- [Vedi Indice]Il Synagis è indicato nella prevenzione di gravi affezioni del tratto respiratorio inferiore, che richiedono ospedalizzazione, provocate dal virus respiratorio sinciziale (RSV) in bambini nati con età gestazionale uguale o inferiore alle 35 settimane e con un'età inferiore ai 6 mesi al momento dell'inizio dell'epidemia stagionale da RSV, o in bambini di età inferiore ai 2 anni che sono stati trattati per displasia broncopolmonare negli ultimi 6 mesi.
Dose consigliata
La dose consigliata di Palivizumab è 15 mg per kilo corporeo, da somministrare una volta al mese durante I periodi in cui si prevede il rischio di RSV nella comunità. Quando possibile, la prima dose dovrebbe essere somministrata prima dell'inizio della stagione critica. Dosi successive dovrebbero essere somministrate una volta al mese durante il periodo di rischio.
Non sono disponibili dati relativamente a più di 5 iniezioni durante una stagione.
Per ridurre il rischio di ripetuti ricoveri ospedalieri, nei bambini che assumono palivizumab che sono stati ricoverati per RSV, si raccomanda di continuare la somministrazione di dosi mensili di palivizumab per la durata della stagione del virus.
Modo di somministrazione
Palivizumab è controindicato in bambini che abbiano manifestato precedenti reazioni al farmaco o ad uno dei componenti (vedere sezione `Elenco degli eccipienti'), o verso anticorpi monoclonali umanizzati.
Non sono disponibili dati relativamente a più di 5 iniezioni durante una stagione.
Non sono disponibili dati in bambini affetti da malattia cardiaca congenita.
Non si sono registrate reazioni di tipo anafilattico in studi clinici su pazienti adulti e bambini ai quali è stato somministrato palivizumab, comunque l'uso di proteine come il palivizumab può essere associato al rischio di reazioni allergiche e anafilattiche.
Dovrebbero essere disponibili farmaci per il trattamento di gravi reazioni di ipersensibilità da usarsi immediatamente dopo la somministrazione di proteine.
L'uso del palivizumab può essere rimandato in presenza di infezioni gravi o moderate o in presenza di affezioni febbrili, a meno che il medico non giudichi il ritardo nella somministrazione del palivizumab come un ulteriore fattore di rischio.
Una sindrome febbrile moderata, come per esempio infezione lieve del tratto respiratorio superiore, non comporta solitamente il rinvio della somministrazione del palivizumab.
Come tutte le iniezioni intramuscolari, il palivizumab deve essere somministrato con cautela in pazienti con trombocitopenia o altri problemi di coagulazione.
Il flacone monodose di palivizumab non contiene conservanti.
L'iniezione deve essere eseguita entro 3 ore dopo la ricostituzione.
Non sono stati condotti studi specifici di interazione, comunque non sono state riportate finora interazioni con altri farmaci.
Negli studi clinici di fase III, i pazienti che ricevevano placebo e i pazienti che ricevevano palivizumab ai quali erano anche stati somministrati vaccini di routine per l'infanzia, vaccino dell'influenza, broncodilatatori o corticosteroidi, hanno presentato una distribuzione simile e non sono stati osservati aumenti delle reazioni avverse.
Poiché l'anticorpo monoclonale è specifico per il virus respiratorio sinciziale, il palivizumab non dovrebbe interferire con la risposta immunitaria ai vaccini.
Non applicabile.
Non applicabile.
Gli effetti indesiderati (ADRs) descritti negli studi di profilassi pediatrica sono stati simili nei due gruppi placebo e palivizumab. La maggior parte degli effetti indesiderati sono stati transitori e di gravità da lieve a moderata.
I più comuni effetti indesiderati (>1/100, <1/10) riportati nel gruppo palivizumab includono febbre (2,7%), reazione al sito di iniezione (2,7%) e irritabilità (2,3%).
Gli effetti indesiderati più rari (>1/1000, <1/100) riportati sono stati:
- Respiratori: infezioni respiratorie superiori (0,4%), rinite (0,3%), tosse (0,3%), sibili (0,3%).
- Ematologici: leucopenia (0,3%).
- Cutanei e annessi: rash (0,9%).
- Gastrointestinali: diarrea (0,9%), vomito (0,3%).
- Altri: Aumento SGOT (0,4%), aumento SGPT (0,3%), alterazione dei test di funzionalità epatica (0,3%), infezione virale (0,2%), dolore (0,2%).
Non sono state rilevate importanti differenze da un punto di vista medico per quanto riguarda la presenza di effetti indesiderati in relazione a: intero organismo umano o quando sono stati valutati sottogruppi di bambini sulla base delle seguenti categorie: clinica, sesso, età gestazionale, paese, razza/etnia o quartile della concentrazione serica del palivizumab.
Non è stata osservata differenza significativa nel profilo di sicurezza tra bambini senza infezione RSV attiva e quelli ospedalizzati per RSV.
L'interruzione definitiva di palivizumab per effetti indesiderati è stata rara (0,2%). Le morti sono state equilibrate nei gruppi integrati placebo e palivizumab e non sono state correlate al farmaco.
Risposta immunitaria verso antigeni umani (HAHA):
Anticorpi anti-palivizumab sono stati riscontrati approssimativamente nell'1% dei pazienti durante la prima fase della terapia. È stato un fenomeno transitorio di basso titolo, risolto nonostante l'uso continuato (prima e seconda stagione), e non è stato evidenziato su 55 dei 56 neonati durante la seconda stagione (inclusi 2 con titolazione durante la prima stagione). Pertanto, la risposta immunitaria HAHA sembra essere non clinicamente rilevante.
