Per gli eccipienti, si veda la sezione 6.1.
La polvere è sterile, bianca e liofilizzata.
- [Vedi Indice]
Trattamento del carcinoma renale metastatico.
I fattori di rischio associati, alle diminuite percentuali di
risposta ed alla sopravvivenza mediana, sono:
- performance status secondo ECOG* maggiore o uguale
a 1
- interessamento di più di un organo con siti
di malattia metastatica
- un periodo inferiore a 24 mesi fra la diagnosi
iniziale di tumore primitivo e la data in cui il paziente viene
valutato per il trattamento con Proleukin.
*)������ ECOG (Eastern Cooperative Oncology Group) 0 =
attività normale, 1 = presenza di sintomi ma il paziente
è in grado di camminare; 2 = allettato per meno del 50%
del tempo; 3= allettato per più del 50% del tempo.
Le percentuali di risposta e la sopravvivenza mediana
diminuiscono con l'incrementare del numero dei fattori di rischio
presenti. Pazienti positivi per tutti e tre i fattori di rischio
non dovrebbero essere trattati con Proleukin.
�
Per uso endovenoso.
Prima di iniziare il trattamento, esaminare attentamente le
sezioni 4.3 "Controindicazioni" e 4.4 "Speciali avvertenze e
precauzioni per l´uso".
Proleukin va somministrato per via endovenosa mediante
infusione continua.
Il seguente schema posologico è raccomandato per
trattare pazienti adulti affetti da carcinoma renale
metastatico.
18 x 106 UI/m2 in infusione continua per
24 ore per 5 giorni, seguite da 2-6 giorni senza farmaco e
da altri 5 giorni di Proleukin e.v. in infusione continua e da 3
settimane senza farmaco. Questo costituisce un ciclo di
induzione. Dopo il periodo di riposo di 3 settimane dal primo
ciclo, è necessario effettuare un secondo ciclo di
induzione.
Possono essere effettuati fino a 4 cicli di mantenimento (18 x
106 UI/m2 in infusione continua per 5
giorni) ad intervalli di 4 settimane a pazienti responsivi o in
stabilizzazione di malattia.
Se il paziente non tollera il regime posologico raccomandato,
la dose deve essere ridotta oppure la somministrazione deve
essere interrotta fino a quando la tossicità si è
attenuata. Non si sa in quale misura la riduzione della dose
influenzi le percentuali di risposta e la sopravvivenza
mediana.
Anziani: I pazienti anziani possono essere più
sensibili agli effetti collaterali di Proleukin e si consiglia di
usare cautela nel trattamento di questi pazienti.
Bambini: Non sono state accertate la sicurezza e
l'efficacia di Proleukin nei bambini.
�
La terapia con Proleukin è controindicata nei seguenti
pazienti:
1.������ Pazienti con ipersensibilità al principio
attivo o ad uno degli eccipienti.
2.������ Pazienti con performance status secondo l'ECOG
maggiore o uguale a 2*).
3.������ Pazienti con presenza simultanea di un performance
status secondo l'ECOG uguale o maggiore di 1*) e
più di un organo con siti di malattia metastatica
ed un periodo inferiore a 24 mesi fra la diagnosi iniziale
di tumore primitivo e la data in cui il paziente viene valutato
per il trattamento con Proleukin.
4.������ Pazienti con anamnesi significativa o evidenza di
cardiopatia grave in corso. In casi dubbi è necessario
effettuare una prova da sforzo.
5.������ Pazienti con evidenze di infezione in atto che
richiedano una terapia antibiotica.
6.������ Pazienti con PaO2 < 60 mm Hg a
riposo.
7.������ Pazienti con gravi disfunzioni organiche
preesistenti.
8.������ Pazienti con metastasi al Sistema Nervoso Centrale
(SNC) o disturbi convulsivi, ad eccezione dei pazienti con
metastasi cerebrali trattate con successo (tomografia assiale
computerizzata (TAC) negativa; neurologicamente stabili).
Inoltre si raccomanda di escludere i seguenti pazienti:
1.������ Pazienti con globuli bianchi (GB) <
4.000/mm3, piastrine < 100.000/mm3,
ematocrito < 30%.
