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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
12.0

     

- [Vedi Indice]

PENTAGLOBIN

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- [Vedi Indice]Principi attivi:immunoglobuline umane ad alto titolo di IgM per somministrazione endovenosa.

Composizione quantitativa:1 ml di soluzione contiene: proteine plasmatiche umane 50 mg, di cui immunoglobuline almeno 95% (IgM 6 mg; IgA 6 mg; IgG 38 mg)

Eccipienti: glucosio monoidrato 27,5 mg, Na+ 78 mmol, Cl- 78 mmol, acqua per preparazioni iniettabili ad 1 ml.

La soluzione non contiene sostanze conservanti.

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Soluzione per uso endovenoso in fiale o flaconi.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]Terapia di supporto di gravi infezioni batteriche in aggiunta alla terapia antibiotica. Terapia sostitutiva in pazienti immunocompromessi.

  - [Vedi Indice]

Posologia

La posologia dipende dallo stato immunitario del paziente e dalla gravità della malattia.

Perciò non si possono dare indicazioni per un dosaggio standard.

I seguenti suggerimenti sulla posologia da adottare, devono essere utilizzati come traccia di riferimento:

1. Neonati e bambini piccoli

5 ml/kg p.c. al giorno per tre giorni consecutivi.

Ulteriori somministrazioni in base al quadro clinico.

2. Bambini e adulti

a) Terapia di gravi infezioni batteriche:

5 ml/kg p.c. al giorno per tre giorni consecutivi.

Ulteriori somministrazioni in base al quadro clinico.

b) Terapia sostitutiva in pazienti immunocompromessi:

3-5 ml/kg p.c.

Se necessario ripetere la dose a intervalli di sette giorni.

Modalità e via di somministrazione

Prima dell'uso portare la soluzione a temperatura ambiente o a temperatura corporea.

Somministrare il Pentaglobin per via endovenosa alle seguenti velocità:

- neonati e lattanti : 1,7 ml/kg/ora, con perfusore;

- bambini e adulti : 0,4 ml/kg/ora

in alternativa : i primi 100 ml a 0,4 ml/kg/ora, poi 0,2 ml/kg/ora di continuo, fino al raggiungimento di 15 ml/kg in 72 ore.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Intolleranza alle immunoglobuline umane, in particolare modo nei rarissimi casi in cui ci sia una carenza di IgA e nel paziente siano presenti anticorpi contro le IgA.

Nei pazienti diabetici il Pentaglobin va somministrato con cautela.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Certe gravi reazioni di intolleranza a farmaci, sono da attribuire alla velocità di infusione. Le velocità di infusione consigliate, riportate al paragrafo "Posologia e modo di somministrazione" devono essere rispettate scrupolosamente e i pazienti devono essere costantemente seguiti, osservando con cura ogni sintomo per tutta la durata dell'infusione. Tenere i pazienti in osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione.

Osservare rigorosamente le velocità di infusione, sopra riportate, in particolare nei pazienti con ipo o agammaglobulinemia a cui vengono somministrate immunoglobuline per la prima volta.

In particolari casi e specialmente dopo la somministrazione endovenosa di alte dosi di immunoglobulina sono stati osservati sintomi di meningite asettica con intensa cefalea, febbre, nausea, vomito, rigidità nucale, fotofobia e annebbiamento dello stato di coscienza. Tali sintomi possono manifestarsi parecchie ore o anche giorni dopo l'infusione e sono reversibili dopo sospensione del trattamento. Particolare precauzione è richiesta nei pazienti con dati anamnestici di emicrania.

In casi particolari specialmente nei pazienti con preesistente riduzione della funzione renale, può verificarsi una compromissione della funzione renale associata ad incremento della creatinina sierica, che può portare alla insufficienza renale. Questi sintomi sono dose dipendenti e reversibili.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Vaccini da virus vivi attenuati

Dopo somministrazione di Pentaglobin, per un periodo che va da almeno 6 settimane fino a 3 mesi può risultare compromessa l'efficacia di vaccini a base di virus vivi attenuati come, ad esempio, i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite, varicella.

Interferenze con i test sierologici

L'aumento transitorio del titolo anticorpale che si riscontra nel torrente sanguigno dopo somministrazione di Pentaglobin, può dar luogo a dei falsi positivi nei test sierologici.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Ancora non è stato dimostrato, con studi clinici controllati, che l'uso di questa specialità è sicuro. Il Pentaglobin deve essere somministrato quindi con molta cautela alle donne gravide e alle madri che allattano. Tuttavia le esperienze cliniche condotte per lungo tempo con le immunoglobuline, non evidenziano effetti dannosi sull'andamento della gravidanza, sul feto e sul neonato. Le immunoglobuline vengono escrete nel latte materno e possono contribuire al trasporto di anticorpi protettivi per il neonato.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non sono conosciuti rischi connessi con l'uso del preparato.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Occasionalmente possono verificarsi delle reazioni di intolleranza come brividi, cefalea, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, dolori articolari e lieve dolore dorsale.

Le immunoglobuline possono di rado provocare una caduta della pressione sanguigna e, in casi isolati, shock anafilattico, anche quando il paziente non aveva mostrato segni di sensibilizzazione a un precedente trattamento.

Nel caso si presentassero delle reazioni d'intolleranza, bisogna ridurre la velocità d'infusione o interrompere la somministrazione fino a scomparsa dei sintomi.

Se la gravità delle reazioni persiste anche dopo l'interruzione dell'infusione, si consiglia di intraprendere un'idonea terapia.

Nel caso di reazioni anafilattiche o di shock, si devono seguire le regole generali per la terapia dello shock.

