Il Collirio Monodose per l'assenza di conservanti è particolarmente indicato nell'occhio leso.
Gli effetti collaterali sistemici sono rari; tuttavia quando l'uso sia protratto, si può avere la classica sensibilizzazione delle mucose alla pilocarpina.
Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici.
Il Collirio Monodose non contenendo conservanti atti a preservarlo da inquinamento, deve essere usato per una singola medicazione e in singolo paziente e quindi gettare il monodose anche se residua in esso del medicamento.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini .
La pilocarpina è un alcaloide naturale ad azione parasimpaticomimetica diretta.
La pilocarpina possiede, come l'acetilcolina, l'effetto muscarinico ma non l'effetto nicotinico. Essa stimola le ghiandole secretorie ed i muscoli lisci ma non i muscoli striati. Provoca lacrimazione, salivazione, sudorazione, vomito e diarrea.
Sull'occhio la pilocarpina ha un'azione miotica e viene utilizzata per ridurre la pressione endoculare nel glaucoma cronico semplice. Nel glaucoma acuto essa può essere usata prima dell'intervento chirurgico, da sola o in associazione con altri miotici o inibitori dell'anidrasi carbonica o agenti iperosmotici.
La pilocarpina produce una diminuzione della pressione endoculare, sia nell'occhio normale che glaucomatoso, diminuzione generalmente associata ad un aumentato deflusso o ad una diminuita secrezione di umore acqueo.
Il suo meccanismo di azione si esplica sia attraverso uno stiramento del trabecolato, per contrazione del muscolo ciliare, che attraverso una azione diretta, sul trabecolato stesso.
La miosi, che la pilocarpina determina, contribuisce a liberare l'angolo da parte dell'iride e a facilitare così il deflusso dell'umore acqueo.