitare l’uso di macchinari complessi.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Durante le prove cliniche PARIET si è dimostrato ben tollerato.

Gli effetti indesiderati riscontrati sono stati generalmente lievi/moderati e di breve durata.

Gli eventi avversi più comuni negli studi clinici (incidenza >5%) sono stati cefalea, diarrea e nausea.

Altri eventi avversi (con incidenza <5% e >2%) sono stati: rinite, dolore addominale, astenia, flatulenza, faringite, vomito, dolore non specifico/mal di schiena, vertigini, sindrome simil-influenzale, infezioni, tosse, stipsi ed insonnia.

Eventi avversi meno frequenti (incidenza <1%) sono stati: rash, mialgia, dolore al petto, bocca secca, dispepsia, nervosismo, sonnolenza, bronchite, sinusite, brividi, eruzioni, crampi alle gambe, infezioni del tratto urinario, artralgia e febbre.

In casi isolati sono stati osservati anoressia, gastrite, aumento di peso, depressione, prurito, alterazione della vista o del gusto, stomatite, sudorazione e leucocitosi.

Comunque solo la cefalea, la diarrea, il dolore addominale, l’astenia, la flatulenza, il rash e la bocca secca sono stati associati all’uso di PARIET compresse.

Esperienza post-marketing: in pazienti trattati con Pariet sono stati riportati eritema e rare eruzioni bollose che di solito sono scomparse con l’interruzione del trattamento.

Sono stati riportati rari casi di trombocitopenia, neutropenia e leucopenia. Ci sono state segnalazioni di innalzamento degli enzimi epatici.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Non esistono dati disponibili su casi deliberati di sovradosaggio. Dosaggi sino ad 80 mg/die si sono dimostrati ben tollerati.

Non vi è alcun antidoto specifico noto.

Il rabeprazolo sodico si lega in larga misura alle proteine e non è quindi facilmente eliminabile con la dialisi.

Come in ogni caso di sovradosaggio il trattamento è di tipo sintomatico e devono essere adottate misure di supporto generale.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Codice ATC : A02B C04

Meccanismo d’azione: il rabeprazolo sodico appartiene alla classe dei composti anti secretori, derivati benzimidazolici, che non possiedono attività anticolinergica o proprietà antagoniste sui recettori H2 per l’istamina, ma sopprimono la secrezione acida dello stomaco per inibizione specifica dell’enzima H+/K+ -ATPasi (la pompa acida o protonica). L’effetto è dose-dipendente e porta all’inibizione della secrezione acida, sia questa basale o stimolata, indipendentemente dalla stimolazione. Gli studi nell’animale indicano che dopo la somministrazione il rabeprazolo sodico scompare rapidamente sia dal plasma che dalla mucosa gastrica.

Essendo una base debole il rabeprazolo viene rapidamente assorbito a tutti i livelli di dose e viene concentrato nell’ambiente acido delle cellule parietali. Il rabeprazolo viene convertito nella forma sulfenamidica attiva mediante protonazione e reagisce successivamente con le molecole di cisteina disponibili sulla pompa protonica.

Attività antisecretoria: dopo somministrazione orale di una dose di 20 mg di rabeprazolo sodico la comparsa dell’effetto anti-secretorio si osserva entro 1 ora, mentre il massimo dell’effetto è evidente entro 2-4 ore. L’inibizione della secrezione, sia basale che stimolata dal cibo, 23 ore dopo la somministrazione della prima dose di rabeprazolo sodico è pari al 69% ed all’82%, rispettivamente, e l’inibizione si protrae fino a 48 ore. L’effetto inibitorio del rabeprazolo sodico sulla secrezione acida aumenta leggermente con somministrazioni giornaliere ripetute, raggiungendo lo steady-state dell’inibizione dopo 3 giorni. Quando le somministrazioni vengono interrotte l’attività secretoria si normalizza entro 2-3 giorni.

Effetti sulla gastrina sierica: negli studi clinici i pazienti sono stati trattati con rabeprazolo sodico 10 o 20 mg una volta al giorno per più mesi (sino a 43 mesi). I livelli di gastrina nel siero sono aumentati durante le prime 2-8 settimane, riflettendo gli effetti inibitori sulla secrezione acida e rimangono poi stabili per la durata della terapia. Alla sospensione della terapia i valori della gastrina sono poi tornati ai livelli pre-trattamento, normalmente entro 1-2 settimane.