Quando si somministrano delle specialità medicinali preparate da sangue umano o da plasma, non si può escludere del tutto l'eventualità di infezioni causate dalla trasmissione di agenti infettivi.

Questo riguarda anche i patogeni che sono ancora sconosciuti.

Per ridurre il rischio di trasmissione di agenti infettivi si esegue, con mezzi adeguati, la selezione di donatori e donazioni; inoltre, procedure di eliminazione e/o inattivazione virale, fanno parte del processo di produzione. Il frazionamento di Cohn infatti può diminuire l'infettività di alcuni ma non di tutti gli agenti patogeni eventualmente presenti nel plasma. Al fine di indurre l'eliminazione e/o inattivazione dei virus, durante il processo produttivo del Pentaglobin, vengono utilizzati quindi i trattamenti con acido octanoico e b-propiolattone.

Ogni unità di plasma impiegata per la produzione di questo emoderivato, è stata controllata ed è risultata negativa per l'antigene HBsAg e per gli anticorpi anti-HIV 1/2 e anti-HCV. È stata sottoposta a screening per il contenuto di ALT. Vengono utilizzati per il processo produttivo esclusivamente pool di plasmi negativi per l'HBsAg e per gli anticorpi anti-HIV1/2 ed anti-HCV (pool testing).

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Non sono stati segnalati sintomi da sovradosaggio.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Il Pentaglobin contiene soprattutto immunoglobuline del tipo G e concentrazioni elevate di immunoglobuline A (IgA) e M (IgM), con un ampio spettro anticorpale contro vari agenti infettivi.

L'opsonizzazione e la neutralizzazione di germi e tossine sono state documentate.

Gli anticorpi contenuti nel Pentaglobin presentano la stessa efficacia che si riscontra mediamente in quelli della popolazione normale.

Per l'elevato contenuto di IgA e in particolar modo di IgM, il Pentaglobin possiede un titolo antibatterico notevolmente più alto di quello dei preparati a base di sole IgG.

Il Pentaglobin è preparato da un pool di plasma composto da non meno di 1000 donatori. Dosaggi adeguati di questa specialità medicinale, possono riportare a valori normali i titoli di immunoglobuline che presentino livelli troppo bassi.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Il Pentaglobin, dopo somministrazione endovenosa, entra immediatamente e completamente in circolo.

Si distribuisce con relativa rapidità tra il plasma e i fluidi extravascolari e dopo circa 3-5 giorni si trova in equilibrio tra i compartimenti intra ed extravascolari.

L'emivita delle immunoglobuline contenute nel Pentaglobin, è paragonabile a quella degli anticorpi contenuti nel siero normale e può variare da paziente a paziente, in particolar modo nell'immunodeficienza primitiva.

Le immunoglobuline vengono metabolizzate nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Le immunoglobuline sono dei normali costituenti del corpo umano.

Negli animali, il test di tossicità a dose singola non ha alcuna rilevanza, poiché somministrazioni elevate causano sovradosaggio.

Inoltre non è possibile eseguire i test di tossicità a dose ripetuta e gli studi di tossicità embrio-fetale, a causa dell'induzione e dell'interferenza anticorpale.

Gli effetti del prodotto sul sistema immunitario del neonato, non sono stati studiati.

Poiché le esperienze cliniche non fanno alcun cenno agli effetti oncogeni e mutageni delle immunoglobuline, gli studi sperimentali, in particolar modo di specie eterologa, non sono considerati necessari.

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

1 ml di soluzione contiene: glucosio monoidrato 27,5 mg, Na+ 78 mmol, Cl- 78 mmol, acqua per preparazioni iniettabili ad 1 ml.

06.2 Incompatibilità

Il Pentaglobin non deve essere somministrato contemporaneamente al gluconato di calcio, poiché c'è il sospetto che, nei bambini (vedi "incompatibilità", tale combinazione possa dar luogo a reazioni di intolleranza. Il Pentaglobin è miscibile in soluzione fisiologica ma non si deve mescolare con nessun altro medicamento.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Il Pentaglobin non dev'essere mescolato con nessun altro medicamento.

Evitare l'associazione con calcio gluconato poiché esiste la possibilità che nei lattanti possano insorgere effetti collaterali.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

Due anni.

Dopo l'apertura della fiala o del flacone, somministrare il contenuto immediatamente.

- [Vedi Indice]

Conservare a temperatura compresa fra +2 e +8 °C. Tenere al riparo dalla luce.

Non congelare.

Non usare dopo la data di scadenza e verificare tale data sulla confezione e sull'etichetta del prodotto.

La soluzione rimasta inutilizzata dev'essere eliminata, per il rischio di contaminazione batterica.

- [Vedi Indice]

Fiala da 10 ml

Fiala da 20 ml

Flacone per infusione da 50 ml

Flacone per infusione da 100 ml

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Prima di somministrare il Pentaglobin, controllare visivamente l'eventuale presenza di particelle in sospensione o di una colorazione.

Le soluzioni che non siano limpide o che presentino un sedimento, non devono essere usate.

Una leggera opalescenza è caratteristica del prodotto.

- [Vedi Indice]

BIOTEST PHARMA GMBH

Landsteinerstrasse, 5 - D-63303 - Dreieich (Germania)

Rappresentante per l'Italia: Biotest Italia S.r.l.

Via L. da Vinci, 43 - 20090 Trezzano S/N (MI)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

10 ml AIC n. 029021019

20 ml AIC n. 029021021

50 ml AIC n. 029021033

100 ml AIC n. 029021045

Anno 1996

REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Classe H. Uso riservato ad ospedali e case di cura.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

Autorizzazione: 1996.

y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

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12.0 - [Vedi Indice]

Marzo 1999

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