In studi clinici, tre bambini sono stati sottoposti a dosi superiori a 15 mg/kg. Queste dosi sono state di 20.25 mg/kg, 21.1 mg/kg e 22.27 mg/kg. Non sono state evidenziate conseguenze cliniche in questi soggetti.
Categoria farmacoterapeutica: Antivirali; codice ATC J05.
Il palivizumab è un anticorpo monoclonale IgG1K umanizzato diretto contro un epitopo nel sito antigenico A della proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale (RSV). Questo anticorpo monoclonale umanizzato ha una sequenza anticorpale di natura umana (95%) e murina (5%). Ha una potente attività neutralizzante e inibitoria dei meccanismi di fusione nei confronti dell'RSV sia nei ceppi del sottotipo A che in quelli del sottotipo B.
Nei ratti del cotone, concentrazioni sieriche di palivizumab approssimativamente di 30 mcg/ml hanno dimostrato di produrre una riduzione della replicazione del RSV del 99% a livello polmonare.
Studi clinici
In uno studio clinico controllato con placebo nella profilassi dell'RSV effettuata su 1502 bambini ad alto rischio (1002 Synagis; 500 placebo), 5 dosi mensili di 15 mg/kg hanno ridotto l'incidenza dell'ospedalizzazione legata all'RSV del 55% (p = <0.001).
La percentuale di ospedalizzazione dovuta a virus respiratorio sinciziale nel gruppo placebo è stata del 10,6%. Su questa base, la riduzione del rischio assoluto è pari al 5,8% che significa che il numero di pazienti da trattare necessario per prevenire una ospedalizzazione è 17. La gravità della infezione da RSV in bambini ospedalizzati, nonostante la profilassi con palivizumab, non ha ridotto percentualmente né i giorni di degenza in Terapia Intensiva né i giorni di respirazione meccanica assistita.
In un recente studio 88 bambini già inclusi in un protocollo precedente hanno partecipato a un secondo studio durante la successiva stagione epidemica.
56 pazienti avevano ricevuto palivizumab nello studio precedente, mentre 32 pazienti avevano ricevuto il placebo nello stesso studio e ricevettero palivizumab per la prima volta in questo studio.
Non si sono osservate differenze riguardanti l'immunogenicità.
In studi su volontari adulti, il palivizumab ha dimostrato un profilo farmacocinetico simile ad un anticorpo umano IgG1 in relazione al volume di distribuzione (in media 57 ml/kg) e all'emivita (in media 18 giorni). In studi su bambini, l'emivita media di palivizumab è stata di 20 giorni e dosi mensili intramuscolari di 15 mg/kg hanno raggiunto concentrazioni sieriche medie di valle al giorno 30 di circa 40 mcg/ml dopo la prima iniezione, circa 60 mcg/ml dopo la seconda iniezione, circa 70 mcg/ml dopo la terza e la quarta iniezione.
In studi tossicologici monodose condotti su scimmie (dose massima 30 mg/kg), conigli (dose massima 50 mg/kg) e ratti (dose massima 840 mg/kg), non sono stati rilevati dati significativi.
Studi eseguiti su roditori non hanno dimostrato un incremento della riproduzione di RSV, o patologie indotte dall'RSV o la generazione di virus mutanti in presenza di palivizumab nelle condizioni sperimentali adottate.
Per gli eccipienti vedere sezione `06.1 Eccipienti'.
Polvere:
Istidina, glicina, mannitolo.
Acqua per preparazioni iniettabili.
Palivizumab non deve essere miscelato con qualsiasi altro farmaco o diluente, che non sia acqua per preparazioni iniettabili.
2 anni
Soluzione: la somministrazione deve avvenire entro 3 ore dalla preparazione.
Trasportare e conservare a temperatura compresa fra 2 e 8 °C. Non congelare.
Conservare nel contenitore originale.
Synagis polvere:
Flacone di vetro trasparente, incolore, di tipo I con chiusura e tappo.
Acqua per preparazioni iniettabili:
Fiala di vetro tasparente, incolore, di tipo I contenente 1 ml di acqua per preparazioni iniettabili.
Un flacone di Synagis polvere e una fiala di acqua per preparazioni iniettabili per confezione.
Palivizumab viene somministrato in dosi da 15 mg/kg una volta al mese per via intramuscolare, preferibilmente nella parte anterolaterale della coscia. Il muscolo del gluteo non dovrebbe essere usato spesso come sito di iniezione poiché si rischia di danneggiare il nervo sciatico. L'iniezione dev'essere eseguita attraverso la tecnica asettica standard. Le quantità di farmaco superiori ad 1 ml devono essere somministrate in dosi separate. Per ricostituire Synagis, vedere sezione `
. e la manipolazione'.
Aggiungere lentamente 1.0 ml di acqua per iniezioni lungo la parete interna del flacone per evitare la formazione di schiuma.
Dopo l'aggiunta dell'acqua, inclinare il flacone leggermente e ruotarlo delicatamente per 30 secondi. Non agitare il flacone.
La soluzione di palivizumab deve riposare a temperatura ambiente per un minimo di 20 minuti fino a che non diventa limpida. La soluzione di palivizumab non contiene conservanti e deve essere somministrato entro 3 ore dalla preparazione. Gettare il prodotto non utilizzato.
Una volta ricostituito secondo le istruzioni, la concentrazione finale è 100 mg/ml.
ABBOTT LABORATORIES LIMITED
Queenborough, Kent ME11 5EL - Regno Unito
EU/1/99/117/002
(AIC n. 034529026)
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13.08.99
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