Interazioni - [Vedi Indice]Non sono state rilevate interazioni farmacologiche con l'uso topico del farmaco.
Somministrato per via sistemica, il cloramfenicolo inibisce gli enzimi microsomiali epatici del complesso citocromo P450 e ciò può determinare un allungamento dei tempi di dimezzamento dei farmaci metabolizzati da tale sistema (dicumarolo, fenitoina, clorpropamide e tolbutamide).
La somministrazione cronica di fenobarbitale o la somministrazione acuta di rifampicina abbreviano i tempi di dimezzamento del cloramfenicolo determinando la formazione di concentrazioni sub-terapeutiche del farmaco.
In gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del Medico.
Non esistono controindicazioni.
Occasionalmente Sificetina può dar luogo a irritazioni passeggere o a manifestazioni di ipersensibilità consistenti in bruciore, edema angioneurotico, orticaria, dermatite vescicolare e maculopapulare. In tal caso è opportuno sospendere il trattamento e ricorrere ad una terapia adeguata.
Non sono mai stati segnalati casi di sovradosaggio.
Nei neonati, specialmente se prematuri, eccessive concentrazioni di cloramfenicolo possono evocare reazioni tossiche anche letali.
Il cloramfenicolo è un antibiotico batteriostatico con ampio spettro d'azione comprendente batteri Gram+ e Gram-, micoplasmi, rickettsie e clamidie. Il farmaco penetra all'interno della cellula batterica attraverso un meccanismo di diffusione facilitata; agisce legandosi reversibilmente con le subunità 50 S del ribosoma batterico, impedendo il legame dell'estremità dell'mRNA contenente l'aminoacido alla subunità ribosomiale. L'interazione tra la peptidil-transferasi e l'aminoacido non avviene e la formazione del legame peptidico viene inibita e così anche la sintesi proteica. Alcune specie batteriche possono sviluppare una resistenza mediata da plasmidi.
Il cloramfenicolo è disponibile per uso orale sotto forma di farmaco attivo e profarmaco inattivo (cloramfenicolo palmitato). In condizioni normali, il legame esterico viene idrolizzato nel duodeno ad opera delle lipasi pancreatiche. Il cloramfenicolo viene assorbito dal tratto gastrointestinale e con la somministrazione di 1 g si raggiungono concentrazioni plasmatiche massime di 10-13 mcg/ml entro 2-3 ore. Il cloramfenicolo diffonde bene nei liquidi dell'organismo (liquido cefalo-rachidiano, bile, latte) e attraversa la placenta. La principale via metabolica è quella epatica; l'escrezione è urinaria.
Per la spiccata solubilità, il cloramfenicolo, applicato topicamente nel sacco congiuntivale sotto forma di collirio o di pomata oftalmica, penetra nei tessuti oculari molto più rapidamente ed a concentrazioni più elevate rispetto ad altri antibiotici e pertanto rappresenta un farmaco di elezione nel trattamento delle infezioni intraoculari dove viene somministrato anche per via sistemica.
Anche la somministrazione per via endovenosa assicura elevate concentrazioni di farmaco a livello oculare.
Ottima la tollerabilità oculare del collirio alle concentrazioni 0,2-0,5% e della pomata oftalmica all'1%.
Il cloramfenicolo ha una tossicità acuta estremamente ridotta: la DL50 nel topo è di 245 mg/kg per via endovenosa, di 320 mg/kg per via parenterale e di 1.500 - 2.500 mg/kg per via orale.
Gli studi farmaco-tossicologici condotti sul prodotto Sificetina comprovano l'efficacia e la tollerabilità locale e generale del prodotto.
Le prove sull'attività antibatterica in vitro ed in vivo dimostrano la capacità del prodotto di ridurre in modo significativo la flora batterica congiuntivale. L'applicazione ripetuta del collirio e della pomata oftalmica sulla congiuntiva normale o in stato di flogosi del coniglio non è seguita da assorbimento sistemico. Assenti eventuali fenomeni di fotosensibilizzazione. L'ingestione di dosi relativamente elevate di collirio e pomata oftalmica non determinano effetti generali apprezzabili; l'uso protratto non provoca alterazioni a carico dei tessuti interessati, né alterazioni nel comportamento o della risposta della secrezione lacrimale alla pilocarpina. Infine l'applicazione del collirio o della pomata oftalmica nel sacco congiuntivale del coniglio confermano l'ottima tollerabilità locale e generale anche dopo trattamento prolungato (90 giorni).
Collirio estemporaneo:borace, acido borico, polisorbato 80, fenolo, disodio edetato, lattosio monoidrato, acqua purificata.
Pomata oftalmica: paraffina liquida, lanolina anidra, vaselina bianca.
Non sono note incompatibilità.
Collirio:
a confezionamento integro: 24 mesi.
Dopo la prima apertura: 15 giorni.
Pomata oftalmica:
a confezionamento integro: 36 mesi.
Conservare a temperatura inferiore a 25 °C.
Collirio estemporaneo - Flacone in vetro ambra da 5 ml
Pomata oftalmica -Tubetto in alluminio da 5 g
Rimuovere la capsula in alluminio tirando il dischetto centrale prima verso l'alto poi verso l'esterno e in basso, seguendo le intaccature.Togliere il tappo dal flacone ed inserire il tappo contenitore.Premere il bottone colorato del tappo contenitore ed agitare il flacone per sciogliere la polvere.Togliere il tappo contenitore ed applicare il contagocce.
Dopo aver tolto il tappino di protezione del contagocce, capovolgere il flacone ed instillare premendo.
S.I.F.I. S.p.A.
Via E. Patti, 36 - 95020 Aci S. Antonio (CT)
Collirio estemporaneo AIC n. 012336032
Pomata oftalmica AIC n. 012336020
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
Giugno 2000.
Nessuna.
Giugno 1995.
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