Eccipienti: lattosio 115 mg; talco 20 mg; cellulosa
microgranulare 100 mg; magnesio stearato 2,5 mg; sodio
laurilsolfato 0,5 mg. Costituenti della capsula: eritrosina
(E-127) 0,052 mg; titanio biossido 1,520 mg; gelatina 74,44 mg;
peso totale 384 mg.
Capsule.
- [Vedi Indice]
Stati edematosi (scompenso cardiaco congestizio, cirrosi
epatica in fase ascitica, sindrome nefrosica) ed ipertensione
arteriosa da iperaldosteronismo primario e secondario.
Ipertensione arteriosa essenziale, laddove altre terapie non sono
risultate sufficientemente efficaci o tollerate.
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1-2 capsule o più al giorno secondo prescrizione
medica. Se necessario tale posologia può essere aumentata
fino a 8 capsule al giorno.
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Gravidanza accertata o presunta e allattamento, insufficienza
renale acuta, anuria, iperazotemia ed oliguria in presenza di
grave compromissione renale, ipersensibilità individuale
accertata ai singoli componenti ed ai sulfamidici. E'
consigliabile iniziare il trattamento della cirrosi epatica in
ambiente ospedaliero.
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Il trattamento dell'edema dell'ipertensione con diuretici
dovrebbe essere preceduto da una verifica dell'idoneità
del preparato in rapporto alla sensibilità del
soggetto.
Onde evitare il rischio di iperpotassiemia, è
consigliabile non associare Spirofur a supplementazione dietetica
o farmacologica di potassio. Come per tutti i diuretici e
specialmente durante il trattamento protratto, è
necessario effettuare controlli periodici degli elettroliti
plasmatici, della funzionalità renale, della riserva
alcalina, della glicemia o dell'uricemia. Quando la sodiemia
raggiunge un valore inferiore a 130 mEq/l, o la potassiemia un
valore superiore a 5 mEq/l il trattamento deve essere
interrotto.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Spirofur può potenziare l'effetto degli antipertensivi
e richiederne quindi una diminuzione del dosaggio. Incrementa la
tossicità dei salicilati e dei sali di litio, la
nefrotossicità della cefaloridina, aumenta l'effetto della
tubocurarina e diminuisce quello delle amine pressorie.
Somministrato contemporaneamente ad antidiabetici,
corticosteroidi, clofibrato e digitale, richiede un monitoraggio
più frequente degli elettroliti plasmatici, della glicemia
e della calcemia onde dosare in modo più appropriato
questi farmaci. Può causare iperuricemia e rendere
manifesto un diabete latente.
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Nella donne in gravidanza presunta o accertata, l'impiego
dello Spirofur richiede che i potenziali effetti terapeutici
siano valutati in rapporto a possibili rischi per la madre e il
feto. Ritrovandosi entrambi i principi attivi dell'associazione
nel latte materno, è opportuno provvedere
all'alimentazione artificiale del neonato.
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Non sono noti al riguardo effetti dello Spirofur, nelle
normali condizioni di uso terapeutico.
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Gli effetti collaterali con l'uso di spironolattone
comprendono sonnolenza, cefalea, disturbi della motilità
gastrointestinale, eruzioni cutanee, confusione mentale, rialzi
termici, atassia, ginecomastia, disturbi dell'erezione, lievi
effetti androgeni compreso irsutismo, irregolarità del
ciclo mestruale. Tali effetti collaterali sono, in genere,
reversibili con la sospensione del trattamento, in rari casi la
ginecomastia può persistere. Gli effetti collaterali
segnalati con l'uso di furosemide comprendono varie forme di
dermatite, eritema multiforme, prurito, parestesia, offuscamento
della vista, ipotensione posturale, nausea, vomito, diarrea e,
più raramente, anemia, leucopenia, anemia aplastica e
porpora trombocitopenica: sono stati anche segnalati casi
reversibili di sordità e tinnito.
