- [Vedi Indice]
100 ml di soluzione contengono: | 5% | Forte 7,5% |
acido L-aspartico | mg 80 | mg 120 |
L-treonina | mg 200 | mg 300 |
L-serina | mg 100 | mg 150 |
acido L-glutammico | mg 50 | mg 75 |
L-prolina | mg 100 | mg 150 |
glicina | mg 850 | mg 1275 |
L-alanina | mg 100 | mg 150 |
L-valina | mg 320 | mg 480 |
L-metionina | mg 440 | mg 660 |
L-isoleucina | mg 280 | mg 420 |
L-leucina | mg 440 | mg 660 |
L-tirosina | mg 30 | mg 45 |
L-fenilalanina | mg 440 | mg 660 |
L-triptofano | mg 100 | mg 150 |
L-lisina | mg 320 | mg 480 |
L-istidina | mg 450 | mg 675 |
L-arginina | mg 700 | mg 1050 |
Soluzione per perfusione endovenosa.
- [Vedi Indice]Carenza proteica per difficoltà di un normale apporto nutritivo per via orale (disturbi della digestione e dell'assorbimento in conseguenza di malattie gastrointestinali, o nel decorso post-operatorio di ampie exeresi gastroenteriche; neoplasie dell'apparato digerente, ulcera peptica, ecc.).
Aumento del fabbisogno proteico per diminuita sintesi proteica (epatiti, cirrosi, nefrosi), per aumentato catabolismo proteico (stress, malattie debilitanti, stati cachettici) oppure per perdita diretta di proteine (gravi ustioni, emorragie, essudazione di siero, ecc.).
In generale nel periodo pre e post-operatorio per ristabilire l'equilibrio nutritivo del paziente.
La posologia è in funzione delle richieste metaboliche del paziente e della risposta clinica.
Iniettare per via endovenosa lenta (goccia a goccia) dosi variabili da 250 a 1000 ml pro/die. La lenta introduzione della soluzione è importante per l'utilizzazione fisiologica degli aminoacidi: infatti se la soluzione è introdotta con troppa rapidità, il contenuto di aminoacidi nel sangue aumenta eccessivamente con conseguente loro eliminazione nelle urine e mancata utilizzazione da parte dell'organismo.
Stati di grave insufficienza epatica, coma o sintomi di imminente coma epatico.
Il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti con acidosi, con alterazioni della funzionalità renale o con grave insufficienza cardiaca congestizia. Come per tutte le soluzioni endovenose si deve evitare un sovraccarico circolatorio specialmente nei pazienti con disfunzioni cardiache o polmonari.
Nei bambini è necessario un frequente controllo dell'azotemia onde evitare un'iperammoniemia dose-dipendente che può comparire durante il trattamento prolungato.
Complicazioni di tipo metabolico possono essere evitate mediante frequenti valutazioni cliniche e determinazioni laboratoristiche soprattutto durante i primi giorni di trattamento.
Onde evitare complicazioni di tipo tecnico (pneumotorace, lesione arteriosa) e settico, è opportuno che i cateteri vengano posizionati secondo la procedura chirurgica e che vengano osservate le più rigorose condizioni di asepsi.
Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
La soluzione va usata solo se perfettamente limpida e serve per un'unica somministrazione. Non utilizzare soluzioni residue.
Le soluzioni contenenti particelle visibili ad occhio nudo non devono essere usate.
Tutte le preparazioni si intendono per una sola ed ininterrotta somministrazione e l'eventuale residuo della prima non può essere riutilizzato per successive somministrazioni.
Sospendere la somministrazione all'apparire di brividi o altri segni di scarsa tollerabilità.
Non sono state segnalate interazioni tra soluzioni bilanciate di aminoacidi ed altri farmaci.
Il prodotto deve essere usato con cautela nelle donne in gravidanza.
Non pertinente.
Un'infusione endovenosa rapida può causare febbre, brividi, nausea e vomito. Altri effetti comprendono eruzioni cutanee, vasodilatazione, dolore addominale e convulsioni. In tal caso sospendere prontamente la somministrazione e se necessario istituire un'idonea terapia. Possono manifestarsi flebite e trombosi in sede di iniezione o nel corso della vena usata per l'infusione. Se ciò si verifica scegliere un'altra sede di iniezione.