2.������ Pazienti con bilirubinemia e creatininemia al di
fuori dell'ambito normale.
3.������ Pazienti sottoposti ad eterotrapianti d'organo.
4.������ Pazienti che richiedano trattamento
corticosteroideo.
5.������ Pazienti con preesistente malattia autoimmune.
*)������ ECOG: Vedere la sezione 4.1 “Indicazioni
terapeutiche”.
�
Selezione dei pazienti
Vedere anche la sezione� 4.3 "Controindicazioni".
Studi clinici hanno dimostrato che i pazienti con carcinoma
renale metastatico possono essere divisi in quattro gruppi di
rischio distinti, che permettono di prevedere la sopravvivenza e,
in una certa misura, la risposta dopo terapia con Proleukin. I
quattro gruppi di rischio sono definiti in base al numero di
fattori di rischio presenti all'inizio del trattamento: il gruppo
con rischio bassissimo non ha alcun fattore di rischio, il gruppo
a basso rischio ha un fattore di rischio, il gruppo a medio
rischio ha una qualunque combinazione di due fattori di rischio
ed il gruppo ad alto rischio ha la presenza simultanea di tutti e
tre i fattori di rischio. Le percentuali di risposta e la
sopravvivenza mediana diminuiscono con il numero dei fattori di
rischio presenti. I pazienti positivi per tutti e tre i fattori
di rischio non dovrebbero essere trattati con Proleukin.
I fattori di rischio sono i seguenti:
- performance status di base secondo ECOG
maggiore o uguale a 1*);
- tempo intercorso fra la diagnosi di tumore primitivo
e la terapia con Proleukin < 24 mesi;
- 2 o più sedi metastatiche, in cui le metastasi
polmonari, le metastasi ossee o "altre" metastasi vengono contate
come singole sedi metastatiche.
*)������ ECOG: Vedere la sezione 4.1 “Indicazioni
terapeutiche”.
Precauzioni
Proleukin deve essere usato solo sotto il controllo di un
medico qualificato, esperto nell'uso di chemioterapici
antitumorali.
Si raccomanda di ricoverare i pazienti in un centro
specializzato dotato delle attrezzature di un'unità di
terapia intensiva per il monitoraggio dei parametri clinici e di
laboratorio del paziente.
Qualora dovessero verificarsi seri effetti collaterali, la
dose deve essere modificata secondo quanto indicato nella sezione
4.2 "Posologia e modo di somministrazione". E' importante
osservare che gli effetti collaterali, anche se talvolta seri o
persino con pericolo di vita del paziente, sono trattabili e, di
solito anche se non sempre, si risolvono entro 1 o 2 giorni dalla
cessazione della terapia con Proleukin. La decisione di
riprendere la terapia deve basarsi sulla gravità e sullo
spettro della tossicità clinica.
La somministrazione di Proleukin provoca febbre ed effetti
collaterali gastrointestinali nella maggior parte dei pazienti
trattati con la dose raccomandata. Una terapia concomitante con
paracetamolo può essere istituita al momento della
somministrazione di Proleukin per ridurre la febbre. La
meperidina può essere aggiunta per controllare i brividi
associati alla febbre. Gli antiemetici e gli antidiarroici
possono essere usati quando necessario per trattare altri effetti
collaterali gastrointestinali. Alcuni pazienti con eruzione
pruriginosa traggono vantaggio dalla contemporanea
somministrazione di antistaminici.
La somministrazione di Proleukin determina un aumento
reversibile delle transaminasi epatiche, della bilirubinemia,
dell'azotemia e della creatininemia. I pazienti con preesistente
disfunzione renale od epatica devono essere accuratamente
monitorati. Il metabolismo renale od epatico o l'escrezione di
farmaci somministrati contemporaneamente possono essere alterati
dalla somministrazione di Proleukin. Altri farmaci con noto
potenziale nefrotossico o epatotossico devono essere usati con
cautela(si veda la sezione 4.5 “Interazioni con altri
medicinali ed altre forme d’interazione”).