L’esame bioptico, condotto su campioni prelevati dall’antro e dal fundo dello stomaco di 500 pazienti trattati con rabeprazolo sodico o farmaco di confronto anche per 8 settimane, non ha messo in evidenza alterazioni nell’istologia delle cellule ECL, nella gravità della gastrite, nell’incidenza della gastrite atrofica e della metaplasia intestinale o nella distribuzione dell’ infezione da H. pylori. In oltre 250 pazienti monitorati per 36 mesi di terapia ininterrotta, non sono state osservate variazioni significative nei parametri controllati prima e dopo il trattamento.

Altri effetti: finora non sono stati rilevati effetti sistemici del rabeprazolo sodico sul SNC e sui sistemi cardiovascolare e respiratorio. Il rabeprazolo sodico, somministrato alla dose orale di 20 mg per 2 settimane, non ha causato alcun effetto sulla funzionaltà tiroidea, sul metabolismo dei carboidrati, sui livelli in circolo di ormone paratiroideo, cortisolo, estrogeni, testosterone, prolattina, colecistochinina, secretina, glucagone, ormone follicolo-stimolante (FSH), ormone luteinizzante (LH), renina, aldosterone o di ormone somatotropo.

05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Assorbimento: PARIET rappresenta una formulazione in compresse con rivestimento gastro-resistente a base di rabeprazolo sodico. Questa formulazione è necessaria perchè il rabeprazolo sodico è acido-labile. L’assorbimento del rabeprazolo sodico inizia quindi solo dopo che la compressa ha superato lo stomaco. L’assorbimento è rapido, con valori di concentrazione plasmatica di rabeprazolo sodico che raggiungono il loro massimo 3,5 ore circa dopo una dose di 20 mg. Le concentrazioni plasmatiche massime (Cmax) di rabeprazolo sodico ed i valori di AUC sono lineari nel range di dosi da 10 a 40 mg. La biodisponibilità assoluta di una dose orale di 20 mg (paragonata con la somministrazione endovenosa) è pari al 52% circa poichè è rilevante il metabolismo pre-sistemico. Inoltre la biodisponibilità non sembra aumentare con somministrazioni ripetute.

Nei soggetti sani il tempo di emivita plasmatico è di circa 1 ora (range tra 0,7 e 1,5 ore) ed il valore di clearance corporea totale è stimata essere 283 + 98 ml /min. Nè il cibo nè il momento della somministrazione del farmaco influenzano l’assorbimento del rabeprazolo sodico.

Distribuzione: nell’uomo il rabeprazolo si lega per il 97% circa alle proteine plasmatiche.

Metabolismo ed escrezione: Nell'uomo il tioetere (M1) e l'acido carbossilico (M6) sono i maggiori metaboliti plasmatici. Il sulfone (M2), il desmetiltioetere (M4) e il coniugato con l'acido mercapturico sono metaboliti minori presenti a bassi livelli. Solo il desmetil metabolita ha una lieve attività antisecretoria, ma non è presente nel sangue. Dopo una dose orale singola di rabeprazolo sodico marcato con 14C non è presente farmaco immodificato nelle urine. Circa il 90% della dose viene eliminata nelle urine, principalmente sotto forma di 2 metaboliti, un prodotto di coniugazione con l’acido mercapturico (M5) ed un acido carbossilico (M6), più due metaboliti non identificati.

La parte rimanente della dose somministrata viene recuperata nelle feci.

Sesso

Non vi sono differenze imputabili al sesso nei parametri farmacocinetici, quando rapportati alla massa corporea ed all’altezza, dopo somministrazione di una dose singola di rabeprazolo 20 mg .

Disfunzione renale

Nei pazienti con grave insufficienza renale cronica e sotto dialisi di mantenimento (clearance della creatinina £ 5 ml/min/1,73 m 2 ) la disponibilità del rabeprazolo è molto simile a quella che si riscontra nei volontari sani.

