Premelle C deve essere assunto per via orale, 1 compressa al dì, in modo continuativo cioè senza alcuna interruzione fra una confezione e l'altra.
Sintomi vasomotori da moderati a gravi, vaginite atrofica e uretrite atrofica associate a carenza estrogenica: 1 compressa di Premelle C 2,5 mg o Premelle C 5 mg al giorno.
Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi associata a carenza estrogenica: 1 compressa di Premelle C 2,5 mg o Premelle C 5 mg al giorno. Per la prevenzione ed il trattamento dell'osteoporosi è necessario un trattamento a lungo termine.
Nella maggior parte delle donne in menopausa, la terapia può essere iniziata in qualsiasi momento; tuttavia, in presenza di un ciclo mestruale regolare, è opportuno iniziare il trattamento il primo giorno dell'emorragia. Nel caso di mestruazioni irregolari od assenti, l'assunzione può essere iniziata in qualsiasi giorno.
Poiché il medrossiprogesterone acetato viene somministrato per ridurre il rischio di iperplasia e di carcinoma endometriale, per le pazienti isterectomizzate la terapia con Premelle C non è indicata.
Il dosaggio di medrossiprogesterone acetato viene deciso dal medico su base individuale. I fattori che dovrebbero essere presi in considerazione al momento della scelta e dell'aggiustamento del dosaggio di medrossiprogesterone acetato includono l'anamnesi e lo stato clinico della paziente.
Premelle C è indicato per le donne con utero intatto per ridurre il rischio di iperplasia endometriale e cancro endometriale associato alla terapia sostitutiva estrogenica, e per le quali è desiderata un'amennorrea.
Con Premelle C, possono verificarsi diversi tipi di sanguinamenti. Questi possono variare dall'assenza di perdite a perdite irregolari. Se si verifica un sanguinamento, è frequentemente leggero o moderato. Questi tipi di sanguinamenti possono risolversi con l'uso continuato di Premelle C.
Deve essere assunta la dose efficace più bassa possibile.
Un dosaggio iniziale di 5 mg di medrossiprogesterone acetato è indicato per le pazienti nelle quali si vuole ottenere l'amenorrea. Una diminuzione del dosaggio di medrossiprogesterone acetato a 2,5 mg deve essere presa in considerazione dopo che l'amennorrea si è instaurata, o comunque entro 12 mesi dall'inizio della terapia. Se dopo la riduzione del dosaggio di medrossiprogesterone acetato dovessero ripresentarsi delle emorragie da sospensione, va considerata l'opportunità di ripristinare il dosaggio di 5 mg di medrossiprogesterone acetato.
Mantenimento/Continuazione/Estensione del trattamento
Le pazienti dovrebbero essere esaminate ad intervalli regolari per determinare se il trattamento dei sintomi è ancora necessario. Per la prevenzione ed il trattamento dell'osteoporosi, è necessario un trattamento a lungo termine.
Speciali avvertenze
Le dosi di Premelle C nella terapia ormonale sostitutiva non devono superare le dosi raccomandate.
Attualmente i dati clinici disponibili (derivati dalla valutazione dei dati emersi da cinquantuno studi epidemiologici) suggeriscono che nelle donne in postmenopausa che si sottopongano o si siano sottoposte a terapia ormonale sostitutiva (HRT), vi sia un aumento da lieve a moderato della probabilità di diagnosi di cancro mammario. Ciò può essere dovuto sia ad una diagnosi precoce nelle pazienti trattate, che ad un reale effetto della HRT, che alla combinazione di ambedue.
La probabilità di porre diagnosi di cancro mammario aumenta con la durata del trattamento e sembra ritornare al valore iniziale dopo cinque anni dalla sospensione della HRT. Il cancro mammario diagnosticato in pazienti che usino o abbiano usato recentemente HRT sembrerebbe di natura meno invasiva di quello trovato in donne non trattate.
Nelle donne di età compresa tra i cinquanta e i settanta anni, che non usano HRT, viene diagnosticato il cancro mammario a circa quarantacinque soggetti ogni mille, con un aumento legato all'età.
È stato stimato che nelle donne che fanno uso di HRT, per almeno cinque anni, il numero di casi supplementari di diagnosi di cancro mammario sarà tra due e dodici per ogni mille soggetti, ciò in relazione all'età in cui le pazienti iniziano il trattamento e alla durata dello stesso.
È importante che il medico discuta l'aumento di probabilità di diagnosi di cancro mammario con la paziente candidata a terapia a lungo termine, valutandolo in relazione ai benefici della HRT.
Le donne sottoposte a questa terapia devono sottoporsi a regolari esami delle mammelle e dovrebbero essere istruite ad effettuare l'autopalpazione.
Con l'uso degli estrogeni/progestinici in menopausa sono stati osservati aumenti della pressione arteriosa. Si raccomanda il monitoraggio della pressione sanguigna.