La somministrazione di Proleukin è stata associata alla
sindrome da aumentata permeabilità capillare (capillary
leak syndrome, CLS), caratterizzata da una perdita di tono
vascolare e fuoriuscita di proteine plasmatiche e fluidi nello
spazio extravascolare. La sindrome da aumentata
permeabilità capillare determina ipotensione e riduce la
perfusione d’organo. Sono stati segnalati decessi a causa
di gravi forme di sindrome da aumentata permeabilità
capillare. La sindrome da aumentata permeabilità capillare
di solito comincia poche ore dopo l'inizio dell'infusione di
Proleukin. In alcuni pazienti l'ipotensione si risolve senza
terapia. In altri, è necessario un trattamento con
l'impiego cauto di fluidi endovena, albumina o, nei casi
refrattari, con dopamina a basse dosi. Se tali misure non
avessero successo, è necessario interrompere la terapia
con Proleukin.
Se vengono somministrati liquidi per via endovenosa, è
necessario fare attenzione a ponderare i potenziali vantaggi
dell'espansione del volume intravascolare rispetto al rischio di
edema polmonare secondario alla perdita capillare. Il bilancio
idroelettrolitico deve essere controllato in tutti i pazienti,
perchè Proleukin può provocare disfunzione renale
con oliguria.
Inoltre Proleukin può esacerbare i versamenti da
superfici sierose. Bisogna prendere in considerazione il
trattamento di questi versamenti prima di iniziare la terapia con
Proleukin, specialmente se i versamenti sono situati in sedi
anatomiche in cui un peggioramento può determinare
alterazione della funzione dei principali organi (per esempio:
versamenti pericardici).
La funzione polmonare deve essere controllata attentamente in
pazienti con rantoli od aumento della frequenza respiratoria o
che lamentino dispnea. In alcuni pazienti può essere
necessaria l'intubazione per il trattamento dell'insufficienza
respiratoria transitoria.
I pazienti possono avere alterazioni dello stato mentale,
comprendenti irritabilità, confusione o depressione
durante il trattamento con Proleukin. Sebbene siano generalmente
reversibili quando si sospende la somministrazione del farmaco,
queste alterazioni dello status mentale possono persistere per
parecchi giorni. Proleukin può alterare la risposta del
paziente a farmaci psicotropi(si veda la sezione 4.5
“Interazioni con altri medicinali ed altre forme di
interazione”).
La somministrazione di Proleukin deve essere sospesa in
pazienti che sviluppino letargia o sonnolenza grave; la
somministrazione continuata può provocare coma.
La somministrazione di Proleukin può esacerbare i
sintomi di malattia in pazienti con metastasi al SNC non
clinicamente evidenti o non trattate. Tutti i pazienti devono
essere sottoposti ad un'adeguata valutazione e ad un eventuale
trattamento delle metastasi al SNC prima di ricevere la terapia
con Proleukin.
Proleukin può esacerbare malattie autoimmuni
preesistenti, con possibili complicanze gravi. Poichè non
tutti i pazienti che sviluppano fenomeni autoimmuni, a seguito di
un trattamento con interleuchina-2, hanno un'anamnesi positiva
per manifestazioni a carattere autoimmune, si raccomanda
attenzione ed il loro stretto controllo per anormalità
tiroidee od altri fenomeni potenzialmente autoimmuni. Alcuni
pazienti con malattia di Crohn quiescente hanno manifestato
acutizzazione della malattia, a seguito del trattamento con
Proleukin, richiedente terapia chirurgica.
Le infezioni batteriche preesistenti devono essere trattate
prima di iniziare la terapia con Proleukin. Le tossicità
associate alla somministrazione di Proleukin possono essere
esacerbate dalla contemporanea infezione batterica.
La somministrazione di Proleukin, secondo lo schema posologico
indicato, può essere associata ad una maggiore incidenza
e/o gravità dell'infezione batterica, che comprende
setticemia, endocardite batterica, tromboflebite settica,
peritonite, polmonite ed infezione locale nella sede di
introduzione del catetere. Tranne numerosi casi dovuti ad
Escherichia coli, i microrganismi causali erano lo
Stafilococcus aureus o loStafilococcus
epidermidis. I pazienti con catetere venoso centrale
dovrebbero essere trattati con antibiotici in senso
profilattico.
