- [Vedi Indice]Trattamento topico della psoriasi del cuoio capelluto.
Adulti
Applicare Psorcutan lozione direttamente sulle aree interessate due volte al giorno (mattino e sera).
Il trattamento deve essere continuato fino alla scomparsa delle lesioni. La dose massima settimanale non deve superare i 60 ml. Quando Psorcutan lozione viene usata insieme alla Crema o alla Pomata Psorcutan, la dose totale di calcipotriolo non deve superare i 5 mg alla settimana, ad es. 60 ml di Psorcutan Lozione più un tubetto da 30 g di crema o pomata, o 30 ml di Psorcutan Lozione più 60 g (due tubetti da 30 g) di Crema o Pomata.
Bambini
Non sono disponibili dati clinici riferiti all'uso pediatrico del preparato.
Ipersensibilità verso i componenti.
Presenza di disturbi nel metabolismo del calcio.
Psorcutan lozione non deve essere applicato sul viso, in quanto può provocare irritazione locale. Per evitare il contatto accidentale lavarsi accuratamente le mani dopo ogni applicazione.
Non superare le dosi massime settimanali.
L'uso specie se prolungato di prodotti per uso topico può dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione; ove ciò accada è necessario sospendere il trattamento e istituire una terapia idonea.
Non vi è interazione tra uso del farmaco ed esposizione alla luce solare o ai raggi ultravioletti.
Non vi sono esperienze in merito ad applicazioni contemporanee di Psorcutan ed altri antipsoriasici sulla stessa area.
Non è stata ancora accertata la sicurezza del prodotto utilizzato durante la gravidanza, sebbene studi condotti su animali da laboratorio non abbiano mostrato effetti teratogenici. Evitare l'uso durante la gravidanza a meno che non vi sia alcun'altra alternativa più sicura. Non è noto se il calcipotriolo venga escreto nel latte materno.
Assenti.
Possono verificarsi reazioni locali. L'effetto collaterale più comune è l'irritazione locale del cuoio capelluto o del viso. Può verificarsi dermatite facciale o periorale.
Con Psorcutan pomata sono state segnalate reazioni quali dermatite, prurito, eritema, peggioramento della psoriasi, fotosensibilità e raramente ipercalcemia o ipercalciuria.
Mentre all'usuale posologia (fino a 60 ml di lozione/settimana) non si manifesta ipercalcemia, l'applicazione di dosi superiori di prodotto può causare un aumento della calcemia che scompare prontamente all'interruzione del trattamento.
Il calcipotriolo è un derivato di sintesi della vitamina D3 che presenta un'affinità per i recettori del metabolita attivo 1,25 (OH)2 D3 (calcitriolo) elevata quanto quella di quest'ultimo.
A livello cellulare l'azione del calcipotriolo si è dimostrata simile a quella dell'ormone naturale: il calcipotriolo in vitro ha inibito infatti in ugual misura la proliferazione dei cheratinociti umani e ne ha indotto la differenziazione.
L'effetto ipercalcemizzante si è invece rivelato 100-200 volte inferiore nelle prove sul ratto.
In pazienti psoriasici l'assorbimento è risultato inferiore all'1% della dose applicata nell'arco di 8 ore. L'emivita plasmatica dopo somministrazione endovenosa è risultata molto breve, nonché specie- e dose-dipendente.
È tuttavia impossibile avere determinazioni esatte nell'uomo per quanto riguarda il metabolismo e l'eliminazione in quanto richiederebbero la somministrazione sistemica di dosi troppo elevate. In base agli studi condotti su ratti, cavie e conigli si può tuttavia ipotizzare una rapida inattivazione del principio attivo attraverso vie metaboliche.
La tossicità acuta del calcipotriolo è molto bassa (topo e ratto per os superiore a 10 mg/kg). Anche gli studi di tossicità subcronica e cronica depongono per una buona tollerabilità: gli unici effetti riscontrati alle dosi più elevate somministrate per os sono stati sintomi da sovradosaggio di Vit. D (ipercalcemia).
I risultati di studi specifici indicano l'assenza di effetti embriotossici, teratogeni e mutageni.
Solo lievi reazioni di irritazione o sensibilizzazione cutanea sono comparse nei test di tollerabilità locale attuati anche con applicazioni protratte fino a 6 settimane su conigli e cavie.
Nel test di irritazione oculare è stato osservato nel coniglio, dopo applicazione del preparato nel sacco congiuntivale, solo un edema congiuntivale transitorio e reversibile.
Idrossipropilcellulosa, isopropanolo, levomentolo, sodio citrato, glicole propilenico, acqua depurata.
Non note.
2 anni.
Conservare a temperatura non superiore a 25 °C.
La componente alcolica rende il prodotto infiammabile.
Flacone di polietilene con beccuccio.
Flaconi da 30 ml.
Non compete.
SCHERING S.p.A.
Via L. Mancinelli 11 - 20131 - Milano
AIC n. 028254047
Medicinale soggetto a prescrizione medica.
16 gennaio 1997.
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
Non compete.
16.01.1997.
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