I valori di AUC e di Cmax in questi pazienti erano circa il 35% più bassi di quelli corrispondenti nei volontari sani. Il tempo di emivita medio del rabeprazolo era di 0,82 ore nel volontario sano, 0,95 ore nei pazienti durante l’ emodialisi e 3,6 ore dopo la dialisi.

La clearance del farmaco nei pazienti con disfunzione renale richiedente emodialisi di mantenimento era circa 2 volte quella dei volontari sani.

Disfunzione epatica

Dopo somministrazione di una dose singola di 20 mg di rabeprazolo, in pazienti con disfunzioni epatiche croniche, di entità da lieve a moderata, si è evidenziato, rispetto a quanto osservato nei volontari sani, un raddoppio della AUC e un incremento di 2 o 3 volte del tempo di emivita del rabeprazolo. Comunque, dopo una dose giornaliera di 20 mg ripetuta per 7 giorni, il valore di AUC è aumentato solo di 1,5 volte ed il valore di Cmax solo di 1,2 volte.

Il tempo di emivita del rabeprazolo nei pazienti con alterata funzionalità epatica era di 12,3 ore mentre nei volontari sani era di 2,1 ore. La risposta farmacodinamica (controllo del pH gastrico) nei due gruppi era clinicamente comparabile.

Anziani

La velocità di eliminazione del rabeprazolo è lievemente ridotta nell’anziano.

Dopo 7 giorni di somministrazione quotidiana di rabeprazolo sodico 20 mg i valori di AUC sono quasi raddoppiati, i valori di Cmax sono superiori del 60% circa e il t1/2 aumentato del 30% circa rispetto a quanto riscontrato in giovani volontari sani.

Non vi sono comunque evidenze di accumulo di rabeprazolo.

Polimorfismo del CYP2C19

Dopo somministrazione di una dose giornaliera di 20 mg di rabeprazolo per 7 giorni , i metabolizzatori lenti del CYP2C19 presentavano valori di AUC e di t1/2 pari a circa 1,9 ed 1,6 volte quelli riscontrati per i metabolizzatori rapidi, mentre la Cmax aumentava solo del 40%.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Effetti pre-clinici sono stati osservati solo con dosaggi così elevati rispetto alla dose massima prevista per l’uomo da rendere trascurabili, rispetto ai dati nell’animale, i timori per la sicurezza del prodotto nell’uomo. Gli studi di mutagenesi hanno dato risultati non univoci. I tests su linee cellulari di linfoma di topo sono stati positivi ma il test del micronucleoin vivo ed i test di riparazione del DNAin vivo edin vitro sono stati negativi.

Gli studi di carcinogenesi non hanno evidenziato particolari rischi per l’uomo.

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Mannitolo, ossido di magnesio, idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione, idrossipropilcellulosa, magnesio stearato, etilcellulosa, idrossipropilmetilcellulosa ftalato, monogliceridi diacetilati, talco, biossido di titanio (E171), ossido di ferro giallo (E 172) (solo nelle compresse da 20 mg), ossido di ferro rosso (E172) (solo nelle compresse da 10 mg), cera carnauba ed inchiostro ((gomma lacca per uso alimentare (E 904), ossido di ferro rosso (E 172), lecitina di soia (E 322), antischiuma DC 1510 per le compresse da 20 mg); (rivestimento ad uso farmaceutico, ossido di ferro nero (E172), glicole propilenico, antischiuma A per medicinali nelle compresse da 10 mg).

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Nessuna nota.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

Validità: 24 mesi

- [Vedi Indice]

Non conservare a temperature superiori a 25°C. Non conservare in frigorifero.

- [Vedi Indice]

Confezionamento primario: blister alluminio/alluminio

Confezionamento secondario: scatola di cartoncino contenente 1 blister da 14

compresse ed il foglio illustrativo

Scatole da 14 compresse

. - [Vedi Indice]

Nessuna istruzione specifica.

- [Vedi Indice]

JANSSEN-CILAG SpA

Via M. Buonarroti, 23

20093 COLOGNO MONZESE ( Milano)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

PARIET 14 compresse da 10 mg N. AIC 034216022/M

PARIET 14 compresse da 20 mg N. AIC 034216186/M

spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica

- [Vedi Indice]

3 marzo 1999

- [Vedi Indice]

Non pertinente

12.0 - [Vedi Indice]

Settembre 2002

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