La somministrazione di Proleukin può provocare anemia e
trombocitopenia. Di conseguenza, tutti i pazienti devono essere
monitorati durante il trattamento, per accertare eventuali
effetti ematologici.
Esami di laboratorio e test clinici: Oltre ai test normalmente
richiesti per il monitoraggio di pazienti con carcinoma renale
metastatico, i seguenti esami di laboratorio sono raccomandati in
tutti i pazienti trattati con Proleukin, prima di iniziare il
trattamento e quindi, in seguito, periodicamente:
- Test ematologici standard ‑ globuli bianchi
(compresa la formula leucocitaria e la conta piastrinica),
- Esami ematochimici ‑ compresi gli elettroliti e
le prove di funzionalità renale ed epatica,
- Radiografia del torace
Sono consigliabili l’elettrocardiogramma (l'ECG) di base
(più la prova da sforzo, se è indicata), il
performance status, i segni vitali, la valutazione obiettiva
delle vasculopatie coronariche e, in pazienti con anamnesi di
fumo o malattie respiratorie, le prove della funzionalità
polmonare con determinazione dei gas del sangue arterioso come
integrazioni dell'anamnesi e dell'esame fisico nella valutazione
dei pazienti prima del trattamento.
�
Proleukin può influenzare la funzione del sistema
nervoso centrale. Pertanto possono verificarsi interazioni dopo
somministrazione concomitante con farmaci ad azione centrale.
Proleukin può alterare la risposta del paziente a farmaci
psicotropi (si veda la sezione 4.4. Speciali avvertenze e precauzioni perl'uso)
La somministrazione contemporanea di farmaci con effetti
epatotossici, nefrotossici, mielotossici o cardiotossici
può aumentare la tossicità di Proleukin in questi
apparati.
I glucocorticoidi, somministrati contemporaneamente a
Proleukin, possono ridurre l'attività dello stesso.
Tuttavia i pazienti che sviluppino segni o sintomi di
tossicità che facciano temere pericolo di vita possono
essere ugualmente trattati con desametazone fino a quando il
grado di tossicità si attesti ad un livello
accettabile.
Farmaci antiipertensivi, come i betabloccanti, possono
potenziare l'ipotensione osservata con Proleukin.
L'uso di mezzi di contrasto dopo la somministrazione di
Proleukin può determinare una ricomparsa della
tossicità osservata durante la somministrazione di
Proleukin. La maggior parte degli eventi sono stati riportati
entro due settimane dall'ultima dose di Proleukin, ma altri anche
dopo mesi.
Proleukin può alterare il metabolismo renale o epatico
o l’escrezione di farmaci somministrati in concomitanza.
Altri farmaci a noto potenziale neurotossico o epatotossico
devono essere usati con cautela (si veda la sezione 4.4.
Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso).
Reazioni di ipersensibilità sono state riscontrate in
pazienti sottoposti a regimi contenenti alte dosi di Proleukin in
sequenza con agenti antineoplastici, in particolare, dacarbazina,
cis-platino, tamoxifene e interferone-alfa. Queste reazioni sono
costituite da eritema, prurito e ipotensione e intervengono entro
poche ore dalla chemioterapia. In alcuni pazienti questi eventi
hanno richiesto l’intervento medico.
Forme gravi di rabdomiolisi e danno miocardico, inclusi
infarto cardiaco, miocardite ed ipocinesi ventricolare sembrano
aumentate in pazienti a cui Proleukin e interferone-alfa vengono
somministrati contemporaneamente.
A seguito dell’uso di Proleukin associato a
interferone-alfa sono state osservate esacerbazione o
presentazione iniziale di turbe funzionali autoimmuni o
infiammatorie, incluse glomerulonefriti “a semiluna”
da immunoglobulina A (igA), miastenia grave oculo-bulbare,
artriti infiammatorie, tiroiditi, pemfigoide bolloso e sindrome
di Stevens-Johnson.
�
Proleukin non deve essere somministrato a persone in
età feconda di entrambi i sessi che non pratichino una
valida contraccezione.
