- [Vedi Indice]Ogni tubofiala da 1,7 ml contiene:
Septanest 1/100.000
Principi attivi: articaina cloridrato 68,000 mg; epinefrina bitartrato 0,031 mg (corrispondente a epinefrina base 0,017 mg).
Septanest 1/200.000
Principi attivi: articaina cloridrato 68,000 mg; epinefrina bitartrato 0,0155 mg (corrispondente a epinefrina base 0,0085 mg).
Soluzione iniettabile in tubofiale.
- [Vedi Indice]Anestesia mediante infiltrazione e loco-regionale in caso di interventi odontoiatrici quali: estrazioni semplici o multiple; trapanazioni; resezioni apicali, resezioni dell'alveolo dentale; pulpectomia; ablazione di cisti; interventi sulla gengiva. In relazione al grado di ischemia locale richiesta da ciascun intervento il Medico deciderà sull'utilizzazione di una o l'altra preparazione.
L'iniezione deve essere effettuata lentamente (1 ml/min. circa). In generale, è sufficiente una unica somministrazione.
Adulti
Per la maggior parte degli interventi abituali, una infiltrazione di 1,7 ml di soluzione è sufficiente.
In ogni caso l'iniezione dovrà essere fatta lentamente (1 ml/min. circa); per un'infiltrazione a livello del setto interdentale è indicata e generalmente sufficiente una quantità pari a 0,3-0,5 ml. Non superare l'equivalente di 7 mg di articaina cloridrato per chilogrammo di peso corporeo, il che corrisponde per un soggetto di 60 kg a 6 fiale standard di 1,7 ml circa. In caso di estrazioni in serie di denti tra loro vicini è spesso possibile una riduzione delle dosi. La durata dell'anestesia durante la quale si può realizzare un intervento arriva almeno a 45 minuti (Septanest 1:200.000) e a 75 minuti (Septanest 1:100.000).
Bambini
Non somministrare ai bambini di età inferiore a 4 anni; La quantità del prodotto iniettato deve essere regolata in funzione del peso del bambino. In generale nei bambini di peso corporeo compreso tra 20 e 30 kg: sono sufficienti dosi da 0,25 a 1 ml. Non superare la dose di 2 ml durante l'intervento e la dose di 5 ml nelle 24 ore.
Come per tutti gli anestetici iniettabili contenenti adrenalina, l'iniezione intra-vascolare è rigorosamente controindicata. È dunque assolutamente necessario assicurarsi che l'ago che serve alla iniezione non sia impegnato in un vaso. Controindicato nel trattamento con gli inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO), gli antidepressivi triciclici ed i beta-bloccanti; nei bambini di età inferiore a 4 anni; nei gravi disturbi cardiovascolari: recente infarto miocardico, disturbi del ritmo, disturbi della conduzione, insufficienza cardiaca acuta non compensata, ipertensione; nella emicrania essenziale; nella gravidanza accertata o presunta; nell'allattamento; nella ipersensibilità nota verso: articaina o altri anestetici locali di tipo amidico, adrenalina. Il prodotto non deve essere somministrato negli asmatici che presentano un'ipersensibilità ai solfiti. Data la presenza di adrenalina, l'impiego del prodotto è controindicato: nei soggetti diabetici, nei soggetti che soffrono di glaucoma ad angolo chiuso, nei soggetti affetti da tachicardia parossistica e da aritmia assoluta ad elevata frequenza, nelle gravi arteriopatie, nelle manifestazioni ischemiche di qualsiasi tipo, nell'ipertiroidismo. Dato il meccanismo di metabolizzazione e di eliminazione, la somministrazione del prodotto deve, in caso di insufficienza renale ed epatica, essere accompagnata da precauzione particolare. Non utilizzare mai il prodotto nelle anestesie a livello della zona circolatoria terminale.
Come tutti gli anestetici iniettabili contenenti adrenalina, un'iniezione intravascolare deve essere assolutamente evitata. È dunque necessario assicurarsi che l'ago che serve per l'iniezione non sia impegnato in un vaso. Il paziente può consumare del cibo solo una volta ripristinata la sensibilità. Le tubofiale aperte non devono essere più usate (pericolo di epatite). Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Proteggere dalla luce.
Prima dell'uso il Medico deve accertarsi dello stato delle condizioni circolatorie dei soggetti da trattare. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non somministrare due dosi massime di quest'ultimo senza che sia trascorso un intervallo minimo di 24 ore.
È necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni più basse che possano consentire di ottenere l'effetto ricercato. La soluzione anestetica deve essere iniettata con cautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmente quando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate è consigliabile lasciare trascorrere circa due minuti prima di procedere al blocco loco-regionale vero e proprio. Il paziente deve essere mantenuto sotto accurato controllo sospendendo immediatamente la somministrazione al primo segno di allarme (per esempio modificazioni del sensorio).
È necessario avere la disponibilità immediata dell'equipaggiamento dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenze, poiché in casi rari sono stati riferiti, a seguito dell'uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora da esito infausto, anche in assenza di ipersensibilità individuale nell'anamnesi.
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