Immunizzazione attiva contro la poliomielite.
Il vaccino poliomielitico inattivato è anche raccomandato per tutti i soggetti per i quali è controindicata la vaccinazione con vaccino poliomielitico vivo attenuato di tipo Sabin:
soggetti con immunità compromessa non ancora vaccinati o parzialmente vaccinati;soggetti sintomatici o asintomatici con infezioni HIV;familiari di soggetti immunocompromessi, compresa l'infezione da HIV;adulti non immunizzati o parzialmente immunizzati con OPV e IPV, con rischio di esposizione;adulti con rischio di esposizione alla poliomielite, che siano stati regolarmente vaccinati con IPV.
L'immunizzazione deve essere effettuata in bambini e adulti mediante iniezione intramuscolare o sottocutanea profonda. Nei bambini la sede preferita è la faccia anterolaterale della coscia. Negli adolescenti ed adulti il vaccino dovrebbe essere somministrato nel deltoide.
Se la vaccinazione primaria viene effettuata con solo vaccino poliomielitico inattivato iniettabile (IPV), la schedula di vaccinazione è la seguente:
prima dose nel terzo mese di vita,seconda dose a distanza di almeno 6-8 settimane dalla prima,terza dose 6-12 mesi dopo la seconda.
Una dose supplementare (richiamo) deve essere somministrata nel 3° anno di vita ad almeno 12 mesi di distanza dall'ultima somministrazione del ciclo di base.
Se la vaccinazione viene effettuata in modo sequenziale somministrando le prime due dosi di vaccino poliomielitico inattivato iniettabile (IPV) e successivamente il vaccino vivo attenuato per via orale (OPV), la schedula di vaccinazione è la seguente:
prima dose con vaccino poliomielitico inattivato iniettabile nel terzo mese di vita,seconda dose a distanza di 6-8 settimane con vaccino poliomielitico inattivato iniettabile,terza dose con il vaccino vivo attenuato per via orale nel corso del 11°-12° mese di vita.
Una dose supplementare (richiamo) deve essere somministrata nel 3° anno di vita ad almeno 12 mesi di distanza dall'ultima somministrazione del ciclo di base con il vaccino vivo attenuato per via orale.
Ipersensibilità riconosciuta verso uno dei componenti del vaccino.
Reazioni gravi conseguenti ad una vaccinazione precedente con lo stesso vaccino.
L'immunizzazione deve essere rimandata nei pazienti con malattie acute febbrili. Affezioni minori (come raffreddore o infezioni delle vie aeree superiori, dermatosi, eczema e infezioni cutanee localizzate) o trattamento con farmaci (antibiotici e cortisonici a basso dosaggio per uso locale o sistemico) non costituiscono controindicazione, anche temporanea, alla vaccinazione.
Nel vaccino potrebbero essere presenti tracce di neomicina, streptomicina e polimixina B; non somministrare Poliovax-In a soggetti allergici a questi antibiotici.