Interazioni - [Vedi Indice]Non sono note finora interazioni con altri farmaci.
Il mesoglicano non dovrebbe influenzare il decorso della gravidanza; tuttavia, per motivi cautelativi, se ne sconsiglia l'uso in tale fase.
Non sono noti.
Segnalati sporadicamente con le capsule disturbi gastrici (intolleranza digestiva, modesta pirosi) e reazioni cutanee; con le fiale dolore, bruciore ed ematoma in sede di iniezione.
Non sono noti sintomi da riferirsi ad iperdosaggio del prodotto.
Il principio attivo di Prisma, mesoglicano, isolato dalla parete aortica di giovani mammiferi, è un insieme di glucosaminoglicani (GAG) così rappresentati: eparansolfato 47,5%, dermatansolfato 35,5%, condroitinsolfato 8,5%, eparina slow 8,5%.
Grazie, soprattutto, alla presenza di eparansolfato e dermatansolfato, costituenti fondamentali della parete vasale, Prisma esplica la sua attività farmacologica a livello endoteliale e sottoendoteliale, con effetto antiaterogeno (inibizione dell'adesione piastrinica, stimolazione dell'enzima lipoproteinlipasi, inibizione della proliferazione delle fibrocellule muscolari lisce della tonaca media), antitrombotico (attivazione di antitrombina III e cofattore eparinico II) e profibrinolitico (stimolazione dell'attivatore tissutale del plasminogeno).
Sul versante venoso del sistema circolatorio, Prisma, oltre ad intervenire in senso antitrombotico è in grado di ripristinare le fisiologiche proprietà di barriera selettiva esplicate dagli endoteli capillari svolgendo, così, una efficace attività antiedemigena.
Studi di cinetica sul prodotto marcato con tritium, condotti nel ratto e nella scimmia, hanno evidenziato un picco massimo di assorbimento a 30'nel ratto ed alla 2ª ora nella scimmia, dopo somministrazione orale.
La condizione di steady-state si mantiene fino alla 7a ora dalla somministrazione in entrambe le specie animali. Ciò, presumibilmente, è riconducibile alla lenta cessione del farmaco, inizialmente catturato dalla parete gastroenterica.
Dopo somministrazione endovenosa si osserva un comportamento diverso e comunque in accordo con quanto riportato in letteratura per prodotti analoghi: i massimi livelli ematici si raggiungono pressoché istantaneamente con successiva rapida caduta entro la 1ª ora, secondo un andamento bifasico.
L'escrezione urinaria nelle 48 ore dopo somministrazione endovenosa è contenuta nel range 35-60% della dose. Studi di tropismo tissutale hanno evidenziato interessanti concentrazioni di farmaco soprattutto a livello dei parenchima renale ed epatico, del cuore e della parete aortica.
Prisma, impiegato per diverse vie di somministrazione ed in più specie animali, ha rivelato una bassa tossicità: la DL50 nel ratto e nel topo non è determinabile e comunque maggiore di 4 g/kg per via orale e maggiore di 2 g/kg per via i.p.
Anche gli studi sulla tossicità cronica hanno dimostrato l'assenza di effetti tossici.
Inoltre Prisma non ha evidenziato effetti embrio-fetotossici ed è sicuramente non mutageno.
Capsule: lattosio, amido di mais, croscarmellosio sodico, magnesio stearato, gelatina, titanio biossido, eritrosina (E 127).
Fiale: sodio cloruro, clorocresolo, acqua per preparazioni iniettabili.
Non sono note.
Capsule: 5 anni.
Fiale: 3 anni.
Non sono previste.
Prisma: Capsule da 24 mg in blister
Astuccio di 50 capsule
Costo giornaliero della terapia: due capsule/die
Prisma 50: Capsule da 50 mg in blister
Astuccio di 30 capsule
Costo giornaliero della terapia: due capsule/die
Prisma fiale: Fiale di 1 ml da 30 mg
Astuccio di 10 fiale
Costo giornaliero della terapia: una fiala/die
Non sono previste particolari istruzioni d'uso.
MEDIOLANUM FARMACEUTICI S.p.A.
Via San Giuseppe Cottolengo, 15 - 20143 Milano
Prisma fiale AIC n. 023653025
Prisma AIC n. 023653052
Prisma 50 AIC n. 023653076
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
Rinnovo: 01/06/2000
Non è prevista.
11 marzo 1996.
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