- [Vedi Indice]Prolastina è indicata per la terapia sostitutiva cronica in soggetti con carenza congenita di alfa-1-antitripsina [(fenotipi PiZZ, PiZ (null), Pi (null)(null), PiSZ) con enfisema panacinare clinicamente diagnosticabile].
Posologia
Adulti
La dose raccomandata di Prolastina è di 60 mg/kg di peso corporeo, somministrata per infusione endovenosa 1 volta alla settimana.
Anziani
Come per gli adulti.
Bambini
La sicurezza di Prolastina al di sotto dei 18 anni di età non è stata dimostrata.
Modo di somministrazione
Prolastina deve essere somministrata per via endovenosa ad una velocità di infusione fino a 0,08 ml/kg/min. Prolastina va ricostituita con acqua per preparazioni iniettabili (1000 mg in 40 ml).
La soluzione deve essere somministrata immediatamente (entro 3 ore) dopo ricostituzione con il solvente. Per ulteriori informazioni confronta anche paragrafo ("Istruzioni per l'uso").
Prolastina non deve essere somministrata a:
- soggetti con deficit selettivo di IgA che possiedano anticorpi contro le IgA;
- soggetti con ipersensibilità nota verso l'inibitore dell'alfa-1-proteinasi o verso gli eccipienti di prolastina.
Prolastina è generalmente controindicata in gravidanza e durante l'allattamento (vedere al punto "Gravidanza e allattamento").
Si raccomanda che prima di ricevere Prolastina i pazienti vengano vaccinati contro l'epatite B. Nel caso si dovesse rendere necessario trattare un soggetto con Prolastina e non fosse possibile attendere l'instaurarsi di una adeguata risposta anticorpale alla vaccinazione, i soggetti dovranno ricevere una dose singola di immunoglobulina anti-epatite B (umana), alla dose di 0,06 ml/kg di peso corporeo, per via intramuscolare, al momento della somministrazione della dose iniziale di vaccino dell'epatite B.
Come per ogni soluzione colloidale, dopo somministrazione di Prolastina si potrebbe verificare un aumento del volume plasmatico: attenzione va quindi posta in pazienti a rischio di sovraccarico circolatorio.
Non sono note interazioni con altri farmaci.
Non è stata studiata la sicurezza di Prolastina per l'impiego nella donna in gravidanza. Prolastina quindi deve essere somministrata alle donne gravide solo in caso di assoluta necessità.
Non è noto se Prolastina venga escreta nel latte materno. Pertanto Prolastina non dovrebbe essere somministrato alle donne in allattamento.
Non vi sono indicazioni che Prolastina possa compromettere la capacità di guida e di utilizzo di macchinari.
Gli effetti indesiderati sono rari e comprendono febbre ritardata, sensazione di testa vuota e vertigini. Raramente sono state osservate lieve leucocitosi transitoria e anemia da diluizione, diverse ore dopo l'infusione.
Occasionalmente sono state segnalate anche altre reazioni avverse come sintomi simil-influenzali, reazioni di tipo allergico, brividi, dispnea, eruzioni cutanee, tachicardia e, raramente, ipotensione, nausea, mal di testa, dolore toracico e articolare, mal di schiena.
Nella somministrazione di prodotti medicinali derivati da sangue o plasma umano, non può essere completamente escluso il rischio di malattie dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Questo vale anche per i patogeni di natura finora sconosciuta. Al fine di ridurre il rischio di trasmissione di agenti infettivi, viene effettuata la selezione dei donatori e delle donazioni con misure adeguate e i pool di plasma sono opportunamente testati. Inoltre nel processo di produzione di Prolastina sono inserite procedure di rimozione e inattivazione virale, come ad esempio la pastorizzazione (trattamento termico a 60 °C per 10 ore).
Non sono note le conseguenze da sovradosaggio.
In caso di sovradosaggio il paziente deve essere accuratamente monitorato per l'insorgenza di effetti collaterali e devono essere instaurate le terapie idonee.
Categoria farmacoterapeutica: ATC B02AB02 inibitori delle proteinasi.
L'alfa-1-antitripsina è un normale costituente del sangue umano, la cui funzione è quella di inibire, oltre ad altri enzimi, la elastasi neutrofila.
L'inibitore dell'alfa-1-proteinasi appartiene alla famiglia delle serpine degli inibitori delle proteasi seriniche ed ha un peso molecolare di 51kDa.
Dopo alcune settimane dall'inizio della somministrazione settimanale di 60 mg/kg di peso corporeo, gli studi eseguiti sul liquido di lavaggio broncoalveolare hanno dimostrato livelli significativamente aumentati di inibitore della alfa-1-proteinasi.
Inoltre, è stata dimostrata una aumentata capacità antielastasica nel liquido di rivestimento epiteliale del tratto respiratorio inferiore del polmone, in confronto ai livelli precedenti l'inizio del periodo di trattamento.
