Interazioni - [Vedi Indice]Il prodotto è compatibile con la maggior parte dei principi attivi; si consiglia tuttavia un'attenta valutazione dell'associazione a terapie con marcata azione attivante dei sistemi monoaminergici centrali (vedi "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
Sono note interazioni tra gli inibitori non selettivi della MAO e meperidina (petidina); benché il meccanismo di tale interazione non sia del tutto chiarito è consigliabile, a scopo cautelativo, evitare la somministrazione congiunta di selegilina, inibitore selettivo della MAO, e meperidina.
Date le specifiche indicazioni del prodotto, non è previsto l'uso in pazienti in età fertile. In ogni caso, il prodotto è generalmente controindicato in gravidanza.
Il prodotto non interferisce sulla capacità di guida e sull'uso di macchine.
In alcuni casi possono presentarsi manifestazioni di agitazione causate dall'eccessiva risposta del paziente agli effetti terapeutici del farmaco. Altri effetti indesiderati legati all'effetto MAO-inibitore sono: insonnia, capogiri, cefalea, nausea e altri disturbi gastro-enterici, ipotensione.
Non si conoscono casi di sovradosaggio. Nell'evenienza si consiglia l'adozione di provvedimenti sintomatici, tenendo sotto controllo i parametri emodinamici.
È stato recentemente evidenziato che nell'invecchiamento cerebrale e nelle sindromi cerebrali organiche vi è una elevata attività degli enzimi monoaminossidasi di tipo B (MAO-B), associata ad una patologica diminuzione della disponibilità cerebrale di dopamina ed altre monoamine attive coinvolte nei processi cognitivi di apprendimento, memorizzazione e concentrazione.
La selegilina o l-deprenil, principio attivo di Seledat, è una sostanza dotata di azione inibitrice selettiva della MAO-B, in grado di determinare un incremento di varia entità, in rapporto all'affinità enzimatica, della disponibilità cerebrale di dopamina e delle altre monoamine con funzione neurotrasmettitoriale.
Inoltre, poiché recentemente è stata accertata la responsabilità della MAO-B nella formazione di neurotossine endogene ed esogene capaci di indurre processi degenerativi neuronali, il principio attivo esercita una potenziale azione neuroprotettiva mediata dalla stessa inibizione della MAO-B o dalla inattivazione di neurotossine specifiche.
I risultati degli studi farmacologici dimostrano che il prodotto migliora significativamente i sintomi di alterata funzionalità cerebrale, caratterizzati da anomalie funzionali di memoria, apprendimento e capacità di concentrazione, in modelli sperimentali di invecchiamento e neurodepressione cerebrale.
Il significativo prolungamento della durata della vita riscontrato nei ratti trattati con selegilina è stato messo in correlazione con un effetto di neuroprotezione esplicantesi a livello dei sistemi monoaminergici centrali.
Il prodotto è indicato nel trattamento delle alterazioni delle capacità di apprendimento, memoria e concentrazione documentate in pazienti affetti da malattie cerebrali su base degenerativa primaria.
La selegilina è esente dal rischio di comparsa di crisi ipertensive che possono manifestarsi con l'impiego dei tradizionali farmaci anti-MAO privi di azione selettiva.
Studi condotti nell'animale e nel volontario sano utilizzando il principio attivo marcato (14 C) hanno dimostrato che la selegilina è rapidamente assorbita a seguito di somministrazione orale; il picco di radioattività compare nel plasma tra 30 minuti e 2 ore.
La farmacocinetica della selegilina è caratterizzata da rapido assorbimento, rapida distribuzione e più lenta eliminazione. A seguito della rapida biotrasformazione epatica e dell'elevata distribuzione, le concentrazioni plasmatiche di principio attivo immodificato sono basse.
Sono stati identificati 5 metaboliti plasmatici tra cui il derivato demetilato, la (l)-metil -3-fenil-2-propilamina e la (l)-3-fenil-2-propilamina. L'eliminazione è praticamente completa nell'arco di 72 ore; la selegilina è escreta, in massima parte metabolizzata, con le urine (70%) e, in minor misura, con le feci.
La selegilina presenta un indice terapeutico elevato. Infatti, in diverse specie animali, si ottiene la completa inibizione dell'attività della MAO-B cerebrale a dosaggi corrispondenti allo 0,17-0,31% della DL50 .
Tossicità acuta
DL50 (topo): 445 (M) e 365 (F) mg/kg/os; 206 (M) e 190 (F) mg/kg/s.c.; 50 (M e F) mg/kg/e.v.
DL50 (ratto): 422 (M) e 303 (F) mg/kg/os; 146 (M) e 112 (F) mg/kg/s.c.; 75 (M) e 70 (F) mg/kg/e.v.
DL50 (cane): maggiore di 200 mg/kg/os.
Tossicità per somministrazioni ripetute
Dosi orali fino a 10 mg/kg somministrate per 6 mesi sono state ben tollerate nel ratto; nel cane, sulla base di trattamenti ripetuti ad 1 anno, le dosi senza effetti tossici sono da considerare tra 1 e 4 mg/kg.
Tossicità fetale - Teratogenesi
La selegilina è priva di effetti tossici diretti sulla fertilità e funzione riproduttiva né esercita effetti teratogeni.
Mutagenesi
In tutti i tests effettuati con la selegilina non è stato rilevato alcun effetto mutageno.
Cancerogenesi
In uno studio condotto sul ratto non sono stati rilevati effetti cancerogeni.
Lattosio, saccarosio, metilcellulosa, amido, calcio carbonato, talco, polivinilpirrolidone, titanio biossido, silice precipitata, alluminio idrossido, cere naturali, magnesio stearato, indigotina lacca di alluminio.
Non note.
3 anni. Il periodo di validità indicato si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Da conservarsi alle normali condizioni ambientali.
Confezione interna: blister in PVC/PVDC/Al. Confezione esterna: astuccio in cartoncino stampato.
30 compresse rivestite da 10 mg
Vedi paragrafi "Posologia e modo di somministrazione" e "Speciali avvertenze e precauzioni".
MASTER PHARMA S.r.l.
Via Firenze, 1 - 43100 Parma (PR)
AIC n. 027853011.
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
31/12/92.
Non soggetto.
Luglio 2000.
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