Interazioni - [Vedi Indice]È stata riportata una diminuzione dell'effetto natriuretico di furosemide in seguito a somministrazione contemporanea ad alcuni farmaci antiinfiammatori non steroidei.
L'associazione di tali farmaci con litio porta ad una diminuzione della clearance renale e conseguente aumento della concentrazione plasmatica di quest'ultimo.
Synalgo, come altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, può ridurre l'effetto antiipertensivo di propranololo e di altri beta-bloccanti.
Probenecid, somministrato contemporanemanete a Synalgo, aumenta i suoi livelli plasmatici e prolunga considerevolmente la sua emivita.
L'associazione con metotressato deve essere attuata con cautela in quanto, in modelli animali, è stato riportato che il naprossene riduce la secrezione tubulare di metotressato.
Synalgo non deve essere usato contemporaneamente ad altri derivati del naprossene, compreso il suo sale (naprossene sodico), o viceversa in quanto tutti questi circolano nel sangue in forma anionica.
Si sconsiglia l'uso contemporaneamente ad acido acetilsalicilico o ad altri FANS.
Synalgo può essere impiegato contemporaneamente a sali d'oro e/o corticosteroidi.
Essendo state osservate interazioni tra antiinfiammatori non steroidei e farmaci altamente legati alle proteine quali idantoinici, sulfamidici ed anticoagulanti, barbiturici, i pazienti che ricevono contemporaneamante Synalgo e questi farmaci devono essere osservati al fine di escludere effetti da sovradosaggio.
In pazienti trattati con altri antiinfiammatori non steroidei e con anticoagulanti di tipo cumarinico, sono stati osservati aumento del tempo di protrombina e diminuita aggregazione piastrinica.
Si suggerisce che la terapia con Synalgo venga temporaneamente sospesa 48 ore prima di eseguire tests di funzionalità surrenale in quanto Synalgo può interferire con alcune prove per gli steroidi-17-chetogeni.
Analogamente Synalgo può interferire con alcune prove per l'acido 5-idrossiindolacetico urinario.
Evitare l'assunzione di alcool.
Il prodotto è controindicato durante la gravidanza e l'allattamento. Nelle donne in stato di gravidanza o nelle nutrici il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico, così pure nella prima infanzia.
Dovrebbero usare cautela quei pazienti la cui attività richiede vigilanza, nel caso in cui notassero stordimento, sonnolenza, vertigini o depressione durante la terapia con questo farmaco.
Fra gli effetti gastrointestinali quelli di più comune osservazione sono: nausea, vomito, dolore addominale ed epigastrico, pirosi gastrica, dispepsia, stitichezza, diarrea, stomatite. Occasionalmente possono verificarsi sanguinamenti del tratto gastrointestinale, ulcera peptica e colite.
A carico del Sistema Nervoso Centrale possono verificarsi: cefalea, sonnolenza, insonnia e difficoltà di concentrazione.
A carico della cute sono state osservate eruzioni cutanee, prurito, ecchimosi, orticaria, angioedema. Raramente sono state riportate reazioni di ipersensibilità a naprossene e naprossene sodico: polmonite eosinofila, eritema multiforme, sindrome di Steven-Johnson, epidermo-necrolisi, reazioni di fotosensibilità, broncospasmo, edema della laringe.
Gli effetti cardiovascolari segnalati riguardano tachicardia, dispnea ed edema periferico lieve, scompenso cardiaco.
Sporadicamente si sono verificate alterazioni a carico del sistema emopoietico quali trombocitopenia, granulocitopenia, anemia aplastica o emolitica.
Possono inoltre verificarsi disturbi dell'udito e della vista, ronzii auricolari, vertigini, ittero, epatite grave, riduzione della funzionalità renale, ematuria, stomatite ulcerativa, meningite asettica, vasculite, sensazione di sete, alterazioni dei tests di funzionalità epatica.
Raramente sono stati riportati: alopecia, convulsioni, iperkaliemia.
Come per altri antiinfiammatori non steroidei, possono verificarsi reazioni di tipo anafilattico o anafilattoidi anche gravi in pazienti con o senza una precedente esposizione a farmaci appartenenti a questa classe.
Con la formulazione supposte sono inoltre stati riportati effetti collaterali locali di lieve entità, quali dolore ed irritazione rettale, bruciore e prurito. Si sono altresì riscontrati isolati casi di emorragia rettale, tenesmo e proctite. L'incidenza di tali effetti è tuttavia bassa.
Come sintomi di sovradosaggio possono verificarsi stato di torpore, pirosi gastrica, dispepsia, nausea o vomito.
In caso di ingestione di una forte quantità di naprossene, accidentale o volontaria, si deve eseguire lo svuotamento gastrico e mettere in atto le normali misure richieste in questi casi.
Ricerche sull'animale indicano che la pronta somministrazione di una adeguata quantità di carbone attivo riduce sensibilmente l'assorbimento del farmaco.
Il naproxene sale di amino-butanolo è un farmaco antinfiammatorio appartenente alla serie degli acidi alfa naftil-alchil-carbossilici 6-sostituiti, tramite la salificazione con un amino-alcool. Tale prodotto attenua la gastrolesività propria del naproxene aumentandone la rapidità di assorbimento intestinale. La minor gastrolesività si esplica grazie alla diminuita permanenza del farmaco a contatto con la mucosa gastro-duodenale e per un effetto tampone dell'amino-alcool sulla acidità gastrica. Queste caratteristiche sono associate ad una attività almeno pari a quella di antinfiammatori di uso consolidato (indometacina, fenilbutazone, acido acetilsalicilico).
L'emivita biologica, nell'uomo, è risultata pari a 14 ore circa, rendendo perciò possibili adeguati e terapeuticamente validi livelli ematici per prolungati periodi di tempo dopo somministrazione orale. Il farmaco non presenta fenomeni di induzione metabolica. L'escrezione avviene prevalentemente per via urinaria.
Gli studi farmacotossicologici hanno messo in luce quanto segue:
DL50 = nel ratto per os 2000 mg/kg, per i.p.400 mg/kg; nel topo per os 1650 mg/kg, per i.p. 900 mg/kg.Per ciò che riguarda la tollerabilità, le prove di somministrazione cronica non hanno provocato alterazioni dei parametri dell'accrescimento, ematologici, ed urinari presi in considerazione, né alterazioni macro e microscopiche dei principali organi.
Compresse: cellulosa microcristallina, sodio carbossimetilamido, sodio carbossimetilcellulosa, sodio stearato, silice colloidale, gliceril-beenato.
Supposte: esteri gliceridi di acidi grassi.
Si sconsiglia l'uso contemporaneo di acido acetilsalicilico. Non deve essere usato contemporaneamente al sale sodico di naproxene in quanto entrambi circolano nel sangue in forma anionica.
48 mesi a confezionamento integro perfettamente conservato.
Il farmaco va conservato a temperatura ambiente preservato dalla luce.
Astuccio contenente 30 compresse "500" in blister.
Astuccio contenente 30 compresse "340" in blister.
Astuccio contenente 10 supposte Adulti in valve di PVC.
Astuccio contenente 10 supposte Bambini in valve di PVC.
Assumere il farmaco a stomaco pieno.
GEYMONAT S.P.A.
Via S.Anna, 2 - 03012 ANAGNI (FR)
Compresse "500" AIC n. 025082088
Compresse "340" AIC n. 025082052
Supposte adulti AIC n. 025082064
Supposte bambini AIC n. 025082076
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Prima autorizzazione: 15 settembre 1984.
Data di rinnovo: 01 giugno 2000.
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6.2000
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