La sicurezza di questo prodotto medicinale per l'impiego nella
gravidanza non è stata accertata. Gli studi sperimentali
nell'animale sono insufficienti per valutare la sicurezza in
relazione alla riproduzione, allo sviluppo dell'embrione o del
feto, al decorso della gestazione ed allo sviluppo peri- e
post-natale.
Non sono disponibili informazioni sull'escrezione di Proleukin
nel latte umano o sui suoi effetti sull'allattamento e
perciò Proleukin non deve essere somministrato a madri che
allattano.
�
Proleukin provoca effetti collaterali che influenzano la
capacità di guidare e di usare macchine.
I pazienti vengono ospedalizzati durante il trattamento; i
possibili effetti collaterali saranno scomparsi al momento in cui
i pazienti vengono dimessi dall'ospedale.
�
E' stato dimostrato che la frequenza e la gravità degli
effetti collaterali con Proleukin in infusione continua dipendono
dalla dose e dallo schema terapeutico. Per informazioni sulla
tossicità nell’uso sottocutanea vedere il Riassunto
delle Caratteristiche del Prodotto Proleukin polvere per
soluzione iniettabile.
La maggior parte degli effetti collaterali sono auto-limitanti
e possono scomparire entro 1-2 giorni dalla sospensione
della terapia.
Un piccolo numero di pazienti (3%) è deceduto a causa
di effetti collaterali correlati al trattamento.
Sistema cardiovascolare
Molto comune (>1/10)���� ipotensione da lieve a grave,
tachicardia da lieve a grave
Comune (>1/100, <1/10)���� aritmia da lieve a grave,
ipertensione, flebite
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� angina pectoris,
trombosi, palpitazioni, alterazioni ECG transitorie, disordini
cardiovascolari inclusi infarto miocardico, miocardite,
cardiomiopatia
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� ipocinesia
ventricolare, embolia polmonare
Molto raro (<1/10,000)���� -
Rene
Molto comune (>1/10)���� oliguria da lieve a grave, con
aumento dell'azotemia e della creatininemia
Comune (>1/100, <1/10)���� ematuria
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� insufficienza
renale
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� -
Molto raro (<1/10,000)���� -
Vie aeree
Molto comune (>1/10)���� dispnea da lieve a grave,
tosse
Comune (>1/100, <1/10)���� edema polmonare da lieve a
grave, cianosi da lieve a grave, ipossia, infezioni delle vie
aeree, effusioni pleuriche da lievi a gravi
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� emottisi
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� sindrome da distress
respiratorio dell'adulto
Molto raro (<1/10,000)���� -
Fegato
Molto comune (>1/10)���� -
Comune (>1/100, <1/10)���� iperbilirubinemia da lieve a
grave, aumento da lieve a grave delle transaminasi epatiche e
della fosfatasi alcalina
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� -
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� -
Molto raro (<1/10,000)���� -
Tratto gastroenterico
Molto comune (>1/10)���� nausea da lieve a grave con o
senza vomito, diarrea da lieve a moderata, anoressia da lieve a
grave
Comune (>1/100, <1/10)���� disfagia, dispepsia,
stitichezza, emorragia gastrointestinale (emorragia del retto
compresa), ematemesi
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� -
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� gastrite,
colecistite, attivazione della malattia di Crohn quiescente
Molto raro (<1/10,000)���� -
Sangue
Nota: durante il trattamento, la maggior parte dei pazienti
presenta linfocitopenia ed eosinofilia con un rebound di
linfocitosi entro 24-48 ore dal trattamento. Questi non
vengono considerati effetti collaterali e devono essere correlati
al meccanismo dell'attività antitumorale di Proleukin.