In alcuni studi epidemiologici, donne in terapia estrogeno-sostitutiva sola o combinata con progestinici, hanno mostrato un'aumentato rischio di tromboflebite e/o malattia tromboembolica, benché non sia stato definitivamente stabilito un rapporto causale con la terapia estrogenica. Il medico deve essere consapevole della possibilità di disturbi trombotici (comprendenti tromboflebite, trombosi della retina, embolia cerebrale e polmonare) durante la terapia ormonale sostitutiva ed essere attento alle primissime manifestazioni di questi disturbi (emicrania o cefalea intensa, turbe della coscienza o della motilità volontaria, afasia, turbe del visus, dispnea, ecc.). Se uno qualsiasi di questi si manifestasse o vi fosse il sospetto, la terapia ormonale sostitutiva deve essere immediatamente interrotta.
Le pazienti con fattori di rischio per disturbi trombotici devono essere tenute sotto stretto controllo
In generale fattori di rischio riconosciuti per il tromboembolismo venoso (VTE) includono la storia personale, la storia familiare (il verificarsi di VTE in un parente stretto, ad un'età relativamente precoce, può indicare una predisposizione genetica) e l'obesità grave. Il rischio di VTE aumenta anche con l'età. Non esiste accordo circa il possibile ruolo delle vene varicose nel VTE.
Il rischio di VTE può essere temporaneamente aumentato da immobilizzazione prolungata, da interventi chirurgici maggiori elettivi o post-traumatici o traumi maggiori. A seconda della natura dell'evento e della durata dell'immobilizzazione, dovrebbe essere presa in considerazione una temporanea interruzione della HRT.
Il farmaco deve essere sospeso se si verifica una improvvisa perdita della vista, o se si verifica un improvviso inizio di proptosi, diplopia, o emicrania.
È stato riportato un aumento del rischio di patologia della colecisti in donne che avevano assunto estrogeni per la postmenopausa.
Precauzioni per l'uso
Prima di iniziare o riprendere la terapia ormonale sostitutiva (HRT), oltre ad eseguire una visita generale e ginecologica, dovrebbe essere valutata l'anamnesi personale e familiare della paziente, alla luce delle controindicazioni e delle avvertenze speciali e precauzioni per l'uso.
Durante il trattamento sono raccomandati controlli specialistici periodici la cui natura e frequenza va adattata alla paziente e vanno condotte ripetute visite del seno e/o mammografia in linea con i programmi di controllo consigliati per le donne sane, modificati secondo le necessità cliniche individuali.
Le valutazioni prima di iniziare il trattamento e i controlli periodici dovrebbero includere in particolare, oltre l'esame delle mammelle, anche la misurazione della pressione sanguigna e l'esame degli organi addominali e pelvici. Inoltre dovrebbe essere effettuato uno striscio di Papanicolaou.
La terapia estrogenica può essere associata a massivi aumenti dei trigliceridi del plasma comportanti pancreatiti e altre complicazioni nei pazienti con difetti familiari del metabolismo lipoproteico.
Il monitoraggio clinico di tutte le donne che assumono associazioni estroprogestiniche è essenziale. Le pazienti in trattamento con Premelle C dovrebbero essere sottoposte a controlli almeno una volta l'anno per escludere l'iperplasia o il cancro dell'endometrio.
Alcune pazienti possono sviluppare manifestazioni indesiderate dovute ad eccessiva stimolazione estrogenica/progestinica quali emorragia uterina anormale, mastodinia, ecc. In caso di emorragia vaginale anormale devono essere intraprese adeguate misure diagnostiche, compresi, se necessario, prelievi endometriali per escludere la possibilità di patologie maligne.
Leiomiomi uterini preesistenti possono aumentare di grandezza durante l'uso degli estrogeni.
Le pazienti con depressione nell'anamnesi devono essere tenute sotto controllo e il farmaco deve essere sospeso nel caso la depressione si ripresentasse in modo grave.
Poiché Premelle C può causare un certo grado di ritenzione idrica, le condizioni che potrebbero essere influenzate da ciò, quali asma, epilessia, emicrania e disfunzioni cardiache o renali, richiedono una attenta osservazione.
È stata osservata una modificazione nella tolleranza al glucosio in alcune pazienti sottoposte a terapia con estrogeni/progestinici. Sono stati riscontrati ridotti livelli endogeni di insulina durante la terapia ormonale sostitutiva. Le pazienti diabetiche devono essere attentamente osservate durante l'assunzione di Premelle C.
Le pazienti devono essere informate che la ricomparsa dei flussi mestruali durante la terapia estrogenica sostitutiva non è indice di fertilità. Non ci sono dati a supporto dell'uso di Premelle C come appropriata forma di contraccezione. Le donne potenzialmente fertili che assumono Premelle C richiedono un metodo contraccettivo e devono essere informate della necessità di adottare un metodo contraccettivo non ormonale.
Dovrebbero essere strettamente controllate le pazienti con storia familiare di neoplasie e quelle che soffrano o abbiano sofferto delle patologie che seguono:
- Colestasi ricorrente o prurito insistente durante la gravidanza
- Alterazioni della funzionalità epatica
- Insufficienza renale o cardiaca
- Noduli al seno o mastopatia fibrocistica
- Epilessia
- Asma
- Otospongiosi
- Diabete mellito
- Sclerosi multipla
- Lupus eritematoso sistemico