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In caso di sovradosaggio è consigliabile eseguire
controlli ripetuti della crasi ematica, degli elettroliti e della
glicemia, dell'equilibrio acidobase, della pressione arteriosa,
della volemia, dell'E.C.G. e in casi di variazioni oltre i limiti
della norma procedere in senso correttivo. L'iperkaliemia
può essere trattata con somministrazione endovenosa di
glucosio (20-50%) e insulina (da 0,25 a 0,5 u. per grammo di
glucosio).
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Lo Spirofur 50 è un'associazione costituita da
spironolattone e furosemide nel rapporto ponderale di 2,5:1. La
furosemide è un diuretico che inibisce il riassorbimento
del sodio a livello dei tubuli contorti prossimale e distale e
dell'ansa di Henle. Determina una diuresi prevalentemente
cloro-sodica accompagnata da deplezione di potassio con
possibilità di manifestazioni cliniche da ipokaliemia
(affaticabilità , debolezza e dolori muscolari, aritmia,
sonnolenza, anoressia, vomito e confusione mentale), specialmente
nei pazienti in terapia digitalica e nei cirrotici.
Lo spironolattone, composto strutturalmente simile
all'aldosterone, agisce quale inibitore competitivo di
quest'ormone aumentando l'escrezione di acqua e di sodio e
riducendo l'eliminazione di K.
Lo Spirofur 50, associando un diuretico "depletante" con un
risparmiatore di potassio, aumenta l'efficacia dei singoli
componenti e ne consente l'utilizzo a bassi dosaggi con
conseguente riduzione degli effetti sulla potassiemia.
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Lo spironolattone è ben assorbito dopo somministrazione
orale e rapidamente metabolizzato nel fegato. Ha un'emivita
plasmatica di circa 10 minuti essendo rapidamente metabolizzato
ma il suo principale metabolita è biologicamente attivo.
L'effetto massimo si raggiunge dopo 24 ore e residua per altre 24
ore. La furosemide anch'essa ben assorbita per via orale ha un
picco plasmatico dopo circa 1 ora e un'emivita di circa 3-5 ore.
La durata dell'effetto è di circa 6 ore. L'escrezione
è in massima parte renale.
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Per somministrazione acuta DL50 per os (topo), 1750 mg/kg DL50
per os (ratto) 2700 mg/kg. Per somministrazione prolungata: dosi
di 45,5 mg/kg/die nel ratto per 90 gg sono state ben tollerate e
non hanno determinato aumento della mortalità o effetti
sui vari parametri ematologici; è stato solo riscontrato
all'esame autoptico una diminuzione del peso del fegato ed un
aumento del peso del rene.
Come altre sostanze che interferiscono con attività
ormonali, lo spironolattone, somministrato a dosi molto
più elevate di quelle attive e per tempi molto prolungati
può talora determinare nel ratto un aumento dell'incidenza
di alcuni tipi di processi eteroplastici. Allo stato attuale
delle conoscenze non è possibile attribuire a tali
osservazioni alcun significato nell'uomo.
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Lattosio ; talco; cellulosa microgranulare; magnesio stearato;
sodio laurilsolfato
Costituenti della capsula: eritrosina (E-127); titanio
biossido; gelatina
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Durante la terapia con Spirofur si raccomanda di evitare la
somministrazione di potassio, sia sotto forma di medicamento che
di dieta ricca di potassio, a meno che non si pratichi
contemporaneamente un trattamento con cortisonici. Per altre
notizie vedi "Interazioni".
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A confezionamento integro 60 mesi.
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Non previste.
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Astuccio di 10 capsule in blister�
Astuccio di 20 capsule in blister�
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Nessuna.
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BRUNO FARMACEUTICI S.p.A. - Via Salvatore Quasimodo, 136 -
00144 ROMA
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10 capsule –� A.I.C. n.� 023749017
20 capsule –� A.I.C. n.� 023749056
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Vendita su ricetta medica ripetibile
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Giugno 2000
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Non soggetto al DPR 309/90
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Giugno 2000
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