Molto comune (>1/10)���� anemia da lieve a grave,
trombocitopenia da lieve a grave
Comune (>1/100, <1/10)���� leucopenia da lieve a
moderata, moderati disturbi della coagulazione
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� epistassi,
emorragia
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� -
Molto raro (<1/10,000)���� -
Sistema nervoso
Molto comune (>1/10)���� ansia da moderata a grave,
confusione/vertigini da lievi a gravi, sonnolenza da lieve a
grave
Comune (>1/100, <1/10)���� alterazioni dello stato
mentale inclusa irritabilità, agitazione da moderata a
grave, parestesia, sincope, depressione, allucinazioni, disturbi
della parola
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� disturbi neurologici
motori centrali o periferici da lievi a gravi, paralisi
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� convulsioni,
letargia, coma, lesioni corticali
Molto raro (<1/10,000)���� -
Reperti di laboratorio anormali
Molto comune (>1/10)���� -
Comune (>1/100, <1/10)���� iperglicemia, ipocalcemia,
iperpotassiemia
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� ipo- o
ipertiroidismo
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� -
Molto raro (<1/10,000)���� -
Cute e mucose
Molto comune (>1/10)���� eritema ed eruzioni cutanee da
lievi a gravi, prurito da lieve a grave, esfoliazione cutanea da
lieve a grave
Comune (>1/100, <1/10)���� congiuntivite da lieve a
moderata, mucosite da lieve a moderata, alopecia, congestione
nasale
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� vitiligine da lieve a
grave
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� -
Molto raro (<1/10,000)���� -
Altri effetti collaterali
Molto comune (>1/10)���� aumento di peso da lieve a
moderato con edema, febbre da lieve a grave con o senza brividi,
malessere e stanchezza da lievi a gravi, cefalea da lieve a
grave
Comune (>1/100, <1/10)���� dolore da moderato a grave,
artralgia da moderata a grave, mialgia, ascite
Non comune (>1/1,000, <1/100)���� -
Raro (>1/10,000>, <1/1,000)���� reazioni di
ipersensibilità, anafilassi, diabete mellito
Molto raro (<1/10,000)���� -
Informazioni supplementari
Aritmie cardiache (sopraventricolari e ventricolari), angina,
infarto miocardio, insufficienza respiratoria richiedente
intubazione, emorragia o infarto gastrointestinale, insufficienza
renale, edema e alterazioni dello stato mentale possono essere
associate alla sindrome da aumentata permeabilità
capillare
I seguenti effetti indesiderati sono stati raramente riportati
in associazione a trattamenti concomitanti con
l’interferone-alfa: glomerulonefriti “a
semiluna” da igA, miastenia grave oculo-bulbare, artriti
infiammatorie, tiroiditi, pemfigoide bolloso, rabdomiolisi e
sindrome di Stevens-Johnson.
Sono state riscontrate infezioni batteriche o esacerbazioni
delle stesse, incluse setticemia, endocardite, tromboflebite
settica, peritonite, polmonite e infezione da catetere.
�
Gli effetti collaterali dovuti all'uso di Proleukin sono
dose-dipendenti.
Quindi si può prevedere che i pazienti abbiano questi
fenomeni esacerbati in caso di superamento della dose
raccomandata.
Gli effetti collaterali generalmente si risolvono alla
sospensione del farmaco. Eventuali sintomi persistenti dovrebbero
essere trattati con terapia di supporto.
�
Classificazione ATC: immunostimolanti, citochine ed
immunomodulatori, interleuchine, aldesleuchina.
ATC: L03A C01
Proleukin� agisce da regolatore della risposta
immunitaria.
E' stato dimostrato che la somministrazione di aldesleuchina
in modelli di tumore nel topo riduce sia la crescita sia la
diffusione del tumore. Il meccanismo esatto mediante il quale
l'immunostimolazione mediata dall'aldesleuchina determina
l'attività antitumorale non è ancora noto.
�
Le curve dell'emivita sierica dell'aldesleuchina nell'uomo
dopo somministrazione in bolo in infusione possono essere
descritte come biesponenziali. Il T1/2 alfa è
di 13 minuti ed il T1/2 beta è di 85 minuti. La
fase alfa è responsabile della clearance dell'87% di
un'iniezione in bolo. I livelli sierici osservati sono
proporzionali alla dose di aldesleuchina.
Il rene è la principale via di clearance della
rIL-2 negli animali e la maggior parte della dose iniettata
viene metabolizzata nel rene, senza che appaia nell'urina
aldesleuchina biologicamente attiva.
Le quote di clearance osservate nell'uomo dopo infusione
infusione breve (15 minuti) e dopo infusione� continua per 24 ore
sono approssimativamente pari alla quota di filtrazione
glomerulare.