Dopo somministrazione endovenosa, praticamente il 100% dell'inibitore della alfa-1-proteinasi somministrato è immediatamente disponibile nel circolo del paziente. Il suo recupero medio in vivo è di 4,2 mg (immunologico)/dl per ogni mg (funzionale) somministrato per kg di peso corporeo. L'emivita è approssimativamente di 4,5 giorni.
In uno studio di farmacocinetica in soggetti con carenza di alfa-1-antitripsina, il dosaggio raccomandato è risultato in media in un livello serico di inibitore di alfa-1-proteinasi di 126 mg/dl. Nel soggetto normale si pensa che un livello serico > a 80 mg/dl eserciti un'efficace protezione nei confronti dell'attività elastasica.
Proprietà tossicologiche
Studi di tossicità acuta effettuati su roditori non hanno evidenziato alcun effetto avverso.
Gli studi a lungo termine per valutare la tossicità cronica e la carcinogenesi, la mutagenesi o la compromissione della fertilità e dello sviluppo fetale non sono stati condotti negli animali a causa del potenziale sviluppo di anticorpi verso le proteine umane eterologhe.
Sicurezza virale
Prolastina è preparata da plasma ottenuto da donatori sani che, per quanto possa essere accertato da esami clinici, anamnesi e indagini di laboratorio, sono privi di agenti infettivi e trasmissibili per somministrazione di derivati del plasma. In particolare, i test per l'antigene di superficie dell'epatite B, per gli anticorpi anti HIV 1, HIV 2 e HCV o per rilevare un aumento degli enzimi epatici sono effettuati con metodi appropriati e devono fornire risultati negativi. Per ridurre ulteriormente il rischio di trasmissione di agenti infettivi nel processo produttivo sono inserite procedure di rimozione e inattivazione virale attraverso pastorizzazione (riscaldamento a 60 °C per 10 ore) del preparato.
Cloruro di sodio, fosfato di sodio.
Prolastina deve essere somministrata da sola, senza miscelarla con altre sostanze o soluzioni.
24 mesi se conservato a 2/25 °C. Dopo ricostituzione il prodotto deve essere somministrato immediatamente (entro tre ore).
Prolastina va conservato a 2/25 °C.
Non congelare. Eliminare le frazioni inutilizzate. Non utilizzare dopo la data di scadenza.
Prolastina è disponibile in flaconi da 1000 mg di polvere liofilizzataper soluzioni iniettabiliunitamente a flacone da 40 ml di acqua per preparazioni iniettabili.
Il vetro è trasparente e incolore con tappi di gomma e sigilli a strappo.
Confezione da 1000 mg
La confezione contiene anche: 1 doppio ago di trasferimento sterile, 1 ago filtro sterile.
Prolastina va ricostituita con 40 ml di acqua per preparazioni iniettabili.
Ogni ml di soluzione contiene 25 mg di inibitore di alfa-1-proteinasi.
1. Portare il solvente e il liofilizzato a temperatura ambiente (max 37°C).
2. Rimuovere i copri tappi di plastica a strappo, disinfettare i tappi di gomma di entrambi i flaconi.
3. Rimuovere la copertura protettiva di un'estremità dell'ago di trasferimento e forare il tappo del flacone di solvente.
4. Rimuovere la parte rimanente dell'ago di trasferimento, capovolgere il flacone di solvente e forare il sigillo di gomma con l'ago inclinato sul flacone di liofilizzato.
Metodo alternativo per trasferire il solvente
Con un ago e una siringa sterili, prelevare il volume appropriato di solvente e trasferire nel flacone di polvere liofilizzato
5. Il vuoto farà fluire il solvente nel flacone di liofilizzato. Per ottenere risultati ottimali e per evitare la formazione di schiuma, tenere il flacone del solvente inclinato rispetto al flacone di liofilizzato al fine di dirigere il solvente contro la parete del flacone di liofilizzato (vedi foglietto illustrativo).
6. Dopo la rimozione del flacone di solvente e dell'ago di collegamento, ruotare dolcemente il flacone di liofilizzato fino a completa dissoluzione (vedi foglietto illustrativo).Non agitare con forza. Usare solo soluzioni limpide.
Una volta ricostituita, la soluzione di Prolastina è chiara o opalescente, incolore o leggermente verde giallognola.
7. Applicare alla siringa l'ago-filtro sterile contenuto nella confezione. Inserire l'ago-filtro nel flacone ricostituito di Prolastina e prelevare la soluzione nella siringa (vedi foglietto illustrativo).
8. Per la somministrazione sostituire l'ago-filtro con l'appropriato ago per iniezione e seguire la procedura per la somministrazione endovenosa.
Somministrare immediatamente (entro tre ore) dopo ricostituzione.
Eliminare eventuali residui di soluzione non utilizzate.
BAYER S.p.A.
Viale Certosa, 130 - 20156 Milano (MI)
Confezione da 1000 mg AIC n. 031480027
Uso riservato agli ospedali, alle cliniche e alle case di cura.
5 Marzo 1998
Non soggetta.
Aprile 1999
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