In caso di iperdosaggio dovuto ad eccesso di quantità somministrata rispetto alle richieste metaboliche del paziente, interrompere l'infusione ed instaurare le misure richieste dall'alterazione indotta. L'iperammoniemia può essere corretta con l'aggiunta di arginina cloridrato (2 mmoli/kg/die) o arginina glutammato (2 mmoli/kg/die) nelle soluzioni da infondere.
Il Solamin è un preparato costituito da una miscela equilibrata di L-aminoacidi sintetici cristallini, in rapporto ottimale, corrispondente a quello presente nelle proteine nobili di origine animale. Il Solamin contiene aminoacidi essenziali e non, la cui contemporanea e bilanciata presenza è condizione indispensabile per l'attuazione di una normale proteosintesi. È quindi un preparato che fornisce un pool di aminoacidi, i quali rappresentano la forma di utilizzazione biologica delle sostanze proteiche e che pertanto svolgono funzioni biochimiche, rigenerative e nutritive fondamentali nei vari processi metabolici dell'organismo vivente.
L'impiego di una miscela di aminoacidi in soluzione, come quella contenuta in Solamin, assicura un apporto di fattori plastici ed energetici che accelerano il ripristino di normali condizioni biofunzionali.
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La tossicità acuta del Solamin è stata saggiata nel topo, nel ratto e nel coniglio. La DL50 di una soluzione al 25% è risultata nel topo pari a 4 g/kg quando somministrata per e.v. e pari a 10 g/kg dopo somministrazione i.p.
Nel ratto la DL50 è risultata maggiore di 1 g/kg per e.v. e maggiore di 2,5 g/kg per s.c.
Nel coniglio la DL50 per e.v. è risultata maggiore di 0,3 g/kg.
La tossicità cronica nel ratto non ha provocato alcun danno ad organi ed apparati. La crasi ematica, le caratteristiche biochimiche ematiche, la funzionalità epatica e renale non sono state in alcun modo alterate.
Alla fine del trattamento gli animali presentavano un peso corporeo alquanto maggiore rispetto ai controlli ed una variazione costante delle proteine sieriche, a favore dell'albumina.
Nessuna influenza nociva sulla gestazione e sullo sviluppo embrionale e fetale è stata osservata nel topo e nel ratto trattati per via sottocutanea con 2 g/kg dal 13° al 18° giorno di gravidanza.
Sodio metabisolfito, acqua per preparazioni iniettabili.
Osmolarità teorica:
Solamin 5%: 467 mOsm/l;
Solamin Forte 7,5%: 700 mOsm/l.
Le soluzioni complete e bilanciate di aminoacidi possono essere associate ad altri nutrienti, carboidrati, lipidi, elettroliti, vitamine ed oligominerali.
La validità del prodotto è di 24 mesi a confezione integra.
Conservare in luogo fresco non al di sotto di 5 °C, al riparo dalla luce per evitare possibili precipitazioni.
Solamin (concentrazione al 5%)- flacone in vetro da 250,500 e 1000 ml - Flacone 500 ml
Solamin Forte (concentrazione al 7,5%)- flacone in vetro da 250,500 e 1000 ml:
- Flacone 250 ml
- Flacone 500 ml
Vedi "Posologia e modo di somministrazione".
FRESENIUS KABI ITALIA S.p.A.
Via Camagre, 41 - 37063 Isola della Scala (VR)
Solamin 5%, flac. 250 ml AIC n. 023081019
Solamin 5%, flac. 500 ml AIC n. 023081021
Solamin 5%, flac. 1000 ml AIC n. 023081033
Solamin forte 7,5%, flac. 250 ml AIC n. 023081045
Solamin forte 7,5%, flac. 500 ml AIC n. 023081058
Solamin forte 7,5%, flac. 1000 ml AIC n. 023081060
Da vendersi solo dietro presentazione di ricetta medica.
Giugno 1995
Non pertinente.
Gennaio 1997
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