�
Nessuno.
�
Mannitolo
Sodio dodecilsolfato
Diidrogenofosfato di sodio (regolatore del Ph)
Idrogenofosfato di disodio (regolatore del Ph)
�
Procedimenti di ricostituzione e diluizione diversi da quelli
raccomandati possono determinare l'erogazione incompleta della
bioattività e/o la formazione di proteina biologicamente
inattiva.
L'uso di acqua batteriostatica per iniezioni o di soluzione di
cloruro di sodio iniettabile allo 0.9% deve essere evitato a
causa dell'aumentata aggregazione.
Proleukin non deve essere mescolato con altri farmaci.
Si raccomanda di non usare i dispositivi o i kit di
somministrazione contenenti filtri in linea per l'erogazione di
Proleukin. Le biodeterminazioni hanno dimostrato una
significativa perdita di aldesleuchina quando si usano dei
filtri.
�
2 anni
Dopo la ricostituzione: 24 ore.
Proleukin diluito va usato entro 48 ore dalla ricostituzione,
incluso il tempo necessario per l’infusione.
�
Conservare a temperatura compresa tra 2 oC e 8
oC (in frigorifero). Non congelare.
Proleukin, se ricostituito e diluito secondo le istruzioni ha
dimostrato di avere stabilità chimico-fisica fino a 48 ore
se tenuto in frigorifero o a temperatura ambiente (da 2° a
30°).
Dal punto di vista microbiologico il prodotto ricostituito va
usato immediatamente. Se non usato immediatamente i tempi e le
condizioni di stoccaggio prima dell’uso sono di
responsabilità dell’utilizzatore e di norma non
devono superare le 24 ore ad una temperatura compresa fra 2 e
8°C, a meno che la ricostituzione e la diluizione siano
avvenute in condizioni asettiche controllate e validate.
�
Proleukin è disponibile in flaconi monouso di vetro
trasparente Tipo I da 5 ml, con tappo di gomma sintetica di
miscela isoprene alobutile. Il prodotto è disponibile in
confezioni da 1 flacone.
�
Ricostituzione di Proleukin polvere per
soluzione iniettabile, per somministrazione parenterale: ogni
flacone monouso contiene polvere per 18 x 106 UI. Ogni
flacone di Proleukin deve essere ricostituito con 1,2 ml di acqua
sterile per iniezioni. La soluzione ricostituita ha un pH di 7,5
(intervallo: 7,2 – 7,8).
Usare siringa sterile e ago per iniezione e iniettare 1,2 ml
di acqua sterile per iniezioni nel flacone di Proleukin. Dirigere
il diluente contro il lato del flacone per evitare un'eccessiva
formazione di schiuma. Far ruotare delicatamente il contenuto
fino a quando si discioglie completamente. Non
agitare.
Istruzioni per la diluizione
La dose giornaliera totale di aldesleuchina ricostituita deve
essere diluita secondo le necessità fino a 500 ml con
destrosio iniettabile al 5% contenente lo 0.1% di albumina umana,
ed infusa nel corso delle 24 ore.
Procedura per la diluizione: l'albumina umana deve essere
aggiunta e mescolata con destrosio iniettabile prima
dell'aggiunta di aldesleuchuina ricostituita. L'albumina umana
viene aggiunta per proteggere dalla perdita di
bioattività.
Come per tutte le specialità medicinali a
somministrazione parenterale, la soluzione ricostituita deve
essere ispezionata visualmente (per verificare la presenza di
corpi estranei o di alterazioni del colore) prima della
somministrazione.
Il prodotto deve essere portato a temperatura ambiente prima
della somministrazione.
Solo per uso singolo. Le soluzioni inutilizzate e il flacone
devono essere smaltiti conformemente alle disposizioni sul
trattamento dei rifiuti biotecnologici.
�
CHIRON B.V.
Paasheuvelweg 30
1105 BJ Amsterdam - Olanda
Concessionaria per l'Italia:
CHIRON ITALIA Srl
Via Cimarosa, 4 - 20144 Milano
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�
-----
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Febbraio 1990/Febbraio 1995/Febbraio 2000
�
-----
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Novembre 2001
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